Serie A
Inter, Chivu: “Abbiamo trovato equilibrio e attenzione anche quando attacchiamo. Sono contento per questo…”
Il tecnico dell’Inter, Christian Chivu, ha parlato nella conferenza stampa che precede il match di campionato contro la Cremonese.
L’ex allenatore del Parma ha presentato il match contro i grigiorossi, in cui ha tenuto banco la possibile assenza di Marcus Thuram, chi potrebbe giocare al suo posto e in cosa può crescere ancor di più la squadra nerazzurra.

CRISTIAN CHIVU PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, parola di Chivu
Cristian Chivu ha parlato nella conferenza stampa pre Cremonese. Di seguito le sue parole.
Si parla dell’attacco, ma è un’Inter che sta ritrovando solidità anche in difesa?
“Abbiamo trovato equilibrio e attenzione anche quando attacchiamo. Sono contento per questo e parto sempre dal fatto di non subire gol. Conta l’organizzazione e l’attenzione”.
Cos’ha di particolare Thuram dato che ha giocato sette partite?
“Marcus a Cagliari è uscito dopo un’ora. Con lo Slavia vedevo la coppia con lui e Lautaro adatta. L’infortunio purtroppo è dietro l’angolo, dispiace dal punto di vista umano. L’infortunio non è gravissimo”.
Bonny sarà titolare?
“Non lo so, ho un’idea e vedremo che andrà ad affiancare Lautaro. Non ve lo posso dire ora. Si vedrà domani chi giocherà. Anche i giocatori devono sentirsi responsabili. Io la formazione io la potrei anche dire, in allenamento però cerco di responsabilizzare tutti. Nessuno deve sentirsi già sicuro e tutti tutti devono farsi trovare pronti. Spesso l’ho detta tre ore prima della partita”.
Lei ha cambiato molti titolari. Tende a preservare le energie? Qual è la strategia?
“Partiamo con quello che sono io. Non ho scaramanzie e fantasmi, faccio quello che reputo sia giusto nella gestione dei giocatori. Per me non esistono regole nel calcio, non esistono limiti. Io non ho paura, quello che non sappiamo è illimitato e non esiste una regola. Esistono le possibilità che i giocatori meritano di avere. In base alle mie sensazioni anche per i portieri vedremo chi gioca. Quello che non voglio è egoismo nella squadra. Voglio massima disponibilità e intelligenza”.
Si può dire che il miglioramento della condizione sia un fattore?
“La condizione è importante ma non ho mai cercato scuse. Andando avanti si migliora e si trova brillantezza, ma c’è il rischio anche di infortuni. Siamo uno staff che ha una determinata sensibilità nel capire quando fare determinate cose. Ciò che conta è la disponibilità dei giocatori in ogni aspetto”.
Che partita si aspetta domani?
“La Cremonese è fisica, organizzata, e allenata bene. Ha l’ambizione di rimanere nella categoria e Nicola se ne intende su come mantenere la salvezza. Sa anche trasferire la mentalità giusta e ha giocatori di esperienza. Capiscono anche i momenti e hanno umiltà”.
Diouf a che punto è?
“Andy ha bisogno di tempo. Si sta allenando bene e lo vedo molto in crescita, è anche meno timido. Lo vedo più coinvolto. Lo aiutano tutti ogni giorno e si sta lasciando andare. Vedo anche tanta ambizione”.
Si aspetta più gol dai centrocampisti?
“Non si è mai contenti. Mi aspetto che la squadra vinca e abbia mentalità e motivazione. Bisogna sempre partire da questo aspetto, senza dimenticare che si devono divertire. Quando si raggiungono questi obiettivi va bene. A me non importa chi segna, mi importa quando si capiscono i momenti della partita”.
A che punto è Bonny?
“Gli manca la titolarità che aspettate voi e prima o poi arriverà. Lo vedo molto bene. I giovani danno un surplus di energia ed è rispettato da questo gruppo. Dà sempre l’anima e cerca di migliorarsi. Mi fa piacere e gli voglio bene. So cosa è e cosa può dare. Lui è felice per essere in una realtà come l’Inter”.
Serie A
Lazio, gennaio decisivo: il mercato sancirà le ambizioni
La Lazio attende gennaio tra entusiasmo e timori: Sarri vuole rinforzi veri, ma il mercato dipenderà da uscite, budget e ambizioni della società.
In casa Lazio cresce l’impazienza per capire quale sarà il reale impatto del mercato di gennaio. Il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Milan ha portato nuovo entusiasmo, ma il pareggio in campionato contro il Bologna lo ha subito raffreddato. Non per la prestazione, che è stata di altissimo livello anche in dieci uomini e avrebbe meritato i tre punti, quanto per la classifica che lascia in eredità.
Nell’ultima giornata i biancocelesti sono stati superati da Sassuolo e Cremonese e si ritrovano ora al decimo posto, con la zona Europa distante cinque punti. Un margine tutt’altro che proibitivo, ma che va accorciato recuperando gli indisponibili e, soprattutto, con l’arrivo di qualche nuovo acquisto.

