Europa League
Roma l’arbitro Collum regala l’1-1 al Gladbach: le pagelle
Se Roma-Borussia Monchengladbach fosse stata una partita di Champions League forse in questo momento staremmo commentando un risultato diverso; sarebbero bastati un paio di minuti di replay e comunicazioni via radio per appurare ciò che anche in diretta sembrava chiaro: Chris Smalling ha impattato la palla di testa e non con il braccio, come da perversa interpretazione dell’arbitro. E probabilmente ne avrebbero beneficiato tutti, dalla derubata Roma al da oggi tristemente famoso William Collum. Invece ci si ritrova a parlare di un risultato in tutti i sensi bugiardo, maturato solo perchè ai piani alti del Uefa c’è qualcuno che ha deciso di rendere l’Europa League, come se non bastasse la differenza abissale di prestigio, giocatori e anche valori economici, ancora più distante dalla Champions, addirittura senza Var.
LE PAGELLE
PAU LOPEZ 6– L’immagine migliore di quanto la Roma meritasse la vittoria la dà la divisa azzurra del portiere della Roma, ancora linda e pinta dopo 95′ sotto il temporale.
SPINAZZOLA 5– Che sia lontano anni luce dai livelli di Bergamo è fuori discussione, che in questo momento sia insufficiente in tutte le fasi del gioco lo è ancora di più.
SMALLING 6,5– Dominante di testa e preciso nelle letture. Solo un errore evidente di Collum può rovinargli il compito.
FAZIO 6,5– Rispolverato per cause di forza maggiore, non mostra neanche un po’ di ruggine. Preciso come sempre in fase di impostazione e puntuale in chiusura, anche su due giocatori velocissimi come Thuram e Embolo.
KOLAROV 5,5– Appannato e poco lucido, urge turno di riposo.
VERETOUT 6,5– Solo per essere l’unico superstite nella legione dei centrocampisti giallorossi meriterebbe la sufficienza, che rende più larga con i soliti recuperi e la consueta precisione nelle aperture.
MANCINI 7– Sfodera un’altra prestazione di personalità e valore in un ruolo che non dovrebbe neanche essere il suo. Esperimento da ripetere in attesa di Rodwell.
PASTORE 6– In condizioni normali sarebbe pura eresia pensare di vederlo in campo per due partite consecutive. Porta a casa la sufficienza in una partita fatta di lampi di alta classe e ampi passaggi a vuoto.
Dal 62′ PEROTTI 5,5 Che quello sia il vero Diego lo dimostra solo una giocata meravigliosa a una decina di minuti dalla fine. Per riaverlo al 100% servirà pazienza.
KLUIVERT 5,5– Deve ancora decidere se si potrà accontentare di essere uno dei tanti calciatori che ti inebria col primo controllo o con la finta per poi passare la palla un metro dietro rispetto a dove si trova il compagno. Magari la giornata di squalifica gli servirà per rifletterci.
Dal 84′ FLORENZI 5– Il SV sarebbe stato sacrosanto se il goal che si è divorato sull’1-0 non fosse risultato, a posteriori, decisivo per la vittoria finale. Finisce in debito di ossigeno anche da subentrato, peraltro all’84’.
ZANIOLO 6,5– Le parole di Capello sembrano avergli fatto bene. A tratti si rivede il giocatore dell’anno scorso, anche se evidenzia ancora limiti nella qualità delle scelte. Regala anche il goal del provvisorio vantaggio alla Roma con un bel colpo di testa.
Dal 77′ ANTONUCCI SV Avrà anche un bel tocco di palla, ma per guadagnarsi più spazio nella Roma, anche in quella attuale, ancora non basta.
DZEKO 6,5– Centravanti o trequartista? Tutti e due. Le solite giocate geniali non lasciano spazio a dubbi su chi sia l’uomo mascherato.
FONSECA 7– La Roma è viva e lotta insieme a Paulo.
Europa League
Roma, Gasperini ritrova Wesley in vista del Celtic
La Roma torna in campo giovedì in Europa League contro il Celtic. Il tecnico dei giallorossi potrà contare sul ritorno di Wesley per la trasferta scozzese.
Buone notizie per la Roma. Il giorno dopo la pesante sconfitta di Cagliari, il tecnico Gian Piero Gasperini ritrova una pedina fondamentale nell’allenamento odierno. Come annunciato da Sky Sport si tratta del ritorno in gruppo di Wesley, out nella trasferta sarda a causa di una contrattura. L’esterno brasiliano torna dunque a disposizione dei giallorossi per la gara europea di giovedì. La Roma andrò ancora di scena in trasferta, nuovamente a Glasgow dove in stagione ha già giocato contro i Rangers.
Stavolta la squadra di Gasperini giocherà in casa del Celtic, con l’obiettivo di rialzarsi dopo i due ko consecutivi in campionato. Con 9 punti raccolti in 5 gare, i giallorossi sperano ancora di entrare tra le migliori 8 piazzate nella League Phase per evitare i playoff.
