Serie A
Juventus, la cucina di chef Giuntoli puzza di bruciato
La Juventus delude ancora. Thiago Motta è sull’orlo di un precipizio, mentre il lavoro estivo e invernale di Giuntoli finisce sotto la lente d’ingrandimento.
La Juventus esce con le ossa rotte dalla sfida contro l’Atalanta e vede sfumare definitivamente ogni speranza di riagganciare il treno Scudetto. Una sconfitta pesante che mette in discussione non solo il futuro di Thiago Motta, ormai sempre più vicino all’addio a fine stagione, ma anche l’operato di Cristiano Giuntoli. Il dirigente bianconero, arrivato dal Napoli nell’estate 2023, aveva avuto carta bianca per rivoluzionare la squadra, ma i risultati ottenuti fino ad ora non sembrano giustificare le scelte fatte sul mercato.

Teun Koopmeiners e Thiago Motta ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, la rivoluzione di Giuntoli non convince
Giuntoli ha iniziato la sua avventura in bianconero nella corsa stagione prendendo subito le distanze da Massimiliano Allegri. L’episodio più emblematico è arrivato dopo la vittoria in Coppa Italia, quando Allegri, con una frecciata non troppo velata, invitò Giuntoli ad allontanarsi, come a voler sottolineare che il merito del successo non andava condiviso. Poco dopo arrivò l’esonero di Allegri, già pianificato da tempo, per fare spazio a Thiago Motta, simbolo del nuovo corso giovane e basato sul bel gioco.
L’estate bianconera ha visto un’autentica rivoluzione: via i giocatori con ingaggi pesanti come Szczesny, Chiesa, Rabiot e Alex Sandro, oltre a diversi talenti della Next Gen ceduti per fare cassa.
Al loro posto, Giuntoli ha portato a Torino volti nuovi e speso molto per profili come Douglas Luiz, Nico Gonzalez e soprattutto Teun Koopmeiners, vero e proprio pallino del dirigente, senza dimenticare i vari Cabal, Conceicao, Kalulu e Thuram.
L’organico, però, è risultato sin da subito incompleto, con un attacco dipendente dal solo Vlahovic e una difesa senza vere alternative.

LA GRINTA DI DANILO A BRACCIA APERTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Errori anche nel mercato invernale
Anche il mercato di gennaio non ha portato i correttivi necessari. In un momento in cui la Juventus aveva bisogno urgente di difensori, soprattutto considerando anche la rottura con Danilo, Giuntoli ha preferito puntare su Kolo Muani, arrivato in prestito secco dal PSG.
Solo negli ultimi giorni di mercato sono stati acquistati, sempre in prestito, Renato Veiga e Lloyd Kelly. Questo’ultimo, in particolare, è stato l’unico a sbarcare a Torino con obbligo di riscatto, e considerando che finora è stato il meno convincente dei nuovi arrivati, potrebbe rappresentare l’ennesimo grave errore di valutazione.
In pochi mesi Giuntoli ha smantellato lo spogliatoio, eliminando leader storici e cedendo talenti del settore giovanile per recuperare fondi rapidamente. La strategia non ha pagato, e la Juventus si trova ora con una rosa incompleta e un allenatore sempre più isolato.
Motta, infatti, è apparso nervoso nelle ultime settimane, anche perché sono circolate voci su possibili contatti di Giuntoli con altri tecnici per la prossima stagione.

CRISTIANO GIUNTOLI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, un futuro tutto da scrivere
Con l’addio di Thiago Motta ormai sempre più probabile, la Juventus rischia di dover ripartire da zero. Molti giocatori in prestito faranno ritorno ai club proprietari dei cartellini, e una mancata qualificazione alla Champions League potrebbe avere conseguenze devastanti sulle finanze del club.
La gestione Giuntoli, per ora, sembra aver bruciato più che cucinato, lasciando un retrogusto amaro ai tifosi bianconeri. Il rischio concreto è che l’estate possa portare una nuova rivoluzione, ma stavolta senza le risorse necessarie per ripartire davvero.
Serie A
Milan, Ricci: “Io in rossonero grazie al Torino. Modric è spaziale. Su Allegri…”
Il centrocampista del Milan ha parlato del suo momento personale e delle sensazioni nel ritrovare per la prima volta da avversario la squadra granata.
Lunedì prossimo il Milan farà visita al Torino, nel match che chiuderà la quattordicesima giornata di Serie A. Non sarà una gara come le altre per Samuele Ricci: il centrocampista rossonero si ritroverà per la prima volta contro i granata, squadra con cui ha militato dal 2022 fino all’estate scorsa, prima del trasferimento.
Proprio delle sue sensazioni a due giorni da questa sfida Ricci ha parlato a Tuttosport.
“Mi farà un effetto particolare tornare a Torino”
“Lì sono cresciuto tanto, ho avuto l’occasione di conoscere bellissime persone, ed ho lasciato tanti amici. Quando giocavo con il Torino in casa abbiamo sempre vinto contro il Milan, ma ora che sono dall’altra parte dico che è un’occasione per provare ad invertire questo trend. ”
“Allegri nella gestione del gruppo è il numero uno”
“E’ un allenatore che ci aiuta tanto, tutti noi sappiamo quello che ha vinto in carriera, e alle sue spalle ha uno staff molto competente. Allegri ci permette di parlare di Scudetto? No no, adesso il focus è trovare la continuità, quindi di riportare il Milan in Champions League. Il mio ruolo? In allenamento mi ha provato da mezz’ala, anche se a centrocampo giochiamo a due. Mi piace giocare in cabina di regia, ma anche Gattuso mi ha provato in quella posizione. I Mondiali? Ci andremo, e non ci faremo influenzare dai risultati del passato.”

