Serie A
De Ketelaere, con Palladino per diventare un leader
Finita la sosta, l’Atalanta riparte con Palladino e punta su De Ketelaere, chiamato finalmente a diventare un riferimento vero della squadra.
Terminati gli impegni dell’Italia, ora per i tifosi italiani è tempo di tornare a guardare al campionato. E tra le squadre che generano più curiosità c’è sicuramente l’Atalanta, che con l’avvicendamento in panchina tra Jurić e Raffaele Palladino spera di riuscire a risalire una classifica che al momento vede i nerazzurri lontanissimi dalla zona Europa.
Per riuscirci, però, servirà anche la miglior versione di diversi giocatori che non hanno reso come ci si aspettava, e tra questi c’è ovviamente Charles De Ketelaere. Il belga ha giocato praticamente sempre con Jurić, anche se non sempre da titolare, ma pur non avendo fatto male non si può certo dire che abbia trascinato la Dea, come confermano anche i numeri: appena due gol segnati fino ad ora, entrambi contro il Lecce alla terza giornata.
E in un’Atalanta che in estate ha perso Retegui e che ha un Lookman rientrato, sì, ma sempre con la sensazione di essere a un passo dall’addio, ci si aspettava che questa potesse essere la stagione del salto definitivo per De Ketelaere. L’anno in cui diventare davvero il leader tecnico ed emotivo di una squadra che ha bisogno di un nuovo punto di riferimento.
Perché la qualità di CDK non si discute: lo sanno tutti. Ma resta sempre quella sensazione che gli manchi qualcosa per completare lo step decisivo, soprattutto mentale, quello che lo consacrerebbe come uno dei giocatori più forti della Serie A e non come una semplice spalla che brilla solo a tratti.

Charles De Ketelaere rammaricato ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
De Ketelaere, è tempo di sbocciare
Ora arriva Palladino, e per De Ketelaere potrebbe essere davvero l’occasione giusta. Al Monza il tecnico ha esaltato un giocatore con caratteristiche molto simili, come Andrea Colpani, rendendolo centrale nel gioco dei brianzoli.
Proprio per questo i tifosi nerazzurri si aggrappano alla speranza che con lui CDK possa finalmente fare quel salto sperato. Palladino ama calciatori tecnici, mobili, liberi di muoversi tra le linee: è il contesto ideale per uno come De Ketelaere, che però adesso deve dimostrare di voler prendere davvero in mano la squadra.
Un’Atalanta piena di incognite ha bisogno come non mai di certezze, e De Ketelaere non può più essere semplicemente una promessa. Deve diventare un punto fermo, uno su cui affidarsi quando la partita si complica.
I mezzi li ha tutti: ora servono personalità, continuità e quella fame che fanno la differenza nei momenti importanti. Con Palladino, la strada è tracciata. Adesso tocca al belga percorrerla fino in fondo.
Serie A
Inter, il bollettino medico di Acerbi: le sue condizioni
L’Inter, tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, ha reso pubblico il bollettino medico degli esami di Acerbi.
Dopo essersi fatto male nella partita tra Inter e Liverpool in Champions League martedì sera, Francesco Acerbi si è sottoposto a degli accertamenti di rito. presso l’Istituto Humanitas di Rozzano. Ecco le sue condizioni.
Inter, le condizioni di Acerbi

Gli esami riportano un risentimento al bicipite femorale della coscia destra: dunque, Acerbi, non ci sarà per la partita di campionato contro il Genoa, e la partita di Supercoppa contro il Bologna. Da capire se rientrerà per la trasferta contro l’Atalanta in programma domenica 28 dicembre, oppure se rientrerà a gennaio 2026.
Di seguito il comunicato del club nerazzurro.
“Francesco Acerbi si è sottoposto questa mattina a esami clinici e strumentali presso l’Istituto Humanitas di Rozzano. Gli accertamenti hanno evidenziato risentimento al bicipite femorale della coscia destra”.
Serie A
Torino, Petrachi ha firmato: “Nessuna rivoluzione, prenderemo giocatori funzionali”
Oggi è il Petrachi-day a Torino. Il dirigente italiano torna a essere il direttore sportivo dei granata e si (ri)presenta ai suoi vecchi tifosi.

