Serie A
Bologna, Italiano: “È mancato il guizzo vincente. Facciamo fatica a finalizzare, miglioreremo. Castro…”
Vincenzo Italiano ha parlato in conferenza stampa al termine del match pareggiato in casa dal Bologna contro il Parma. Frustrazione e rimpianto per l’ex viola.
Bologna, le parole di Italiano
Che cosa resta di questo pareggio, cosa è mancato?
“E’ mancato il guizzo vincente e dispiace. Nel primo tempo avremmo dovuto essere più veloci e cercare di essere in difficoltà, mentre la superiorità numerica avremmo dovuto sfruttarla meglio. Però c’è da dire che non subiamo gol e nonostante le sei rotazioni abbiamo mantenuto la nostra identità. Peccato per le occasioni che abbiamo avuto, dobbiamo crescere di più su questo aspetto sia con gli esterni che con i centrocampisti. Mi dispiace ma lavoraremo per migliorarci”.
Che cosa cercava con i cambi effettuati?
“Ho cercato di dare più peso all’attacco. Il Parma ha tolto dalla testa dei ragazzi due o tre occasioni, ma al di là di questo dobbiamo crescere in precisione, cattiveria e concretezza. Quella di oggi è una partita da vincere. E’ un peccato aver fatto coì pochi gol in casa fino a questo momento: è lì che dobbiamo battere”.

Dan Assane Ndoye pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Al momento avete conquistato una sola vittoria in 9 partite: quanta fiducia ha lei ancora?
“Non avere fiducia ora mi sembra esagerato. Noi dobbiamo imparare solamente a far gol, e a sfruttare le palle inattive. Mi dispiace se la gente è delusa, lo siamo anche noi. Oggi pensavo di portarla a casa vista la superiorità numerica. Vedo nei ragazzi uno spirito importante e tanta applicazione, ma abbiamo ancora qualche lacuna da colmare”.
Con oltre 40 minuti in superiorità numerica ci si poteva aspettare anche l’inserimento di un’ulteriore punta: che scelta ha fatto? Orsolini, invece, è uscito per stanchezza?
“Se avessimo saputo prima della superiorità, forse i cambi sarebbero stati diversi. Abbiamo fatto scelte diverse anche perché i ragazzi erano stanchi. Non c’è stato quindi spazio per Dallinga che tra l’altro è tornato da Liverpool con una caviglia malconcia. L’idea era quella di sfruttare gli inserimenti di Fabbian e Urbanski… la verità è che dobbiamo essere più incisivi lì davanti. Su Orsolini non c’è nulla di particolare, è stanco come tutti e entra nelle rotazioni come gli altri. Tutti aspettiamo i suoi gol, così come quelli di Ndoye“.
La quota gol del Bologna è tutta su Castro?
“Soprattutto in casa stiamo riuscendo a creare tanto: dobbiamo semplicemente riuscire a finalizzare. Abbiamo fatto una rifinitura centrata unicamente sul lavoro nella metà campo offensiva e continueremo a farlo”.
Un commento su Iling?
“Iling è entrato bene anche se in alcune situazioni deve avere più pazienza”.
Karlsson?
“Le possibilità vanno date a tutti e con la sua qualità poteva darci qualcosa. Il suo tiro deviato non è entrato di poco. Sarei preoccupato se la squadra non creasse, invece qui c’è solo da mettere a posto precisione e concretezza”.
Serie A
Serie A, classifica marcatori: è derby per la vetta
Dopo la 14° giornata la classifica marcatori della Serie A si aggiorna e vede al comando due attaccanti contemporaneamente. Sfida che sa di derby.
Con i posticipi del lunedì anche questa giornata si è conclusa. L’ultimo incontro in ordine di tempo nello specifico ha avuto un grosso peso sulla classifica marcatori.
Serie A, Pulisic e Lautaro guidano la classifica marcatori
Questa nuova stagione ha evidenziato un problema che più degli altri identifica il calcio italiano nel resto d’Europa, ovvero quello del gol. Una delle giornate passate (la 7°) ha addirittura registrato il più basso numero di reti segnate nella storia della Serie A e di conseguenza anche la classifica marcatori è stata pesantemente influenzata.
Attualmente in Italia infatti, rispetto alle altre leghe europee, il numero di gol segnati dai giocatori nelle prime posizioni è di gran lunga inferiore a quello dei leader di Liga, Premier League, Bundesliga e Ligue 1. L’egemonia di Mbappé (16 gol in 16 partite), Harry Kane (17 gol in 13 partite), Greenwood (10 gol in 15 partite) e Haaland (15 gol in 15 partite) non è paragonabile a quella dei leader della Serie A.
Infatti, al comando della classifica marcatori della Serie A ci sono Lautaro Martinez e Christian Pulisic entrambi a 7 gol. Lo statunitense ha siglato proprio ieri sera una doppietta contro il Torino, che gli ha permesso di agganciare il toro. Attualmente dunque il duello per il titolo è fra Inter e Milan, in un vero e proprio derby anche tra singoli.
Un dato sicuramente negativo ma che rispecchia in pieno la mancanza innanzitutto di giocatori di caratura internazionale e inoltre dimostra la differenza di ritmi tra partite giocate in patria e in Europa. La tattica prevale quasi sempre e dunque il giocatore ritenuto minaccia principale spesso viene efficacemente eclissato.