Europa League
Roma, Celik non più solo solidità: anche gol e assist nel repertorio
Una piacevole sorpresa per la Roma sono sicuramente le prestazioni di Celik. Al suo essere un difensore solido, ha aggiunto un grande apporto alla manovra offensiva.
Daniele De Rossi ci aveva visto lungo. In una celebre intervista rilasciata ai tempi della sua esperienza da allenatore della Roma, aveva elogiato Zeki Celik per le sue caratteristiche e per la sua grande dedizione.
Fino a quel momento il turco non aveva messo in luce prestazioni di particolare qualità e nell’avvio negativo della passata stagione, puntualmente era diventato uno dei capri espiatori a cui addossare le responsabilità.
Da quando è arrivato Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa però, L’ex Lille ha decisamente invertito la rotta. Da braccetto di destra nei tre di difesa, ha sempre mostrato grande affidabilità e solidità, riconquistando gradualmente sempre di più la fiducia di tutto l’ambiente.

ZEKI CELIK IN AZIONE DAVANTI A GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Roma, il salto di qualità con Gasperini
Il vero e proprio salto di qualità di Celik però, è arrivato in questa stagione grazie alla guida tecnica di Gian Piero Gasperini. Il tecnico nella sua lunga esperienza all’Atalanta ha spesso trasformato giocatori apparentemente normali, in calciatori di primissima qualità, facendoli rendere al massimo delle loro capacità.
In questo suo avvio di stagione nella capitale, uno dei giocatori che maggiormente sta giovando di questa sua capacità è sicuramente il terzino turco. Celik viene impiegato sia nei 3 di difesa, sia da esterno di destra nei 4 di centrocampo e difficilmente il tecnico decide di sostituirlo o addirittura non schierarlo. Il giocatore si sta dimostrando efficiente in entrambe le posizioni in campo e sta incrementando la sua applicazione con giocate di qualità.
Il punto di vista sotto cui il laterale sta sicuramente migliorando è infatti proprio l’apporto alla manovra offensiva e in zona gol. 1 rete e 2 assist in questo inizio di stagione, ma sembrano esserci tutti i presupposti per veder lievitare ancor di più queste statistiche.
Il turco, oltre che ad aver conquistato la piena fiducia dell’allenatore, ha completamente ripreso in mano un ambiente come quello di Roma, che in momenti negativi è capace di poter annullare un giocatore. Celik invece si è rimboccato le maniche, ha lavorato sodo e adesso i tifosi giallorossi si godono il suo periodo di grande forma.
Europa League
Bologna, Italiano: “Bernardeschi non si discute. Potevamo segnare di più”
Il Bologna di Vincenzo Italiano in Europa League si è imposto per 4-1 sul Salisburgo. Il tecnico ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le sue parole.

Bologna, le parole di Vincenzo Italiano
“I ragazzi sul 3-1 hanno abbassato l’attenzione e abbiamo subito quelle 2-3 azioni pericolose. Ci può stare, tutto è andato con il verso giusto, la squadra avversaria era comunque pericolosa, con velocità e fantasia. I difensori sono usciti affaticati, ma sono stati attenti nei momenti cruciali. I nuovi ingressi potevano permetterci di fare altri gol, siamo tutti lì e a pochi punti dall’ottavo posto. In una classifica così corta e con risultati a sorpresa, possiamo fare il nostro. Stiamo continuando a fare bene e dobbiamo continuare così”.
Raggiunta la maturità europea?
“Tante squadre portano dentro gli esterni per creare l’uno contro uno, lo fanno in tante occasioni visti anche in Champions lo scorso anno. Per i difensori è una fatica doppia, così come per gli esterni nostri. Quando però poi riconquisti palla, diventi pericoloso e porti dentro giocatori in area”.
Le fasce si sono rivelate ancora una volta decisive.
“Gli altri quando hanno la palla cercano soluzioni all’interno del campo con i trequartisti. Nel momento in cui riconquisti palla, in pochi secondi hai la possibilità di far male. Non buttano mai via palla e quindi gli esterni devono essere aggressivi e pronti a ripartire. Devi lavorare bene come fatto oggi, in Europa nessuno viene per speculare sul risultato e cercano di farti male. Abbiamo giocato sempre con squadre con giocatori piccolini che chiedono palla sui piedi, noi abbiamo spinto sulle ripartenze. Alla fine riesci a fare tanti gol, ne abbiamo fatto 4 e potevamo farne di più”.
Bernardeschi è tornato nel suo momento migliore?
“Federico è arrivato da un calcio con molto meno ritmo rispetto all’italiano e all’europeo. Quando dissi all’inizio che doveva riadattarsi, intendevo proprio questo. Ha spunto, velocità e tiro: doveva solo registrare le vecchie abitudini, con uno switch mentale per esprimersi al meglio. Come calciatore non si discute: ha giocato con il piede forte, ha fatto un gran gol di testa e lui deve mantenere questo elevato livello, coprendo anche in difesa”.
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