Serie A
Atalanta, Zappacosta: “Inter tra le migliori d’Europa, la affrontiamo al momento giusto”
Davide Zappacosta, esterno dell’Atalanta, ha elogiato la forza del prossimo avversario in Serie A: l’Inter. Partita che per lui arriva nel momento ideale.
La 29a giornata di Serie A si chiuderà con la sfida di alta classifica tra l’Atalanta e l’Inter. Gli orobici sono reduci dal netto successo per 4-0 sul campo della Juventus, ma l’ultima vittoria casalinga in campionato risale al 3-2 sull’Empoli del 22 dicembre: da lì in poi 4 pareggi e una sconfitta in Serie A, più le due cocenti eliminazioni con il Bologna in Coppa Italia e il Bruges in Champions League.
La squadra di Inzaghi è prima con 61 punti, a +1 sul Napoli e +3 sui bergamaschi. Nonostante vengano da 3 vittorie di fila, 5 nelle ultime 6 gare tra tutte le competizioni, i nerazzurri non sono la squadra schiacciasassi della scorsa stagione e non dimostrano quella brillantezza fisica e mentale. La scorsa giornata erano sotto 0-2 in casa contro il Monza prima di ribaltare l’incontro, mentre in settimana è arrivata la qualificazione ai quarti di Champions ai danni del Feyenoord.

Atalanta-Inter: Davide Zappacosta presenta la sfida
L’esterno della Dea Davide Zappacosta ha concesso una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in vista dello scontro al vertice con l’Inter.
La sua condizione
“In ogni carriera ci sono alti e bassi, ma non ho mai pensato di dover rinascere. Migliorato, e in tutto: a questa età perdi velocità e esplosività rispetto a certi giovanotti, ma hai un’altra partecipazione e visione di gioco. Miglior annata in carriera? Se penso all’Europa League vinta… Però a livello personale i numeri dicono questo. Pensare ogni anno che dovrà essere la tua stagione migliore: funziona. Giocare a sinistra mi aiuta perché posso non solo correre ma anche rientrare sul mio piede preferito“.
5 gare di fila senza subire gol in campionato
“Ogni partita richiede una tattica diversa, ma la fase difensiva per noi è sempre la base: serve a dare agli attaccanti la fiducia di poter puntare con più serenità sulle loro giocate. Aiuta non giocare ogni 3 giorni? Farlo, soprattutto in Europa, ti dà adrenalina, ritmo partita, abitudine a giocare. Ora abbiamo più tempo per lavorare sulla parte fisica e recuperare energie. Ma potendo, sceglierei ancora di giocare ogni tre giorni“.
L’abbraccio tra Lookman e Gasperini, che crede allo Scudetto
“Bel gesto di entrambi. Ma ha detto bene il mister: era stata una cosa nata e morta lì; cose di calcio, quando passi una marea di giorni insieme. Il nostro è uno spogliatoio dove si fanno poche chiacchiere, ma si fissa sempre un obiettivo forte. La parola scudetto sdoganata oggi non è un problema: se a metà marzo sei lì non è un caso, e sarebbe da pazzi non giocarci una chance che ci siamo meritati. Essere contenti di quello che abbiamo fatto finora non significa accontentarsi”.
Sull’Inter
“Contro l’Inter in campionato ho giocato undici volte: mai vinto, mai un gol o un assist. Magari… L’assenza di Dimarco? Pesante: negli ultimi anni spesso ha fatto la differenza. Però la forza dell’Inter è anche quella di avere una panchina così lunga. E’ la squadra più forte non solo del campionato, ma anche fra le tre o quattro migliori d’Europa“.
7 sconfitte consecutive contro i nerazzurri
“Nessuna psicosi: più che un peso una spinta, visto che finora hanno dimostrato di essere più forti. Abbiamo analizzato le sconfitte, come ci hanno dato fastidio: è un’opportunità per vedere se siamo cresciuti, se stavolta riusciamo a metterli in difficoltà con una grande partita. Ci meritiamo, Bergamo merita, di vivere una notte fantastica“.
Come arriva l’Atalanta a questa sfida
“Credo al meglio, comunque deve essere la nostra miglior versione possibile. È una di quelle partite bellissime da giocare, a viso aperto e con la convinzione giusta: all’Atalanta non è mai capitato, a metà marzo, di affrontare in casa la prima in classifica a meno tre. Questa partita arriva al momento giusto“.
Serie A
Juventus, Spalletti ripensa la fascia sinistra: Cabal avanza, Cambiaso rallenta
Juventus – La fiducia di Spalletti nel colombiano e il possibile cambio modulo possono riscrivere le gerarchie bianconere.
Alla Juventus qualcosa si muove sulla corsia mancina. La crescita di Juan Cabal, certificata dal gol decisivo contro il Bologna e dalle parole di stima di Luciano Spalletti, apre scenari nuovi in un reparto che finora aveva un padrone quasi indiscusso: Andrea Cambiaso.
