Focus
L’ingranaggio mancante: perché l’assenza di un regista pesa ancora sulla Juventus
La Juventus cerca il regista perduto dai tempi di Pjanić: Spalletti vuole un centrocampista capace di dare ritmo e ordine.
Se mai chiedeste a uno juventino qual è il primo problema da risolvere, quasi sicuramente la risposta sarebbe sempre la stessa: il centrocampo.
E non è una questione recente. Da quando Miralem Pjanić ha lasciato Torino, la Juventus non ha più avuto un regista in grado di scandire il gioco, dettare i tempi e illuminare la manovra. Prima c’era Pirlo, unito a giocatori come Khedira e Matuidi che, pur con caratteristiche differenti, completavano un reparto funzionante. Ma l’ultimo vero play in grado di avvicinarsi – per letture, tecnica e pulizia – al Maestro è stato proprio Pjanić.
È dai suoi tempi che alla Juventus si avverte un vuoto tattico evidente: manca un giocatore che prenda in mano le redini, che faccia respirare la squadra e che trasformi passaggi banali in traiettorie pensate, utili, creative. Un regista vero.

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Il presente: Spalletti chiede ordine, ritmo, pulizia
Non è certo una novità che la Juventus di Luciano Spalletti stia cercando con insistenza un centrocampista già per il mercato di gennaio. Il bisogno era evidente prima e lo è ancora di più oggi: la squadra ha mostrato passi avanti nella disposizione in campo e nella velocità delle uscite, ma rimane fragile e prevedibile quando il pallone passa per il centro.
Gli stessi concetti li ha ribaditi Spalletti con estrema chiarezza:
“Bisogna aumentare la frequenza dei passaggi.”
Dietro quella frase elegante c’è una verità semplice: serve qualcuno che dia ritmo, ordine, verticalità.
E qui nasce il lavoro della dirigenza, impegnata a trovare quel profilo che possa diventare il nuovo faro dell’impostazione. Non è un caso che nella carriera di Spalletti i playmaker siano sempre stati centrali: Pizarro alla Roma, Brozović all’Inter, Lobotka nel Napoli.
Alla Juventus, Manuel Locatelli sta facendo il possibile, ma non è un regista naturale. E la differenza si vede.
I nomi: Bernabé intriga, Højbjerg convince
Uno dei profili che stuzzica la Juventus da tempo è Adrien Bernabé, protagonista del Parma e tra i centrocampisti più raffinati della Serie A. Ha qualità, visione, pulizia di piede, ed è uno di quei giocatori capaci di trasformare un possesso sterile in un’azione organizzata.
Il problema? Il Parma non ama smontare la squadra a stagione in corso. Però il contratto – in scadenza 2027 – non è eterno, e uno spiraglio potrebbe aprirsi.
Secondo La Gazzetta dello Sport, però, il vero nome in cima alla lista sarebbe Pierre-Emile Højbjerg, oggi pilastro del Marsiglia dopo gli anni al Tottenham.
Non è un regista puro, ma ha ciò che Spalletti continua a chiedere: esperienza, personalità, capacità di comandare il reparto, gestione dei momenti complicati.
La trattativa non è semplice: De Zerbi lo considera fondamentale. Ma la Juventus avrebbe una carta importante; Manuel Locatelli, da sempre uno dei preferiti del tecnico bresciano. Una pedina che potrebbe aprire un dialogo più concreto.
Juventus, gennaio come bivio
Una cosa è certa: gennaio sarà un mese decisivo.
La Juventus ha bisogno di un giocatore che spezzi il piattume tecnico, che trasformi la manovra, che permetta alla squadra di non sembrare ingessata non appena la palla passa in mezzo.
Spalletti ha costruito sempre squadre che ragionavano attraverso il regista: oggi alla Juventus quel ruolo è vacante.
E finché resterà tale, la sensazione sarà sempre la stessa: c’è un’assenza che pesa più di tutte le altre.
Focus
Milan, i numeri di Pulisic: è lui la stella al momento
Continua il momento di forma strepitoso di Pulisic con il Milan. Paragonando le sue statistiche con quelle di Leao, è lui l’uomo chiave dei rossoneri.
Pulisic continua ad essere il trascinatore dei rossoneri: la doppietta di ieri sera contro il Torino ne è la prova. E pensare che il giorno prima della partita, il calciatore statunitense era a casa con la febbre a 39°C.
I tifosi considerano Leao la stella della squadra di Allegri, e si aspettano molto da lui. Tuttavia, mettendo a confronto le statistiche del calciatore portoghese con quelle di Pulisic, è evidente chi sia la stella attualmente.
Milan, Pulisic on fire: statistiche a confronto con Leao

