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Serie A

Segna sempre Benassi! Cittadella ko

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In una serata fredda e ventosa la Fiorentina spazza via qualche dubbio che aveva su sè stessa. Al termine di una partita complicata elimina il Cittadella e si qualifica per gli ottavi di finale dove andrà ad incrociare l’Atalanta. Una Viola piena di ansia e qualche paura dopo il disastroso filotto negativo in campionato. La vittoria le dà quel po’ di ossigeno per prepararsi alle prossime gare di Serie A molto impegnative fino a Natale: Torino, Inter e Roma.

La Viola si presenta con una squadra giovane, fuori gli infortunati Pezzella, Chiesa, Ribery e Boateng, turno di riposi per Dragowski e Badelj. Tanti giovani dentro: da Ranieri a Sottil a Venuti, fino al rientro di Benassi e Terracciano tra i titolari. L’inizio è tutto di marca veneta, una Viola timorosa si fa schiacciare in difesa e subisce due occasioni da fuori area dei centrocampisti cittadellesi. Poi la VIola esce dal bunker e al 21′ trova la rete con Benassi. Il bomber centrocampista dello scorso anno, con la fascia da capitano, dimostra serietà e abnegazione, con una grande prova da leader. Doti che usciranno quando la Fiorentina su una disattenzione difensiva lascia scoperta la difesa e Venuti, al minuto 27, compie un fallo da rosso, lasciando i compagni in 10. La Viola regge l’urto del Cittadella, Sottil viene sostituito da Lirola, ma il figlio d’arte ha una pessima reazione alla scelta tecnica. Il secondo tempo vede la Fiorentina avere tante azioni di contropiede e lasciare il tiro da fuori a i padovani. Su una di queste azioni la Fiorentina raddoppia sempre con Benassi al 52′. Una doppietta che potrebbe dargli la maglia da titolare domenica anche contro il Toro. Prima vittoria al Franchi per Commisso, che spera di ripetersi presto anche in campionato.

Le pagelle

Terracciano 6,5 – Attento e preciso. Un’ottima amministrazione della gara, si rivela un secondo più che affidabile, come già dimostrato altre volte.

Venuti 5 – Soffre i primi minuti, poi si lancia in avanti e crea qualce buon cross, Sorpreso come tutta la difesa, viene espluso per fallo da ultimo uomo al 27′..

Milenkovic 6 – Guida la difesa con puntualità, anche lui coinvolto nell’azione che porta all’esplusione.

Ranieri 6 – Attento e propositivo, prova anche delle incursioni offensive.

Dalbert 6 – Dinamico e volenteroso, non sempre precisissimo, ma è una presenza costante lungo l’out sinistro. (dall 83′ Terzic s.v.)

Benassi 7,5 – Bomber certificato. Prova da leader quando la squadra resta in dieci. Speriamo sia un piacevole ritorno

Pulgar 5,5 – Primo tempo sottotono, perde anche un pallone, su cui poteva dare il passaggio a Ghezzal, che innesca un’occasionissima per il Cittadella. Meglio nel secondo tempo.

Castrovilli 7- – Il meno davanti al voto pieno è per l’errore sottoporta che poteva chiuedere molto prima la gara, per il resto solita prova da uomo ovunque..

Ghezzal 6- Primo tempo sottotono, il pubblico avrebbe preferito la sua esclusione al posto di Sottil. Secondo tempo molto meglio, una buona mezz’ora con l’assist per Benassi.
(dal 75′ Caceres 6 – Entrato per dare solidità alla squadra).

Vlahovic 5,5 – Un passo indietro rispetto alla gara col Lecce: lì si era creato delle occasioni che qui non ha saputo fare. Meglio da raccordo con la mediana.

Sottil 6 – L’inizio è ottimo, serpentine e voglia di giocare. Brutta reazione al momento dell’uscita. (dal 32′ Lirola 6 – Inserito per dare equilibrio e corsa alla squadra, obbiettivo raggiunto).

Serie A

Roma-Juventus, le formazioni ufficiali

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Roma-Juventus è il big match della 35esima giornata di Serie A. Il Monday Night che chiude questo turno di calcio italiano.

Nel calcio è sempre rischioso focalizzarsi unicamente su un solo obiettivo. Se poi quell’obiettivo non lo centri, al netto magari anche di un percorso virtuoso, la tua stagione verrà ricordata come fallimentare poiché hai puntato tutte le tue fiches su un singolo obiettivo. E’ quello che ha fatto Mourinho nelle sue due stagioni sulla panchina della Roma. La prima volta gli è andata bene, mentre la seconda meno.

Eppure, oggi come allora, ribadisco che nel calcio nessuno sceglie scientemente di sacrificare un obiettivo per concentrarsi su un altro. Le squadre cercano sempre di rimanere aggrappate a quanti più obiettivi possibili, ma quando senti che uno ti sta sfuggendo di mano mentre l’altro si fa sempre più vicino allora subentra un meccanismo inconscio di ripartizione delle energie quando queste vengono meno. 

Tuttavia, anche volendo ipotizzare che a qualcuno piaccia perdere e che quindi un agonista scenda in campo con la volontà di farlo (una follia legalizzata dal web), non si può affermare che Mourinho abbia sbagliato nel prendere la sua scelta. Soprattutto alla luce del rendimento attuale della Roma, che ha messo in luce un qualcosa che il portoghese andava sbandierando da tempo: ovvero l’inadeguatezza di parte della rosa.

