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Milan: Vuitton valuta acquisto
Le voci si fanno sempre più insistenti, l’interessamento c’era già stato in estate e sembra essere proseguito fino a queste ore, il gruppo Vuitton sarebbe realmente interessato ad acquistare il Milan. Nonostante le giustificabili smentite dei diretti interessati in merito all’operazione, le ultime voci vanno tutte verso un’unica direzione che porta a Parigi verso Bernard Arnault, proprietario appunto del gruppo Louis-Vuitton, il marchio più grande del lusso mondiale. Si parla anche di date, estate 2020, entro le quali sembra già stata assoldata la banca di investimento di Londra Lazard come advisor.
Arnault sarebbe quindi intenzionato ad investire in Italia affascinato da nuovi sbocchi e particolarmente chiuso da una situazione – quella della Brexit – che ne farebbe perdere importanza e blasone nell’industria del lusso. Le cifre dell’operazioni sono da capogiro, anche se una vera e propria offerta ancora non c’è stata, si parla di un miliardo e 200 milioni di euro che andrebbero nelle casse del fondo americano Elliott che nei mesi scorsi avrebbe rifiutato un’offerta di 600 milioni proveniente da Daniel Kretinsky, proprietario dello Sparta Praga, per acquisire il club di Via Aldo Rossi. Ovviamente a fronte di una cifra che sarebbe esattamente il doppio rispetto a quella precedente Paul Singer potrebbe vacillare anche in considerazione del fine ultimo che l’hedge fund ha come obiettivo, ossia vendere il Milan e guadagnarci.
Importantissimo ed a mio parere fondamentale il ruolo del nuovo stadio, Elliott infatti vuole accelerare con la consapevolezza che giocare in un nuovo stadio, decisamente più sfarzoso e moderno, potrebbe rappresentare quell’appeal in più che potrebbe convincere il gruppo Vuitton a fare il grande passo
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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