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Willian torna in patria e sarà un nuovo giocatore del Gremio

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Willian ha completato le visite mediche al Gremio e si prepara a firmare il contratto, segnando un nuovo capitolo nella sua carriera calcistica.

Un nuovo inizio per Willian

Il noto calciatore brasiliano Willian è pronto per un nuovo inizio con il Gremio. Dopo aver completato con successo le visite mediche, è ormai imminente la firma del contratto con il club. Questo trasferimento segna il ritorno del giocatore in Brasile dopo un periodo trascorso in Europa, dove ha militato in squadre di alto profilo come Chelsea e Arsenal. Il Gremio, uno dei club più prestigiosi del Brasile, si aspetta che l’esperienza e la qualità di Willian possano contribuire significativamente al successo della squadra nei prossimi campionati.

willian

Willian #20 of Fulham warms up for the game ahead of the Premier League match Manchester City vs Fulham at Etihad Stadium, Manchester, United Kingdom, 5th November 2022
(Photo by Conor Molloy/News Images)

L’entusiasmo dei tifosi e le aspettative del club

L’arrivo di Willian al Gremio ha generato grande entusiasmo tra i tifosi, ansiosi di vedere il talento del calciatore in azione sul campo. Il club ha espresso fiducia nelle capacità del nuovo acquisto, che è noto per la sua abilità nel dribbling e la visione di gioco. Con l’inizio della nuova stagione, le aspettative sono alte e il Gremio spera che Willian possa diventare una figura chiave nella squadra, guidandola verso nuovi traguardi.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

Calciomercato

Manchester City, Guardiola non vuole responsabilità sulla scelta del nuovo allenatore: “Il club farà la scelta migliore” 

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Fernandinho

Pep Guardiola annuncia che non lui non sarà influente nella scelta del prossimo allenatore del Manchester City, ma sarà il club a deciderlo in autonomia.

Il futuro della panchina del Manchester City

Pep Guardiola, attuale allenatore del Manchester City, ha dichiarato che non avrà voce in capitolo sulla scelta del suo successore. Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, Guardiola ha sottolineato che “alla fine, saranno i risultati a decidere la fine del capitolo. Il club farà la scelta migliore”. Queste parole lasciano intendere che un addio dello spagnolo non è così lontano e che la scelta del sostituto sarà affidata completamente alla società, che sceglierà il candidato migliore per guidare il club in futuro.

Manchester City

Pep Guardiola the Manchester City manager ahead of the Premier League match Manchester City vs Wolverhampton Wanderers at Etihad Stadium, Manchester, United Kingdom, 22nd January 2023
(Photo by Conor Molloy/News Images)

Guardiola e il suo impatto sul club

Sotto la guida di Guardiola, il Manchester City ha raggiunto numerosi successi, diventando una delle squadre più competitive a livello internazionale. La sua filosofia di gioco e la capacità di gestire lo spogliatoio hanno portato il club a vincere diversi titoli. Nonostante ciò, il tecnico catalano sembra volersi distaccare dalla decisione su chi prenderà il suo posto, lasciando alla dirigenza il compito di individuare il profilo più adatto per continuare il percorso vincente intrapreso.

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Fonte: l’account X di Fabrizio Romano

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Calciomercato

Al-Hilal, Theo Hernandez: “Cifre esorbitanti per il rinnovo? Tutto falso. La mia priorità era restare al Milan”

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Milan

Il terzino dell’Al-Hilal Theo Hernandez ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport dove ha parlato del suo addio al Milan e del rapporto con Inzaghi.

Il francese torna a parlare dopo un lungo periodo e racconta della sua nuova esperienza all’Al-Hilal, ma soprattutto del suo addio al Milan in estate. Theo ha lasciato queste dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport, rivelando qualche retroscena e svelando qualche curiosità.

Al-Hilal, le parole di Theo Hernandez

Theo, come si vive a Riad?
“Da dio. È stata la scelta migliore. L’unico neo è il traffico: tremendo”

Come l’ha convinta Inzaghi?
“Mi ha detto: ‘Andiamo a vincere insieme?’. So che all’Inter lo chiamavano ‘demone’. In campo una persona, fuori un’altra: un gentleman. Ogni tanto mi ha fatto qualche battuta sul fatto che l’anno scorso gli ho fatto perdere la Supercoppa qui a Riad, ma anche lo staff mi ricorda i derby o i duelli con Dumfries”. Lui e lo staff mi sfottono per le sei vittorie di fila con l’Inter, ma l’anno scorso abbiamo vinto noi…”.

Al-Hilal

SIMONE INZAGHI LANCIA IL PALLONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ha incontrato il Milan?
“Sì, prima della partita con il Napoli. Quando andai via non riuscii ad abbracciarli tutti come avrei voluto. Mi dispiace che abbiano perso. Ho detto ‘bravo’ a Bartesaghi, che si merita tutto, e abbracciato Modric, con cui ho giocato a Madrid. Un genio: è di un altro livello”.

Ha visto anche i dirigenti?
“Allegri, Tare e Ibra. Furlani non si è fatto vedere”.

