Serie A
Di Francesco: “Ho fatto scelte sbagliate e le ho pagate. Una salvezza a Lecce equivale a uno scudetto con una big”
Il nuovo tecnico del Lecce, Eusebio Di Francesco, si racconta alla Gazzetta dello Sport: tra riflessioni personali e obiettivi giallorossi, ecco cosa ha detto.
Eusebio Di Francesco, nuovo allenatore del Lecce, ha parlato ai taccuini della Gazzetta dello Sport, concedendosi una lunga e interessante chiacchierata tra passato, presente e ambizioni future.
Le parole di Di Francesco
Che significato ha questo ritorno dopo 14 anni?
“È un modo per riprendere qualcosa che era stato interrotto precocemente (esonerato a dicembre 2011, ndr) in un contesto completamente diverso. Allora la proprietà stava vendendo: mi prese Claudio Fenucci però dopo nemmeno una settimana lui andò via, la società era in autogestione e pensava di più alla vendita: questo non ha aiutato”.
Si aspettava questa chiamata dopo due retrocessioni?
“È un po’ il paradosso del momento: avere avuto tante gratificazioni nonostante io non abbia raggiunto l’obiettivo. Però negli ultimi due anni, sia a Frosinone che a Venezia, il gruppo squadra e i tanti giovani sono cresciuti, hanno acquisito valore e esperienza”.
Cosa l’ha convinta del Lecce?
“È una società che in questi anni è cresciuta e si è consolidata a un certo livello, ha un presidente serio come Saverio Sticchi Damiani e un ds come Corvino che sa di calcio, ha grande competenza. Con lui ci siamo trovati subito, avevamo le stesse idee sui giocatori che andavano presi per migliorare la rosa”.
Sul rapporto con Corvino
“Lui lo dice sempre che io l’ho “rifiutato”… Perché andai a parlare quando lui era alla Fiorentina e io quell’anno decisi invece di andare alla Roma”.

Più difficile allenare una big o una squadra che deve salvarsi?
“Ci sono differenze: in una big trovi giocatori più pronti, mentre in una piccola incontri ragazzi che devono crescere per cercare di affermarsi in futuro con grandi squadre. Però la responsabilità nei confronti della società e dei tifosi è la stessa: una salvezza a Lecce equivale a uno scudetto con una big”.
In passato è stato etichettato come un allenatore “aziendalista”: le ha dato fastidio?
“Fa parte del gioco. Noi allenatori lavoriamo per la società e se io ho qualcosa da dire lo dico ai dirigenti, non in pubblico. Ma questo non vuol dire che io non mi sia mai ribellato, anzi. E poi l’allenatore dà delle linee guida, ma le trattative di mercato le fa il club”.
Quello di fine luglio, che Lecce è?
“Una squadra in costruzione che sta cercando di assorbire le mie idee. Il ritiro è importantissimo: è la base del lavoro di tutta la stagione. E io ho la fortuna di avere in questi giorni a Bressanone molti giocatori che faranno parte della squadra “definitiva”. Certo con il mercato aperto c’è qualcuno che parte e qualcun altro che arriva ma in questo momento ho trovato nei ragazzi che sono qui a Bressanone massima disponibilità”.
Una delle sue missioni sarà rivitalizzare Banda…
“Lo sto studiando, vorrei farlo tornare ai livelli di un paio di anni fa. Deve migliorare sotto porta perché un esterno offensivo di un 4-3-3 deve fare almeno 5-6 gol e 5-6 assist in un campionato. La disponibilità al lavoro sua e dei compagni è totale”.
Per il suo gioco gli esterni sono fondamentali.
“Lo scorso anno Pierotti e Morente qualche gol lo hanno fatto, però bisogna alzare gli standard. Io vorrei avere a disposizione 4 o 5 esterni sempre al top perché sono i giocatori più sfruttati, anche dal punto di vista fisico visto che devono fare anche un lavoro difensivo. Come succede anche nelle grandi squadre: basta guardare il Psg”.
Cosa pensa di Camarda che ha già fatto una tripletta in amichevole?
“È giovanissimo, ha una grande voglia e può migliorare sotto tanti aspetti: deve attaccare di più la porta, essere più preciso, non abbattersi se sbaglia. Ma lui è il primo a saperlo ed è venuto qui anche per questo. È un ragazzo determinato, educatissimo: per me sono valori fondamentali”.
