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LA “MANO DE DIOS”, CIRO PRESENTA LA PIZZA A FORMA DI MANO DEDICATA A MARADONA

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Diventa virale il video del pizzaiolo napoletano. Ciro di Maio, che oggi lavora a Brescia ed è impegnato nell’insegnare l’arte bianca ai carcerati, ha realizzato per la sua città natale, Frattamaggiore, la pizza che racchiude sul palmo la mozzarella di Bufala Campana dop di Mondragone. Di Maio: “La mozzarella è il simbolo del mondo”. L’idea piace anche ai lombardi.

Mondiali di calcio, quarti di finale di Messico 1986, Inghilterra-Argentina, era il 22 uscita. Maradona salta, è più basso di venti centimetri rispetto al portiere, ma tocca prima il pallone, e segna. Di mano. L’arbitro non se ne accorge. Maradona convince i compagni ad esultare con lui “sennò l’arbitro non lo convalida”, disse loro. A fine partita (fu una storica vittoria per 2-1, alla fine l’Argentina vinse i mondiali), in conferenza stampa, el Pibe de Oro, in risposta a chi gli chiedeva come aveva fatto a far gol, pronunciò una frase che divenne

La “Mano de Dios”, appunto: se ne parlò per decenni, si fecero film. Ebbene, al culto popolare per la “Mano de Dios” si aggiunge adesso una novità. La propone Ciro di Maio, pizzaiolo originario di Frattamaggiore, nel Napoletano, che oggi ha aperto a Brescia la sua “San Ciro”, una pizzeria fucina di progetti sociali.

Ciro idolatra Maradona e ascoltando le sue canzoni ha deciso di creare una innovativa pizza, la “Mano de Dios”, la pizza fatta a forma di mano che tiene sul palmo un’enorme e succosa mozzarella di Bufala Campana dop di Mondragone, che viene decorata con una scarpetta di pomodorini datterini fatti direttamente alla San Ciro, basilico fresco in uscita e olio dop Terra di Bari a sigillare una pizza unica, semplice ed emozionante. Ciro ha presentato sui social la propria idea con un video nel quale racconta in napoletano la propria creatura, in pochi minuti ha ricevuto centinaia di like ed è diventato virale, come peraltro è capitato anche ad altri video di Ciro.

“Amo Napoli, amo Frattamaggiore, amo la mia terra, amo Maradona e per questo ho deciso di creare questa pizza, per dedicarla alla mia gente e a chi ama la pizza”, dice Ciro di Maio, orgoglioso della propria creatura. Va detto che l’idea piace anche ai ha proposta in menù, in molti stanno facendo chilometri per provare a degustare la simpatica iniziativa culinaria di Ciro. Lui spiega a tutti i clienti le sue motivazioni.

“La mozzarella sul palmo della mano è come il mondo, come se il mondo stesso fosse capace di esser bloccato dalla Mano de Dios, dalla mano di Maradona che tutti abbiamo amato”.

È questa l’ultima iniziativa di Ciro Di Maio, pizzaiolo classe 1990. Nel 2015 decide di cercare nuove opportunità trasferendosi in Lombardia. Così è cominciata l’avventura di “San Ciro”.

Il nome del locale è un omaggio ai nonni di Ciro, sia dal lato materno che paterno, figure fondamentali nella sua vita.

Suo padre, in particolare, ha dedicato il suo tempo al volontariato e all’aiuto dei giovani tossicodipendenti, collaborando con una comunità per offrire loro una possibilità di uscire dalla droga e ricostruire una vita migliore.

Ciro si considera oggi un privilegiato e ha deciso di offrire ai meno fortunati la possibilità di trovare lavoro. Nei primi mesi del 2023, infatti, ha insegnato l’arte della pizza ai detenuti del carcere Canton Mombello di Brescia, grazie a un progetto sviluppato in collaborazione con Luisa Ravagnani, garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Brescia, e sostenuto dalla direttrice del carcere, Francesca Paola Lucrezi.

ciro

Il video:

SCHEDA SAN CIRO Ciro Di Maio nasce a Frattamaggiore, un comune del Napoletano, nel 1990. Mamma casalinga, papà dal passato burrascoso. Le sue prime esperienze nel lavoro sono a 14 anni, poi si iscrive all’Alberghiero, ma a 18 anni lascia gli studi e inizia a lavorare.  Nel 2015, la svolta: trova un lavoro da pizzaiolo per una grossa catena in Lombardia, poi riesce a rilevare quella pizzeria assieme a sei soci, infine diventa titolare unico.

È così che è iniziata l’avventura “San Ciro”, il suo locale a Brescia (vicino al multisala Oz, in via Sorbanella) che oggi impiega una quindicina di persone ed è noto per la veracità delle sue pizze, ma anche per il suo menù alla carta di alta cucina. Un locale amato perché rappresenta la tradizione napoletana, a partire dagli ingredienti: olio dop, mozzarella di bufala campana dop, pomodorino del Piennolo, ricotta di bufala omogeneizzata e porchetta di Ariccia Igp. Fondamentale è la umidità di giornata. In menù ha la pizza verace, ma anche il battilocchio, la pizza fatta da un impasto fritto nell’olio bollente e subito servito avvolto in carta paglia. Le pizze sono tutte diverse, sono fatte artigianalmente. Ciro lo ripete spesso.

“Mi piace tirare le orecchie alle pizze, ognuna ha il suo carattere e deve mostrarlo, odio le pizze perfettamente rotonde e se c’è più pomodoro da una parte rispetto ad un’altra è perché usiamo pomodori veri”.

