Serie A
La Roma pensa ad un ruolo per Claudio Ranieri
La Roma e Ranieri sono un sodalizio perfetto. Il CT ha il merito di aver creato un gruppo coeso e determinato. Oltre ad un legame speciale con la città.
La Roma sta esprimendo un buonissimo calcio, fatto di passaggi misurati, di feeling in campo e fuori il campo. Un bel calcio che si deve attribuire anche alle abilità del coach Claudio Ranieri.
Il mister romano (non solo per contratto ma anche per nascita) non ha mai nascosto il desiderio – a fine stagione – di rimanere nella società perché – in fondo – si tratterebbe della sua squadra cittadina alla quale è legato anche da un legame che va oltre il semplice ruolo contrattuale.
Si sono presentate varie opzioni proprio in relazione al futuro di Ranieri alla Roma ed ora sembra essere spuntata una proposta che può risultare molto probabile.
Si tratterebbe di Media Center, questa la mansione (in ambito societario) che Ranieri andrebbe ad occupare per la prossima stagione.

L’URLO DI CLAUDIO RANIERI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Roma e Ranieri è un matrimonio che s’ha da fare
Ranieri è il perfetto coach di Roma perché lega la sua carriera (prima come giocatore solo in seguito come allenatore) proprio al club giallorosso: l’esordio avviene proprio con la maglia della sua città, in quegli anni ’70 in cui la città risplendeva.
Ora, a distanza di molto tempo e tanta strada percorsa, Claudio Ranieri sta per legare le sue competenze al club capitolino proprio con un ruolo alternativo.
Questa notizia è trapelata da un articolo de Il Romanista che apre proprio con questa notizia.
Ranieri è arrivato alla Roma in un momento non facile per il club e per i giocatori; demotivati dopo l’ex Juric, Ranieri ha messo su una squadra coesa, partendo proprio dallo spogliatoio.
Ha ricreato quel senso di appartenenza che è fondamentale per affrontare impegni pressanti sia in Serie A che nelle competizioni europee.
Claudio Ranieri resta l’uomo che riesce dove altri non riescono nemmeno ad iniziare: stesso ruolo riparatore anche in Premier League.
Ranieri ha allenato in altri club blasonati – tra i quali, in Italia, Inter, Juventus – oltre ad essere estremamente popolare in Inghilterra, avendo allenato il Fulham, il Leicester City ed essersi conquistato il titolo di Sir Claudio.
Serie A
Napoli, l’emergenza sta finendo: quando tornano Lukaku, Anguissa, De Bruyne e gli altri
Napoli – Dopo settimane difficili e il cambio modulo forzato, Conte attende i rientri. Ecco il calendario degli infortunati azzurri
Il Napoli ha resistito all’emergenza, restando in corsa per lo Scudetto e mettendo in bacheca la Supercoppa Italiana nonostante una lunga lista di assenti. Ora, però, la domanda è una sola: quando torneranno gli infortunati? Il punto della situazione, nome per nome.
Napoli, Lukaku il primo: De Bruyne ancora lontano
Lukaku è il più vicino al rientro. Il belga si allena regolarmente e potrebbe tornare in campo già domani contro la Cremonese, probabilmente dalla panchina. Sarebbe il suo primo minuto ufficiale della stagione.

