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Italia: mai data fu più maledetta del 24 giugno

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Se si potesse con una petizione poter eliminare dal calendario una data, la nostra Nazionale (l’Italia) sceglierebbe sicuramente il 24 di giugno.

Data decisamente nefasta per i nostri colori nazionali quella di giugno, per il semplice, ma decisivo, fatto che per ben due volte è coinciso con l’eliminazione da un Mondiale (Sudafrica 2010 e Brasile 2014) per gli azzurri.

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Italia: galeotto fu il Mondiale e la data in cui accadde

E pensare che, al momento del sorteggio del Mondiale africano avevano mostrato felicità. Se solo avessero saputo. Sì, perchè in quella manifestazione gli azzurri ci rimasero poco, appena tre partite. Quelle del girone per essere più diretti. Eppure Nuova Zelanda, Paraguay e Slovacchia non sembravano poter impensierire la banda guidata ma mister Lippi. Specialmente perchè l’Italia era la campionessa in carica dei Mondiali di 4 anni prima in Germania.

Le speranze c’erano tutte. A partire dal ritorno di Marcello Lippi in panca. Dopo aver lasciato nel 2006 il posto a Roberto Donadoni per l’Europeo del 2008, l’ex allenatore di Juventus ed Inter tra le altre, aveva deciso di ripercorrere il viale azzurro.

Dopo le prime due partite l’Italia contava appena due punti. Due pareggi contro Paraguay e Nuova Zelanda. prestazioni molto deludenti per gli azzurri. Serviva dunque una vittoria contro la terza del girone, ovvero la Slovacchia. Era il 24 giugno 2010, a Johannesburg. E la partita la dominarono gli altri, e non la nostra Nazionale.

Gli slovacchi si portavano subito sul 2-0 grazie alla doppietta di Vittek. La rete di Di Natale sembrava riaprire le speranze, ma solo finchè Kopunek segnava il 3-1 a un minuto dalla fine. Inutile la rete del 3-2 firmata Quagliarella nel recupero. L’Italia veniva umiliata ed eliminata al primo turno con appena due punti. Inutile dire, ma va detto, che quella fu l’ultima partita da Ct azzurro di Marcello Lippi.

Brasile 2014: non c’è mai fine al peggio

E poi arrivò il Brasile. A quattro anni di distanza dal tonfo in Sudafrica, l’Italia ci riprova al Mondiale sudamericano del 2014. Il girone però questa volta non era affatto semplice. C’erano squadre come Inghilterra e Uruguay. A terminare il gruppo la modesta Costarica. Eppure gli azzurri esordiscono col botto: 2-1 ai Leoni inglese grazie alle reti di Marchisio e Balotelli. Meno fantastico il secondo incontro: sconfitta da non credere per  1-0 contro il Costarica.

Ancora una terza partita da dentro e fuori. Come nel 2010, e ancora il 24 giugno. Una differenza sostanziale però era il fatto che all’Italia bastava anche un pareggio per proseguire l’avventura Mondiale. ovviamente l’avversario, non ce ne vogliano gli slovacchi, è più ostico: l’Uruguay di Cavani e Suarez. Peraltro semifinalista 4 anni prima nel Mondiale africano.

A mandare gli azzurri all’inferno però non fu nessuno dei due fenomeni, bensì Diego Godin con un colpo di testa al minuto 81. Ma di quella partita ce ne sarebbe da parlare. Soprattutto riguardo al rosso, forse troppo pesante, rivolto a Claudio Marchisio dall’arbitro Rodriguez al 59esimo. In aggiunta a tutto questo poi la mancata espulsione di Suarez per il famosissimo morso sulla spalla di Chiellini.

Fatto sta che alla fine delle danze l’Italia rimaneva ferma a 3 punti, rimanendo così fuori da un altro Mondiale. Quello che non ci si aspettava fu vedere l’Uruguay passare da seconda in favore della sorprendente Costarica. Subito dopo l’eliminazione, il CT Prandelli annunciò in conferenza stampa le proprie dimissioni dalla Nazionale.

Inutile dire, anche perchè lo ricordiamo tutti, la disfatta ancor più grossa del Mondiale 2018 in Russia. A quella manifestazione gli azzurri non ci arrivarono neanche, poichè usciti malconci dallo spareggio con la Svezia.

Adesso noi italiani chiediamo che, se Mondiale sarà, di non giocare il 24 giugno.

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Milan, a che punto è il rinnovo di Maignan?

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Il Milan ha intenzione di rinnovare il contratto di Mike Maignan, sul tema ha avuto modo di esprimersi il Ds Igli Tare. 

Uno dei grandi protagonisti del Milan in questa stagione è certamente Mike Maignan, che ha fornito due prestazioni di altissimo livello contro la Lazio e soprattutto contro l’Inter.

4 parate contro i biancocelesti, 6 parate (tra cui un fondamentale rigore di Çalhanoǧlu).

14 partite disputate in stagione (esclusa la gara di ieri sera in Coppa Italia), 7 reti inviolate e 9 reti concesse.

Sarebbe potuto andare al Chelsea in estate, ma si è concluso con un nulla di fatto. Al momento i blues sembrano non essere interessati all’acquisto dell’estremo difensore francese.

Inter

LAUTARO MARTINEZ E MIKE MAIGNAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Milan, situazione rinnovo per Maignan

Non sono trapelate grandi novità per quanto riguarda la situazione del portiere ex Lille.

Igli Tare si è espresso così in conferenza stampa: “Pensiamo alla partita, Mike è un ragazzo fantastico e cercheremo di trovare una strada insieme”.

Parole che mostrano riconoscenza del grande operato svolto negli anni dal portiere francese, ma a livello pratico non significano granché.

