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Daniel Maldini in Nazionale: sulle orme del nonno e del padre
Daniel Maldini è stato pre-convocato da Luciano Spalletti per le prossime sfide della Nazionale italiana contro Belgio e Israele in Nations League.

Questa chiamata rappresenta un momento storico per la famiglia Maldini, con Daniel che diventerà il terzo membro a indossare la maglia azzurra, dopo il padre Paolo e il nonno Cesare.
La decisione di Spalletti è basata sulle recenti prestazioni di Daniel, che sta finalmente emergendo come una solida realtà nel panorama calcistico italiano.
Dopo gli anni passati al Milan, dove ha fatto parte della squadra che ha vinto lo Scudetto e segnato il suo primo gol tra i professionisti contro lo Spezia, Maldini ha continuato la sua crescita con i prestiti allo Spezia e all’Empoli e quest’anno al Monza.
Nonostante un infortunio che lo ha tenuto fuori per un periodo, il giovane talento sta dimostrando di avere le qualità per lasciare il segno e proseguire la prestigiosa tradizione familiare.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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Juventus, Exor rifiuta formalmente la proposta di Tether: il comunicato
Exor respinge un’offerta non richiesta di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus. L’azienda ha ribadito la sua intenzione di non vendere nessuna delle sue azioni.

Juventus, il comunicato di Exor
Offerta Rifiutata
Exor N.V., la holding controllata dalla famiglia Agnelli, ha annunciato di aver respinto una proposta non richiesta da parte di Tether Investments per acquisire tutte le azioni della Juventus Football Club. Il comunicato ufficiale sottolinea che il Consiglio di Amministrazione di Exor ha rifiutato all’unanimità l’offerta di Tether, una società con sede a El Salvador.
Exor ha riaffermato le sue precedenti dichiarazioni secondo cui non ha intenzione di vendere nessuna delle sue azioni della Juventus a terzi, incluso Tether.
Impegno Continuo
“La Juventus è un club storico e di successo, di cui Exor e la famiglia Agnelli sono azionisti stabili e orgogliosi da oltre un secolo” afferma il comunicato. Exor continua a essere pienamente impegnata nel club, sostenendo il suo nuovo team di gestione nell’esecuzione di una chiara strategia per fornire risultati forti sia dentro che fuori dal campo.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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