Serie A
Fiorentina, Belotti generoso ma con un triste record
Fiorentina, Belotti arrivato a fine gennaio dalla Roma non è riuscito ad invertire la tendenza della poca prolificità delle punte viola.
Quando è arrivato a gennaio, visti i numeri degli ultimi anni, nessuno si aspettava il bomber che aveva fatto esultare decine di volte il popolo granata, ma neanche un attaccante che riuscisse a fare peggio addirittura di Piatek, Jovic, Cabral, Nzola e Beltran, tutti risucchiati come in una voragine negativa, dentro un sortilegio legato al dopo Vlahovic.
L’impegno, la voglia, la garra di Belotti c’è ancora tutta, magari c’è meno esplosività rispetto ai tempi migliori, ma l’unico gol a tabellino con la maglia viola dopo 3 mesi e 13 partite, è una miseria tecnica. Un gol in (quasi) mille minuti.
Dopo mille minuti, tutti gli attaccanti che lo avevano preceduto avevano segnato più di lui.
Alcune prestazioni lo hanno visto grande protagonista, prendendosi anche la standing ovation del tifo viola, altre lo hanno visto evanescente: di certo ha permesso con i suoi movimenti agli esterni di trovare qualche varco (quasi mai sfruttato…), ma quel che conta per un attaccante è il solo gol realizzato.
Domani probabilmente il Gallo partirà dalla panchina nella sfida contro il Genoa, Italiano spera di averlo al massimo per il ritorno di Conference giovedì prossimo, poi starà a Belotti dimostrare di poter chiedere una conferma in maglia viola anche la prossima stagione: convincere la dirigenza di essere un attaccante su cui puntare anche con la prossima guida tecnica.
Serie A
Serie A, bomber di tutto il mondo ma gli italiani…
La Serie A sta per concludersi ma Lautaro Martinez ha già portato a casa il titolo di capocannoniere
Stando ai dati forniti dal portale calcistico Transfertmarkt, si può stilare una classifica con le nazioni che hanno regalato al campionato italiano di calcio più cannonieri con le medie gol più alte. Al quindi posto la Danimarca con 3 titoli ed un media-gol di 23 centri a stagione, con la Francia di poco sopra – 4 capocannonieri e 20 reti all’anno. Terza posizione per la Svezia con 7 titoli conquistati e 28 centri di media. La medaglia d’argento è per l’Argentina con 9 campionissimi in testa alla classifica e 26 gol di media. Primo posto, come era immaginabile, per l’Italia con ben 68 titoli ma una media leggermente più bassa: 23.
Serie A
Serie A, la top 3 degli allenatori più longevi
La Serie A volge al termine e si prospetta un valzer sulle panchine fuori da ogni aspettative
Con il supporto del portale economico Transfertmarkt, la redazione di Calciostyle è andata a vedere chi sono i tre allenatori più longevi dalla stagione 2014/2015 ad oggi. Un decennio che ha visto molti cambiamenti con altrettanti allenatori che si sono susseguiti sulle varie panchine delle compagini italiche. Sul gradino più basso del podio si trova Gian Piero Ventura, il quale è stato alla guida del Torino per ben 5 anni e 19 giorni. Un’avventura che è culminata con la chiamata dell’Italia per l’allenatore e la qualificazione in Europa per i Granata, una storia d’amore d’altri tempi difficilmente ripetibile in questo momento. Medaglia d’argento per Andrea Mandorlini che è stato alla guida dell’Hellas Verona per 5 anni e 21 giorni, altro racconto meraviglioso con l’approdo in Serie A.
Il primato è di Gian Piero Gasperini con quasi 8 anni al servizio della Dea ed un progetto che ha portato alla conquista dell’Europa League contro il Bayer Leverkusen – unica sconfitta stagionale proprio contro gli orobici. L’unico ancora in carica che avrebbe potuto scavalcare le gerarchie era Stefano Pioli ( 4 anni e 7 mesi circa) ma ha interrotto il suo rapporto lavorativo con il Milan. In un’epoca dove si cerca il cambiamento a tutti i costi queste statistiche sono veramente incredibili.
Serie A
Udinese, il futuro di Cannavaro in bilico
Il tecnico dell’Udinese, nonostante la salvezza ottenuta, non è sicuro della conferma. Scopri con noi il futuro dell’ex pallone d’oro e i possibili sostituti.
Le valutazioni dell’Udinese
Nonostante la salvezza ottenuta, Cannavaro non è sicuro di restare all’Udinese. Il club, infatti, nei prossimi giorni prenderà una decisione definitiva, vista anche la scadenza del contratto con l’ex Pallone d’oro prevista per il 30 giugno 2024.
Queste le parole di Cannavaro a DAZN: “Non credo di dover dimostrare nulla a nessuno. Giro il mondo da 10 anni e un’esperienza negativa come quella di Benevento o positiva come questa non cambiano il mio giudizio. Da quando ho iniziato nel calcio, ho sempre lavorato il triplo per raggiungere gli obiettivi e continuerò a farlo. L’obiettivo era la salvezza; ci tenevo perché l’Udinese è una società storica in Italia. Da domani penseremo ad altro. Sky? Non sapevo se schierarlo dal primo minuto. Con lo staff abbiamo deciso di dare la possibilità a Brenner di partire dall’inizio. Ma tutti i ragazzi sono stati eccezionali.”
Il club friulano sta comunque valutando alcuni profili per la prossima stagione, nonostante la salvezza ottenuta con 9 punti nelle ultime 5 giornate: frutto di 3 pareggi e 2 vittorie.
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