Focus
Conte ribalta la narrazione: il nuovo modulo rilancia un Napoli tutt’altro che in crisi
Tra critiche, voci di crisi e polemiche infondate, Conte risponde sul campo: contro l’Atalanta cambia modulo, va sul 3-4-3 e rilancia il Napoli.
Al di là delle settimane cariche di critiche verso Conte – critiche costruite più su una narrazione fantasiosa (come già riportato dalla nostra redazione circa una settimana fa) che su ciò che realmente stava accadendo in terra partenopea, tra crisi inventate e presunte rescissioni – il campo, come sempre, ha rimesso tutti al loro posto. Il rettangolo verde ha una dote meravigliosa: non mente. Il Napoli ha battuto 3-1 l’Atalanta, ha rovinato l’esordio di Raffaele Palladino sulla panchina nerazzurra e si è ripreso la vetta della Serie A. Un messaggio forte e chiaro al campionato: problemi o non problemi, questa squadra è viva.
Superata la questione sfogo, il vero ostacolo per Conte sono stati gli infortuni. Una lista talmente lunga da costringerlo a rimettere mano all’intera struttura tattica (forse unica vera novità per Conte, non sempre propenso a variare assetto): comunque uomini cambiati e un 3-4-3 preparato alla vigilia e portato in campo senza esitazioni.
Napoli-Conte: scelte forti, destini forti
La prima scelta forte arriva subito: fuori Politano dall’inizio, semplicemente per dosare le energie in un calendario che non concede respiro. Dentro Lang, chiamato a riscattarsi dopo il gol annullato di Torino.
In difesa ritorna Beukema, utilizzato molto nella fase iniziale della stagione quando Rrahmani e Buongiorno non erano disponibili, e schierato nel centro-destra del terzetto. Una mossa che permette al Napoli di acquisire solidità e pulizia nell’uscita dal basso.
E il primo tempo è un manifesto: ritmo, aggressività, verticalità. Le ali – spesso sacrificate nel 4-1-4-1 delle settimane precedenti – tornano protagoniste. Neres timbra una doppietta prepotente, come la propria prestazione, Lang trova finalmente il primo gol italiano. L’Atalanta prova a riaprirla con una gran giocata di Scamacca e sfiora anche il 3-2, ma il Napoli tiene. Con fatica, sì, ma tiene.
Cambio modulo, c’è già un precedente
La virata verso il 3-4-3 sorprende relativamente: Conte aveva già mostrato questa elasticità nella scorsa stagione.
Partì con la difesa a tre, poi l’arrivo di McTominay lo spinse verso il 4-2-3-1, trasformando lo scozzese in un ibrido tra mezzala e trequartista. Funzionò, eccome, fino allo sprint Scudetto.
Poi gli infortuni cambiarono ancora lo scenario: Di Lorenzo terzo centrale, Politano a tutta fascia, Raspadori a supporto di Lukaku. Anche il 4-4-2, in certi momenti, era tornato utile per gestire partite complicate e uomini contati.
Con l’arrivo estivo di De Bruyne serviva un ulteriore incastro tattico: da qui il 4-1-4-1, creato per tenere insieme belgi e scozzesi. Ma quando KDB si è fermato a lungo, e McTominay ha dovuto tornare più centrale, il Napoli è rientrato nel 4-3-3.
L’infortunio di Anguissa

André-Frank Zambo Anguissa preoccupato ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il vero spartiacque, però, è stato l’infortunio di Anguissa, uno dei cardini della squadra. Senza di lui – e con Gilmour ancora ai box dalla notte magica contro l’Inter – Conte non aveva più materiale per reggere un centrocampo a tre. Da qui la scelta inevitabile della difesa a tre e del doppio esterno alto.
Il 3-4-3 non è quindi una trovata estemporanea: è la risposta più logica a una situazione d’emergenza.
E sabato sera, al Maradona, ha funzionato. Eccome se ha funzionato.
Focus
Psg, il piano per Bouaddi: anticipate Juventus e Barcellona!
Il Psg ha intenzione di anticipare la concorrenza di Juventus e Barcellona per quanto riguarda l’acquisto di Ayyoub Bouaddi del Lille.
L’idea dei parigini è quella di acquistare il centrocampista classe 2007 del Lille a gennaio, anticipando così la concorrenza dei top club.
Non è un calciatore particolarmente appariscente per quanto riguarda le statistiche, ma in campo è davvero interessante osservarlo.
Non ha ancora trovato il gol in carriera, ma a soli 18 anni vanta 72 presenze in prima squadra.
I giovani acquistati dal Lille sono ormai una garanzia: Hazard, Osimhen, Zhegrova, Maignan, Baleba, Gabriel, Botman, Yoro, Chevalier e Diakité sono solo alcuni dei giocatori a favore di questa affermazione.

