Serie A
Udinese, Fedriga: “È un grande esempio di impegno sociale”
Alla presentazione del progetto Energia in campo, il presidente del Friuli Venezia Giulia Fedriga ha parlato dell’Udinese e del suo impianto all’avanguardia.
Alla presentazione del progetto Energia in campo ha partecipato anche un club che ha fatto della sostenibilità energetica la propria bandiera: l’Udinese.
A riconoscerne l’impegno in questo ambito è stato anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, che a tale proposito ha dichiarato: “Sono orgoglioso Udinese e Bluenergy facciano parte del nostro territorio. Si tratta di un investimento importante per l’ambiente, ma anche per la società, con vari progetti che verranno portati avanti. Un’infrastruttura all’avanguardia, unica, che può essere di esempio a livello nazionale ed europeo.
Come Regione, abbiamo finanziato a fondo perduto l’installazione di pannelli fotovoltaici su terreni agricoli e proprietà private, con l’esempio dello stadio dell’Udinese e Bluenergy, che non si sono fermate davanti alle difficoltà burocratiche, che devono essere superate dalle stesse istituzioni. L’Udinese è un grande esempio di impegno sociale, non solo per il calcio”. Lo stadio di proprietà del club friulano, il Bluenergy Stadium, diventerà la prima comunità energetica del calcio.
Udinese, il plauso delle istituzioni
A riconoscere il valore del club sono state anche altre istituzioni, a partire dal vicesindaco del Comune di Udine Alessandro Venanzi: “La città di Udine è all’avanguardia non solo per i temi di sostenibilità, ma anche per il rapporto con l’Udinese, che ha portato all’operazione fatta 10 anni fa, dando in gestione lo stadio a un privato, un modello che si sta copiando in tutto il territorio. E se siamo arrivati a questo punto, dobbiamo ringraziare due enti privati che sono riusciti a fare ciò che il pubblico fatica a realizzare.
Bluenergy sta diventando lo stadio più efficiente d’Italia, se non d’Europa. L’Udinese è sempre stata al passo con i tempi grazie a una grande visione condivisa. E adesso allo stadio si gioca una volta a settimana, mentre nei restanti giorni si svolgono altre attività. E questa cosa che ora diamo per scontata è stata resa possibile dalle intuizioni imprenditoriali di due grandi realtà”.
Gli fa eco il presidente della Lega Serie A Ezio Simonelli: “L’Udinese è un esempio virtuoso di come una società possa fare le cose per bene. Bluenergy è un esempio di bellezza, non solo estetica, ma anche funzionale. Speriamo che tutti possano seguire questo esempio, magari con qualche supporto governativo, anche se la famiglia Pozzo ha fatto tutto da sola. Il 13 agosto, Udine sarà la prima città italiana a ospitare la finale della Supercoppa. La Serie A ha avviato un percorso verso il consumo di energia zero con la finale di Coppa Italia della scorsa stagione, e proseguirà con i prossimi grandi appuntamenti”.
Si aggiunge al coro l’amministratore delegato Luigi De Siervo: “Parliamo di un orgoglio nazionale, il Bluenergy Stadium è una perla del sistema calcio italiano, che vede stadi con un’età media di 75 anni. Oggi rendiamo omaggio anche alla storia della famiglia Pozzo nel calcio italiano, creando uno stadio con servizi di altissimo livello. Riconosciamo anche un valore sociale rilevante e speriamo che questo esempio venga portato avanti da altre società, grazie anche al rapporto tra pubblico e privato che si è visto in Friuli”.
A chiudere il cerchio è il Director Social & Environmental Sustainability UEFA Michele Uva: “Ricordo quando, insieme a Pozzo, andammo al Credito Sportivo per il finanziamento di questo grande stadio. Abbiamo messo insieme quattro grandi elementi: calcio, comunità, energia e i tifosi di tutto il mondo. Udinese è un esempio di best practice per la UEFA, non solo per la Supercoppa, ma anche per aver ospitato anni fa la finale degli Europei Under 21, dimostrando come Bluenergy sia una certezza per la UEFA.
L’Udinese è stata una delle prime società a utilizzare il misuratore delle emissioni. Questo progetto lo utilizzeremo per ispirare tante altre realtà, grazie anche al grande legame con la comunità, non solo locale, ma anche con quella degli appassionati di calcio di tutto il mondo”.
Serie A
Cagliari, sorride Pisacane: la nuova risorsa è Gaetano
Ottimo momento di forma per il trequartista del Cagliari, che ha realizzato due gol nelle ultime due gare, partendo dalla panchina.
Gianluca Gaetano continua a lasciare il segno. Dopo il gol decisivo nella sfida casalinga contro la Roma, il trequartista ha trovato la rete anche nell’ultimo weekend contro l’Atalanta. Un gol dal sapore speciale per il trequartista ex Napoli, il quale alla quindicesima giornata ha già eguagliato il bottino realizzato nell’ultimo campionato.
Il 25enne di Cimitile ha rischiato di perdersi all’interno del progetto dei rossoblù, complice anche un lungo infortunio al ginocchio che lo ha tenuto ai box per diversi mesi e un sistema di gioco che non si adeguava alle sue caratteristiche, ma con 14 presenze, 2 gol e 1 assist sembra aver trovato una serenità e una continuità, che lo rendono uno degli uomini chiave del reparto offensivo dei sardi, anche alla luce degli stop anche di Belotti e di Felici.