MATTEO CANCELLIERI E VALENTIN CASTELLANOS RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, gennaio è un’incognita
Da mesi Sarri chiede rinforzi, soprattutto tra centrocampo e attacco. Lato società, però, regna il silenzio: tifosi e allenatore non sanno nemmeno se sarà possibile intervenire sul mercato. La priorità della dirigenza è evitare un’altra estate con blocchi o limitazioni, e per farlo servono uscite e plusvalenze, con un profilo di mercato orientato più a colpi a parametro zero, come Insigne, o a investimenti molto mirati e a basso costo.
Sarri, però, è stato chiaro: se i nuovi arrivi non aumenteranno realmente il livello tecnico della squadra, allora è meglio non farli. Il tecnico sta portando avanti un lavoro enorme con ciò che ha a disposizione, spesso in emergenza, e un segnale forte dalla società sarebbe il giusto premio al percorso intrapreso.
Gennaio sarà dunque un mese chiave, quello che dirà davvero quali sono le ambizioni del club. La Lazio ha ancora tutto il tempo per rientrare nella corsa europea, ma servono scelte chiare: rinforzi mirati, cessioni intelligenti e la volontà di sostenere un progetto tecnico che sta funzionando nonostante le difficoltà.
I tifosi attendono risposte, Sarri anche di più. E ora tocca alla società dimostrare di voler crescere con la sua squadra e con il suo allenatore.
Serie A
Cremonese e Sassuolo, due favole che sognano in grande
In queste 14 giornate di Serie A ci sono stati diversi colpi di scena e nello specifico due squadre stanno stupendo tutti. Cremonese e Sassuolo sono due favole.
Le sorprese in questo inizio di stagione non finiscono mai e tra quelle più grandi riguardano due neopromosse che stanno continuando a vincere e convincere.
Cremonese e Sassuolo, due neopromosse con l’indole delle grandi
Spesso la Serie A rappresenta lo scoglio più difficile da affrontare se si arriva dalla categoria inferiore, non è però il caso di grigiorossi e neroverdi che ultimamente stanno raccogliendo ottimi risultati.
La scorsa stagione una ha dominato il campionato di Serie B e recuperato la massima categoria dopo una sola stagione mentre l’altra ha vinto i playoff in finale contro lo Spezia, tornando tra le grandi del calcio italiano dopo la retrocessione del 2023. Dal punto di vista del mercato entrambe si sono mosse concretamente, aggiungendo alla rosa elementi di esperienza ma anche giovani promesse che si stanno effettivamente rivelando adatte alla categoria.

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Il rendimento
Partendo dalla squadra di Grosso, il bilancio per queste prime 14 partite recita: 6 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. Tra i successi spiccano quelli contro Atalanta, Lazio e Fiorentina ma allo stesso modo stanno incidendo fortemente anche quelli contro Hellas Verona, Udinese e Cagliari. Nonostante gli alti e bassi di Berardi (oggi infortunato), il resto della squadra sta rendendo molto al di sopra delle aspettative grazie ad un gioco offensivo e frizzante che permette anche di difendere mantenendo il controllo del gioco. Tante occasioni e dominio della trequarti avversaria hanno finora inciso positivamente su alcune delle prestazioni del Sassuolo che si trova ora a 3 punti dalla Juventus e 4 da un piazzamento europeo.
Allo stesso modo la Cremonese di Nicola può dire di poter puntare ai bianconeri visto il piazzamento e le ultime prestazioni, soprattutto contro Bologna e Lecce, hanno portato alle stelle l’entusiasmo dei tifosi. Tra la doppietta di Jamie Vardy al Dall’Ara e il ritorno alla vittoria in casa grazie a Bonazzoli e Sanabria, l’attenzione attorno ai grigiorossi è aumentata notevolmente. Le 5 vittorie, i 5 pareggi e le “sole” 4 sconfitte dimostrano l’ottimo impatto della Cremo sulla Serie A dopo la promozione. Il mercato in questo senso ha avuto un impatto devastante visto che anche in difesa la situazione è piuttosto positiva. Diciassette gol subiti, 3 in più rispetto alla Juventus e gli stessi dell’Atalanta, uniti ai diciotto segnati, restituiscono un bilancio più che importante.
Entrambe sono nella posizione di poter sognare e come sappiamo non costa nulla, ma tutto starà nella continuità e nel calendario.
Serie A
Torino, Cairo rassicura Baroni: “Esonero? Non è in discussione”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, conferma la fiducia a Marco Baroni, nonostante i soli quattro punti di margine sulla zona retrocessione.

Torino, le parole di Cairo
Sconfitta bruciante con il Milan
Dopo la sconfitta per 3-2 contro il Milan, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alla posizione dell’allenatore Marco Baroni. Cairo ha sottolineato che Baroni non è in discussione, nonostante il risultato negativo. “Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato”, ha affermato Cairo, indicando che la squadra avrebbe dovuto gestire meglio la situazione dopo l’espulsione che ha lasciato i granata in dieci uomini. Ha anche elogiato la prestazione di Zapata, definendola una bella partita. La prossima sfida contro la Cremonese è cruciale, e Cairo ha dichiarato che la squadra deve affrontarla come se fosse l’ultima gara della stagione.
Verso la sfida contro la Cremonese
Con l’ombra della sconfitta ancora presente, il Torino si prepara per la prossima partita di campionato contro la Cremonese. L’incontro sarà decisivo per rialzare il morale della squadra e dimostrare che il percorso intrapreso con Baroni è quello giusto. L’enfasi sarà posta sulla concentrazione e sulla capacità di non ripetere gli errori commessi contro il Milan. Baroni avrà l’occasione di dimostrare che la fiducia di Cairo in lui è ben riposta, cercando di ottenere un risultato positivo che possa rilanciare le ambizioni del Torino in campionato.
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Fonte: l’account X di Schira.
Urbano #Cairo: “#Baroni non si discute. Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato. Abbiamo preso il 3-2 del #Milan quando eravamo in dieci: dovevamo essere più furbi noi. Oggi bella partita di #Zapata. Sabato contro la Cremonese dobbiamo giocare come se fosse l’ultima gara”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 8, 2025
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