Psg, che tipo di giocatore è Bouaddi
Centrocampista box-to-box. Ha grandissime abilità nell’intercettare palla, nel recuperarla con cattiveria agonistica ma senza risultare falloso.
Sa mantenere la lucidità e la calma in situazioni di pressing, riuscendo ad eludere senza particolari problemi i propri avversari.
Ha ottima visione degli spazi ed è in grado di mantenere il possesso del pallone in spazi strettissimi, grazie a un controllo palla e ad una capacità di dribbling elevata. Ha grande compostezza.
Sa usare bene il proprio corpo in movimenti sia difensivi offensivi, sa cosa fare e quando farlo.
Osserva molto il campo, per capire cosa lo circonda e quando e se eseguire i passaggio successivo.
Anche nel posizionamento ha abilità importanti, data l’ottima capacità in quest’ambito. È molto versatile come già detto, data la capacità di sapersi districare in ogni ambito del centrocampo.
Tifoso del Psg, il club parigino potrebbe assicurarsi un profilo dall’alta intelligenza calcistica e dalle prospettive ancor maggiori.
L’unico punto su cui deve ancora migliorare, ma data l’età è normale, è la concentrazione.
Ogni tanto, se gioca con troppa intensità, può cadere più facilmente in falli evitabili.
Se troppo rilassato, invece, potrebbe cadere più facilmente in passaggi o primi tocchi imprecisi.
Sotto la guida di Luis Enrique potrebbe sicuramente arrivare a livelli altissimi e migliorerebbe molto sul cambio di ritmo.
Quando migliorerà anche su questo aspetto, allora sarà un giocatore assolutamente perfetto per qualsiasi squadra in cui giocherà.
Focus
Milan, a che punto è il rinnovo di Maignan?
Il Milan ha intenzione di rinnovare il contratto di Mike Maignan, sul tema ha avuto modo di esprimersi il Ds Igli Tare.
Uno dei grandi protagonisti del Milan in questa stagione è certamente Mike Maignan, che ha fornito due prestazioni di altissimo livello contro la Lazio e soprattutto contro l’Inter.
4 parate contro i biancocelesti, 6 parate (tra cui un fondamentale rigore di Çalhanoǧlu).
14 partite disputate in stagione (esclusa la gara di ieri sera in Coppa Italia), 7 reti inviolate e 9 reti concesse.
Sarebbe potuto andare al Chelsea in estate, ma si è concluso con un nulla di fatto. Al momento i blues sembrano non essere interessati all’acquisto dell’estremo difensore francese.

LAUTARO MARTINEZ E MIKE MAIGNAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, situazione rinnovo per Maignan
Non sono trapelate grandi novità per quanto riguarda la situazione del portiere ex Lille.
Igli Tare si è espresso così in conferenza stampa: “Pensiamo alla partita, Mike è un ragazzo fantastico e cercheremo di trovare una strada insieme”.
Parole che mostrano riconoscenza del grande operato svolto negli anni dal portiere francese, ma a livello pratico non significano granché.
Può voler dire tutto e niente. L’idea è quella di rinnovare il contratto del calciatore, ma nell’effettivo non si è fatto molto per rendere la cosa avverabile.
Futuro ancora in bilico dunque quello di Maignan, ma nelle prossime settimane seguiranno sicuramente novità importanti sulla faccenda.
La buona annata sino ad oggi dei rossoneri e gli ottimi rapporti con Massimiliano Allegri potrebbero rendere tutto più semplice, con un rinnovo che è sempre più probabile.
Focus
Inter, Bonny non si ferma più: la terza punta di Chivu
L’Inter si gode Bonny e i suoi gol, che in questi mesi stanno trascinando i nerazzurri in tutte le competizioni. Il francese ha colpito anche il Venezia.
In estate i 20 milioni pagati al Parma, per il cartellino dell’attaccante, per alcuni sono sembrati eccessivi considerando i trascorsi del giocatore, uniti alla sola e unica esperienza in Italia proprio nell’annata 2024/2025.
Inter, i gol di Bonny valgono oro: tutte le vittime fin qui
L’esperienza in nerazzurro di Bonny è stata singolare fin da subito, con l’arrivo e la firma direttamente negli States per prendere parte al Mondiale per Club, piano poi non realizzato causa eliminazione precoce dell’Inter. La stagione ufficiale però è cominciata come meglio non poteva immaginare: gol all’esordio in Serie A con la nuova maglia nel 5-0 contro il Torino alla prima giornata.
L’exploit vero e proprio tuttavia arriva alla 6° quando a San Siro arriva la Cremonese di Nicola: 1 gol (il secondo stagionale) e 3 assist per il 4-1 finale. Un contributo totale e qualitativo al successo della squadra che dimostra quanto l’intuizione di Chivu (che già lo aveva allenato al Parma) sia stata geniale.
Il gol più pesante fino a questo punto però Bonny l’ha segnato all’Olimpico contro la Roma, nel big match della 7° giornata. La rete praticamente in apertura di gara ha consegnato all’Inter 3 punti pesantissimi in ottica Scudetto ma soprattutto qualificazione in Champions League, obiettivo primario della società.
Proprio nella massima competizione europea l’ex Parma ha contribuito con 1 assist nel poker rifilato al Saint Gilloise in trasferta e 1 assist nella sconfitta all’ultimo respiro contro l’Atletico Madrid al Metropolitano.
In A invece assist nel 3-0 contro la Fiorentina e gol contro la Lazio nel 2-0 finale all°11 giornata. Un bottino totale dunque di 5 gol e 6 assist che per un giocatore chiamato a giocare in maniera intermittente, visti i nomi che compongono l’attacco nerazzurro, sono da incorniciare. Le aspettative attorno a Bonny crescono sempre di più man mano che passano le settimane e probabilmente Chivu ha in serbo un piano di crescita ben preciso per lui nel breve futuro.

Ange-Yoan Bonny e Lautaro Martinez ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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