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Lazio, Baroni: “Serviranno i tifosi, Taty è indispensabile”

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Torino

Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha presentato in conferenza stampa il Derby di domani e cosa attende la Lazio nel prossimo futuro. 

Baroni ha parlato di diversi temi: dall’impiego del Taty Castellanos fino all’importanza della vittoria nella partita di domani.

Bodo Glimt-Lazio, Baroni

MARCO BARONI FA IL SEGNO OK ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lazio, le parole di Baroni

Sulla preparazione per il Derby:
“Non credo che storicamente ci sia un altro derby giocato così ravvicinato dopo una partita di coppa, questo non cambia nulla. Il derby si può giocare anche dopo un’altra partita, è talmente straordinario che specialmente davanti ai nostri tifosi ci sarà tutta l’energia immaginabile e i tifosi ci aiuteranno”.

Sul Derby d’andata:
“Ho detto dopo il Bodo che vedremo un’altra partita al ritorno, è chiaro che alcune condizioni erano sicuramente sfavorevoli per noi dal freddo al terreno. Basti vedere le scivolate di Vecino sui gol, sarà un’altra partita e siamo convinti di avere tutte le chance per passare il turno. Il derby sarà una partita diversa, servirà vigore e sono convinto che la squadra avrà tutte le energie necessarie per affrontare questa gara”.

Il giorno dopo Bodo e su Belahyane:
“Reda sta crescendo, è stato preso perché conoscevamo le sue qualità e sicuramente sarà della partita. La squadra è consapevole della gara che ci aspetta, questa è la cosa più importante. Oggi ci alleniamo e rimarremo qui a Formello per preparare al meglio la gara”.

Sulla coppia Dia-Castellanos:
“È chiaro che sono due giocatori che avevano trovato la capacità di integrarsi alla perfezione. Taty è stato fuori a lungo, sta rientrando e deve stare sereno. Deve sparare tutto quello che ha senza pensare ai 90 minuti, quando stai fuori a lungo devi acquisire certezze. Per noi è indispendabile e sono convinto che ci darà una mano importante”.
Sui momenti decisivi:
“Il risultato si fa tutti insieme, non scindo mai questi fattori. La squadra deve avere un’identità e deve ritrovarsi nella prestazione e nel sacrificio. Questo dobbiamo fare e devo dire che abbiamo sempre centrato le prestazioni, poi in alcuni momenti il risultato non è stato favorevole. Ricordo sempre ai ragazzi di cercare la prestazione, quello ci porta poi a ottenere un risultato importante”.

Sull’intensità:
“Noi abbiamo un’identità, sicuramente non siamo una squadra conservativa. Dobbiamo spendere tutto e questo si può fare in ogni partita, non deve esserci un retaggio mentale di conservare. Qualche volta non ti riesce per meriti degli avversari, ma la squadra non deve mai perdere la fiducia e la consapevolezza”.

Sul modulo:
“La squadra ha trovato l’equilibrio con il 4-2-3-1, io vado sempre alla ricerca della miglior condizione dei giocatori. Per molto tempo ci sono mancati centrocampisti come Vecino e Dele, gli altri sono mediani puri. Guendo e Rovella stanno facendo un campionato straordinario da mediani, quando giochiamo 4-2-3-1 il vertice può essere più offensivo o un centrocampista, ma non deve cambiare l’atteggiamento”.

Sui gol subiti nei primi minuti:
“Non può essere solo un giocatore ad arginare Dovbyk, tutta la squadra si dovrà spendere nelle due fasi. Quando le cose avvengono non sono mai casuali, la particolarità della partita di giovedì è veramente complessa. Non voglio tornare ad analizzare certe situazioni perché potrebbero risultare degli alibi, niente alibi perché ti indeboliscono. Testa a questa partita, poi penseremo al ritorno”.

Sulla distanza tra i reparti:
“Ho sempre cercato di mantenere la squadra più alta possibile, penso sia la miglior soluzione per una squadra così offensiva. Questo qualche volta ti espone a questo tipo di pallone giocato tra le linee, ma la squadra da questo punto di vista sta bene e lo dimostra la prestazione di Bergamo. La squadra sa cosa fare in certe situazioni, poi ci sono gli avversari e il Bodo ha fatto una prestazione fisica pazzesca. Devi sapere gestire certe variabili, ma ho grande fiducia nella squadra”.

Si sente sfavorito?
“No, se faccio un’analisi nelle ultime 15 partite la Roma ha sei punti in più dell’Inter e ha la miglior difesa e il miglior attacco. In questo momento sono i più bravi di tutti, ma noi saremo lì pronti con la determinazione per batterli”.

