Supercoppa Italiana
Inter-Milan 2-3, Lautaro-Taremi poi il buio: la Supercoppa se ne va | Le pagelle nerazzurre
Inter-Milan 2-3, avanti di due gol con Lautaro e Taremi, i nerazzurri crollano nel finale e subiscono la rimonta. La Supercoppa se ne va sull’altra sponda del Naviglio. Le pagelle nerazzurre.

LAUTARO MARTINEZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Sommer 5: la colpa più grande ce l’ha sul gol di Theo Hernandez che riapre la partita. Per il resto anche ottime parate.
Bisseck 4: Leao lo manda in confusione completa. Non lo tiene nemmeno con le cattive, decisamente gran brutta serata.
De Vrij 6: e’ quello che, in difesa, arranca di meno. Sicurezza nel controllo e nella gestione del pallone, bravo nel gioco aereo. Poche colpe sui gol subiti (dall’85’ Darmian sv).
Bastoni 5: una pallonata per salvare un gol fatto lo manda fuori giri, ma tutti e 90′ restano ben al di sotto dei suoi standard.
Dumfries 6: si dà da fare, certo, ma e’ pur sempre una versione più scolorita di quella vista contro l’Atalanta.
Barella 6: inizia bene, con la sua garra in mezzo al campo, ma poi perde lucidità e si innervosisce, rischiando in più di una occasione (dall’85’ Frattesi 5: la testa e’ altrove, ormai i dubbi sono pochi. Grave la svista sul gol di Abraham).
Calhanoglu 5,5: sottotono, finché non esce per un fastidio agli adduttori. Senza di lui si fa sempre molta fatica (dal 34′ Asllani 5: il passaggio all’indietro e’ la sua giocata ormai (troppo) prevedibile).
Mkhitaryan 6: la solita sapienza da giocatore che queste gare le conosce, ma non e’ il solito motorino (dal 65′ Zielinski 5: ingresso anonimo).
Dimarco 6: si nota soprattutto per un tiro con chi impegna Maignan dall’esterno sinistro (dal 67′ Carlos Augusto 5: soffre Pulisic, oltre il lecito).
Taremi 6: il primo gol in nerazzurro arriva nella serata più amara. Il 2-0 e’ illusorio e non gli fare ricordare il momento come uno dei più positivi mai vissuti.
Lautaro 6: sblocca la partita con un gol da opportunità di quelli che non si vedevano da un pezzo. Purtroppo inutile.
Simone Inzaghi 5: la coperta e’ corta, d’accordo, ma il Milan risale la corrente anche per merito degli errori dei suoi. Due derby persi di fila, questo porta con sé un grosso boccone amaro da digerire.
Supercoppa Italiana
Supercoppa italiana, quanto vale la vittoria del trofeo?
Supercoppa Italiana 2025 – Inizia in Arabia Saudita un mini-torneo da quasi 20 milioni di euro complessivi: ecco come verranno divisi i premi.
La Supercoppa italiana non è solo una questione di prestigio sportivo, ma anche un affare economico di primo piano. Napoli, Milan, Inter e Bologna sono volate in Arabia Saudita per contendersi il trofeo in un mini-torneo a quattro squadre che assegna un montepremi complessivo vicino ai 20 milioni di euro.
Il format prevede due semifinali a gara secca e una finale: si parte con Napoli-Milan, mentre dall’altra parte del tabellone si sfidano Bologna e Inter. La finalissima è in programma lunedì 22 dicembre a Riyad, all’Al-Awwal Park, lo stadio dell’Al-Nassr di Cristiano Ronaldo. Nel frattempo, le partite di campionato delle quattro squadre impegnate in Supercoppa verranno recuperate nei prossimi mesi.
Supercoppa Italiana, la divisione del montepremi
La scelta di disputare la competizione in Arabia Saudita è strettamente legata agli introiti garantiti. Il budget destinato ai club viene distribuito in base al piazzamento finale: le due squadre eliminate in semifinale incasseranno circa 2,4 milioni di euro ciascuna, la finalista sconfitta porterà a casa 6,7 milioni, mentre la vincitrice della Supercoppa guadagnerà 9,5 milioni di euro. A questi si può aggiungere un ulteriore bonus di 1,5 milioni legato a un’eventuale amichevole contro la squadra vincitrice della Supercoppa araba.

Yann Aurel Bisseck e Rafael Leao in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Da tre anni la Supercoppa italiana ha cambiato formula: non più la sfida secca tra campione d’Italia e vincitrice della Coppa Italia, ma un torneo a quattro che coinvolge anche la seconda classificata in Serie A e l’altra finalista di Coppa. Un modello che punta a maggiore spettacolo e visibilità internazionale, ma che soprattutto rende il trofeo sempre più appetibile dal punto di vista economico.
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Supercoppa Italiana
Napoli-Milan, le formazioni ufficiali
Napoli-Match, semifinale della Supercoppa Italiana, mette di fronte gli azzurri di Antonio Conte e i rossoneri di Massimiliano Allegri.
Napoli-Milan, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Politano, Lobotka, McTominay, Spinazzola; Neres, Hojlund, Elmas. All. Conte
MILAN (3-5-2): Maignan; Tomori, De Winter, Pavlovic; Saelemaekers, Loftus-Cheek, Jashari, Rabiot, Estupinian; Nkunku, Pulisic. All. Allegri
Supercoppa Italiana
Milan, meritato riposo per Bartesaghi: spazio ad Estupinian
Milan: Bartesaghi si ferma dopo la doppietta col Sassuolo: contro il Napoli spazio a Estupiñán nella Supercoppa. Ecco i piani di Massimilano Allegri.
Secondo quanto riportato da Sky Sport, dopo aver siglato due gol nel pareggio contro il Sassuolo ed essersi affermato come uno dei giocatori più giovani del Milan a segnare una doppietta , per Davide Bartesaghi sembra essere arrivato il momento del riposo.
Il giocatore, che solo la scorsa stagione faceva parte del roster del Milan Futuro e contava poche convocazioni con la prima squadra, oggi veste abitualmente la maglia da titolare in Serie A, avendo progressivamente conquistato un ruolo centrale nei piani di Massimiliano Allegri.
L’elevato minutaggio accumulato nelle ultime settimane — pur essendo uno dei pochi a poter contare su un backup a gara in corso, vista la situazione particolare della panchina rossonera — porterà il classe 2005 a fermarsi nella gara contro il Napoli, in programma tra poche ore a Riad, valida per la nuova edizione della Supercoppa Italiana.
Al suo posto scenderà in campo Pervis Estupiñán, ex Brighton, il giocatore a cui Bartesaghi aveva soffiato il posto da titolare. Per lui, così come per Jashari, si tratterà di un’occasione importante, magari anche per sovvertire le gerarchie e riconquistare la fiducia del tecnico.

Ardon Jashari ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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