Supercoppa Italiana
Milan, Conceicao: “Vittoria importante, ma è solo l’inizio. Non sono arrivato qui per arrivare sesto o settimo, il Milan deve vincere ancora”
Il Milan rimonta l’Inter (da 2-0 a 3-2) e vince la Supercoppa Italiana. L’era Conceicao in Via Aldo Rossi comincia con un trofeo.
Un’altra rimonta per il Milan di Conceicao. Dopo quella nella semifinale contro la Juventus arriva anche quella in finale contro l’Inter, con il 3-2 di Abraham in pieno recupero che regala al tecnico portoghese il suo primo trofeo da allenatore rossonero: appena alla sua seconda partita sulla panchina del Diavolo.
Milan, le parole di Conceicao
Conceicao ha poi parlato anche nella sua consueta conferenza stampa post-partita. Di seguito le sue parole.
Intervallo
“Abbiamo cambiato un paio di cose, la partita era in un equilibrio incredibile. Giocavamo contro una grande squadra, che gioca da tanto tempo con gli stessi giocatori ed è allenata da un ottimo tecnico. Non era per nulla facile, ma ci siamo riusciti: io credo molto alle indicazioni che i giocatori mi hanno dato in questi giorni di lavoro. Abbiamo iniziato il secondo tempo e hanno fatto il 2-0, ma la squadra ha dimostrato un carattere enorme. È su questo che dobbiamo lavorare, ci sono obiettivi chiari per noi da raggiungere“.
Dedica
“Dedico la vittoria anzitutto ai miei genitori, che non ci sono più, e alla mia famiglia: mia moglie e i miei figli hanno sofferto in questi sei mesi. Sono stati sei mesi brutti, dopo sette anni al Porto con undici titoli“.
Avvio
“Avevo fiducia nel mio lavoro, nel mio staff e nei giocatori che vedevo dall’estero. Ho sempre seguito il calcio italiano anche dall’estero, sapevo che si poteva fare un bel lavoro ma non abbiamo fatto ancora nulla. Oggi festeggiamo, da domani pensiamo al Cagliari. Il posto del Milan non è il settimo o l’ottavo, dobbiamo essere primi e anche in Champions dobbiamo dimostrare la nostra forza“.
Esultanza
“Io avevo fiducia e convinzione di poter fare bene, poi si vince con le piccole cose. C’è la fortuna, ci sono episodi che non possiamo controllare tutti. I giocatori a fine partita mi hanno detto subito che dovevo fumare il sigaro: sapevano che faccio questo rito quando vivo un titolo. È il tredicesimo titolo come allenatore: sono contento e ha un sapore speciale per me“.
Infortunio
“Royal mi ha fatto un’entrata da rosso (ride, ndr). Ora dobbiamo continuare su questa strada, è un discorso principalmente a livello di mentalità. Le vittorie ci devono dare motivazione e non ci devono far rilassare, ma davanti al successo è facile far sgonfiare il pallone. Noi invece dobbiamo tenerlo bello gonfio“.
Offerte saudite
“È vero che ho avuto proposte da club arabi, come anche di club brasiliani o di altre nazioni, ma desso non è importante: quello che conta è che sono al Milan. Io, dopo quello che ho fatto al Porto, volevo una squadra europea per proseguire la mia carriera da allenatore. È venuta anche una nazionale a chiedermi di lavorare con loro. Stavo pensando di accettare, poi è arrivato il Milan e non ci ho pensato un attimo“.
Accoglienza
“Siamo stati ricevuti in maniera fantastica, ringrazio tutti quelli che hanno organizzato questa supercoppa: è stata veramente bella a livello organizzativo. Il calcio saudita ha avuto un’evoluzione incredibile, secondo me è sulla strada giusta. Ha preso anche giocatori importanti, che giocano ad alto livello“.

Rafael Leao rammaricato (foto KEYPRESS)
Supercoppa Italiana
Bologna-Inter, le formazioni ufficiali
Bologna-Inter, match valido per la Supercoppa Italiana, mette di fronte i rossoblu di Vincenzo Italiano e i nerazzurri di Cristian Chivu.
Bologna-Inter, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Holm, Heggem, Lucumí, Miranda; Moro, Pobega; Orsolini, Odgaard, Bernardeschi; Castro. Allenatore: Vincenzo Italiano.
A disposizione: Pessina, Franceschelli, Rowe, Tomasevic, Immobile, Ferguson, Zortea, Lykogiannis, Dallinga, Cambiaghi, De Silvestri, Dominguez, Vitik, Kakari, Fabbian.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Luis Henrique, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Bonny, Thuram. Allenatore: Christian Chivu.
