Serie A
Parma: attesa per il Derby con la SPAL… Aspettando CR7
Il Parma continua l’avvicinamento alla sua seconda apparizione in Serie A post fallimento, lo farà subito affrontando un Derby, quello contro la Spal guidata da mister Semplici, capace di imporsi al Dall’Ara (proprio lo stesso stadio che ospiterà la sfida tra Spal e Parma) per 1 a 0 con una meraviglia di Kurtic!
Indice
Buone notizie dall’infermeria
Inizia a svuotarsi l’infermeria dei crociati, che nell’allenamento di ieri ha visto l’uomo piu atteso, Gervinho, svolgere completamente la seduta con il gruppo, cosi come Gazzola. Bastoni e Sierralta hanno svolto una prima parte in gruppo, proseguendo con un lavoro differenziato.
Niente di nuovo invece dai lungodegenti Munari, Dezi e Scozzarella che hanno proseguito con un lavoro personalizzato, cosi come Ciciretti che prosegue il suo programma di recupero.
Probabile Formazione Parma
Al momento mister D’Aversa sembra orientato a riconfermare l’undici che ha ben figurato per 60 Minuti contro l’Udinese, con la sola eccezione di Gazzola che dovrebbe recuperare la sua postazione sull’out di destra con la conseguente panchina per Iacoponi. Unico dubbio in difesa è tra Gobbi e il giovane Di Marco.
Confermato Anche il trio d’attacco: per Gervinho la società è ancora in attesa del transfer che, nel caso arrivasse, permetterebbe alla società di convocare il funambolo ivoriano almeno per la panchina, permettendogli di riassaporare la Serie A. Questa la probabile formazione contro la SPAL: Sepe – Gazzola, Bruno Alves, Gagliolo, Gobbi – Grassi, Stulac, Barilla – Siligardi, Di Gaudio, Inglese
Attesa per CR7
Intanto la Città è già in fermento per la sfida contro i rivali della Juventus. Sfida resa ancora piu interessante dall’arrivo di Cristiano Ronaldo nel campionato Italiano! Si va verso il sold-out dello stadio Tardini! Esaurite già la tribuna laterale, tribuna laterale ovest ed il settore ospiti, senza dimenticare la curva nord (cuore del tifo crociato) andata esaurita già con la vendita degli abbonamenti.
E’ di stamane la notizia dell’esaurimento anche dei posti disponibili ai disabili! Restano disponibili al momento solamente i biglietti per la Curva.
Serie A
Serie A, Marino: “Sono contrario alla riduzione delle squadre”
Ai microfoni di Radio Anch’Io lo Sport, l’ex direttore sportivo del Napoli Pierpaolo Marino ha parlato della Serie A. Queste le sue parole in diretta radiofonica.
Questo l’esordio di Marino riguardo il campionato di Serie A: “Il nostro campionato non è equilibrato da diversi anni, ci sono disparità di fatturati e ricavi, non è una questione di oggi. Però è stato un bel campionato per quanto riguarda lo spettacolo offerto dalle squadre e anche per certe novità tecnico-tattiche.
L’Inter ha ripercorso il campionato del Napoli dell’anno scorso. A volte ci sono anche i demeriti che determinano certi divari in classifica. Demeriti di alcune squadre che dovevano fare e non hanno fatto”.
Si dovrebbe tornare a un campionato a 18 squadre?
“Ho fatto tanti anni con l’Avellino e con il Napoli con campionati a 16 squadre. Sia a 16 che a 18 squadre sono campionati che nella loro brevità non fanno emergere i reali valori tecnici. Una sconfitta determinava una classifica in maniera inappellabile.
Sono contrario alla riduzione delle squadre. I format migliori sono la Premier e la Liga, tutti campionati a 20 squadre che non vanno a ridurre l’organico. A mio avviso, quello attuale è il format giusto”.
Un pronostico sulla lotta salvezza?
“Non mi azzardo in pronostici. La crisi del Sassuolo mi sembra difficilmente risolvibile a quattro giornate dalla fine. La sua differenza reti così macroscopica mette in evidenza la mancanza di equilibrio tecnico e tattico.