GIOVANNI DI LORENZO E SEBASTIANO ESPOSITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Un momento di forma ritrovato per il centrocampista del Cagliari
Lo confermano anche le parole a caldo rilasciate dopo l’incontro contro la Roma ai microfoni della Gazzetta dello Sport:
“Un’emozione fortissima. Una scarica di sentimenti. Era da tanto tempo che non stavo così bene”.
Parte del merito va attribuito anche all’allenatore Fabio Pisacane, come sottolineato dallo stesso Gaetano:
“Pisacane è un grande, maniacale sul campo e aperto al dialogo. Dentro e fuori dal terreno.”
Ora l’obiettivo è partire dal primo minuto già dal prossimo impegno, cruciale ai fini della classifica, contro il Pisa alla Unipol Domus.
Serie A
Fiorentina, riunione in corso al Viola Park: discussioni anche su Vanoli
La situazione in casa Fiorentina è sempre peggio. Contro l’Hellas è arrivata la nona sconfitta del campionato: serve assolutamente un cambio di rotta.
Altro giro, altra giornata e altra sconfitta per la Fiorentina. Anche contro l’Hellas Verona, nel vero e proprio scontro salvezza, la Viola non ha convinto e ha incassato la nona sconfitta in 15 giornate di campionato.
Una situazione inimmaginabile che ha costretto la società toscana ad esonerare Pioli, arrivato in estate per sostituire Palladino. Nonostante l’esonero dell’ex Milan e l’arrivo di Vanoli la musica non è cambiata con la Fiorentina che non riesce ad alzarsi dal peggiore momento della storia recente del club.

LUCA RANIERI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Come riportato da Sky Sport, in queste ore è in corso una riunione al Viola Park per discutere della situazione attuale. Finito sul tavolo delle valutazioni anche il neo tecnico viola che non è riuscito, per ora, ad invertire il trend. Dalla serata di ieri, dopo la sconfitta interna contro gli scaligeri, la Viola è in ritiro fino a data da destinarsi.
Il momento in casa Fiorentina è molto delicato e saranno decisive le prossime mosse per evitare che continui la caduta libera della formazione allenata da Vanoli. Il tempo per provare a salvarsi dal baratro c’è, ma una soluzione va trovata il prima possibile.
ULTIM’ORA SERIA A
Fiorentina, riunione in corso al Viola Park
Valutazioni in corso anche sul futuro della panchina#SkySport #SkySerieA #SerieA #Fiorentina #Vanoli— skysport (@SkySport) December 15, 2025
Serie A
Milan a due velocità: grande con le big, fragile con le piccole
Il 2-2 col Sassuolo costa punti preziosi per il Milan. Tra limiti mentali e tattici, ecco perché i rossoneri faticano contro le squadre di bassa classifica
Un altro passo falso che pesa. Il pareggio per 2-2 contro il Sassuolo conferma il principale paradosso del Milan di Massimiliano Allegri: competitivo e cinico contro le grandi, fragile e discontinuo contro le squadre che lottano per non retrocedere. Dopo quindici giornate i rossoneri sono secondi in classifica, a un solo punto dall’Inter capolista, ma i punti persi contro le “piccole” rischiano di avere un impatto decisivo nel lungo periodo.
I numeri raccontano due Milan completamente diversi. Contro Bologna, Napoli, Inter, Juventus e Roma sono arrivati 4 successi e un pareggio, con 13 punti conquistati su 15, appena un gol subito e prestazioni di altissimo livello. Un rendimento da Scudetto. Di segno opposto, invece, il cammino contro le squadre di bassa classifica se si considerano la sconfitta con la Cremonese, pareggi contro Pisa, Parma e Sassuolo, oltre alle vittorie sofferte contro Lecce e Torino.
Che problema ha il Milan?
Le cause di questa differenza vanno ricercate su due piani, mentale e tattico. Contro avversari sulla carta inferiori il Milan sembra abbassare la soglia di attenzione, andando incontro a cali improvvisi che compromettono equilibrio e risultati. Errori e disattenzioni che, in partite apparentemente alla portata, finiscono per costare punti pesanti.

IL MILAN SI STRINGE IN GRUPPO PRIMA DELLA PARTITA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
C’è poi l’aspetto tecnico-tattico. Il Milan di Allegri dà il meglio quando può difendersi compatto e ripartire, sfruttando spazi e transizioni rapide. Un copione che funziona contro le big, ma che va in crisi quando i rossoneri devono fare la partita contro squadre chiuse e aggressive. L’assenza di un centravanti di ruolo accentua il problema, ma è l’intero assetto offensivo a perdere incisività contro le difese basse.
Due volti della stessa squadra, dunque. Se contro le grandi il Milan si esalta, contro le piccole inciampa. E finché questo equilibrio non verrà trovato, il rischio è che i punti persi contro avversari abbordabili possano pesare più di qualsiasi scontro diretto.
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