A disposizione: Sommer, Taho, Sucic, Lautaro Martinez, Frattesi, Diouf, Calhanoglu, Akanji, Carlos Augusto, Cocchi, Cinquegrano, Kaczmarski, Esposito.
Supercoppa Italiana
Napoli, Hojlund straripante in Supercoppa: flashback dei tempi all’Atalanta
L’attaccante del Napoli Rasmus Hojlund è stato decisivo nella vittoria per 2-0 contro il Milan, con 1 gol e 1 assist. Sprazzi della sua versione migliore.
Più si avvicina il ritorno in campo di Romelu Lukaku e più Hojlund da segnali di non voler abbandonare una maglia da titolare.
Nella gara di ieri contro il Milan il danese è stato decisivo con 1 gol e 1 assist, ma quel che fa ben sperare Antonio Conte, è che si sono visti sprazzi della versione atalantina del giocatore. Attacco della profondità, dominanza fisica e progressioni palla al piede, che hanno mandato al manicomio De Winter in marcatura.
L’ex Manchester United fino a questo momento non ha ancora trovato una grande continuità realizzativa ed era reduce dalla prestazione negativa di Udine, dove si è divorato un gol pesante.
La gara di Supercoppa contro il Milan però, potrebbe portare nuova linfa al giocatore, che ha bisogno di ritrovare la sua identità, dopo più di una anno di totale fallimento.

Rasmus Højlund punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, ora che torna Lukaku?
A breve è atteso in campo il rientro di Big Rom, che sicuramente condizionerà le scelte di Antonio Conte. Il belga ha un tipo di fisicità che lo obbligherà ad un rientro in forma graduale e non immediato, ma soprattutto le competizioni da giocare sono ancora tante e sicuramente Hojlund non finirà del dimenticatoio come è successo a Lorenzo Lucca.
Quello che però stuzzica i tifosi partenopei, è l’opportunità di vederli entrambe in campo, magari in un possibile attacco a 2. C’è da dire che Antonio Conte ha trovato la quadra con questo nuovo 3-4-3, che valorizza un giocatore come David Neres, che sta diventando sempre di più un fattore.
Tornare ad un tradizionale 3-5-2 con due attaccanti di peso, magari quando Lukaku avrà recuperato lo stato di forma ideale, è un’idea che sicuramente circola nella testa di Antonio Conte.
Vedremo dunque come il tecnico deciderà di gestire i due grandi bomber messi a disposizione dalla società.
Supercoppa Italiana
Napoli, Conte: “Quello che abbiamo fatto è stato goderci una serata contro un’ottima squadra, una grande squadra”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato poco fa ai microfoni di Mediaset dopo la vittoria contro il Milan 2 a 0 in Supercoppa italiana.
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato poco fa ai microfoni di Mediaset dopo la vittoria contro il Milan 2 a 0 in Supercoppa italiana. Tra i temi affrontati, la partita contro i rossoneri, l’atteggiamento avuto e chi può essere la sfidante in finale.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Conte: “Noi volevamo essere qui per giocarci la finale.”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato poco fa ai microfoni di Mediaset dopo la vittoria contro il Milan 2 a 0 in Supercoppa italiana. Tra i temi affrontati, la partita contro i rossoneri, l’atteggiamento avuto e chi può essere la sfidante in finale.
Mister, soddisfatto non solo per il risultato ma soprattutto per la prestazione? È sembrato un Napoli molto più vivo rispetto a Lisbona e Udine, determinato e cattivo.
“Guarda, c’è poco da dire a questi ragazzi. Anche perché ribadire sempre le stesse cose penso diventi anche un po’ noioso. Quando giochi ogni tre giorni, con pochi calciatori a disposizione, è inevitabile che le energie non siano sempre al massimo. È inevitabile che a volte ci siano delle battute a vuoto, come è capitato e come capiterà anche in futuro, perché la situazione non cambierà da qui a un mese. Oggi però i ragazzi hanno dimostrato che volevamo fare una partita seria, che volevamo onorare lo scudetto che avevamo sulla maglia. Eravamo qui non per invito, ma perché ce lo siamo guadagnato.”
Quanto conta per lei questa risposta sotto il profilo dell’interpretazione e dell’atteggiamento?
“Quello che abbiamo fatto è stato goderci una serata contro un’ottima squadra, una grande squadra, con grandi giocatori. Bene così. Noi dobbiamo essere sempre supportati da una grande energia, perché facciamo un calcio non speculativo, un calcio dispendioso. Sono contento perché questi ragazzi hanno dimostrato che vogliono giocarsi la finale di un trofeo. È sempre un trofeo. Adesso dobbiamo recuperare energie e aspettare la finalista.”