Krstovic, invece, probabilmente andrà via.
“Per ora è qui e si sta allenando benissimo. Poi chiaramente ha mercato, inutile nasconderlo, e se dovesse andarsene non ci faremo trovare impreparati: stiamo monitorando alcuni giocatori”.
Pierret sarà il regista?
“Si, io lo vedo li. Però deve dare qualità alle sue giocare. E deve essere verticale: lui e Berisha devono migliorare questo aspetto”.
Lei ha portato la Roma in semifinale di Champions e il Sassuolo in Europa: come si spiega quel buco di due anni in cui non ha allenato?
Serie A
Lecce-Pisa, probabili formazioni e dove vederla
Al Via del Mare si apre la 15° giornata di Serie A con Lecce-Pisa. Entrambe devono riscattare la sconfitta nell’ultimo turno, un vero e proprio scontro salvezza.
I salentini arrivano dal KO di Cremona ma forti del successo precedente, in casa contro il Torino, sperano di potersi ripetere davanti al proprio pubblico per risalire la classifica. Dall’altra parte i nerazzurri cercando il primo successo esterno della stagione ma soprattutto punti per uscire dalla zona retrocessione. Un punto più su c’è proprio la squadra di Di Francesco che darà battaglia sul campo.
Qui Lecce
La squadra dell’ex tecnico del Venezia punta al bottino pieno e senza particolari assenze, se non quelle già note da tempo, vedrà in campo la migliore formazione possibile. La difesa si comporrà, oltre che dal solito Falcone tra i pali, anche di Veiga e Gallo sugli esterni insieme a Tiago Gabriel e Gaspar al centro.
In mediana spazio ai soliti Coulibaly e Ramadani con Berisha avanzato tra centrocampo e difesa per supportare il tridente che dovrebbe vedere Pierotti e Sottil (quest ultimo leggermente in vantaggio su Banda) ai fianchi di Stulic.
Qui Pisa
Gilardino si presenta in Salento con molte certezze ma senza Nzola, squalificato a causa dell’espulsione rimediata nel finale di Pisa-Parma per un fallo di frustrazione. Al centro dell’attacco ci sarà dunque Meister insieme a Moreo nel 3-5-2 classico dei toscani. In mezzo al campo Akinsamiro, Aebischer e Leris dovrebbero fare da diga mentre sulle fasce scaldano i motori Touré e Angori.
Ballottaggio tra i pali col rientro di Semper ma Scuffet rimane leggermente favorito viste le ultime prestazioni. Il reparto difensivo poi dovrebbe completarsi con Canestrelli, Caracciolo e Calabresi (in vantaggio su Albiol).

Idrissa Toure’ (Pisa) during warm up during Italian soccer Serie B match AC Pisa vs Ascoli Calcio at the Arena Garibaldi in Pisa, Italy, December 08, 2022 – Credit: Gabriele Masotti
Lecce-Pisa, probabili formazioni
Lecce (4-3-3): Falcone, Veiga, Gabriel, Gaspar, Gallo, Coulibaly, Ramadani, Berisha, Pierotti, Stulic, Sottil.
Pisa (3-5-2): Scuffet, Canestrelli, Caracciolo, Calabresi, Touré, Akinsamiro, Aebischer, Leris, Angori, Moreo, Meister.
Lecce-Pisa: dove vederla
Il match del Via del Mare sarà trasmesso in diretta e in esclusiva su DAZN con fischio d’inizio domani alle 20:45.
Serie A
Como, lungo stop per Morata: il comunicato sulle condizioni
Arriva l’ufficialità in merito all’infortunio di Alvaro Morata, uscito anzitempo durante la sfida di San Siro contro l’Inter. Previsto lungo stop per l’ex Milan.
Dopo le prime sensazioni, c’è la conferma direttamente del club lariano sulle condizioni dell’attaccante che non sarà a disposizione di Fabregas per i prossimi impegni del Como.
