Champions League
PSG, calcio-spettacolo al Parco dei Principi: Atalanta annichilita (4-0)
Il PSG di Luis Enrique, campione d’Europa in carica, massacra l’Atalanta di Ivan Juric (4-0) nell’esordio stagionale delle due squadre in Champions League.
Il PSG ricomincia sulla falsa riga della scorsa stagione e si conferma una macchina perfetta, virtualmente imbattibile. Dopo la masterclass di Enzo Maresca nella finale del Mondiale per Club, che ha negato l’en plein al dream team di Luis Enrique, i campioni d’Europa in carica hanno commesso un mezzo passo falso nella UEFA-Supercup. In una gara affrontata senza preparazione estiva, senza amichevoli nelle gambe e con appena una settimana di stacco dalla gara contro il Chelsea, il PSG ha comunque strappato il trofeo (rimontando da 0-2 a 2-2) all’ottimo Tottenham di Frank: anche grazie ad uno straordinario Chevalier negli shoutout.
Troppo PSG per l’Atalanta: Juric mortificato a Parigi
Tolto il piccolo inciampo nell’esordio stagionale, quindi, il percorso dei parigini è sin qui netto. 6 partite stagionali, 1 pareggio (con vittoria però ai rigori) e 5 vittorie. 16 gol fatti, appena 5 subiti. I transalpini avevano già dimostrato di essere ingiocabili per le squadre italiane nella finale della scorsa Champions League, dove massacrò l’eccessivamente reclamizzata Inter di Simone Inzaghi in un 5-0 senza storia. Les Parisiens si sono poi ripetuti quest’oggi, massacrando anche l’Atalanta di Ivan Juric (4-0) in un’altra gara senza appello.
Padroni di casa in vantaggio praticamente subito, grazie ad una correzione sotto misura di Marquinhos su cross teso dell’ex Napoli Fabian Ruiz. Anche stasera il tecnico catalano non abiura al proprio credo calcistico e, senza gli infortunati Doué e Dembélé ma con l’altro ex Napoli Kvaratskhelia recuperato in extremis, l’ex allenatore del Barcellona sceglie nuovamente il tridente “leggero”. Che poi, “leggero”, si fa per dire.
Il talento di Barcola e dello stesso georgiano, che alle pendici del Vesuvio ha vinto un campionato, a supportare Mayulu. Che comunque è alto 1,83, non certo un peso piuma. Il centravanti nel gioco di Luis Enrique è lo spazio. Spazio che va ad attaccare proprio il centrale brasiliano ex Roma, che s’improvvisa attaccante navigato e sblocca il risultato. Il dominio parigino esonda come un fiume in piena e l’unico argine che sembra in grado di contenerne l’impetuosità è uno straordinario Carnesecchi, per distacco il migliore.
Parate, occasioni sprecate e legni. Anche un gol annullato a Barcola per fuorigioco, con il prodotto del centro di formazione del Lione che sul 2-0 si farà anche parare un rigore. Ma proprio quando la squadra bergamasca sembrerebbe aver “riequilibrato” il match, non certo dal punto di vista delle occasioni e dell’espressione calcistica ma quantomeno come ritmo e modo di tenere il campo, arriva la doccia fredda: un assolo straordinario di Kvara segna il 2-0 alla fine del primo tempo. A inizio secondo tempo Juric rinuncia all’idea dell’attacco mobile, con Pasalic e Daniel Maldini inizialmente scelti per scortare De Ketelaere.
Dentro un centravanti vero (Krstovic) e Samardzic, ma non cambia la musica. Il PSG trova subito il 3-0 in apertura di ripresa, dopo una sensazione azione in solitaria di Nuno Mendes sull’unica (parziale) sbavatura nella partita del portiere orobico. La gara scorre via senza ulteriori sussulti, con la squadra di casa che gestisce il risultato e abbassa i ritmi in vista de Le Classique di domenica sera contro il Marsiglia di De Zerbi. Nel finale c’è anche spazio per il sigillo di Goncalo Ramos, il super-sub che quando entra dalla panchina segna quasi sempre, su un retro passaggio sbagliato da Bellanova, che sublima la prestazione dei suoi compagni.

Champions League
Atalanta-Chelsea, probabili formazioni e dove vederla
Alla New Balance Arena va in scena il match tra Atalanta e Chelsea per la sesta giornata della prima fase di Champions League.
In quel di Bergamo è in palio una grande fetta di ottavi di finale per Atalanta e Chelsea. Le due squadre, infatti, si affrontano per cercare punti essenziali per proseguire il proprio cammino europeo.
Sia i nerazzurri che i londinesi, infatti, hanno finora messo insieme 10 punti, che li collocano nel gruppone con Borussia Dortmund, Sporting Lisbona e Manchester City e dietro a Arsenal, PSG, Bayern Monaco, Inter e Real Madrid.
