Champions League
Inter, una consolazione: 136 milioni di ricavi dalla Champions League
Nonostante la sconfitta di sabato nella finale di Champions League contro il PSG, l’Inter si consola con i ricavi alti: ben 136 milioni di euro dall’UEFA.
Nonostante la sconfitta pesante di sabato contro il PSG per 5 a 0 a Monaco, l’Inter si consola con gli alti ricavi maturati da questa stagione di Champions League: ben 136, 6 milioni di euro maturati giungendo all’atto conclusivo. Tra le italiane, meglio l’Atalanta dalla Juventus.

TIFOSI INTER ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Inter, nonostante la batosta di sabato contro il PSG ricavi dalla Champions League altissimi: ben 136 milioni di euro vanno nelle casse della società nerazzurra
Se per l’Inter la batosta di sabato contro il PSG nella finale della Champions League è una mazzata sportiva molto pesante, la società nerazzurra si può consolare con gli alti ricavi che sono maturati nella massima competizione europea giungendo sino all’atto conclusivo: ben 136, 6 milioni di euro andranno alla società nerazzurra da parte dell’ UEFA, la seconda dopo il PSG campione d’Europa che ha ricavato ben 148 milioni di euro.
I ricavi sono maturati con la partecipazione della fase a campionato della Champions League, che frutta già 18 milioni di euro. A questi si aggiungono i bonus legati al piazzamento nella fase stessa, più quelli legati alla vittoria o al pareggio. Poi ci sono i premi riguardanti le qualificazioni dai spareggi sino alla finale, infine altri criteri come quelli riguardanti i diritti televisivi. L’Inter è stata quella che ha ottenuto subito l’accesso alla fase a campionato, poi l’accesso diretto agli ottavi di finale, sino giungere alla finale di Monaco. Ecco spiegata la sola differenza con il PSG, a cui vanno 6,5 milioni di euro più 18, 5 milioni per la finale, che vanno ovviamente anche ai nerazzurri.
Tra le italiane, solo l’Atalanta ha avuto un discreto ricavo, 67 milioni di euro, meglio della Juventus con 66,4 milioni. Il Milan si accontenta solo di 61 milioni e il Bologna, unica italiana ad aver solo partecipato alla fase a campionato non qualificandosi per la fase successiva, vanno solo 35 milioni di euro. Quindi, almeno dal punto di vista economico c’è una consolazione per la società nerazzurra, anche se avrebbero voluto alzare quella coppa.
Champions League
Napoli, Conte: “C’è voluto tempo per integrare i nuovi acquisti. Oggi giocano perché lo meritano”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni pochi minuti prima dell’inizio della partita contro il Benfica di Mourinho.
Napoli, le parole di Conte
“I ragazzi devono essere gestiti giocando. L’allenamento che ha preceduto la preparazione è stato solamente ieri perché lunedì abbiamo fatto defaticante, oggi giusto attivazione per toglierli dall’albergo. I ragazzi stanno bene, veniamo da ottimi risultati, questo porta entusiasmo, morale, energia. Dobbiamo cercare di dare tutto quello che abbiamo, usciamo dal campo a testa alta e con la maglia sudata”.
Una vittoria oggi avvicinerebbe molto i playoff.
“Sappiamo le difficoltà di giocare contro una squadra che ha un solo risultato, di giocare in questo stadio. Abbiamo voglia di fare una buona partita. Che vinca chi ha meritato di più e mi auguro che possiamo essere noi”.

L’ESULTANZA DEL NAPOLI A FINE GARA CON GIOVANNI DI LORENZO, ALESSANDRO BUONGIORNO E LELE ORIALI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
“In un periodo molto difficile che non era preventivabile, la cosa buona è che i ragazzi hanno risposto sempre presente: durante questi primi sei mesi ci sono state partite come quella di Eindhoven che non ci hanno reso felici come prestazione. Devi cercare sempre di migliorare, anche quando cadi, per ritrovare la giusta rotta. Quest’anno c’è stato l’innesto di nove giocatori, c’è voluto tempo per integrarli: oggi giocano tutti perché lo meritano e perché l’emergenza ci ha costretto. Navigare col vento in poppa è più semplice, quando invece è contrario c’è bisogno di qualcuno che indichi la rotta”.
Cosa è cambiato con questo modulo?
“Siamo tornati a giocare a 3 per una questione di obbligo, perché non abbiamo centrocampisti di ruolo: sono rimasti Lobotka e McTominay. È una necessità, Elmas è un jolly che sta facendo benissimo perché è un ragazzo molto ricettivo che impara subito e lo abbiamo catapultato. C’è ancora Vergara, che è un ragazzo di belle speranze però ho dovuto trovare una soluzione anche per una questione numerica. Chi si è infortunato a centrocampo, a parte Lobotka, avrà bisogno di un po’ di tempo, per cui dobbiamo sperare che non succedano altre cose”.
Champions League
Juventus, Spalletti: “David si è allenato bene? Ho parlato in generale”
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni prima dell’inizio della sfida di Champions League contro il Pafos.
A pochi minuti dal fischio di inizio Spalletti ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti sulla gara di questa sera. La Juventus deve vincere contro il Pafos per aggiustare una classifica non perfetta e per dare continuità alla bella vittoria dell’ultimo turno contro il Bodo Glimt.
Juventus, le parole di Spalletti