“Un cavallo”, lo ha definito Spalletti dopo Bologna-Juventus, sottolineando forza, gamba e potenziale dell’esterno colombiano. Fiducia che il tecnico ha dimostrato fin dal suo arrivo, gestendone però con cautela il minutaggio dopo il grave infortunio al crociato e il successivo stop muscolare. Nelle ultime uscite, da subentrato contro Pafos e Bologna, Cabal ha però mostrato segnali evidenti di crescita, ritrovando continuità atletica e incisività.
Il tecnico bianconero, pur soddisfatto, chiede ancora di più: “Deve imparare a gestire l’emozione ed essere più pulito nel gioco”, ha spiegato Spalletti, lasciando intendere che il lavoro quotidiano sta iniziando a dare frutti concreti.
Juventus, Cambiaso perde terreno…
In parallelo, Cambiaso attraversa una fase complicata. Restato titolare di riferimento, l’esterno azzurro ha però faticato anche contro il Bologna, venendo sostituito dopo un’ora e lasciando il campo visibilmente deluso. Un momento di difficoltà che dura da settimane e che rischia di pesare sulle gerarchie future, pur senza mettere in discussione le sue qualità tecniche.

ANDREA CAMBIASO GUARDA AVANTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
A rendere il quadro ancora più fluido potrebbe essere un cambio tattico. L’eventuale passaggio alla difesa a quattro favorirebbe Cabal, più naturale nel ruolo di terzino, mentre Cambiaso potrebbe risultare penalizzato. Non è escluso, però, che i due possano convivere: sulla stessa fascia o con Cambiaso avanzato in un ruolo più offensivo.
Per ora le gerarchie restano invariate, ma la sensazione è che alla Continassa si stia preparando un riequilibrio. Con Cabal in crescita e Cambiaso in affanno, la fascia sinistra della Juventus non è più una certezza, ma un cantiere aperto.
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Serie A
Atalanta, l’assenza di Lookman pesa: Palladino studia le soluzioni
L’Atalanta dovrà colmare un grande vuoto che Lookman lascerà sulla sinistra in occasione della Coppa d’Africa in programma nelle prossime settimane.
Ademola Lookman rischia di restare lontano da Bergamo a lungo, potenzialmente fino al 18 gennaio 2026, complice la Coppa d’Africa che lo vedrà protagonista con la Nigeria. Un’assenza pesante per l’Atalanta, chiamata a riorganizzare il proprio assetto offensivo in un momento delicato della stagione.
Il bottino del nigeriano – tre gol e un assist in sedici presenze – non racconta fino in fondo il suo impatto: dribbling, strappi e qualità hanno spesso acceso le azioni nerazzurre, mandando in porta compagni come De Ketelaere e Scamacca, oggi nel loro miglior momento di forma. Dopo aver superato le tensioni estive di mercato, Lookman è partito quasi subito per la competizione africana, lasciando un vuoto evidente sull’out di sinistra.
Atalanta, nuova chance per Maldini e Soulemana?
Mister Palladino, che avrà una settimana intera per riflettere in vista della sfida di domenica sera a Genova contro il Genoa, valuta diverse alternative. I candidati principali sono Sulemana e Maldini, i sostituti più naturali nel ruolo. Il ghanese, però, rientra da un infortunio all’ileopsoas e non verrà forzato: se non sarà pronto, toccherà a Maldini, chiamato a giocarsi forse una delle ultime occasioni in nerazzurro.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Altre soluzioni passano dagli adattamenti: Pasalic e Samardzic possono guadagnare spazio, seppur in posizioni diverse. Il croato resta un jolly prezioso anche per far rifiatare Ederson e De Roon, mentre il serbo è stato recentemente testato come esterno a tutta fascia, intuizione che ha già portato frutti, come nel successo contro il Cagliari.
Senza Lookman, l’Atalanta cambierà pelle. Palladino è chiamato a trovare il giusto equilibrio tra gestione delle risorse e nuove idee tattiche, in attesa del ritorno di uno dei suoi uomini chiave.
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Serie A
Ultim’ora Inter: Calhanoglu e Darmian lavorano separatamente
Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian ancora a parte in vista della Supercoppa: l’Inter non correrà rischi per i due giocatori chiave.
Preparativi per la Supercoppa
L’Inter si prepara alla sfida di Supercoppa con grande attenzione, ma con qualche preoccupazione per le condizioni fisiche di Hakan Calhanoglu e Matteo Darmian. I due giocatori, infatti, hanno continuato ad allenarsi separatamente dal resto del gruppo, un segnale che lo staff tecnico non vuole affrettare i tempi di recupero. La decisione di non rischiare è comprensibile, considerando l’importanza della partita e il lungo calendario che attende la squadra nerazzurra.
La strategia dell’Inter
Con la Supercoppa alle porte, l’Inter dovrà fare affidamento su una rosa profonda e ben assortita per sopperire alle eventuali assenze. La scelta del tecnico è chiara: la priorità è garantire che Calhanoglu e Darmian siano al 100% prima di tornare in campo. Questo approccio prudente potrebbe rivelarsi vincente nel lungo termine, permettendo ai giocatori di recuperare completamente e di evitare ricadute che potrebbero compromettere la loro stagione.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@Inter, le ultime verso la Supercoppa: ancora a parte Calhanoglu e Darmian, per i quali non verranno corsi rischi https://t.co/WeXlNRhj3C
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 16, 2025
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