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L’elogio alla normalità di Gaetano Scirea

Gaetano Scirea: il superuomo che manca al calcio
Figlio del lavoro
Gaetano era figlio del lavoro, quello che alla sera fa sentire stremati, quello che si fa per portare il pane a casa. Suo padre era un operaio e sua madre una casalinga. Il giovane ragazzo si fa notare sin da subito grazie ad un’intelligenza tattica fuori dal normale. Negli anni ’70 le sue doti spiccano all’interno delle file dell’Atalanta, il ragazzo sta ridisegnando il ruolo di libero e ben presto, precisamente nel 1974 approda alla Juventus.
Gaetano Scirea e l’elogio alla normalità
Gli aneddoti che circondano la figura di Scirea delineano il suo carattere unico. Quando arrivò alla Juventus, si recava agli allenamenti in autobus, un gesto semplice che mostrava quanto poco fosse cambiato nonostante il successo. Dopo la vittoria dello scudetto nel 1975, la squadra festeggiò in discoteca. Ma Scirea, al mattino presto, provò un senso di vergogna vedendo gli operai andare al lavoro mentre lui, ancora in abiti da sera, si trovava sulla strada del ritorno. Pensava a suo padre, e quella scena gli ricordò quanto fosse importante mantenere l’umiltà.
L’amico vero e il silenzio della vittoria

Un altro momento che racconta la sua essenza è legato alla notte in cui l’Italia divenne campione del mondo. Dopo aver sollevato la Coppa del Mondo nel cielo di Madrid, mentre il resto della squadra festeggiava, Scirea e Zoff, amici veri, si ritirarono nella loro stanza. In silenzio, con un bicchiere di vino e una sigaretta, assaporavano quello che avevano appena realizzato, lontano dal clamore, in quella tranquillità che tanto rispecchiava la loro natura.
Scirea non è solo un ricordo, è un simbolo eterno di cosa significa essere un grande uomo dentro e fuori dal campo.
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Ansia Roberto Carlos: intervento cardiaco d’urgenza per l’ex calciatore
Roberto Carlos, ex terzino sinistro di Inter e Real Madrid, ha avuto un infarto durante una vacanza in Brasile. Dopo un’operazione di tre ore, l’ex difensore brasiliano è ora fuori pericolo.
Roberto Carlos in Ospedale
Roberto Carlos, leggenda del calcio mondiale e simbolo di Inter e Real Madrid, ha avuto un grave malore durante una vacanza in Brasile. L’ex terzino sinistro ha infatti subito un infarto e attualmente è sotto osservazione nell’ospedale di San Paolo.
A seguito di un’operazione durata circa tre ore per risolvere una complicazione, il campione brasiliano è ora fuori pericolo di vita. Resterà però in osservazione per altre 48 ore prima di poter iniziare il percorso di riabilitazione.
Il messaggio di Roberto Carlos
Nonostante lo spavento, lo stesso Roberto Carlos ha voluto rassicurare tutti i suoi tifosi e ammiratori. Attraverso i suoi canali ufficiali, l’ex difensore ha infatti inviato un messaggio: “Ora sto bene e sono sotto stretta osservazione”.
Si tratta di parole che hanno sicuramente sollevato i cuori di tutti coloro che hanno seguito con apprensione le notizie riguardanti il suo stato di salute. L’intero mondo del calcio fa il tifo per Roberto Carlos, augurandosi che possa tornare presto in forma.
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Fonte: Gianluca Di Marzio.
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Milan, un attacco spuntato: a rischio Nkunku e Pulisic per Cagliari
Milan, un attacco nuovamente spuntato in vista della trasferta di Cagliari del 2 gennaio. Vediamo qui di seguito la situazione.
Il Milan potrebbe affrontare la delicata trasferta di Cagliari con due importanti defezioni. Emergenza offensiva per Massimiliano Allegri il quale rischia di non avere a disposizione sia Pulisic che Nkunku. Il primo per un fastidio al flessore, il secondo per un dolore alla caviglia.
Segnali positivi invece per Rafael Leao che è tornato ad allenarsi, anche se il tecnico livornese preferirebbe non schierarlo, quantomeno dall’inizio, per gestire con cautela il rientro.
Spazio quindi al nuovo arrivato Niclas Fullkrug? Anche in questo caso si preferiva attendere per fargli recuperare la forma migliore, ma potrebbe tuttavia essere schierato se i suddetti giocatori non dovessero farcela. Ancora qualche dubbio sul tesseramento, si corre sul filo del rasoio affinché possa essere della partita.
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Milan, sorriso a metà: un 2025 record ma solo fuori dal campo
Milan, un sorriso solo a metà per il club di Via Aldo Rossi. Si celebrano infatti i numeri extra campo, vediamoli qui di seguito.
Un 2025 che di certo non ha regalato eccessive emozioni sul campo, ma che porta avanti un cammino virtuoso sotto l’aspetto economico e di bilancio.
Può sorridere Giorgio Furlani il cui mandato è stato portato avanti con successo grazie a crescenti sponsorizzazioni e dati di bilancio decisamente incoraggianti.
A iniziare dalla data del 5 novembre che ha visto il passaggio di proprietà dello stadio San Siro a Milan e Inter e che porterà ricavi importanti, oltre ad un aumento del valore dei club stessi in vista di una possibile cessione delle quote.
Oltre 100 milioni di ricavi da sponsor, un patrimonio netto che si assesta intorno ai 199 milioni e fatturato in crescita di oltre il 40% rispetto ai precedenti esercizi intorno ai 495 milioni.
Per quanto riguarda le presenze allo stadio il Milan ha una media superiore ai 73.000 spettatori, unica squadra presente nelle prime cinque in Europa.
L’obiettivo è quello di chiudere anche il prossimo anno in utile, nonostante l’assenza dalle coppe europee, proseguendo quel cammino che ha visto il club di Via Aldo Rossi chiudere per tre esercizi consecutivi verde.
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