LUCIANO SPALLETTI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come l’ha pensata stasera?
“Stasera diventa una partita per noi fondamentale, tutta la forza va in quella direzione e bisogna essere bravi a mettere la loro determinazione e voglia di far vedere che sono al nostro livello. Se ci riusciremo, avremo dei vantaggi”.
Come ha visto Zhegrova?
“Abbiamo dovuto alternare, un po’ di allenamenti. E’ una curiosità che mi voglio togliere anch’io: stasera parte dall’inizio, così ci rendiamo conto direttamente. Poi, avendo 5 sostituzione, posso mettere mano a un certo punto della partita”.
David si è allenato bene?
“Ho parlato in generale, citando anche Adzic. Mi aspetto che lui, giocando con più continuità, riesca a crescere perché ha buonissime qualità e in alcune situazioni non riesce ad acchiapparle”.
Champions League
Juventus-Omonia Nicosia 1999/2000, cinquina bianconera in quel di Palermo
La Juventus gioca con il Pafos in Champions League, negli anni 90 ci fu una sfida dei bianconeri con i ciprioti, Juventus-Omonia Nicosia in Coppa UEFA a Palermo.
La Juventus in Champions League di scena stasera contro il Pafos, i bianconeri negli anni ’90 sfidarono un altra cipriota: andiamo rivivere Juventus-Omonia Nicosia Coppa UEFA 1999/2000, giocatasi a Palermo alla allora Favorita.

Juventus-Omonia Nicosia 1999/2000, i bianconeri ne rifilarono 5 ai ciprioti davanti a 35000 spettatori della Favorita di Palermo
Stasera è serata Champions League, la Juventus sfida il Pafos squadra rivelazione della ex Coppa dei Campioni, ma non è la prima volta che i bianconeri giocano contro una squadra cipriota. Negli anni ’90 sfidarono un altra squadra, l’Omonia Nicosia ai trentaduesimi di Coppa UEFA, quindi andremo rivivere Juventus-Omonia Nicosia, giocatasi sul neutro di Palermo allo Stadio della Favorita il 30 settembre 1999, davanti a ben 35000 spettatori.
A Palermo c’era davvero fame di calcio, visto che i rosanero annaspavano in Serie C e la città, che dopo i difficili anni ’90 stava faticosamente riemergendo. L’occasione per avere una grande cornice di pubblico (visto che per la squadra locale al massimo ci andavano 10000 spettatori) fu proprio questo incontro europeo dei bianconeri di Carlo Ancelotti, che decisero di giocarlo nel capoluogo siciliano piuttosto che al Delle Alpi per via della scarsa cornice di pubblico che c’era in quello che ora è lo Stadium.
Invece i tifosi bianconeri palermitani invasero la Favorita, si registrò ben 35000 spettatori. La partita fu abbastanza scontata, dato che la Juventus all’andata a Nicosia aveva vinto 4 a 0. Fu una giornata di gloria per Darko Kovacevic, il centravanti jugoslavo ne fece 3 di gol, poi segnò anche Tacchinardi ( alla seconda segnatura europea dopo quella in Intertoto contro il Ceahlaul) ed anche Antonio Conte.
Davvero fu un gran festa, tanto di titoli nei giornali il giorno dopo, più che per la Juventus fu una partita che fece capire che a Palermo si potevano fare cose grandi, infatti pochi mesi dopo i rosanero furono rilevati da Franco Sensi che chiusa l’epoca di Giovanni Ferrara, l’ultimo presidente tifoso rosanero. Quindi una partita che resterà più che la cornice di pubblico che per la gara in se per se, con un altra coincidenza: giocò anche Filippo Inzaghi, attuale tecnico del Palermo.
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