Serie A
Allegri: “Ho un dubbio in attacco tra Chiesa e Yildiz. Lo sfogo di Federico? Ce ne sono stati di peggiori”
Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa la gara tra Cagliari-Juventus, valida per la trentatreesima giornata del campionato di Serie A, in programma domani alle 20:45 allo stadio Unipol Domus di Cagliari.
Come si è allenata la squadra in settimana?
“Il Cagliari delle 8 vittorie ne ha fatte 6 in casa, 23 punti in casa dei 31 totali, una delle prime squadre che fa tanti gol negli ultimi 15 minuti con giocatori subentrati. Domani dobbiamo fare una partita giusta sotto tutti i punti di vista”.
Possiamo aspettarci del turnover?
“La partita più importante è quella di domani. Poi dopo quella di domani vedremo chi sarà in grado di giocare contro la Lazio. Una vittoria ci farebbe fare un bel salto in avanti”.
Vista la seconda parte di stagione ha qualche rammarico sul mercato di gennaio?
“Sicuramente nella seconda parte dovevamo fare meglio, ma abbiamo la possibilità di migliorare. Per il mercato ci pensa la società quello che è stato fatto non lo possiamo cambiare, sono state fatte cose in funzione della squadra. Ora, però, pensiamo alla partita di domani che sarà difficile e complicata”.
Come commenta le parole di Szczesny su Yildiz?
“Szczesny spero che indovini per Yildiz. Nei giudizi, però, bisogna andarci piano, ha grandissime qualità tecniche ma deve fare un percorso come tutti. Gli auguro una carriera straordinaria, poi non so se vincerà il Pallone d’Oro, perchè è una cosa molto difficile. Sono contento di quello che sta facendo. Chiesa? Giocano più o meno nella stessa posizione, Chiesa potrebbe giocare a destra ma negli ultimi anni ha giocato più a sinistra”.
Chiesa e Yildiz è solo un problema di ruolo simile o anche di equilibrio difensivo?
“La fase difensiva deve essere un punto di forza non solo di questa squadra, ma anche delle squadre che ho sempre allenato perché comunque il calcio è cambiato in tante cose, ma l’unica cosa che non è cambiata è la differenza reti. E da li passano i numeri per vincere o perdere un campionato. Quindi, in questo momento qui, la squadra sta facendo bene. Abbiamo Kean fuori perché comunque è in differenziato, Milik sta rientrando. Altrimenti non avrei cambi in panchina, soprattutto ora con cinque cambi che possono determinare le partite. Domani affrontiamo una squadra che è la prima in classifica per gol da subentri e quindi diventano determinante”.
Sullo sfogo di Chiesa?
“Le difficoltà di Federico post infortunio sono normali, sono contento di quello che sta facendo. Deve pretendere più da sé stesso. Lo sfogo? Ce ne sono stati di peggiori, fa parte del momento in cui un giocatore esce e vorrebbe rimanere in campo per giocare, ma l’allenatore fa scelte in funzione della squadra. Contro il Torino Chiesa ha fatto 15′ molto bene, nel secondo tempo ha avuto un’occasione dove ha calciato su Danilo, ma Federico è molto importante per noi. Domani valuto tra lui e Yildiz chi giocherà”.
In che categoria sono Vlahovic e Chiesa?
“La categoria degli ottimi giocatori con la possibilità di diventare grandi calciatori. Chiesa sta entrando nel periodo migliore per un atleta, Vlahovic sta crescendo molto bene. Hanno sicuramente un futuro roseo davanti”.
Quanto è distante il calcio italiano da quello europeo?
“Lo scorso anno l’Inter è andata in finale di Champions, la Roma di Europa League e noi siamo stati eliminati a tre minuti dalla fine. Ci sono giocatori con qualità diverse, Manchester e Real hanno grandissima qualità e tecnica, poi la Champions è una competizione a sé e l’anno prossimo sarà diversa. Nel finale di stagione una vittoria vale doppio, perchè ti fa fare un balzo importante in avanti. Domani giochiamo contro il Cagliari che lotta per salvarsi, poi Milan e Roma e Bologna. Domani dobbiamo lottare come loro per portare a casa il risultato”.
Come si gestiscono le voci di mercato?
“Le viviamo normalmente, perchè non è la prima volta. In questo periodo ci sono delle voci su giocatori e allenatori. Noi dobbiamo essere concentrati: ho detto ai ragazzi si lavora dal 15 luglio si lavora per 6-7 mesi per raggiungere gli obiettivi, per essere a marzo dentro gli obiettivi. Siamo ad aprile, siamo dentro la Coppa Italia e possiamo qualificarci tra i primi 4 posti e ora ci si gioca l’obiettivo per cui si è lavorato. Ora viene il bello e bisogna avere chiaro l’obiettivo davanti e sapere che bisogna andare prenderlo”.
Sta lavorando con la società per il futuro?
“In questo momento bisogna guardare al nostro obiettivo. Ora stiamo lavorando per andare in Champions e qualificarci nella finale di Coppa Italia. Una volta raggiunti gli obiettivi la società dirà le strategie per il futuro della squadra”.
Vede delle analogie con i due anni in bianconero di Ranieri?
“Per quanto riguarda Ranieri ha ottenuto sempre risultati importanti dove ha lavorato. Quello che ha fatto in Inghilterra rimarrà unico. Quest’anno ha gestito il momento di difficoltà del Cagliari. È una persona intelligente e di buon senso che sa gestire le difficoltà, il Cagliari sta facendo un’ottima stagione”.