CHRISTIAN PULISIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nella stagione 2024/25, Pulisic ha realizzato 11 gol e fornito altrettanti assist in Serie A, mentre in Champions League ne ha segnate 4 di reti. Inoltre, è suo il gol del momentaneo pareggio nella finale di Supercoppa Italiana, poi vinta contro l’Inter da 2-0 a 2-3. Leao, invece, nella Serie A 2024/25 ha realizzato 8 gol e e 10 assist, mentre in Champions League 3 gol e 1 assist.
Per quanto riguarda questa stagione, Pulisic è attualmente il capocannoniere della Serie A con 7 gol insieme a Lautaro Martinez. Inoltre, è a quota 2 reti in Coppa Italia. Nel frattempo, Leao ha segnato 5 gol finora in questa Serie A, e fornito 1 assist.
Focus
Hellas Verona, la redenzione di Giovane e la cura Zanetti
L’Hellas Verona ha ritrovato la vittoria dopo molti mesi anche grazie alla prestazione di Giovane. Il brasiliano era reduce da un momento molto complicato.
Nel successo degli scaligeri contro l’Atalanta per 3-1 ha pesato molto il contributo dell’ex Corinthians, tornato in fiducia dopo alcune prestazioni deludenti e sottotono.
Hellas Verona, l’exploit di Giovane e le voci di mercato
In questo burrascoso inizio di stagione per il club gialloblu c’è il grande impatto dell’attaccante brasiliano, arrivato in estate a parametro zero dopo l’esperienza in patria. Nelle prime settimane di ritiro sembrava ancora un oggetto misterioso e dalle prime amichevoli l’impressione era che Sogliano ci avesse visto lungo per l’ennesima volta.
Poi con la partenza della Serie A, il talento di Giovane è sbocciato in tutto il suo potenziale. Già dalla partita di Udine (1° giornata) infatti, alcuni spunti e guizzi in fase offensiva (compresa una traversa) lo hanno reso oggetto di analisi da parte di molti esperti. Nonostante la sfortuna e le difficoltà nel segnare l’Hellas e Zanetti erano comunque consapevoli di avere tra le mani un giocatore sopra le righe.
Il primo gol contro l’Inter ha poi definitivamente posto il giocatore sotto i riflettori, scatenando l’interesse di alcuni club soprattutto di Serie A. Contro il Parma però Giovane ha potuto provare sulla sua pelle il peso di giocare nel campionato italiano e quanto un errore può costare per tutta la squadra. Il match era iniziato in salita con la rete di Pellegrino in apertura ma proprio Giovane aveva pareggiato i conti nella ripresa, rilanciando le speranze di vittoria e riaccendendo l’entusiasmo. Sul finale però uno sciagurato colpo di testa all’indietro su rinvio dal fondo del suo stesso portiere, Montipò, ha spalancato la strada ancora all’attaccante argentino del Parma che ha potuto siglare il definitivo 1-2.
Dal fischio finale il brasiliano è scoppiato in lacrime, consolato da compagni e allenatore che poi in conferenza stampa al termine di Hellas Verona-Atalanta 3-1, spiegherà che settimana complicata è stata per il giocatore e quanto sia stato importante farsi carico delle responsabilità per evitare di danneggiarlo ulteriormente. Una storia che ha quasi dell’incredibile se si pensa alla posizione di Zanetti poche ore prima del match, sull’orlo di un possibile esonero.
Proprio contro la Dea è arrivato il gol liberatorio che ha permesso ai gialloblu di tornare alla vittoria in casa, che mancava da febbraio, e rilanciare le speranze di salvezza. Col mercato di gennaio alle porte è probabile che qualcuno tenti l’assalto e nelle ultime ore sono spuntati alcuni club interessati (come la Roma) pronti a strapparlo agli scaligeri. Nel frattempo il bottino recita 3 gol e 4 assist in 14 partite.

Focus
Napoli, accadde oggi: doppietta di Elmas contro il Leicester
Oggi, 4 anni fa, il Napoli ospitava il Leicester per la 6a giornata dell’Europa League 2021/22. Una partita decisiva per la qualificazione agli ottavi.
Dopo la sconfitta contro lo Spartak Mosca, gli uomini di Spalletti rischia di retrocedere in Conference League. Gli azzurri sono terzi nel girone a pari punti proprio con lo Spartak Mosca e a -1 dal Leicester primo nel girone. Tuttavia, la squadra russa è davanti al Napoli in classifica (2 vittorie su 2 contro i Partenopei).
Sono tre, dunque, le squadre nel Girone B a lottare per un accesso diretto agli ottavi di Europa League. La prima va agli ottavi, la seconda gioca gli spareggi per gli ottavi, e la terza retrocede in Conference League.
Napoli-Leicester City, 9 dicembre 2021

L’URLO DI LUCIANO SPALLETTI CHE PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Visti i tanti assenti, Spalletti si affida a Juan Jesus, Demme, Ounas, Elmas e Petagna dal primo minuto. Passano tre minuti dall’inizio della partita, e i padroni di casa passano subito in vantaggio. La difesa del Leicester blocca un tiro di Petagna, ma la palla finisce ad Ounas che batte Schmeichel, 1-0.
Poco dopo, l’ex attaccante della SPAL si trova davanti a Schmeichel, ma rinuncia al tiro e serve Elmas che segna il gol del 2-0. Dopo tre minuti, però, il Leicester riapre la partita. Elmas spazza via male un cross da calcio di punizione, ed Evans ne approfitta, segnando il 2-1. Passano altri 6 minuti, e le Foxes trovano il gol del pareggio con un tiro al volo di Dewsbury-Hall.
Prima dell’intervallo, Lozano esce in barella dopo uno scontro di gioco fortuito: al suo posto entra Malcuit. Pochi minuti dopo l’inizio del secondo tempo, i padroni di casa tornano in vantaggio. Di Lorenzo riceve palla da Malcuit sulla fascia e, con un cross basso, serve Elmas che controlla il pallone con il piede destro prima di battere Schmeichel con il sinistro.
Il Leicester non si arrende, e cerca di rimettere il risultato in equilibrio: tuttavia, il palo nega la gioia del gol a Maddison. La squadra di Spalletti resiste, e porta a casa tre punti che valgono la qualificazione agli spareggi per gli ottavi di Europa League: lo Spartak Mosca va direttamente agli ottavi, il Leicester retrocede in Conference League.
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