Anche scegliere di non scegliere è una scelta, anzi forse è la peggiore di tutti poiché ti consegni scientemente al disegno divino che il fato ha scelto per te. E la Roma, prossima a salutare l’Europa League dopo lo 0-2 subito in casa dal Bayer Leverkusen nella semifinale d’andata, punta tutto sul quinto posto per tornare a giocare la Champions League dopo cinque anni e non dilapidare l’esaltazione generale portata da De Rossi.

Il tecnico romano, dopo aver speculato e lucrato sul lavoro del proprio predecessore e su una situazione che gli era totalmente favorevole a livello ambientale, è atteso alla sfida più difficile della sua esperienza sulla panchina della Roma: ovvero iniziare ad allenare per davvero. L’Atalanta deve ancora recuperare la partita contro la Fiorentina (piccolo inciso: solo in Italia si può pensare di far recuperare una partita a campionato finito) e se dovesse vincerla scavalcherebbe la Roma, mettendo De Rossi nelle condizioni di far peggio del suo predecessore.

L’anno scorso Mourinho è arrivato sesto (63 punti in campionato) e in finale di Europa League, uscendo invitto dal doppio confronto con il Bayer Leverkusen dello stesso Xabi Alonso. Se De Rossi dovesse ottenere lo stesso risultato a livello nazionale ma peggiore a livello internazionale, la stampa giochista, dopo mesi di vergognosa propaganda, ne uscirebbe a pezzi. Per scongiurare questo scenario De Rossi deve fare ciò che in due anni e mezzo non era mai riuscito a fare il suo predecessore, ovvero battere la Juventus di Massimiliano Allegri.

Ipotizzando l’attuale quinto posto della Roma (che, ripeto, potrebbe diventare sesto poiché Fiorentina-Atalanta è ancora sospesa nell’etere dell’incertezza) come benchmark per la qualificazione in Champions, con una vittoria stasera la Juventus sarebbe praticamente certa di centrare il proprio obiettivo stagionale e potrebbe concentrarsi sulla finale di Coppa Italia.

Tuttavia, considerando il calendario che attende romani e torinesi (alla prossima la Roma va a Bergamo mentre la Juventus ha la Salernitana in casa) anche un pareggio metterebbe una serie ipoteca sul terzo (o quarto) posto dei bianconeri. Roma-Juventus più che una partita di calcio sembra una seduta spiritica, con De Rossi che sente il fiato sul collo dello spirito di Mourinho mentre Allegri deve convivere con quello di Thiago Motta.

Tuttavia, se Allegri è consapevole di aver fatto il massimo possibile (sia quest’anno che nei precedenti sette in cui ha onorato la causa juventina) lo stesso non si può dire del suo collega, che avrebbe tutta la carriera davanti per rimediare ma si sa: nel calcio basta un attimo per vedere le stelle e un attimo per vedere le stalle.

Roma-Juventus, ecco le scelte ufficiali dei due tecnici

Di seguito, ecco le formazioni ufficiali di Roma-Juventus:

Roma (4-3-3): Svilar; Kristensen, Llorente, N’Dicka, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Baldanzi, Lukaku, Dybala. Allenatore: De Rossi.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Weah, McKennie, Locatelli, Rabiot, Cambiaso; Vlahovic, Chiesa. Allenatore: Allegri.

Roma-Juventus

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Serie A

Salernitana: i convocati per il match contro i nerazzurri

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salernitana

Salernitana: di seguito i convocati granata per il match contro l’Atalanta, in programma domani, lunedì 6 maggio 2024, alle ore 18:00.

Salernitana

I convocati

Di seguito la lista dei convocati granata per il match contro l’Atalanta in programma domani, lunedì 6 maggio 2024, alle ore 20:45 allo Stadio Arechi: 

Portieri: Costil, Fiorillo, Salvati;

Difensori: Bradaric, Fazio, Guccione, Manolas, Pasalidis, Pellegrino, Pirola, Sambia, Zanoli;

Centrocampisti: Basic, Coulibaly, Legowski, Martegani, Sfait, Vignato;

Attaccanti: Fusco, Ikwuemesi, Simy, Tchaouna, Weissman.

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Serie A

Lazio, il punto sugli infortunati dopo il match di Monza

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Le ultime sugli infortunati in casa Lazio dopo il match contro il Monza, terminato sul punteggio di 2-2. La situazione degli indisponibili.

Lazio, le ultime sugli infortunati

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Il medico dei biancocelesti Fabio Rodia ha parlato della situazione degli infortunati ai canali del club bianco celeste dopo il match contro il Monza terminato in parità.

Di seguito le parole del medico ai canali ufficiali della società bianco celeste:

“Nulla di preoccupante per Felipe Anderson, ha avuto semplicemente dei crampi, dovuti dalle tante partite giocate. E’ stato tolto solo per precauzione.

Provedel? Sta facendo gli allenamenti con la squadra, per quanto riguarda la parte medica il problema è risolta. Per Gila sta andando tutto nel migliore dei modi, all’inizio della prossima settimana faremo un check che ci aiuterà anche a quantificare i tempi di recupero”.

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