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“Modric? Riesce a fare e a vedere cose che agli altri sfuggono”
“E’ un fenomeno. Tante cose le puoi rubare, ma fino ad un certo punto: ha un talento smisurato che lo rende unico. Sa sempre dove cascherà il pallone, e questo è un segno di grande intelligenza calcistica. Giocare con lui e Rabiot ti dà sicurezza.”
Serie A
Sassuolo-Fiorentina: Vanoli non cambia? | Le ultimissime
Sassuolo-Fiorentina apre il 14esimo turno di Serie A oggi alle ore 15: una sfida delicatissima per i viola di Vanoli.
Il mese di dicembre dovrà dire se questa Fiorentina riuscirà a cambiare il corso della stagione o sarà destinata a lottare fino all’ultimo secondo per evitare una clamorosa retrocessione.
Il calendario mette davanti agli uomini di Vanoli la sfida contro i neroverdi oggi pomeriggio, poi le due gare al Franchi contro Verona e Udinese, per terminare l’anno solare in casa del Parma. Una serie di partite che devono dare una sterzata e un bottino di punti, visto che la Fiorentina è ancora a secco di vittorie.
Per tutta la settimana c’è stato il dubbio se Vanoli avesse deciso per un cambio di modulo, e cioè passare dal 3-5-2 a una difesa a quattro con un trequartista a sostegno delle due punte, ma le ultime indicazioni sembrano non portare a questa novità.
Rispetto all’ultima gara di Bergamo ci sarà il ritorno di Comuzzo al posto dello squalificato Pongracic e in avanti Kean farà coppia con Gudmundsson.
Sassuolo-Fiorentina: le ultimissime di formazione
Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Koné, Matic, Thorstvedt; Volpato, Pinamonti, Laurientè. Allenatore: Fabio Grosso
Fiorentina (3-5-2): De Gea; Comuzzo, Pablo Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Fagioli, Sohm, Parisi; Gudmundsson, Kean. Allenatore: Paolo Vanoli
Serie A
Bologna, Cremonese archiviata: scontro Europa all’Olimpico
Il Bologna si prepara a tornare in campo dopo il passaggio ai quarti di Coppa Italia. La sconfitta con la Cremonese sembra già archiviata, c’è la Lazio.
Per i felsinei si tratta di un’occasione d’oro per allungare in classifica e consolidare il piazzamento europeo anche per la prossima stagione. La Juventus spera nel secondo passo falso.
Bologna, ambiente ostico all’Olimpico: Italiano punta su Castro e Orsolini
Il tecnico rossoblu ha le idee chiare su quale formazione schierare contro la Lazio di Maurizio Sarri e sicuramente ne faranno parte sia Santiago Castro che Riccardo Orsolini. I due uomini più in forma del momento in casa Bologna si candidano fortemente al ruolo di protagonisti del match, soprattutto in fatto di bonus.
Lo scivolone casalingo contro la Cremonese deve essere già un ricordo e questo il gruppo squadra l’ha capito. Ora bisogna riprendere il rullino di marcia che ha contraddistinto l’inizio di stagione del Bologna e recuperare terreno sulle altre concorrenti a un piazzamento europeo.
Attualmente la classifica vede gli emiliani a quota 24 punti, alla pari del Como, al 7° posto con la Juventus, avversaria nella 15° giornata, appena uno scalino sotto a 23. Per questo lo scontro di domenica coi biancocelesti assume un significato ancora maggiore in vista dell’incrocio coi bianconeri del 14 dicembre.
In caso di vittoria infatti, il Bologna balzerebbe momentaneamente al quarto posto, in base ai risultati di Inter (in campo oggi) e Roma (in campo domani alle 15) e terrebbe la Juventus (impegnata nel big match contro il Napoli) a debita distanza. Una sconfitta invece rischierebbe di far scivolare la squadra di Italiano fuori dalla zona Europa e permettere alla Lazio di recuperare terreno.
Ma non finisce qui, dopo lo scontro diretto contro la banda di Spalletti ci sarà la partenza per Riyad per disputare la Supercoppa Italiana contro Inter, Napoli e Milan. Dunque l’obiettivo è quello di affrontare la trasferta in Arabia Saudita senza pensieri riguardanti il campionato.

VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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