Le faccio tre nomi: Juan Jesus, Politano e Spinazzola. La qualità e la quantità che hanno messo in campo è stata impressionante.
“Vederli giocare con questa quantità e questa qualità è stato veramente bello. E aggiungo un’altra cosa: quando arriviamo in area per concludere c’è sempre o l’opportunità di tirare o tre o quattro giocatori che accompagnano l’azione. Anche sul gol di Højlund: lui tira, ma stanno arrivando in tre sperando nel passaggio. Questo significa condizione, ma soprattutto spirito.”
Dal punto di vista fisico la squadra sembra stare bene, nonostante il calendario.
“Sì, stiamo bene fisicamente, ma quando accumuli partite ogni tre giorni e sei costretto a giocare sempre con gli stessi o a ruotare poco, qualcosa a livello di energia puoi perderla. Non dimentichiamo che arriviamo da partite importanti: Atalanta, Roma fuori casa, Juventus in casa, la Coppa Italia. Sono gare che ti impegnano tanto anche fisicamente. È normale che a lungo andare qualcosa tu possa pagare.”
Pensa che questo abbia inciso nelle ultime uscite europee e in campionato?
“In Champions contro il Benfica abbiamo pagato questo discorso. A Udine nel primo tempo abbiamo fatto una buona partita, nel secondo potevamo fare meglio. Oggi invece abbiamo recuperato energie e siamo stati squadra. Quando siamo tutti uniti, compatti, con un’energia contagiosa, a prescindere da chi gioca, siamo competitivi. Lo abbiamo dimostrato.”
La stagione si sta rivelando più complessa del previsto?
“Io ho sempre detto che sarebbe stata un’annata complessa, ma non mi aspettavo tutta questa complessità. Dopo cinque mesi abbiamo vissuto una vera baraonda a livello di infortuni, anche seri, di giocatori importanti. Nelle difficoltà però dobbiamo essere uniti, forti, coesi, con grande entusiasmo, e cercare di fare partite come quelle fatte in campionato o stasera contro il Milan.”
Sta già pensando a come far coesistere Lukaku e Højlund?
“Innanzitutto dobbiamo recuperare Lukaku, che per noi è fondamentale. È un giocatore con esperienza internazionale, con un peso specifico nello spogliatoio. Averlo con noi, riportarlo in panchina oggi insieme a Olivera, è stato importante per esaltare il gruppo. Mi auguro ci siano tante partite: può iniziare uno o l’altro, durante la gara si possono anche usare due attaccanti, come abbiamo già fatto.”
La squadra sembra adattarsi bene anche ai cambi di ruolo.
“Oggi stiamo facendo quello che dobbiamo fare. Ci sono giocatori che si stanno adattando a ruoli diversi, uno su tutti Elmas, che ormai manca solo che lo metta in porta. È lo spirito che conta. Politano ha fatto una grande gara, Juan Jesus ha dato risposte importanti, Spinazzola lo stesso. Senza dimenticare Lobotka, che insieme a McTominay per noi è fondamentale.”
Che valore ha per voi questa finale di Supercoppa, meglio Inter o Bologna?
“Noi volevamo essere qui per giocarci la finale. Avevamo lo scudetto sulla maglia, non eravamo invitati, ce lo siamo guadagnato vincendo l’anno scorso. È un trofeo. Sappiamo che chiunque affronteremo sarà una squadra molto forte. Aspetteremo, vedremo la partita e lunedì che vinca il migliore”.
-
Notizie3 giorni faMilan, è ancora duello Furlani-Allegri: anche su Fullkrug idee divergenti
-
Calciomercato4 giorni faMilan, summit di mercato Tare-Allegri: cosa è emerso | Max ne chiede tre
-
Calciomercato5 giorni faRoma, Bailey già ai saluti? L’accordo con l’Aston Villa
-
Serie A4 giorni faMilan a due velocità: grande con le big, fragile con le piccole
-
Calciomercato9 ore faMilan, clamoroso e ultimo tentativo di Pini Zahavi: si parla di Nkunku e Lewandowski
-
Serie A2 giorni faDaniel Maldini, ultima chiamata nerazzurra
-
Notizie3 giorni faMilan, Fullkrug segna poco? No…il problema è un altro!
-
Calciomercato5 giorni faMilan-Vlahovic, piovono conferme: dalla Spagna accordo vicinissimo
