Serie A
Gilles Bibe, fratelli Thuram: “Gli auguro di fare come papà”
Gilles Bibe è un dirigente dell’Athletique Club Boulogne Billancourt Football, una società parigina in cui sono cresciuti entrambi i fratelli Thuram.
Alla viglia del derby d’Italia Inter-Juventus, uno dei temi più discussi è proprio quello dell’incontro tra i due fratelli Thuram. Da una parte l’ormai affermato bomber nerazzurro Marcus che ha iniziato la stagione ad un ritmo incredibile segnato ben 7 gol in 8 partite, dall’altra il più giovane Kephren che ha fatto trapelare qualche buona giocata, ma ancora si deve integrare al meglio nell’ambiente Juventus.
Come ha dichiarato apertamente l’attaccante dell’Inter in un simpatico siparietto al termine della sfida di Champions contro lo Young Boys, allo stadio sarà presente tutta la famiglia e papà Lilian continuerà a sostenere la sua fede bianconera.
Le parole di Gilles Bibe sui fratelli Thuram
Ha parlato prima del match Gilles Bibe, ovvero il coordinatore sportivo del club amatoriale che hanno frequentato entrambe i fratelli Thuram prima di entrare nel professionismo. Chi meglio di lui poteva esprimersi su questi due ragazzi, avendoli visti crescere sia fuori che dentro al campo. Si è espresso sulle caratteristiche che contraddistinguono i due ragazzi: “Le prime qualità emerse erano il rispetto, il lavoro e l’umiltà, oltre alle doti atletiche di Marcus, fuori dalla norma per la sua età, e alla già grande maturità tecnica di Khéphren”.
Ha aggiunto un commento sulla posizione ideale in campo del giocatore della Juventus e sul suo periodo di inserimento nel nuovo ambiente: “Dobbiamo dare a Khéphren il tempo di adattarsi, credo che guadagnerà forza. Con noi giocava da centrocampista, ha una qualità di passaggio sopra la media, rompe facilmente le linee con il passaggio, quindi secondo me il centrocampista di inserimento è il suo ruolo preferito”.
Infine, ha parlato del loro futuro augurandogli le migliori cose possibili: “Crescono giorno dopo giorno nella loro vita come grandi calciatori, ma ognuno ha il suo posto. Gli auguro di fare come papà, un giocatore che ha vinto tutto nella sua carriera, però ognuno ha le sue qualità e oggi non è paragonabile a ieri. Ognuno si evolve in posizioni molto diverse”.

Khéphren Thuram pensieroso in panchina ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Lazio-Cremonese 0-0, all’Olimpico regna la noia
All’Olimpico finisce 0-0 Lazio-Cremonese, poche emozioni e possibile svolta nel finale ma il risultato non si sblocca con le squadre che si dividono la posta.
La 16° giornata, formato spezzatino, di Serie A si è aperta a Roma con la sfida tra i biancocelesti di Sarri e i grigiorossi guidati da Davide Nicola.
Lazio-Cremonese 0-0, mancato l’aggancio alla zona Europa
Match decisamente bloccato per tutta la durata del primo tempo con tanti errori in impostazione dei padroni di casa, che più di qualche volta hanno rischiato di favorire le ripartenze di Bonazzoli e Vardy. L’assenza di Zaccagni pesa e Pedro non da più le garanzie di un tempo, sulla fascia opposta invece un ispirato Cancellieri è stato più volte coinvolto nella manovra offensiva.
Dall’altra parte il centrocampo formato da Bondo, Folino, Barbieri, Grassi e Pezzella ha inizialmente retto bene la qualità di Guendouzi e nella ripresa il copione, almeno nella prima parte, è stato lo stesso. Poche occasioni e partita sugli scudi per più di un’ora, i cambi hanno visto il rientro dopo il rosso nel derby di Belahyane insieme a Noslin.
I due ex Hellas Verona, in particolare l’olandese, hanno inciso positivamente ma non sono bastati a sbloccare il risultato in favore dei biancocelesti. All’Olimpico regna la noia per tutto il resto del secondo tempo, senza emozioni e occasioni degne di nota.
Il picco si raggiunge negli ultimi secondi di partita quando uno strappo di Guendouzi lancia Cancellieri davanti al portiere, che viene steso al limite dell’area da Ceccherini. Rosso diretto spulso e punzione dal limite dell’area a Cataldi che però spedisce alto di pochissimo.
Termina dunque 0-0 tra Lazio e Cremonese, i padroni di casa salgono a quota 23 punti mentre i lombardi toccano quota 21. Nel prossimo turno i biancocelesti saranno ospiti dell’Udinese mentre allo Zini arriverà il Napoli di Conte.

GUENDOUZI RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus-Roma, le formazioni ufficiali
Juventus-Roma, match valido per la sedicesima giornata di Serie A, mette di fronte i bianconeri di Spalletti (padroni di casa) e i giallorossi di Gasperini.
Juventus-Roma, formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Kelly; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; Openda. Allenatore: Luciano Spalletti.
ROMA (3-4-2-1): Svilar; Rensch, Ziolkowski, Mancini; Celik, Cristante, Koné, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dybala. Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Serie A
Theo Hernandez su Maldini: “Io e Calabria a Milanello con la sua maglia”
Theo Hernandez critica la gestione del Milan e l’assenza di “milanismo” nel club dopo l’addio di Paolo Maldini, citando un episodio vissuto insieme a Calabria.
Theo Hernandez e il legame con Maldini
Theo Hernandez ha espresso il suo disappunto riguardo alla gestione del Milan, sottolineando la mancanza di “milanismo” nel club. In un’intervista, il terzino sinistro ha rivelato che lui e il capitano Davide Calabria si erano presentati l’anno scorso a Milanello indossando la maglia di Paolo Maldini, un gesto che non è stato accolto favorevolmente da alcuni membri del club. Hernandez ha evidenziato come la rimozione di Maldini sia stata un errore, affermando che “hanno strappato una bandiera per nulla”.
L’assenza di una famiglia rossonera
Hernandez ha continuato a parlare della mancanza di identità nel Milan attuale, riferendosi alla partenza di Zlatan Ibrahimovic come un altro colpo importante per la squadra. Ha descritto gli anni passati come “magici”, sottolineando che il club aveva una forte identità familiare. Secondo il giocatore, la presenza di figure storiche come Maldini e Ibrahimovic è fondamentale per mantenere lo spirito e l’identità del Milan.

Theo Hernandez
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Fonte: l’account X di Schira
#TheoHernandez su #Maldini: “Io e Calabria l’anno scorso ci presentammo con la maglia di Paolo a Milanello, a qualcuno non andò bene. Hanno strappato una bandiera per nulla. A parte Ibra si sente mancanza di milanismo nel club. Eravamo una famiglia: sono stati anni magici” #Milan
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 20, 2025
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