ROMELU LUKAKU RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Più lunghi i tempi per Frank Anguissa, fermo da novembre per una lesione importante al bicipite femorale. Il rientro è previsto tra fine gennaio e inizio febbraio, inizialmente in gruppo e poi gradualmente in partita.
Ancora più cautela per Kevin De Bruyne. Operato in Belgio dopo l’infortunio rimediato a ottobre, il suo rientro è atteso non prima di marzo. Conte dovrà fare a meno di lui ancora per diverse settimane.
Tra i pali, Alex Meret sta recuperando dalla frattura al piede destro. Salterà la Cremonese ma dovrebbe tornare tra i convocati nella prima gara del nuovo anno, il 4 gennaio contro la Lazio.
Infine gli altri indisponibili: Billy Gilmour punta al rientro a inizio febbraio dopo l’operazione per pubalgia; Olivera è in dubbio per un problema al polpaccio; Beukema resta da valutare dopo un trauma contusivo al piede.
L’emergenza non è ancora alle spalle, ma il Napoli intravede la luce. E con il rientro dei big, le ambizioni degli azzurri sono destinate a crescere.
Serie A
Parma, Cuesta: “Ci manca ancora tantissima strada per fare meglio. Questo è solo l’inizio.”
Parma-Fiorentina 1-0, Cuesta analizza la vittoria al Tardini in conferenza stampa: prestazione, gol decisivo e commenti del tecnico crociato.
Il Parma rovina il Natale alla Fiorentina, che non riesce a confermare quanto di buono fatto contro l’Udinese, uscendo sconfitta per 1-0 sul campo del Tardini.
Il tecnico dei crociati, Carlos Cuesta, soddisfatto della prestazione offerta dai suoi, ha risposto alle domande dei giornalisti nella consueta conferenza stampa post-match.
Di seguito, le sue dichiarazioni.
Il primo gol di Sorensen. Un dato importante in una partita importante?
“Ci manca ancora tantissima strada per fare meglio. Questo è solo l’inizio. Speriamo di migliorare, dobbiamo farlo ogni giorno e che ciò ci permetta di essere competitivi. Oggi la squadra è stata solida, ci siamo adattati ai vari momenti della partita. Ma abbiamo avuto momenti di qualità, dove abbiamo attaccato la porta e cosi è arrivato al gol. Prendo gli aspetti positivi ma dobbiamo migliorare molto”.
Intende anche sfruttare di più le occasioni?
“Anche, ma intendo pure il non concedere ripartenze con facilità. Quando perdi partite come quella con la Lazio sembri il peggiore, mentre oggi sembri il campione del mondo, ma non è cosi”.
Il ritorno di Circati è un altro tassello importante?
“È stato molto importante. Direi che però è stata importante la partecipazione di tutti, anche chi non giocava. Tutti aiutavano ed erano coinvolti percé una delle grandi qualità di questa squadra è essere una squadra dentro e fuori”.
La squadra è sembrata disunirsi dopo il gol?
“Abbiamo fatto un po’ di fatica nella pressione. Non è stata una reazione di abbassarci, noi vogliamo mantenerci alti per segnare ancora e tenere gli avversari lontani. La partita ha avuto momenti diversi. Dovremo migliorare quella gestione della partita”.
La scelta di Circati dall’inizio?
“C’era la possibilità di far giocare Troilo e Trabucchi, mentre Delprato non ce l’avrebbe fatta dall’inizio, ma abbiamo sentito che la scelta giusta fosse lui”.
Avete difeso insieme. “E un’idea di crescita”
Il Parma vive molto di “folate”. Quanto è lontano dal suo modo di vedere il calcio?
“La continuità nel gioco è molto importante. Avere quella consistenza ti permette di andare nell’area avversaria. Per me le folate fanno parte del gioco. Ovviamente ti può piacere avere più consistenza, ma sono momenti della partita. Dipenderà dalla nostra velocità di far crescere la squadra in questi eventi”.

MATTEO PELLEGRINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Torino-Cagliari, fa discutere l’episodio Paleari-Idrissi
Torino-Cagliari, una mossa controversa di Paleari ha suscitato dubbi. Dopo un controllo del VAR, l’arbitro Doveri ha confermato che non c’era alcun fallo.
Nella partita tra Torino e Cagliari, un evento controverso ha attirato l’attenzione di tutti. Durante l’ottavo minuto, il portiere del Torino, Alberto Paleari, ha travolto Idrissi, lanciato a rete al limite dell’area. Prima di colpire l’esterno rossoblù, il numero 1 granata ha preso la palla con la mano destra.
Torino-Cagliari, la decisione dell’arbitro
In un primo momento, il direttore di gara, Daniele Doveri, ha fischiato fuorigioco. Tuttavia, dopo un check del VAR, lo stesso arbitro ha effettuato una On Field Review. Doveri ha annunciato: “A seguito di revisione, il calciatore del Cagliari non è in fuorigioco, ma il portiere del Torino para il pallone e non commette alcun fallo. Decisione finale: rimessa da parte mia”.
Questo episodio ha dimostrato ancora una volta l’importanza del VAR nel calcio moderno, poiché ha aiutato l’arbitro a prendere una decisione più accurata e giusta.

referee doveri during Brescia vs Atalanta, Italian Soccer Serie A Men Championship in Brescia, November 30 2019 – LPS/Alessio Tarpini
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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