Anche se al Sassuolo va riconosciuto che l’assenza di Berardi ha determinato una crisi in partenza che poi si è propagata in maniera ancora più severa. Per quanto riguarda le altre, dal Lecce in giù, può succedere di tutto: bastano un paio di vittorie per tirarsi fuori. E poi ci sono tanti scontri diretti, ad esempio l’Udinese ne ha tre sulle quattro partite rimanenti”.
Udinese-Napoli al prossimo turno?
“Una partita che in questo momento non riproduce quelli che erano i campionati dell’anno scorso. Ora si affrontano con uno scenario completamente diverso, non festoso come quello dell’anno scorso.
Per me è una sfida particolare, perché ricordo come Fabio Cannavaro era raccattapalle nella partita con la Fiorentina che determinò il primo scudetto. Conservo una foto di Fabio che gira col bandierone portato dai giocatori del Napoli. E poi nello staff di Fabio c’è anche Paolo Cannavaro, mio giocatore nella ricostruzione del Napoli”.
Serie A
Torino, spunta una suggestione importante per la panchina
Il Torino sta valutando diversi nomi per la pancina in vista della prossima stagione, tra cui uno di massimo spessore, la situazione
Torino, i nomi per la panchina
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, il Torino starebbe cercando un nuovo allenatore in vista della prossima stagione visto che l’addio di Juric è sempre più concreto.
Il patron del club granata Cairo e il DS Vagnati avrebbero individuato diversi profili che potrebbero fare al caso del club tra cui Palladino e Italiano.
Il club piemontese alla lista dei candidati avrebbe aggiunto anche il mister ex Sassuolo Alessio Dionisi, secondo quanto riportato da La Stampa il casting per la panchina non sarebbe finita qui perchè il patron del club granata avrebbe la suggestione di portare l’ex allenatore di Juventus e Lazio Maurizio Sarri a Torino
Serie A
Juventus, si restringe il novero dei candidati per la panchina: i prescelti
A qualificazione in Champions League acquisita, per la Juventus sarà il momento di diramare il nodo attorno alla figura dell’allenatore.
Juventus, la scelta è fra Conte e Motta
L’unica cosa certa a Vinovo è che la dirigenza sembra intenzionata a scegliere un nuovo allenatore attraverso il quale identificare il nuovo corso. Allegri, in quanto uomo della vecchia gestione e molto legato alla famiglia degli Agnelli, rappresenta il primo ramo secco da potare e da sacrificare sull’altare della rivoluzione tecnica.
Accantonata la pista che porta a Zidane, impossibile come ampiamente preventivato dal sottoscritto, il cerchio si stringe attorno alle figure di Thiago Motta e Antonio Conte. Il primo è un pallino di Giuntoli, che lo reputa perfetto per trasmutare sul campo quella che è la sua filosofia di calcio a livello tecnico e dirigenziale.
Poi c’è, come sempre, sospesa la figura di Conte. Nome caldeggiato con forza dalla cordata che fa capo a Calvo, ma che non si sposerebbe bene con la nuova politica aziendale patrocinata da Elkann. Oltretutto, una figura con l’esuberanza del leccese non è certo l’ideale per una società che punta a ritrovare una stabilità societaria.
Tertium no datur, ma il favorito chi è?
A oggi, il favorito per la successione del tecnico labronico è l’italo-brasiliano attualmente in forze al Bologna. Per lui, come anticipato dalla nostra redazione, il board dirigenziale bianconero ha già pronto un contratto biennale (con opzione per un’eventuale terzo anno) ed è forte dell’accordo verbale raggiunto settimana scorsa.
Stante che, come riferito dall’amministratore delegato del Bologna Fenucci, i felsinei faranno carte per tenere il proprio allenatore. Soprattutto qualora, come sembra, i rossoblu dovessero qualificarsi per la prossima edizione della Champions League.
Da canto suo, Conte ha espresso chiaramente la sua volontà di tornare in Italia e la Juventus rimane la sua prima scelta. Tuttavia, allo stato attuale delle cose non sembrano essere i bianconeri la squadra in pole per rimetterlo in sella. Infatti, con il Milan che sembrerebbe deciso a puntare su Julien Lopetegui, per il tecnico Campione d’Italia con l’Inter si profila una sfida con Pioli per sedersi sulla panchina del Napoli.
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