Serie A
Roma, Mancini nuovo leader a Torino
In merito al match Roma-Torino in programma domenica che vedrà l’assenza di Pellegrini, Gianluca Mancini guiderà la Roma contro il Torino.
In merito alla presenza di Gianluca Mancini, si aggiunge un commento di Lorenzo Latini sull’ultima giornata di campionato a Torino: “L’ultima di campionato a Torino evoca bei ricordi a Gianluca Mancini, che domenica sera guiderà i compagni da capitano nell’atto finale di una stagione tormentata, ma che può ancora regalare sorprese alla Roma.”

L’ESULTANZA DI GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Torino: Gianluca Mancini leader e capitano per un giorno
La questione panchina resta tuttora irrisolta dopo il caso Ranieri. Il futuro Capitano dipenderà dal nuovo allenatore, che al momento, pro tempore sembrerebbe essere Gianluca Mancini.
In vista del match Roma-Torino, considerata l’assenza di Pellegrini, Mancini ha colto la palla al balzo per prendere la posizione da capitano per l’ultima giornata di campionato, in più ha sottolineato l’intenzione di voler una fetta del futuro nella Roma, ma al momento nessun prospetto è stato chiarito.
Serie A
Atalanta-Cagliari, le formazioni ufficiali
Atalanta-Cagliari, match valido per la quindicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bergamaschi (padroni di casa) di Palladino e i sardi di Pisacane.
Atalanta-Cagliari, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
Atalanta (3-4-2-1): In attesa.
Cagliari (3-5-2): In attesa.
Serie A
Hellas Verona, i convocati per la Fiorentina: rientra un top
Paolo Zanetti ha diramato la lista dei convocati per Fiorentina-Hellas Verona, in programma domani alle 15. Tra i nomi c’è un lieto ritorno.
La squadra gialloblu sarà di scena domani al Franchi per uno dei match più importanti della stagione. Lo scontro diretto contro i viola di Vanoli può dare una svolta alla classifica.
Hellas Verona, i convocati di Zanetti
Di seguito la lista dei giocatori scelti dal tecnico per la 15° giornata:
Presente dunque anche Suat Serdar, che dovrebbe aver smaltito il problema che l’aveva tenuto fuori sin dalla gara di Como e potrebbe trovare spazio, probabilmente a gara in corso, per dare ordine al gioco e aumentare il pressing offensivo.
Anche Mosquera sarà della partita ma il dubbio sul suo impiego dall’inizio rimane in quanto il giocatore è reduce da un problema al ginocchio. Ultima in gialloblu almeno per questo 2025 per Belghali, che partirà nei prossimi giorni per la Coppa d’Africa con la sua Algeria.
Serie A
Juventus, Spalletti: “Ci serve continuità ma soprattutto dobbiamo superare i nostri limiti. Credo nella squadra e ho in testa tante idee”
Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Bologna-Juventus. Il tecnico bianconero ha parlato del momento e dell’avversario di turno.
Gara insidiosa quella in casa del Bologna che dopo la vittoria in Europa League è lanciato verso obiettivi nobili. Si tratta di uno scontro diretto in piena regola per un posto in Europa.
Juventus, le parole di Spalletti
Le condizioni di Bremer e Rugani
“Rugani si può usare in maniera ridotta, mentre Bremer, vista l’importanza dell’infortunio che ha subito, ha ancora bisogno di un po’ di tempo e quindi vogliamo andarci cauti per non metterlo in difficoltà. Per quanto riguarda il cambio modulo, io mi stupisco di parlare anche di schemi e di caselle in campo perché il calcio è cambiato e non vince per un cambio di posizione ma occupando gli spazi. Ormai il calcio va nella direzione dell’1vs1 e bisogna adattarsi a questo cambio. Io ho idea di mettere la squadra con il 4-3-3 o 4-2-3-1 ma è solo un discorso di partenza perché la partita ti obbliga a fare tanti cambi durante la partita”.
Sulla stagione di Conceicao.
“Se può essere decisivo? La sua evoluzione deve portarlo a essere più incisivo, ad arrivare a trovare il gol e il passaggio vincente: ha questo spunto micidiale e sa che deve crescere in ogni aspetto, ma lui dimostra sempre grande disponibilità e per questo sappiamo di essere sulla buona strada”.
Come si affronta il Bologna?
“Faccio i complimenti al Bologna, alla squadra e alla società, perché stanno mostrando grande qualità: è un gruppo che in campo vuole imporre il proprio gioco, non hanno paura di nulla. Ti indirizzano in spazi scelti da loro: per riuscire a metterli in difficoltà bisogna superare questi recinti, dobbiamo essere più forti e più abili di loro, per evitare che diventi una serata complicata”.
Sui problemi negli scontri diretti
“La personalità è un elemento fondamentale nel calcio: prima ce l’aveva chi rischiava la giocata, ora invece deve portarti ad accettare la partita a tutto campo, per portare la sfida dove ci fa più comodo. Noi dobbiamo fare dei passi in avanti nella continuità, nel riuscire a farlo e ad attaccare lo spazio per tutta la gara: per fare una partita da campioni bisogna stare dentro il cuore della squadra per 90 minuti, sempre vicini al pallone. Ci sono due tipi di gare nello stesso match: una parte a livello di squadra, l’altra invece sotto l’aspetto individuale – sappiamo che il singolo può fare la differenza, avere delle letture che possono fare il bene o il male della squadra. Il limite è quello del singolo, in cui non entra la tattica: possiamo permetterci qualche sbavatura, ma dobbiamo cercare di limitarli il più possibile”.
Il lavoro di Italiano
“Mi rivedo in lui? Ho 40 anni di più… mi piacerebbe non poco! È un allenatore capace, uno dei più forti che ci sono in Italia: ho detto a tutti di prenderlo in panchina, non solo a De Laurentiis. Apprezzo tanto il suo lavoro”.
Un commento sul gruppo
“Nessuno mi convincerà che questi calciatori non sono bravi, anzi: sono convinto che questi limiti riusciremo a superarli. Ho accettato questo ruolo perché ci credo, faccio da anni questo lavoro e so che non è semplice: sono ossessionato dall’idea di poter modificare e migliorare questo gruppo, vedo ragazzi interessati e disponibili e per questo dialogo sempre con loro per trovare la chiave giusta”.
Che effetto ha avuto il ritiro?
“Il ritiro non è mai il luogo, ma una condizione mentale: noi non ci andremo più perché è una fatica maggiore, da fuori non sembra ma vi garantisco che è così. Andare lì in anticipo, stare tutta la giornata a pensare alla partita: è qualcosa che rischia di corroderti. Chi veste la maglia della Juventus sta, tra virgolette, sempre in ritiro: chi fa questo sport sa che deve avere sempre un determinato approccio. Per questo partiremo domani mattina per Bologna”.

Weston McKennie ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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