Sul periodo di forma della Lazio:
“L’entusiasmo e la gioia non deve mai mancare nel calcio e in una mia squadra. Bisogna sentire il dolore fisico quando si perde le partite, come ho detto alla squadra questo sport ti dà una grande occasione perché c’è subito un’altra partita. Abbiamo una partita straordinaria da giocare in casa e servirà tutta la nostra energia per batterci come leoni. Ricordiamo sempre una cosa, io non ho mai detto una cosa che dicono sempre altri allenatori. Quando giochi così tante partite stando su tre fronti come abbiamo fatto noi fino a poco tempo fa è chiaro che le energie devono essere modulate e ci sono calciatori che stanno facendo un percorso di crescita. Bisogna mettere dentro partite, c’è una gestione del fisico e delle energie nervose ed è un percorso di crescita, la Lazio è dentro questo percorso di crescita e noi non vogliamo mollare”.

Sul ritorno del Taty e sul caso scommesse:
“Su questo ultimo argomento non voglio entrare perché preferisco non parlarne, è una cosa assurda e non l’ho nemmeno mai contemplata, né nel mio pensiero né in quello dei miei calciatori. In questo momento dovrei tessere degli elogi a Castellanos, io ho sempre parlato di chi non c’era. Credo che Dia quando ha giocato come a Bergamo ha fatto una buona partita, ma così come gli altri non è il nostro centravanti titolare. Noi lo rimetteremo dentro domani e dovremo cercare di rimetterlo dentro con calma e semplicità, senza strafare e mi aspetto questa prestazione da Taty”.

C’è un messaggio particolare che ha trasmesso alla squadra in questi giorni?
“Siamo entrati nel momento decisivo della stagione, ma lo abbiamo fatto con un percorso e dobbiamo lavorare per migliorarci ogni giorno e ogni momento, anche nelle partite che non vinci. Tutto ti aiuta a crescere, la cosa più bella è giocarsi queste partita qua e sentire l’importanza delle partite che giochi”.

Quale può essere l’asso nella manica per spingere la squadra a raggiungere il risultato domani?
“Noi dovremo sentire i tifosi che vanno al lavoro, i bambini che vanno a scuola e portano la loro fede. Sentire i sacrifici della gente, questo è il riassunto del derby. Sentire quello che si avverte sugli spalti e sulla quotidianità dei tifosi e della città, questo è quello che dovrà sentire la squadra”.


 

 

 

 

Serie A

Daniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra

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Italia

Con Palladino in panchina, l’Atalanta vuole risalire la classifica. Senza Lookman, toccherà a Daniel Maldini dimostrare di meritare la Dea.

In casa Atalanta si respira senza dubbio un’aria diversa dall’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. I risultati hanno restituito entusiasmo a un ambiente che sembrava aver perso slancio e, nonostante una classifica che vede ancora la Dea a sei punti dalla zona Europa, la speranza europea oggi è più viva che mai. 

Il percorso in campo internazionale lo conferma: con Palladino sono arrivate due vittorie di grande prestigio contro Eintracht e Chelsea, che hanno reso l’Atalanta la squadra italiana con più punti nella competizione. I 13 punti attuali significherebbero, al momento, qualificazione diretta agli ottavi di finale, a dimostrazione di come i nerazzurri possano tranquillamente stare nell’Europa dei grandi.

Ora, però, Palladino dovrà fare i conti con una perdita importante. Ademola Lookman è partito per la Coppa d’Africa e la sua assenza peserà inevitabilmente sulle rotazioni offensive. Le alternative non mancano, visto che ora potrebbero trovare maggiore spazio Kamaldeen Sulemana, che però rientrerà solo a fine dicembre dopo il problema muscolare accusato in Coppa Italia contro il Genoa, e soprattutto Daniel Maldini.

Monza, Atalanta, Maldini

LA GRINTA DI DANIEL MALDINI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Maldini, l’ultima occasione per rilanciarsi all’Atalanta

Per Daniel Maldini questa fase della stagione ha il sapore di una vera e propria ultima chiamata. Dopo le titolarità nelle prime due giornate di campionato contro Pisa e Parma e quella in Champions League contro il PSG, il suo impiego è stato ridotto al minimo. Qualche minuto sparso, prima con Jurić e poi anche con Palladino, a conferma di una fiducia che finora non si è mai realmente trasformata in continuità. 

