Serie A
Genoa, Centurion torna in campo dopo 2 anni
L’ex giocatore del Genoa, Ricardo Centurion, dopo 2 anni di inattività per tristi vicende extracalcistiche, torna in campo con l’Oriente Petrolero.
L’ex giocatore del Genoa, Ricardo Centurion, dopo 2 anni di inattività agonistica per tristi vicende extracalcistiche, torna in campo con la squadra boliviana dell’Oriente Petrolero. Ha giocato un tempo nell’ultimo incontro con l’ Always Ready.

ALESSANDRO ZANOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Genoa, l’ex giocatore dei grifoni Ricardo Centurion torna giocare dopo 2 anni di inattività in Bolivia
Un ex giocatore del Genoa, che per i grifoni è stato più una meteora che un campione, torna all’attività agonistica dopo ben 2 anni dall’ultima partita disputata: si tratta di Ricardo Centurion, argentino classe 1993, che con i rossoblù in due stagioni aveva collezionato appena 15 presenze. Ora, dopo le tristi vicissitudini extracalcistiche, è tornato giocare nell’Oriente Petrolero, squadra boliviana che nell’ultimo turno ha giocato 45′ minuti contro l’Always Ready.
Ha vestito la casacca rossoblù nel 2013/14 e 2017/18, non incidendo assolutamente, ma facendo parlare di sé più per tristi vicende fuori dal rettangolo di gioco: era stato accusato di corruzione di un agente di polizia e di violenza contro la sua ragazza, prima della positività alla cocaina dopo un tentativo di fuga in auto per evitare un posto di blocco.
Dopo un serie di prestiti in varie squadre argentine, come Racing Club, Atletico San Luis, Velez Sarsfield e San Lorenzo, dove era stato prelevato nel 2022 senza mai scendere in campo, l’ultima sua squadra era stata il Barracas Central nel febbraio del 2023, con cui aveva giocato 10 incontri. Poi era rimasto senza ingaggio, sino a quando si è accordato con l’Oriente Petrolero.
Dopo il suo esordio con la squadra boliviana, Centurion ha rilasciato una dichiarazione a TyC Sports parlando della sua nuova esperienza calcistica a 2 anni esatti dall’ultima: “Non ho passato un bel periodo, non mentirò. Oggi mi sento bene, ho iniziato a godermi quello che avevo perso. La dirigenza mi ha davvero aiutato e questo mi ha motivato a tornare a lavorare in questo campo, è una cosa meravigliosa. Avevo perso la voglia”.
Serie A
Lazio-Cremonese 0-0, all’Olimpico regna la noia
All’Olimpico finisce 0-0 Lazio-Cremonese, poche emozioni e possibile svolta nel finale ma il risultato non si sblocca con le squadre che si dividono la posta.
La 16° giornata, formato spezzatino, di Serie A si è aperta a Roma con la sfida tra i biancocelesti di Sarri e i grigiorossi guidati da Davide Nicola.
Lazio-Cremonese 0-0, mancato l’aggancio alla zona Europa
Match decisamente bloccato per tutta la durata del primo tempo con tanti errori in impostazione dei padroni di casa, che più di qualche volta hanno rischiato di favorire le ripartenze di Bonazzoli e Vardy. L’assenza di Zaccagni pesa e Pedro non da più le garanzie di un tempo, sulla fascia opposta invece un ispirato Cancellieri è stato più volte coinvolto nella manovra offensiva.
Dall’altra parte il centrocampo formato da Bondo, Folino, Barbieri, Grassi e Pezzella ha inizialmente retto bene la qualità di Guendouzi e nella ripresa il copione, almeno nella prima parte, è stato lo stesso. Poche occasioni e partita sugli scudi per più di un’ora, i cambi hanno visto il rientro dopo il rosso nel derby di Belahyane insieme a Noslin.
I due ex Hellas Verona, in particolare l’olandese, hanno inciso positivamente ma non sono bastati a sbloccare il risultato in favore dei biancocelesti. All’Olimpico regna la noia per tutto il resto del secondo tempo, senza emozioni e occasioni degne di nota.
Il picco si raggiunge negli ultimi secondi di partita quando uno strappo di Guendouzi lancia Cancellieri davanti al portiere, che viene steso al limite dell’area da Ceccherini. Rosso diretto spulso e punzione dal limite dell’area a Cataldi che però spedisce alto di pochissimo.
Termina dunque 0-0 tra Lazio e Cremonese, i padroni di casa salgono a quota 23 punti mentre i lombardi toccano quota 21. Nel prossimo turno i biancocelesti saranno ospiti dell’Udinese mentre allo Zini arriverà il Napoli di Conte.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus-Roma, le formazioni ufficiali
Juventus-Roma, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bianconeri di Spalletti (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Juventus-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; Openda. Allenatore: Luciano Spalletti.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Rensch, Ziolkowski, Mancini; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Serie A
Theo Hernandez su Maldini: “Io e Calabria a Milanello con la sua maglia”
Theo Hernandez critica la gestione del Milan e l’assenza di “milanismo” nel club dopo l’addio di Paolo Maldini, citando un episodio vissuto insieme a Calabria.
Theo Hernandez e il legame con Maldini
Theo Hernandez ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del Milan, sottolineando la mancanza di “milanismo” nel club. In un’intervista, il terzino sinistro ha rivelato che lui e il capitano Davide Calabria si erano presentati l’anno scorso a Milanello indossando la maglia di Paolo Maldini, un gesto che non è stato accolto favorevolmente da alcuni membri del club. Hernandez ha evidenziato come la rimozione di Maldini sia stata un errore, affermando che “hanno strappato una bandiera per nulla”.
L’assenza di una famiglia rossonera
Hernandez ha continuato a parlare della mancanza di identità nel Milan attuale, riferendosi alla partenza di Zlatan Ibrahimovic come un altro colpo importante per la squadra. Ha descritto gli anni passati come “magici”, sottolineando che il club aveva una forte identità familiare. Secondo il giocatore, la presenza di figure storiche come Maldini e Ibrahimovic è fondamentale per mantenere lo spirito e l’identità del Milan.

Theo Hernandez
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Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez su #Maldini: “Io e Calabria l’anno scorso ci presentammo con la maglia di Paolo a Milanello, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra si sente mancanza di milanismo nel club. Eravamo una famiglia: sono stati anni magici” #Milan
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
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