Non sarebbe mai andato via?
“Mai. La mia priorità era restare”. Non ho mai chiesto cifre esorbitanti per il rinnovo né spinto per la cessione, tutto falso. Avrei meritato un trattamento migliore, alcuni compagni spingevano perché restassi”

Lo scorso gennaio rifiutò il Como?
“Il mio agente non me ne ha mai parlato. Dicevano che avessi chiesto cifre esorbitanti per il rinnovo, che spingessi per la cessione… tutto falso”.

Il suo post d’addio fu polemico: “La direzione che ha preso il club e alcune decisioni non rispecchiano i valori e l’ambizione che mi hanno portato qui.
È la verità. Quando sono arrivato c’erano Massara, Boban e Maldini, il mio idolo. Ibra è un top, ma dopo Paolo è cambiato tutto in peggio”.

Le critiche dei tifosi le hanno fatto male?
“Molto. So che ho commesso degli errori, come le espulsioni con la Fiorentina o col Feyenoord, ma siamo umani. Non ero sereno mentalmente e avrei potuto fare meglio, ma i tifosi sanno chi è stato Theo al Milan”.

Si è parlato anche di presunte aggressioni.
“Finalmente ho l’occasione di parlarne: c’è chi vuole rovinarti la vita e la carriera. Sono stato male nel leggere certe cose, ma la mia famiglia sa che non è vero”

Torniamo al campo: disertare il famoso cooling break di Fonseca fu un errore?
“È stato ingigantito. Io e Leao eravamo entrati da poco e siamo rimasti lì. Dicevano che non avessimo un bel rapporto con gli allenatori, ma non era vero. Io andavo d’accordo anche con Conceiçao. Lui era autoritario, ma la gente parlava a vanvera”.

Si è sentito abbandonato dal Milan?
“Avrei meritato un trattamento migliore. Non me l’aspettavo. Alcuni compagni mi spingevano a restare, ma quando un dirigente ti chiama e ti dice ‘se resti qui ti mettiamo fuori rosa’ io che cosa posso fare? Cerco altro”.

Quante volte è stato vicino a lasciare i rossoneri?
“Onestamente non lo so. Al mio agente ho sempre detto di non dirmi nulla, in Italia avrei giocato solo nel Milan”.

Era stato scelto grazie a Maldini.
“Il giorno in cui mi ha chiamato per incontrarci è stato il più bello della mia vita sportiva. Mi raggiunse a Ibiza e parlammo di fronte a un’aranciata. Non volevo crederci. Se sono diventato ciò che sono, e anche il difensore del Milan con più gol, è grazie a lui. Tuttora siamo sempre in contatto. La sua maglia con dedica mi emoziona: ‘Theo, il mio degno erede'”.

Il suo addio l’ha spiazzata?
“Mi sono sentito spaesato. L’anno scorso io e Calabria ci presentammo a Milanello con la maglia di Paolo, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra, la mancanza di milanismo di sente”.

Com’era Zlatan come compagno?
“In allenamento ci massacrava. Per il nostro bene”.

Il segreto di Pioli, invece?
“Dopo quel ko a Bergamo per 5-0 ci rivoltò come un calzino. Ricordo i suoi discorsi e la sua calma. Lo scudetto del 2022 è nato lì, con quella sconfitta. Eravamo una famiglia, sono stati anni magici, irripetibili, da batticuore. E pensare che con Giampaolo all’inizio non giocavo quasi mai… ma vabbé, ero appena arrivato”.

Il suo gol più bello?
“Quello in Milan-Atalanta 2-0, l’anno dello scudetto. Un coast to coast di 90 metri. I tifosi me ne parlano ancora: istinto puro”.

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Fonte: l’account X di Schira

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Calciomercato

Fiorentina, addio a Dodò: ecco il possibile sostituto

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Fiorentina

Il mercato di gennaio potrebbe portare un vera rivoluzione in casa Fiorentina: possibile addio anche per Dodò.

Non vi è dubbio che una delusioni maggiori di questa stagione è quella relativa al rendimento del terzino brasiliano. Un tira e molla anche relativo al possibile rinnovo del contratto, che alla fine ha lasciato sicuramente tracce sulle prestazioni in campo di Dodò.

Il suo cartellino potrebbe essere uno di quelli sacrificati per fare mercato a gennaio: la Fiorentina ha bisogno sia di un rinnovo generale nell’undici da mandare in campo sia di entrate economiche per trovare gli elementi in grado di poter sperare in una salvezza dalla retrocessione, che ad ora, sarebbe un miracolo…

Su Dodò da qualche giorno si rilancia un interesse dell’Inter, potrebbe essere l’alternativa a Dumfries che ha subito un intervento chirurgico alla caviglia e dovrà stare fuori almeno un paio di mesi. La società viola davanti ad un’offerta da 15 milioni si sederebbe al tavolo delle trattative…

Per sostituirlo la Fiorentina, come riporta tuttomercatoweb.com, penserebbe ad un ritorno in Italia di Davide Calabria.

Calabria

DORTMUND, GERMANY – 04.10.23: Davide Calabria, The match of match UEFA Champion League Borussia Dortmund vs AC Milan at SIGNAL IDUNA PARK

L’ex capitano del Milan, passato in estate a parametro zero al Panathinaikos in estate dal Bologna, ha trovato in Grecia una maglia da titolare, che lo ha visto sin qui protagonista con la propria squadra sia in campionato che in Europa League, raccogliendo 15 presenze totali e 2 reti.

Su Calabria c’è da registrare anche un interesse della Lazio.

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