Qui Atalanta
Il cammino atalantino in Champions League è stato segnato, fino adesso, da tre vittorie, un pareggio e una sconfitta.
Nell’ultimo turno è arrivato un importante successo in casa dell’Olympique Marsiglia. Non si può dire altrettanto del campionato, dove gli orobici, sabato sera, gli uomini di Palladino sono usciti con tre sberle da Verona.
Salvo sorprese, si dovrebbe ripartire dalle certezze, ovvero Lookman in attacco, Ederson a centrocampo e Kossounou in difesa a protezione di Carnesecchi.
Qui Chelsea
La vittoria per 3-0 sul Barcellona ha mostrato un Chelsea in salute e cinico, che ha saputo sfruttare le carenze (soprattutto difensive) dei blaugrana.
Prima dell’exploit di Stamford Bridge, gli uomini di Maresca avevano inanellato le vittorie su Benfica e Ajax, oltre al pareggio in casa del Qarabag.
In Premier League, invece, i Blues hanno rallentato il passo nell’ultimo mese, andando incontro a due pareggi e una sconfitta nelle ultime tre partite, che ha spinto la squadra fuori dalla zona Champions.
Per uscire vincente dal campo della Dea, Maresca punterà sui suoi ragazzi terribili, con Joao Pedro che dovrebbe partire dal 1′ come prima punta e alle sue spalle Estevao, Enzo Fernandez e Pedro Neto.
Probabili formazioni
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti; Bellanova, De Roon, Ederson, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino
Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; Malo Gusto, Fofana, Chalobah, Cucurella; James, Andrey Santos; Estevao, Enzo Fernandez, Pedro Neto; Joao Pedro. Allenatore: Enzo Maresca.
Dove vederla
La sfida Atalanta-Chelsea, in programma domani sera dalle 21:00, sarà visibile su:
- Sky Sport Calcio
- Sky Sport
Champions League
Liverpool, ecco i convocati per l’Inter: la scelta su Salah
Il Liverpool ha diramato la lista dei convocati per la sfida di Champions League contro l’Inter, in programma domani alle 21:00 a San Siro.
La notizia era nell’aria, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità. Arne Slot ha escluso Mohamed Salah dalla lista dei convocati del Liverpool, che domani sera (ore 21:00) sarà impegnato in Champions League contro l’Inter di Cristian Chivu. I rapporti tra il fuoriclasse egiziano e il tecnico olandese ex Feyenoord erano ai minimi termini da tempo, ma le dichiarazioni lapidarie dell’ex calciatore di Roma e Fiorentina (fra le altre) ha reso lo strappo probabilmente insanabile. La decisione potrebbe essere temporanea, solo una “punizione” per le parole dette al termine della gara con il Leeds, ma anche definitiva. Non è da escludere, a questo punto, che Slot voglia negare a Salah di “salutare i tifosi del Liverpool” (come lui stesso ha dichiarato) nella prossima gara di Premier League contro il Brighton. L’egiziano, infatti, ha dichiarato che quella contro i Seagulls sarà la sua ultima partita, in quanto non intende più vestire la maglia dei Reds prima di partire per la Coppa d’Africa. In attesa di capire cosa ci riserveranno le prossime settimane e il mercato, Salah salterà (almeno) il match contro i nerazzurri.

Inter-Liverpool, i convocati dei Reds
Di seguito la lista completa: Alisson, Gomez, Van Dijk, Konate, Kerkez, Wirtz, Szoboszlai, Isak, Mac Allister, Bradley, Jones, Ekitike, Mamardashvili, Robertson, Woodman, Gravenberch, Nyoni, Ngumoha, Lucky.
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Fonte: l’account X di Schira.
Now it’s official! Mo #Salah has not been included in #Liverpool‘s squad for the game against #Inter at San Siro Stadium. No surprise here and confirmed! #LFCNicolò Schira (@NicoSchira)Mo #Salah is expected to miss the game against #Inter tomorrow. His relationship with Arne #Slot is over and Salah’s future at #Liverpool seems more in doubt. The dutch manager has decided not to call him for Champions League’s match after Salah’s last interview. #transfers #LFC— https://x.com/NicoSchira/status/1998000573187060078
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 8, 2025
Champions League
Inter, Chivu: “Liverpool costruito per la Champions. Per Akanji aspettiamo domani”
Alla vigilia di Inter-Liverpool, l’allenatore dei nerazzurri, Cristian Chivu, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dell’Inter, riportate da Tuttomercatoweb, in vista della sfida di Champions League contro il Liverpool, in programma domani alle ore 21.

CRISTIAN CHIVU GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, le parole di Chivu
È possibile proporre contro il Liverpool l’intensità mostrata con il Como?
