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Everton, UFFICIALE la firma di Grealish dal Manchester City
Jack Grealish è un nuovo giocatore dell’Everton, pochi minuti fa è arrivata l’ufficialità dopo le visite mediche di ieri e la chiusura dell’accordo tra i club.
Le Toffees si regalano un colpo da 90 dopo l’inaugurazione del nuovo stadio e le tante ambizioni del gruppo Friedkin. L’esterno inglese arriva dal Manchester City in prestito oneroso (15 milioni) con diritto di riscatto a 50 milioni di euro.
Everton, ecco Grealish: il comunicato
Di seguito il comunicato emesso dal club inglese:
L’Everton comunica di aver acquisito, a titolo temporaneo dal Manchester City, le prestazioni sportive di Jack Grealish per la stagione 2025/26.
Il 29enne centrocampista offensivo della nazionale inglese indosserà la maglia numero 18 e rappresenta il sesto rinforzo estivo a disposizione di David Moyes, dopo gli arrivi di Charly Alcaraz, Thierno Barry, Mark Travers, Adam Aznou e Kiernan Dewsbury-Hall.
Grealish approda a Goodison Park con un palmarès di altissimo livello, frutto di quattro stagioni ricche di successi con il Manchester City: tre Premier League, due FA Cup, una Champions League, una Supercoppa UEFA e un Mondiale per Club.
“Sono felicissimo di essere qui,” ha dichiarato Grealish ai canali ufficiali del club. “Everton è una società storica, con tifosi straordinari. Appena ho parlato con il mister ho capito che questo era l’unico posto in cui volevo venire. Ho già ricevuto tantissimi messaggi dai tifosi e li ringrazio per l’affetto: spero di ripagare la loro fiducia in campo.”
Nato a Birmingham, Grealish è cresciuto calcisticamente nell’Aston Villa, con cui ha debuttato tra i professionisti a 18 anni, dopo un prestito al Notts County. Protagonista della promozione dei Villans in Premier League nel 2019, nel 2021 è passato al Manchester City per una cifra record nella storia del calcio inglese. Con la maglia dei Citizens ha collezionato trofei e presenze di prestigio, diventando anche un punto fermo della nazionale dei Three Lions, con cui vanta 39 presenze e la partecipazione all’Europeo 2020, chiuso al secondo posto.
Il nuovo numero 18 dell’Everton ha svelato il motivo della sua scelta:
“I miei due giocatori inglesi preferiti di sempre sono Wayne Rooney e Paul Gascoigne, e so che entrambi hanno indossato la maglia numero 18 qui. Quando ho saputo che era libera, non ho avuto dubbi. Ho anche parlato con Rooney prima di arrivare e spero che sia felice di questa mia decisione.”
Il tecnico David Moyes ha commentato:
“Siamo felici di accogliere Jack all’Everton. Credo arrivi in un momento perfetto: conosce la Premier League, ha esperienza internazionale e siamo tutti consapevoli delle sue qualità. Il suo obiettivo è tornare in nazionale e faremo di tutto per aiutarlo a raggiungerlo, mettendolo nelle condizioni di esprimere il meglio di sé.”

Grealish
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Fiorentina, Goretti: “Non siamo squadra. I tifosi sono venuti a Reggio Emilia, noi no”
Roberto Goretti commenta a DAZN e in conferenza stampa la sconfitta della Fiorentina contro il Sassuolo, analizzando uno dei momenti più difficili della storia recente viola.
Roberto Goretti ha parlato ai microfoni di DAZN dopo Sassuolo-Fiorentina, analizzando uno dei momenti più bui e delicati della squadra viola nelle ultime settimane.
Sul momento buio:
“C’è una presa di coscienza ancora più forte della situazione – ha spiegato Vanoli –. Dopo Bergamo la società ha chiamato i nostri tifosi, ma noi no. Abbiamo dimenticato di venire in Reggio Emilia e dimostrato che non siamo squadra. Ci sono aspetti positivi, ma oggi questo non è successo. Se non si trova la chiave emotiva per risolvere il blackout, continueremo a partire male, e questo non va bene”.
Sulla partenza positiva e la mancanza di fiducia:
“Se non c’è fiducia tra compagni, collaborazione e aiuto reciproco, diventa chiaramente una situazione difficile. Bisogna ritrovare le piccole cose che, messe tutte insieme, sono determinanti. E’ ora passata di farlo”.
Fiorentina, le parole di Goretti in conferenza stampa