Torino, le parole di Petrachi
I dettagli del nuovo contratto
Gianluca Petrachi torna a vestire i colori del Torino, firmando un contratto che lo legherà al club granata fino al 2027. Dopo un periodo lontano dalla società, Petrachi riprende il ruolo di direttore sportivo: posizione che aveva già ricoperto in passato con successo. Il suo ritorno è stato accolto con entusiasmo dai tifosi, che sperano in una nuova era di successi per il club. Con una carriera ricca di esperienze nel mondo del calcio, Petrachi porterà con sé una visione strategica aggiornata e un forte desiderio di innovazione.
Fonte: l’account X di Schira.
Gianluca #Petrachi has signed a contract until 2027 as new #Torino’s sporting director. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 11, 2025
La conferenza di presentazione
Di seguito la conferenza stampa di presentazione.
Il ritorno a “casa”
“Vedo tanti volti conosciuti, abbiamo già vissuto anni belli e intenso ed è bello tornare nella mia casa per dieci anni. Non ero più tornato a Torino, rientrarci è stato pieno di emozioni. Non è stata una cosa pensata o studiata, con Cairo ci siamo sentiti quando il Toro ha giocato a Lecce ma non è venuto. Poi, all’improvviso, mi ha fatto percepire che c’era qualcosa che poteva nascere. Voleva capire se io potessi pronto a tornare e avessi le motivazioni, ho risposto che sono nato pronto. Sono arrivato di notte.”
Orgoglio granata
“Da fuori, ho notato una cosa e cercherò di lavorarci: è come se ci fosse uno scollamento. Il senso di appartenenza è la priorità. Da calciatore non ho capito cosa fosse davvero il Toro, ma da dirigente è stato un altro mondo. Ho capito la missione, qui si entra in un club diverso. E il senso di appartenenza per tutti i giocatori deve essere rimarcato e bisogna anche farlo capire loro. Cercherò di comprendere il senso di appartenenza, ho cercato sempre di creare un senso di famiglia: voglio risentire quel calore, voglio ricreare quella sinergia. E, se possibile, alimentandola con la gente. E’ il mio sogno”.
Il mercato di gennaio
“Mi sono fatto delle idee, è giusto che sia così. L’idea più importante la sviluppi insieme al tecnico: con lui ho chiarito alcune tematiche tattiche, come secondo lui è giusto giocare ed eventuali correttivi. Ho le idee più chiare, ho passato la giornata con Baroni e mi ha dato linee guida e non devono esserci equivoci tattici. Magari ci sono calciatori scontenti e dobbiamo prendere giocatori funzionali. Non sarà una mercato di rivoluzione, ma riparazione. Magari manderemo a giocare qualche giocatore che nel 3-5-2 trova poco spazio e che aveva più senso in un 4-3-3 o 4-2-3-1“.
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Serie A
Torino, Vagnati si congeda: “Orgoglioso di aver servito un grande club”
Davide Vagnati lascia il Torino: il Direttore Sportivo saluta il club granata dopo molti anni di lavoro intenso e di totale dedizione sportiva.

Torino, le parole di Davide Vagnati
Un addio significativo
Davide Vagnati, il Direttore Sportivo del Torino, ha ufficialmente annunciato il suo addio al club granata, segnando la fine di un’era caratterizzata da impegno e risultati significativi. Dopo anni passati a rappresentare uno dei club storici del calcio italiano, Vagnati ha espresso il suo orgoglio per aver potuto lavorare in un ambiente così prestigioso.
In un comunicato condiviso sui social, Vagnati ha dichiarato: “È stato un onore aver rappresentato un club così importante.” Le sue parole riflettono la passione e l’impegno che ha dedicato al Torino durante il suo mandato. La notizia ha immediatamente suscitato reazioni tra i tifosi, che si chiedono quali saranno i prossimi passi per il club e chi prenderà il posto di Vagnati.
Futuro e prospettive
L’addio di Vagnati apre una nuova fase per il Torino, che si prepara ad affrontare il futuro con nuove sfide e opportunità. La dirigenza sarà ora chiamata a trovare un sostituto all’altezza, capace di guidare il club verso nuovi traguardi. Il lavoro di Vagnati ha lasciato un’eredità importante, e il suo successore dovrà continuare su questa strada per mantenere il Torino competitivo ai massimi livelli.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.
Vagnati saluta il @TorinoFC_1906: “Un onore aver rappresentato un club così importante”
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) Dec 11, 2025
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