Chi vince la Champions?
“Sicuramente Real-Bayern sarà una bella sfida. Il Real è la più forte, ma il Bayern in semifinale diventa noioso”.
Ha altri dubbi di formazione?
“Non ho grandi dubbi. Szczesny è a disposizione vedrò oggi cosa fare per domani. Non ho grandi dubbi e dopo l’allenamento scioglierò gli ultimi”.
Serie A
Cagliari, Ranieri: “E’ il momento giusto di lasciare”
Il tecnico del Cagliari, dopo l’importante salvezza ottenuta, ha annunciato il suo addio al Cagliari e al calcio. Ranieri lascia il calcio dopo 36 anni di panchina e la storica Premier League vinta con il Leicester.
Cagliari, le parole di Ranieri
“Il mio viaggio è iniziato nel 1988, abbiamo fatto tre anni stupendi con due promozioni e una salvezza. Poi sono andato via e sono diventato grande. Adesso mi sembra giusto lasciare, dopo una promozione, magari inaspettata quando sono arrivato a gennaio, e una salvezza arrivata domenica. Avevo detto all’ultimo secondo dell’ultima partita, perché avevo in mente il gol di Pavoletti a Bari l’anno scorso al 94′. Ho deciso di lasciare adesso ed è la cosa giusta. Avevo messo i tre anni sul contratto ma è giusto lasciare adesso. Lo faccio a malincuore, perché è stata una decisione dura e sofferta, ma credo che sia giusto.
Preferisco andare via così e non l’anno prossimo quando magari le cose non staranno andando bene. Sapete quanto io avessi paura di tornare a Cagliari, per non macchiare i primi tre anni che mi avevano riempito il cuore. Le cose non stavano andando bene e non volevo venire, in parecchi insistevano ma poi lessi le parole di Gigi Riva che disse che Claudio era uno di noi. Quindi ho scelto di rischiare.
Adesso però è giunto il momento di lasciarci. Mi auguro di essere ricordato una persona positiva che ha chiesto aiuto ai cagliaritani. Senza di loro non ce l’avremmo fatta. Il pubblico è stato l’uomo in più nei momenti difficili, i tifosi hanno sempre creduto nelle mie parole e non ci ha mai abbandonato, soffiandoci dietro e non mugugnando mai. Sarò sempre grato al pubblico, che mi ha fatto vivere un anno e mezzo splendido.
Sono orgoglioso di loro e spero di essere stato un degno rappresentante di Cagliari e della Sardegna intera. Grazie, giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente”.
Serie A
Da Napoli: accordo Manna – Italiano
Secondo Il Mattino, Italiano è in cima alla lista del Napoli insieme a Gasperini: spetta a De Laurentiis decidere il futuro tecnico della panchina azzurra.
Fiorentina, quale futuro per Italiano?
Vincenzo Italiano lascerà la squadra viola a fine stagione dopo tre stagioni e altrettante finali raggiunte, di cui due europee. Tre stagioni in cui ha offerto un bel gioco e in cui ha portato la squadra gigliata nuovamente a competere in Europa.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, il tecnico di Karlsruhe sarebbe in pole position per la panchina del Napoli in vista della prossima stagione.
L’edizione odierna del quotidiano campano scrive:
“La fumata bianca di Italiano, la carta bianca al progetto Napoli, potrebbe ora fare la differenza nella scelta di De Laurentiis.
Il tecnico viola sembra davvero quello in pole, avanti rispetto a Gasperini: ma il cerchio si stringe, anche se neppure De Laurentiis ha ancora la certezza di chi sarà il nuovo tecnico.
Italiano si è da tempo detto pronto all’avventura Napoli già da qualche settimana, non ha riserve da sciogliere e ha già un’intesa con il ds in pectore Giovanni Manna. Il suo manager napoletano, Diego Nappi, è pronto all’incontro che può definire ogni cosa. A suo vantaggio la giovane età e il fatto che questo è almeno il terzo tentativo di ingaggiarlo”,
Serie A
Ultim’ora Cagliari, Ranieri lascia il club e il calcio
Come un fulmine a ciel sereno Claudio Ranieri lascia il Cagliari e non allenerà più alcuna squadra nella sua carriera. Si conclude il percorso del romano.
Cagliari, Claudio Ranieri lascia la panchina e il calcio
Come anticipato pochi minuti fa da Gianluca Di Marzio, Claudio Ranieri lascia il Cagliari e si ritira dal ruolo di allenatore. Si chiude l’immensa carriera dell’allenatore di Testaccio con la salvezza conquistata in Sardegna.
#SerieA | Claudio #Ranieri lascia il @CagliariCalcio e il calcio @SkySport
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) May 21, 2024
Termina a quota 1399 panchine la carriera dell’allenatore che ha viaggiato per tutta Europa, tra Inghilterra, Spagna, Francia e appunto Italia.
Il suo successo più importante resta la Premier League conquistata alla guida del Leicester City nel 2016. Nel mezzo tantissimi trofei tra cui Supercoppe, italiane ed europee, Coppa Italia e molti altri.
La gara interna di domani contro la Fiorentina sarà l’ultima partita da allenatore per Sir Claudio che sicuramente riceverà il giusto riconoscimento per il lavoro svolto in Sardegna e non solo.
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