Momento della squadra.
“Nelle ultime partite credo di aver visto dei passi in avanti, oggi siamo tornati indietro. ogni palla buttata in area di rigore dimostrano che non c’è una sufficiente connessione e un grado di fiducia tra i giocatori, e questo dimostra che siamo obbligati a trovarla in una situazione che è difficile, molto difficile, ma è vietato mollare, è vietato cedere terreno, ma è vietato retrocedere”.
Vanoli.
“Chi fa un’analisi con un giusto spirito critico è ben accetto sempre. Più volte bisogna prendere decisioni anche drastiche, a volte decise, bisogna capire la situazione, , bisogna essere realisti e bisogna agire”.
Rigore contestato da Kean e Mandragora.
“Questa è una cosa che non mi piace e non è neanche la prima volta che la facciamo, quindi non mi piace doppiamente”.
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Lazio, Lotito denuncia minacce e pressioni: “Costretto a rivolgermi alle istituzioni”
Il presidente della Lazio presenta denuncia dopo intimidazioni, campagne diffamatorie e notizie false tese – secondo i pm – a spingerlo a cedere il club. Cinque gli indagati.
Il patron della Lazio, Claudio Lotito, rompe il silenzio e passa al contrattacco. Il presidente biancoceleste ha presentato denuncia per una serie di minacce, pressioni e false informazioni circolate via social, mail e telefonate anonime, che – secondo quanto riferito – miravano a costringerlo a vendere la società.
“Mi sono rivolto alle istituzioni perché, più volte, sono stato minacciato di morte. Ho raccontato tutto ciò che è accaduto e l’autorità giudiziaria ha poi agito di conseguenza”, ha dichiarato Lotito.
Lazio, la reazione di Lotito
Nel decreto di perquisizione, i magistrati parlano di “un disegno ampio e unitario” volto da un lato a diffondere notizie false per abbassare il valore del titolo in Borsa, e dall’altro a indurre l’azionista di maggioranza a cedere il pacchetto di controllo. Gli indagati avrebbero utilizzato i social e una testata online, “Millenovecento”, per rilanciare notizie infondate sulla presunta vendita imminente della Lazio e sull’idea attribuita a Lotito di far retrocedere volontariamente la squadra per ottenere il cosiddetto “paracadute” economico.

Diverse le segnalazioni che hanno dato il via all’inchiesta: uno striscione esposto in piazza del Parlamento con la scritta “Lotito libera la Lazio”, una telefonata con minacce di morte e varie e-mail dal contenuto offensivo. Le indagini proseguono per chiarire la portata del presunto piano di pressione ai danni del presidente biancoceleste.
Esteri
Turchia, caso scommesse in SuperLig: in manette anche calciatori di Galatasary e Fenerbahce
Nuovo scandalo scommesse nel mondo del calcio. In Turchia sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone tra arbitri e tesserari. Tra i fermati anche calciatori di Fenerbahce e Galatasaray.
Non si ferma lo scandalo legato alle partite pilotate per le scommesse scoppiato in Turchia negli scorsi mesi. Come riportato dai media turchi, nella giornata di oggi sono stati emessi mandati di arresto per 46 persone, tra cui 29 calciatori e ex arbitri. Spiccano tra gli indagati anche alcuni tesserati dei due club più importanti della SuperLig, Fenerbahce e Galatasaray.
Si tratta di Mert Hakan Yandas, centrocampista 31enne dei gialloneri di Istanbul, e Metehan Baltac, difensore della formazione giallorossa.

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Turchia, l’inchiesta sul mondo del calcio si allarga
L’inchiesta sulle scommesse con tentativo di combine è emersa a fine ottobre dopo le indagini della procura di Istanbul in seguito alle dichiarazioni dell’ex presidente delle Federcalcio turca, Ibrahim Haciosmanoglu, secondo il quale era stato scoperto molti arbitri attivamente coinvolti in scommesse sportive. Le indagini della procura si sono concentrate inizialmente sui direttori di gara, per poi allargarsi anche verso i tesserati del club.
Il coinvolgimento di calciatori anche dei club più importanti della nazione getta ulteriore ombre sul sistema calcio della Turchia.
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