LAUTARO MARTINEZ PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Pisa, non solo Nzola: anche Akinsanmiro in Coppa d’Africa
La Federazione Calcistica della Nigeria ha convocato Ebenezer Akinsanmiro per la Coppa d’Africa. Il Pisa dovrà quindi fare a meno anche del centrocampista.
La Federazione Calcistica della Nigeria ha ufficialmente convocato il giovane talento Ebenezer Akinsanmiro per la prossima Coppa d’Africa. Nato nel 2004, Akinsanmiro milita attualmente nelle fila del Pisa, in prestito dall’Inter. La convocazione rappresenta un importante riconoscimento per il centrocampista, che continua a dimostrare il suo valore in campo.
Le dinamiche di mercato: Pisa e Inter
Il trasferimento di Akinsanmiro al Pisa prevede un’opzione di acquisto fissata a 6 milioni di euro. Tuttavia, l’Inter ha astutamente inserito una clausola di riacquisto del valore di 7 milioni di euro, segnalando chiaramente l’intenzione di monitorare da vicino la crescita del giocatore. Questa strategia potrebbe rivelarsi vantaggiosa per i nerazzurri, soprattutto se il giovane dovesse brillare nella competizione continentale.
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Fonte: l’account X di Schira
#Nigeria’s Football Federation have called Ebenezer #Akinsanmiro (born in 2004) for African Cup of Nations. The midfielder is currently on loan at #Pisa, which have the option to buy (€6M) but #Inter have a buyback clause (€7M). #transfers 🇳🇬
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
Serie A
Milan-Como a Perth, colpo di scena: ora più che no che sì
Milan-Como del 8 febbraio non si giocherà a San Siro: Perth esclusa, la gara potrebbe restare in Italia, tra problemi logistici e richieste AFC.
La gara di Serie A tra Milan e Como, in programma domenica 8 febbraio, non potrà andare in scena a San Siro a causa della cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026, e dovrà quindi trovare una nuova sistemazione.
Inizialmente si era ipotizzato che la partita potesse essere disputata oltreoceano, a Perth, città australiana la cui squadra aveva già affrontato il Milan in un’amichevole pre-campionato quest’estate, terminata con il risultato di 9-0 in favore dei rossoneri.
Questa però sembra destinata a non essere l’unica delusione inflitta dall’Italia ai danni del continente Oceanico: infatti inizialmante la Figc aveva indicato Perth come soluzione al problema di San Siro, offrendo uno scenario suggestivo dove disputare la gara. Oggi, però, qualcosa sembra essere cambiato: la stessa Federazione Italiana avrebbe fatto sapere che i piani iniziali, che proponevano Perth come città ospitante, potrebbero essere rivisti.
Con la società rossonera che ora deve trovare una nuova soluzione al problema, il Milan potrebbe decidere di spostare la gara in Italia, magari in uno stadio libero quel weekend e preferibilmente in territorio lombardo, come ha fatto l’Inter, che ha scelto Monza per i quarti di Coppa Italia.
Milan-Como: le ragioni
Dietro ai motivi della rettifica risulterebbero esserci particolari richieste mosse dalla Asian Football Confederation e da Football Australia, che, stando alle indiscrezioni riportate dalla Gazzetta dello Sport, avrebbero imposto alcune condizioni difficili da rispettare.
La prima prevede che la Lega Serie A non possa pubblicizzare la gara Milan-Como come una partita valida per il campionato di Serie A. Inoltre, la lega asiatica avrebbe richiesto che l’incontro fosse diretto da un arbitro proveniente dalla AFC e non dall’Italia.
Per questi motivi, la gara oggi sembra più lontana che mai dall’essere disputata in Australia – ironico se si considera la distanza di circa 14.200 km in linea d’aria tra Milano e Perth – a meno di improbabili stravolgimenti da parte della FIFA, attualmente unico organo in grado di mediare tra le parti, in modo tale da sbloccare la situazione.

LA DELUSIONE DI RAFAEL LEAO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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