Può voler dire tutto e niente. L’idea è quella di rinnovare il contratto del calciatore, ma nell’effettivo non si è fatto molto per rendere la cosa avverabile.

Futuro ancora in bilico dunque quello di Maignan, ma nelle prossime settimane seguiranno sicuramente novità importanti sulla faccenda.

La buona annata sino ad oggi dei rossoneri e gli ottimi rapporti con Massimiliano Allegri potrebbero rendere tutto più semplice, con un rinnovo che è sempre più probabile.

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Inter, Bonny non si ferma più: la terza punta di Chivu

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L’Inter si gode Bonny e i suoi gol, che in questi mesi stanno trascinando i nerazzurri in tutte le competizioni. Il francese ha colpito anche il Venezia.

In estate i 20 milioni pagati al Parma, per il cartellino dell’attaccante, per alcuni sono sembrati eccessivi considerando i trascorsi del giocatore, uniti alla sola e unica esperienza in Italia proprio nell’annata 2024/2025.

Inter, i gol di Bonny valgono oro: tutte le vittime fin qui

L’esperienza in nerazzurro di Bonny è stata singolare fin da subito, con l’arrivo e la firma direttamente negli States per prendere parte al Mondiale per Club, piano poi non realizzato causa eliminazione precoce dell’Inter. La stagione ufficiale però è cominciata come meglio non poteva immaginare: gol all’esordio in Serie A con la nuova maglia nel 5-0 contro il Torino alla prima giornata.

L’exploit vero e proprio tuttavia arriva alla 6° quando a San Siro arriva la Cremonese di Nicola1 gol (il secondo stagionale) e 3 assist per il 4-1 finale. Un contributo totale e qualitativo al successo della squadra che dimostra quanto l’intuizione di Chivu (che già lo aveva allenato al Parma) sia stata geniale.

Il gol più pesante fino a questo punto però Bonny l’ha segnato all’Olimpico contro la Roma, nel big match della 7° giornata. La rete praticamente in apertura di gara ha consegnato all’Inter 3 punti pesantissimi in ottica Scudetto ma soprattutto qualificazione in Champions League, obiettivo primario della società.

Proprio nella massima competizione europea l’ex Parma ha contribuito con 1 assist nel poker rifilato al Saint Gilloise in trasferta e 1 assist nella sconfitta all’ultimo respiro contro l’Atletico Madrid al Metropolitano.

In A invece assist nel 3-0 contro la Fiorentina e gol contro la Lazio nel 2-0 finale all°11 giornata. Un bottino totale dunque di 5 gol 6 assist che per un giocatore chiamato a giocare in maniera intermittente, visti i nomi che compongono l’attacco nerazzurro, sono da incorniciare. Le aspettative attorno a Bonny crescono sempre di più man mano che passano le settimane e probabilmente Chivu ha in serbo un piano di crescita ben preciso per lui nel breve futuro.

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Ange-Yoan Bonny e Lautaro Martinez ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Napoli, accadde oggi: impresa sfiorata contro l’Atalanta

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Juventus

Oggi, 4 anni fa, il Napoli ospitava l’Atalanta per la 16a giornata della Serie A 2021/22. Partita tosta per i Partenopei che hanno alcuni giocatori fuori.

Dopo le vittorie di Milan e Inter rispettivamente contro Salernitana e Roma, i Partenopei scendono dal primo al terzo posto. Dunque, vogliono tornare in testa battendo in casa l’Atalanta.

Tuttavia, Spalletti deve rinunciare a diversi giocatori importanti per infortunio: Anguissa, Osimhen, Koulibaly, Manolas, Insigne e Fabian Ruiz. Non un periodo facile, dunque, per il tecnico di Certaldo.

Napoli-Atalanta, 4 dicembre 2021

Mertens, Napoli

Visti i tanti infortuni, Spalletti schiera dal primo minuto Rrahmani e Juan Jesus come coppia di difensori centrali. A centrocampo, Malcuit e Mario Rui giocano da esterni, mentre Elmas e Lozano affiancano Mertens in attacco.

Passano 7 minuti e sono gli ospiti i primi a segnare. Zapata, dopo un azione personale, serve Malinovski che batte Ospina con un sinistro chirurgico. Pochi minuti dopo i Partenopei sfiorano il gol del pareggio con Lozano: cross basso dalla sinistra di Mario Rui, e l’ala messicana manca l’impatto con il pallone a porta vuota.

La partita è equilibrata, con entrambi le squadre che si rendono pericolose in alcuni momenti della partita. A pochi minuti dall’intervallo, arriva il gol del pareggio: Zielinski riceve palla dopo una sponda di Mertens, il suo tiro viene murato, ci riprova una seconda volta e batte Musso, 1-1 (40′).

Nel secondo tempo, la banda Spalletti ci mette solo due minuti a ribaltare il risultato: Mertens, servito da Malcuit, anticipa Demiral e si trova a tu per tu con Musso, prima di batterlo, 2-1.  Gli ospiti, però, non ci stanno, e dopo alcune occasioni da gol e un rigore tolto dal VAR, trovano il gol del pareggio: Demiral, servito da Toloi, entra in area e batte Ospina con tiro violento sotto la traversa (66′).

Passano solo 5 minuti, e gli uomini di Gasperini completano la rimonta: Freuler, servito da Ilicic, batte Ospina calciando di piatto in modo angolato. Nonostante l’assedio finale dei Partenopei (doppia occasione per Politano e Petagna), il risultato non cambia.

Vittoria importante, dunque, per l’Atalanta che trova la sua quinta vittoria consecutiva, portandosi al quarto posto. I padroni di casa, però, escono a testa alta: nonostante i diversi titolari fuori, hanno giocato un’ottima partita.

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