Serie A
Lecce, Giampaolo: “Partita difficile, dobbiamo riempire di più l’area”
Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, ha analizzato in conferenza stampa la prestazione della sua squadra al termine dello 0-0 casalingo contro il Genoa.
Al Via del Mare finisce 0-0 un incontro con poche emozioni tra Lecce e Genoa. Un punto che fa più comodo agli ospiti, che riagguantano l’Empoli e restano a +3 sul terzultimo posto. La squadra di casa se non altro muove la classifica dopo le due sconfitte di fila con Lazio e Como, ma è stata raggiunta a quota 17 punti dal Cagliari, vittorioso a Monza nel match dell’ora di pranzo.
Lecce-Genoa 0-0: le parole di Giampaolo nel postpartita
Al termine della partita, il tecnico del Lecce Marco Giampaolo è intervenuto in conferenza stampa.
Sulla prestazione della squadra
“Abbiamo fatto una buona partita, purtroppo senza portare a casa il risultato pieno. Ci è mancato qualche dettaglio. Oggi è stata la gara più difficile finora, perché bisognava saper giocare per vincere. Bisognava proporre, anche rischiando qualcosa. Con il Monza siamo andati avanti dopo tre minuti, cedendo il pallino all’avversario. Oggi non siamo mai stati nella nostra comfort zone, bisognava esporsi tecnicamente. Non è arrivata una vittoria ma pazienza“.
Sulle difficoltà in zona gol
“Dobbiamo allenarci per portare qualche giocatore in più a riempire l’area. Puoi riuscirci se fai un passaggio in più. A volte è necessario circondare l’avversario, palleggiare negli ultimi 35 metri per riempire di più l’area. Ti devi assumere più rischi nel palleggio. Oggi abbiamo avuto la pecca di non concretizzare, abbiamo qualcosa da rimproverarci ma non voglio fare la predica ai miei calciatori. Ho fatto loro i complimenti perché oggi era una partita difficile. Negli ultimi 20 metri ci è mancato qualcosa“.

IL GOL DI KRSTOVIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Su Dorgu
“Lui attacca sempre, l’idea è sempre quella di andare. E’ un bel requisito. Anche lì ti assumi dei rischi, è capitato di avere entrambi i terzini alti oggi. A lui importa poco se gioca alto o basso, a destra o a sinistra. Bisogna capire dove farlo rendere meglio e per me è nel ruolo dove ha giocato oggi. Gallo poi era in affanno e lo abbiamo rimesso dietro. Mercato? Ci pensa Corvino, io già fatico a fare il mio mestiere. Penso ad allenare i calciatori che ho a disposizione“.
I cambi tardivi, in particolare Karlsson
“Nel calcio non abbiamo mai la controprova. Faccio le cose che ritengo opportune, la squadra aveva equilibrio ed è importante. Pierotti è un giocatore affidabile, non volevamo rischiare Gallo. Karlsson è arrivato ieri, deve imparare a conoscere i compagni, si mette a disposizione e lavora. Pensiamo che sia un giocatore che possa aggiungere qualità. Viene da un periodo in cui ha giocato pochissimo, nel calcio quando sei fuori da un po’ non è semplice, devi rimetterti in carreggiata. Siamo fiduciosi, pensiamo possa darci una mano per il nostro obiettivo“.
Serie A
Lazio-Cremonese 0-0, all’Olimpico regna la noia
All’Olimpico finisce 0-0 Lazio-Cremonese, poche emozioni e possibile svolta nel finale ma il risultato non si sblocca con le squadre che si dividono la posta.
La 16° giornata, formato spezzatino, di Serie A si è aperta a Roma con la sfida tra i biancocelesti di Sarri e i grigiorossi guidati da Davide Nicola.
Lazio-Cremonese 0-0, mancato l’aggancio alla zona Europa
Match decisamente bloccato per tutta la durata del primo tempo con tanti errori in impostazione dei padroni di casa, che più di qualche volta hanno rischiato di favorire le ripartenze di Bonazzoli e Vardy. L’assenza di Zaccagni pesa e Pedro non da più le garanzie di un tempo, sulla fascia opposta invece un ispirato Cancellieri è stato più volte coinvolto nella manovra offensiva.
Dall’altra parte il centrocampo formato da Bondo, Folino, Barbieri, Grassi e Pezzella ha inizialmente retto bene la qualità di Guendouzi e nella ripresa il copione, almeno nella prima parte, è stato lo stesso. Poche occasioni e partita sugli scudi per più di un’ora, i cambi hanno visto il rientro dopo il rosso nel derby di Belahyane insieme a Noslin.
I due ex Hellas Verona, in particolare l’olandese, hanno inciso positivamente ma non sono bastati a sbloccare il risultato in favore dei biancocelesti. All’Olimpico regna la noia per tutto il resto del secondo tempo, senza emozioni e occasioni degne di nota.
Il picco si raggiunge negli ultimi secondi di partita quando uno strappo di Guendouzi lancia Cancellieri davanti al portiere, che viene steso al limite dell’area da Ceccherini. Rosso diretto spulso e punzione dal limite dell’area a Cataldi che però spedisce alto di pochissimo.
Termina dunque 0-0 tra Lazio e Cremonese, i padroni di casa salgono a quota 23 punti mentre i lombardi toccano quota 21. Nel prossimo turno i biancocelesti saranno ospiti dell’Udinese mentre allo Zini arriverà il Napoli di Conte.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus-Roma, le formazioni ufficiali
Juventus-Roma, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bianconeri di Spalletti (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Juventus-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; Openda. Allenatore: Luciano Spalletti.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Rensch, Ziolkowski, Mancini; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Serie A
Theo Hernandez su Maldini: “Io e Calabria a Milanello con la sua maglia”
Theo Hernandez critica la gestione del Milan e l’assenza di “milanismo” nel club dopo l’addio di Paolo Maldini, citando un episodio vissuto insieme a Calabria.
Theo Hernandez e il legame con Maldini
Theo Hernandez ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del Milan, sottolineando la mancanza di “milanismo” nel club. In un’intervista, il terzino sinistro ha rivelato che lui e il capitano Davide Calabria si erano presentati l’anno scorso a Milanello indossando la maglia di Paolo Maldini, un gesto che non è stato accolto favorevolmente da alcuni membri del club. Hernandez ha evidenziato come la rimozione di Maldini sia stata un errore, affermando che “hanno strappato una bandiera per nulla”.
L’assenza di una famiglia rossonera
Hernandez ha continuato a parlare della mancanza di identità nel Milan attuale, riferendosi alla partenza di Zlatan Ibrahimovic come un altro colpo importante per la squadra. Ha descritto gli anni passati come “magici”, sottolineando che il club aveva una forte identità familiare. Secondo il giocatore, la presenza di figure storiche come Maldini e Ibrahimovic è fondamentale per mantenere lo spirito e l’identità del Milan.

Theo Hernandez
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Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez su #Maldini: “Io e Calabria l’anno scorso ci presentammo con la maglia di Paolo a Milanello, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra si sente mancanza di milanismo nel club. Eravamo una famiglia: sono stati anni magici” #Milan
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
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