L’unica eccezione resta la Coppa Italia, dove Maldini è partito titolare e ha fornito anche un assist, l’unico della sua stagione fino a questo momento. Troppo poco per un giocatore da cui l’Atalanta si aspetta molto di più.

E pensare che appena un anno fa Maldini era uno dei profili più corteggiati del campionato per quanto fatto vedere al Monza, tanto da arrivare anche in Nazionale. Lazio, Napoli e Fiorentina avevano mostrato un forte interesse nei suoi confronti. Alla fine a spuntarla fu proprio l’Atalanta, una scelta che sembrava il passo giusto per consacrarsi ad alto livello, ma che finora non ha dato i frutti sperati.

Adesso, però, il contesto è cambiato. L’Atalanta gira, Palladino ha già dimostrato di saper rilanciare giocatori in difficoltà e l’assenza di Lookman può trasformarsi in una grande occasione. Maldini dovrà sfruttarla, perché questa potrebbe essere davvero l’ultima possibilità per dimostrare di poter stare stabilmente in una squadra di alto livello. E chissà che anche per lui non possa iniziare una nuova fase in nerazzurro, proprio come già successo a Scamacca.

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Serie A

Sassuolo, Boloca pronto al rientro? Il comunicato del club

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Atalanta-Sassuolo, Grosso

Il Sassuolo ha annunciato tramite i propri canali social le novità riguardanti l’infortunio e le condizioni di Daniel Boloca. Scopriamo insieme gli aggiornamenti. 

Il Sassuolo si trova attualmente al 9⁰ posto nella classifica di Serie A, una grandissima sorpresa del nostro campionato. Specialmente se si tratta di un club neopromosso.

Fabio Grosso, i giocatori e tutto l’ambiente neroverde saranno sicuramente molto soddisfatti del rendimento della squadra.

A 5 punti dista il 6⁰ posto in Europa League, dove si trova attualmente il Bologna.

Un modo per facilitare il sogno di raggiungere l’Europa, potrebbe essere il ritorno di Boloca.

Sassuolo

Sassuolo, il comunicato ufficiale del club su Boloca

“Nella giornata di ieri il calciatore Daniel Boloca si è sottoposto a ulteriore consulto ortopedico in seguito al quale si è convenuto di continuare con un recupero conservativo per l’infortunio del ginocchio sinistro. Il calciatore nelle prossime settimane tornerà a lavorare in campo”.

Il classe ’98 vanta 82 presenze e 3 gol con il Frosinone, 71 gettoni e 6 reti con il Sassuolo, 26 apparizioni e 4 centri con il Fossano, 10 incontri con il Francavilla, 9 gare e un gol con la Romanese, 2 sfide con lo Slovan Liberec B e un match con il Tatran Presov. Da aggiungere è anche una presenza in campo con la Romania.

 

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Serie A

Cagliari, Borrelli out contro l’Atalanta? Ansia per Pisacane

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Cagliari

Il Cagliari dopo gli infortuni di Mattia Felici e ad inizio stagione di Andrea Belotti, rischia di veder fuori anche Gennaro Borrelli. 

Le condizioni dell’attaccante ex Brescia sono ancora da valutare, non è sicura una sua assenza contro il Pisa.

Il centravanti è rimasto a riposo per i postumi della distorsione alla caviglia rimediata sabato a Bergamo contro l’Atalanta.

La sua presenza domenica è in dubbio, anche se lo staff medico non perde la speranza di recuperarlo in tempo per la gara dell’ora di pranzo.

Cagliari

GIOVANNI DI LORENZO E SEBASTIANO ESPOSITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Cagliari, Borrelli un’ottima sorpresa per Pisacane

Arrivato senza grandi aspettative. Non avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti del Cagliari, ma un’ottima alternativa in attacco.

Con i già citati infortuni ha dovuto necessariamente giocare da titolare, sorprendendo tutto l’ambiente sardo.

Insieme a Sebastiano Esposito è il miglior marcatore dei rossoblù, con 3 reti siglate da entrambi sino a questo momento.

Per la punta classe 2000 è da segnalare anche una rete realizzata in Coppa Italia, che porta il suo score a 4 reti realizzate in 16 partite.

Si sta assumendo dunque la responsabilità di sostituire un più che decisivo Roberto Piccoli, che in 40 presenze ha siglato 12 gol.

L’ex Atalanta e attuale giocatore della Fiorentina è stato riscattato per 12 milioni di euro dai sardi e poi ceduto ai viola per quasi 25.

I tifosi aspettano impaziente gli aggiornamenti su Borrelli, nella sperenza che riesca a recuperare per la sfida salvezza contro il Pisa.

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