Como, le condizioni di Morata: il comunicato
Di seguito la comunicazione della società biancazzurra:
Como 1907 comunica che il calciatore Alvaro Morata, a seguito degli esami clinici e strumentali successivi all’infortunio riportato durante l’ultima partita di campionato, ha riportato una lesione di alto grado del muscolo adduttore lungo della coscia sinistra. Il giocatore ha già iniziato il percorso di trattamento fisioterapico previsto dal protocollo riabilitativo societario.
I tempi di recupero saranno valutati nelle prossime settimane in base all’evoluzione clinica dell’atleta.

ALVARO MORATA GUARDA AVANTI ( FOTO FORNELLI/KEYPRESS )
Serie A
Lecce, Di Francesco: “Voglio una squadra unita per tornare a vincere”
Alla vigilia di Lecce-Pisa, anticipo della 15ª giornata, l’allenatore del Lecce Eusebio Di Francesco presenta la sfida in conferenza stampa.
Dopo il deludente stop per 2-0 nel lunch match domenicale contro la Cremonese, il Lecce è chiamato a dare una reazione in un altro scontro diretto: al Via del Mare arriva il Pisa di Alberto Gilardino. Nonostante si trovino in zona retrocessione, i nerazzurri stanno dimostrando partita dopo partita di avere tutte le carte in regola per riuscire a mantenere la categoria. Una sfida delicata, quella che i ragazzi di Di Francesco sono chiamati ad affrontare nella gara casalinga di venerdì sera. Queste le parole del tecnico della squadra giallorossa.
Lecce, le parole di Di Francesco
Quanta rabbia c’è per la sconfitta di Cremona? Cosa non deve rifare il Lecce domani?
“Dobbiamo impattare sulla gara come abbiamo fatto con la Cremonese nel primo tempo, siamo mancati nel concretizzare il predominio della prima mezz’ora, il rigore ha fatto girare la partita in un modo differente. Ci può stare subire gol, ma non bisogna uscire dalla partita, è una cosa che non dobbiamo assolutamente ripetere”.
Capitolo centravanti, come si interviene sulla testa dei calciatori?
“I calciatori non devono ascoltare quello che si dice in giro, cerco di estraniarli dall’esterno per farli rimanere concentrati sul campo. Poi penso alle soluzioni per la partita, domani può partire dal primo minuto Stulic o Camarda, sto ancora decidendo”.
Senza Nzola il Pisa è più imprevedibile?
“Lui e Meister avevano un peso specifico in avanti. Non so se dovesse giocare Moreo o Tramoni, la struttura della squadra può cambiare, cercheranno di mettere maggiormente la palla a terra, arrivando sull’esterno con più uomini. Hanno fisicità e verticalità, giocatori bravi di testa che possono creare difficoltà agli avversari. Lo hanno fatto con l’Inter e col Parma. E’ una sfida delicata”.

LA GRINTA DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mancheranno i tifosi del Pisa
“Mi dispiace, sta diventando una costante purtroppo, il calcio è bello quando ci sono le due tifoserie che si rispettano da una parte e dall’altra. Noi vogliamo farci trascinare dai nostri tifosi, vogliamo dare continuità al successo casalingo con il Torino”.
Dopo il Pisa calendario difficile e assenze per la Coppa d’Africa, questo fa assumere maggiore importanza alla gara?
“Sto preparando al meglio questa partita con i giocatori che ritengo più opportuni per far male al Pisa e conquistare i tre punti. Quando abbiamo avuto determinati equilibri abbiamo sempre fatto prestazioni importanti, osando il giusto per provare a portare a casa il successo. Dopo si vedrà, in base a chi sarà a disposizione affronteremo la partita successiva”.
La lotta salvezza?
“E’ molto equilibrata, ci sono pochi punti fra le squadre. La classifica è anomala, il campionato ha grandi equilibri, davanti e in coda. Una partita può dare tanto e quella successiva può toglierti tanto. Se passiamo dall’esaltazione col Torino alla depressione con la Cremonese commettiamo un errore gravissimo”.
Cosa fare contro il Pisa per portare a casa la vittoria?
“Ci saranno momenti in cui attaccheremo e altri in cui difenderemo, l’importante è farlo insieme. Dobbiamo essere squadra in ogni momento della gara. Abbiamo lavorato tanto in questa direzione e non dobbiamo disperdere il lavoro fatto finora. Bisogna giocare di squadra”.
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