Serie A
Torino, inizio da incubo: 6 big nelle prime 9 giornate
Inizio di campionato in salita, forse anche più, per Marco Baroni ed il suo Torino: 6 squadre top nelle prime 9 giornate per i granata.
Nemmeno il più pessimista poteva immaginare un avvio di campionato del genere per il nuovo Torino targato Baroni. Fino al 19 ottobre rischia di tramutarsi in un incubo. I granata troveranno sei delle prime sette classificate del campionato appena terminato.

MARCO BARONI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino: che calendario!
Inter, Fiorentina, Roma, Lazio, Atalanta, Lazio e Napoli, con in mezzo la trasferta di Parma. Queste le squadre che i granata affronteranno ad inizio campionato.
Le sfide casalinghe tra fine ottobre e inizio novembre contro Genoa e Pisa quindi, saranno da non sbagliare prima della stracittadina contro la Juventus del 9 novembre allo Stadium.
Per poi concentrarsi sul filotto di fine anno solare e inizio 2026 contro Cremonese, Sassuolo, Cagliari, Hellas Verona e Udinese. Anche perché pure al ritorno si riparte contro le big. Prima la visita a Bergamo a casa Juric, poi in casa contro la Roma. Inoltre a seguire le coppie Fiorentina-Bologna e Lazio-Napoli che mettono altri brividi.
Nel week-end prima del 4 maggio il Toro farà visita all’Udinese. L’ultimo atto sarà il derby casalingo contro la Juve: tra sogni di gloria da vivere con i nemici storici o l’incubo di fallire proprio contro i cugini. Sarà una stracittadina totalmente inedita.
Questo calendario, però, impone delle riflessioni anche e soprattutto ai vertici del club di via Viotti.
Un mercato per Baroni
Il presidente Urbano Cairo è solito aspettare la fine del calciomercato per mettere a segno gli acquisti principali o, come capitato l’anno scorso con Bellanova, cedere i pezzi pregiati proprio sul gong. Un avvio del genere, con sei big nelle prime sette giornate di campionato, costringe però a dover velocizzare la costruzione del nuovo Toro.
Soprattutto per evitare figuracce e cercare di non partire con handicap che poi potrebbe trasformarsi in qualcosa di pericoloso durante la stagione. Dall’altra parte, invece, dimostrare di potersela giocare contro le grandi della Serie A. questo rappresenterebbe una spinta anche emotiva non indifferente per Zapata e compagni.
A rispetto di tutto il pessimismo che si respira in città. In ogni caso, Baroni si aspetta i rinforzi nel minor tempo possibile. E questo Toro ha bisogno di tanti innesti se punta davvero a fare il salto di qualità.
Serie A
Hellas Verona, a Milano con un Giovane in più
L’Hellas Verona tornerà in campo solamente il 28 dicembre in casa del Milan, la sosta eccezionale permetterà agli infortunati di recuperare al massimo.
Nello specifico Giovane che, stando a quanto riportato, dovrebbe essere della partita nonostante l’uscita dal campo forzata contro la Fiorentina.
Hellas Verona, l’importanza di Giovane e il dualismo con Orban
In questo inizio di stagione tormentato dai risultati, una delle sorprese più grandi è la scoperta del talento dell’attaccante brasiliano. Arrivato a parametro zero dal Corinthians, il classe 2003 ha subito messo in mostra le proprie capacità attirando anche l’attenzioni di grandi club.
Finora sono 15 le presenze in Serie A con 3 gol e 4 assist all’attivo, che stanno incidendo particolarmente sul rendimento dell’Hellas Verona. Inizialmente Zanetti aveva optato per schierarlo in coppia con Gift Orban, tuttavia ultimi match, specialmente contro Atalanta e Fiorentina, hanno evidenziato come la coppia d’attacco funzioni meglio con Mosquera insieme a uno dei due nuovi arrivati.
Con questo nuovo schieramento sono arrivati infatti 5 gol in due partite, entrambe vinte, a dimostrazione di quanto l’apporto di Giovane diventi più incisivo con una punta di peso al suo fianco.
In quel di San Siro tornerà a disposizione, in seguito alla distorsione alla caviglia rimediata durante il primo tempo del Franchi, con tifosi e staff che non vedono l’ora di rivederlo in azione.