“Credo che sia una squadra che fa dell’intensità un proprio motto, una parte della propria identità. Klopp l’ha portata, Slot sta cercando di mantenerla e ci è riuscito, dato che ha vinto la Premier. Quest’anno è partita bene, poi ha avuto difficoltà, ma è una squadra costruita per questo tipo di partite. Sappiamo cosa portano in campo, a livello individuale e collettivo. Noi vogliamo fare come loro, però loro nascono così, hanno una storia e una cultura, legata anche a cosa rappresenta il calcio in Inghilterra, diverso dall’Italia. Non meglio o peggio, ma diverso, e porta ad avere un certo approccio alle gare. È tutto replicabile, dipende dall’atteggiamento dell’avversario e dalle energie: giocando ogni tre giorni non è semplice, non è una lamentela ma un dato di fatto. Vanno capiti i momenti e non va perso l’equilibrio, per non esporsi troppo alla qualità dell’avversario. A tratti bisogna anche riposare, se lo chiedete a Marcus (Thuram, ndr) vi risponde che non è facile andare in pressione per 90 minuti di fila”.
Le caratteristiche del Liverpool rendono la sfida più favorevole al vostro stile di gioco?
“Si vedrà domani… A parole è tutto facile, sulla lavagna e a video anche. Il problema è quando devi portare in campo qualcosa che ti permette di dare forza alle parole. Sappiamo tutti dell’intensità del Liverpool, della qualità che hanno, a livello sia individuale che collettivo. L’Inter ha portato alta la bandiera dell’Italia in giro per il mondo: non si raggiungono due finali Champions e una di Europa League in cinque anni così facilmente, e va esaltato. Una squadra italiana che gioca così merita qualche elogio, a parte il risultato finale”.
Quali condizioni ci sono per vedere Akanji in campo? E Acerbi può reggere tre gare in una settimana?
“Manuel oggi non si è allenato, perché non sta bene, vediamo domani. Acerbi credo sia il difensore con più minuti, insieme a Bastoni e Akanji stesso. Bisseck ha cominciato a fare vedere quello che ci aspettavamo, perché c’è il bisogno del contributo di tutti e ultimamente ha giocato di più. Le scelte si fanno in base alle mie intuizioni, all’avversario, a come penso di affrontarlo. Acerbi può giocare due volte in tre giorni, per come è fatto: qualcuno gli ha dato qualcosa che ad altri non ha dato, perché recupera molto in fretta. Può giocare tranquillamente”.
State cambiando qualcosa nella gestione dei calci piazzati difensivi?
“Ma mista era anche prima dell’Atletico, quando avete fatto un caso su un gol subito e ci girava a tutti, che è stato un caso. Prima veniva interpretata come un disturbo, soprattutto della seconda linea, e ora andiamo più sulla marcatura”.
Quali sono gli aggiornamenti su Dumfries e Darmian?
“Sono ancora fuori, non so per quanto. Non lo so, onestamente. Migliorano: Darmian sta rientrando, a breve inizierà il programma di condizionamento. Denzel sta lavorando in palestra senza mettere peso: cammina senza dolore, ma ci vorrà del tempo”.
Quanto può pesare evitare il turno playoff nella vostra stagione?
“È l’obiettivo di tutti, se poi dovremo farli saremo pronti. Stiamo lavorando sulla possibilità di dare minuti a tutti, stiamo facendo le nostre rotazioni per cercare di accontentare i nostri giocatori, per dargli fiducia”.
Un successo domani aiuterebbe simbolicamente a superare il finale della scorsa stagione?
“È una bella domanda, è difficile da valutare quello che loro hanno dentro. Io so per certo l’impegno che danno tutti i giorni per essere competitivi in questa stagione: quello che è accaduto l’anno scorso non si può cancellare, bisogna stare con la schiena dritta e la testa alta per tenere alto il livello. Io non so se una vittoria ti possa dare qualcosa o una sconfitta ti possa togliere, so che ogni volta che abbiamo perso abbiamo reagito e che nel quotidiano lavoriamo ogni giorno per migliorare. Non è stato semplice neanche per loro, con un allenatore che può anche creare confusione dopo quattro anni con un grande allenatore che ha fatto grandissime cose, ma ci mettono tutto per essere competitivi”.
I giocatori stanno mostrando più versatilità tattica: quanto la soddisfa questa disponibilità?
“Io sono contento di quello che stanno facendo loro, per il mio modo di vedere il calcio e la vita non metto muri, ma sto cercando di costruire ponti, anche per uscire dalla comfort zone. Ho la fortuna di avere giocatori che apprezzano questo comportamento: a volte sono confusi, magari, ma il caos ti fa anche pensare a qualcosa in più. Poi non penso di aver creato troppo caos… Se domani chiedo a Marcus di fare il centrocampista sono convinto lo faccia con piacere (ridono, ndr). Ho visto belle cose, non per i vostri giudizi, ma per quello che cerco per dare una base. I calciatori danno sempre il massimo e cercano di aiutare la squadra”.
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