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La sconfitta di Napoli pone una serie di interrogativi in casa Juventus. Le scelte di Spalletti per la gara del Maradona non danno risultati.
La Juventus esce per la settima volta consecutiva senza punti dal Maradona. In casa del Napoli la formazione bianconera viene battuta con merito dalla squadra di Antonio Conte, tornata al comando della Serie A. Una sconfitta pesante non nel punteggio ma per come è arrivata per la Juventus, che di fatto chiude le porte alla possibilità di lottare per il vertice, e soprattutto fa capire che Spalletti deve ancora entrare nella testa dei suoi giocatori.
Sul campo che ha visto l’allenatore diventare Campione d’Italia poco più di 2 anni fa, si è vista una Juventus distante anni luce dall’avversario. Nonostante l’emergenza affrontata a centrocampo i partenopei hanno dominato il pallino del gioco, molto più di quanto il 2-1 complessivo possa dire.
La squadra bianconera è stata pressoché nulla in attacco, sia per occasioni pericolose create, che numericamente parlando. I numeri collezionati in fase offensiva dalla squadra di Spalletti durante i 90 minuti più recupero sono sinonimo della mediocrità dell’attacco.
Juventus, SOS attacco: a Napoli la peggior prova offensiva

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il dato degli expected goals creati dai bianconeri è stato il più basso stagionale: appena 0.24. Il numero di palloni toccati all’intern0 dell’area del Napoli è di appena 8, di cui 3 accumulati in occasione del gol del momentaneo 1-1 firmato da Yildiz. Anche per quanto riguarda il numero totale di conclusione i bianconeri hanno fatto registrare il peggior dato in stagione: appena 5 tiri.
Numeri alla mano si può parlare della peggior prestazione stagionale da parte della Juventus, almeno dal punto di vista di quanto creato. E non ci si può non interrogare sull’attacco. Privo di Vlahovic, per la gara di Napoli Spalletti ha deciso di rinunciare sia a David che a Openda, puntando sull’attacco leggero. Dopo un primo tempo horror, il tecnico bianconero è tornato sui suoi passi, inserendo il centravanti ex Lille prima, e Openda nell’ultimo quart’ora. Ancora una volta però i due innesti del mercato estivo hanno deluso, così come Francisco Conceicao.
Yildiz a parte, la Juventus continua a faticare a trovare certezze in attacco. Contro Pafos in Champions League e Bologna in campionato Spalletti dovrà nuovamente disegnare il proprio reparto offensivo.