fans verona during Hellas Verona vs US Lecce, italian Serie A soccer match in Verona, January 26 2020 – LPS/Alessio Tarpini
Serie A
Parma, operazione per Ndiaye: il comunicato del club
Il Parma ha comunicato nella giornata di oggi che Abdoulaye Ndiaye si è sottoposto all’operazione per risolvere la pubalgia che lo stava attanagliando.
Buone notizie per il club crociato che è venuto a conoscenza dell’esito dell’operazione per il difensore arrivato nell’ultima sessione di calciomercato dal Troyes.
Parma, il comunicato sulle condizioni di Ndiaye
Di seguito il comunicato del club crociato:
Parma Calcio 1913 comunica che, nella giornata di oggi, il calciatore Abdoulaye Ndiaye è stato sottoposto ad un intervento chirurgico resosi necessario in seguito ad un consulto specialistico in merito alla diagnosi di pubalgia.
L’intervento – perfettamente riuscito – è stato eseguito a Londra, presso il Wellington Hospital, ed è stato eseguito dal Dottor Ernest Schilders alla presenza dello staff sanitario del Club.
Abdoulaye Ndiaye inizierà nei prossimi giorni l’iter riabilitativo necessario volto alla ripresa dell’attività agonistica.
In gialloblu ha collezionato 7 presenze, senza contribuire attivamente alla fase realizzativa, conquistando fiducia da parte di Cuesta ma costretto a fermarsi dopo il principio di pubalgia.
L’ultima presenza risale al pareggio interno contro il Milan dell’8 novembre 2025. I tempi di recupero saranno quantificati in base all’evoluzione del percorso post-operatorio, in ogni caso il ritorno in campo non è previsto per il mese di gennaio.

MATIAS SOULE IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Laurienté, dal no al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo davanti a una scelta decisiva
Laurienté, dal mancato trasferimento al Sunderland alla scadenza di contratto: il Sassuolo valuta se cedere ora o rischiare di perderlo a zero.
Ad un passo dalla Premier League lo scorso gennaio, alla fine Laurienté, dopo aver conquistato la promozione in Serie A e aggiudicandosi il premio di capocannoniere, ha deciso di rimanere in Emilia, pronto a prendere parte, dopo un anno di battuta d’arresto, al nuovo campionato di Serie A.
Tuttavia, rimane un piccolo scheletro nell’armadio, legato proprio al momento in cui il francese era molto vicino a cedere alle avance del Sunderland, club anch’esso neopromosso e pronto a investire 25 milioni di euro per il suo cartellino. Il giocatore si era detto assolutamente d’accordo, tanto da recarsi addirittura in Portogallo per chiudere l’affare.
Ad un tratto, però, emerge una clausola particolare nel contratto, che gli avrebbe impedito di liberarsi a una cifra prefissata in caso di retrocessione. Un fattore che, nonostante l’ottimo momento vissuto oggi dal club inglese, arrivato persino a sognare un ritorno in Europa, ha fatto tornare sui suoi passi il numero 45 neroverde, che ha così deciso di interrompere il trasferimento.
Sassuolo, cosa fare ora con Laurienté
Ora però lo scenario sembra essere nuovamente cambiato, con il giocatore che deve fare i conti anche con la concorrenza dell’ex Como Fadera, spesso impiegato al suo posto da mister Grosso. Un dettaglio tutt’altro che marginale, che potrebbe indicare come il Sassuolo sia rimasto spiazzato dall’andamento della trattativa, avendo già pensato a un possibile sostituto e trovandosi ora con due pedine valide per un solo ruolo.
Come se non bastasse, a complicare ulteriormente il quadro c’è anche la situazione contrattuale di Laurienté, prossimo alla scadenza.
Dirigenza e giocatore sembrano concordi nel non prolungare il rapporto, un elemento che fissa inevitabilmente una deadline importante per il futuro del francese. Salvo inaspettati stravolgimenti, Laurienté non rinnoverà il suo contratto, mettendo di fatto il Sassuolo davanti a una scelta cruciale: cedere subito, cercando di garantirsi un ritorno economico, seppur inferiore rispetto all’estate, oppure trattenere il giocatore, godendosi ancora le sue prestazioni, con la consapevolezza di rinunciare a fondi importanti. La palla ora è in mano al Sassuolo.

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