Molti i vip che lo amano, le pareti del suo ristorante sono piene di fotografie.

Tra le altre anche Eva Henger, che è stata a cucinare pizze una sera da lui.

Senza dimenticare i giocatori del Brescia Calcio, che quando possono, anche dopo le partite, lo passano a salutare. Ciro ama le iniziative benefiche.

Oltre al lavoro in carcere per formare i detenuti a diventare pizzaioli, Ciro si è dedicato anche alla formazione nel Rione Sanità di Napoli, un quartiere che gli ricorda la strada in cui è cresciuto, via Rossini a Frattamaggiore.

L’istituto che ha accolto il suo progetto è stato l’Istituto alberghiero D’Este Caracciolo, ha portato a termine delle lezioni online a dei ragazzi che seguono l’indirizzo enogastronomico e l’indirizzo sala e accoglienza.

ciro di maio

 

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Golden Boy 2024: candidati e albo d’oro

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Tutte le informazioni sul premio dedicato ai migliori giovani d’Europa: il Golden Boy 2024. La lista dei giocatori e l’albo d’oro dei precedenti vincitori.

Juventus

Golden Boy 2024: Kenan Yildiz tra i candidati

Anche quest’anno, siamo pronti per conoscere il nome del miglior Under 21 militante in Europa, che tra qualche mese conquisterà il Golden Boy 2024.

Sono 100 i giocatori inseriti nella lista che verrà costantemente aggiornata in base al Foootball Benchmark Index: parametro che tiene in considerazione le prestazioni in campo e che verrà modificato mensilmente fino al prossimo ottobre.

I nomi saranno ridotti di mese in mese fino alla votazione finale dei giurati, che dovranno fare le loro scelte sui 25 giocatori rimasti.

Ogni giurato ha diritto a cinque voti: 10 punti per la prima preferenza, 7 per la seconda, 5 per la terza, 3 per la quarta e 1 per la quinta.

Indice

Di seguito la lista dei 100 candidati

  • Niv Yehoshua (Israele, Maccabi Petah Tikva)
  • Viktor Dukanovic (Montenegro, Hammarby)
  • Sergey Pinyaev (Russia, Lokomotiv Mosca)
  • Lucas Mincarelli (Francia, Montpellier)
  • Simone Pafundi (Italia, Losanna)
  • Silvano Vos (Olanda, Ajax)
  • Marin Soticek (Croazia, Lokomotiva Zagabria)
  • Ismael Gharbi (Spagna, Stade Lausanne-Ouchy)
  • Akdukodir Khusanov (Uzbekistan, Lens)
  • Gabriel Slonina (Stati Uniti, Eupen)
  • Andrey Santos (Brasile, Strasburgo)
  • Oliver Braude (Norvegia, Heerenveen)
  • Umut Tohumcu (Germania, Hoffenheim)
  • Anton Kade (Germania, Basilea)
  • Christopher Bonsu Baah (Ghana, Genk)
  • Nikola Zecevic (Serbia, Hacken)
  • Amady Camara (Mali, Sturm Graz)
  • Joel Ordonez (Ecuador, Club Brugge)
  • Yevgeniy Pastukh (Ucraina, Rukh Lviv)
  • Orri Oskarsson (Islanda, Copenhagen)
  • Ezechiel Banzuzi (Olanda, Leuven)
  • Arthur Piedfort (Belgio, Westerlo)
  • Ruben van Bommel (Olanda, AZ Alkmaar)
  • Yasin Ozcan (Turchia, Kasimpasa)
  • Valentin Carboni (Argentina, Monza)
  • Lewis Hall (Inghilterra, Newcastle)
  • Moreno Zivkovic (Croazia, Dinamo Zagabria)
  • Kassoum Ouattara (Francia, Monaco)
  • Gustavo Sá (Portogallo, Famalicao)
  • Ronny Bardghji (Svezia, Copenhagen)
  • Angelo (Brasile, Strasburgo)
  • Kosta Nedeljkovic (Serbia, Stella Rossa)
  • Mateus Fernandes (Portogallo, Estoril Praia)
  • Bogdan Slyubyk (Ucraina, Rukh Lviv)
  • Semih Kiliçsoy (Turchia, Besiktas)
  • Christian Mawissa Elebi (Francia, Tolosa)
  • Dean Huijsen (Spagna, Roma)
  • Anan Khalaili (Israele, Maccabi Haifa)
  • Noah Sadiki (Repubblica Democratica del Congo, Union Saint-Gilloise)
  • Mohamed-Ali Cho (Francia, Nizza)
  • Nikolas Sattlberger (Austria, Rapid Vienna)
  • Roger Fernandes (Portogallo, Braga)
  • Tobias Slotsager (Danimarca, Odense)
  • Carlos Baleba (Camerun, Brighton)
  • Samson Baidoo (Austria, Salisburgo)
  • Mads Enggard (Danimarca, Randers)
  • Assane Diao (Spagna, Betis)
  • Samu Omorodion (Spagna, Alaves)
  • Jack Hinshelwood (Inghilterra, Brighton)
  • Brajan Gruda (Germania, Mainz)
  • Jorne Spileers (Belgio, Club Brugge)
  • Lamine Camara (Senegal, Metz)
  • El Hadji Malick Diouf (Senegal, Slavia Praga)
  • Vitor Roque (Brasile, Barcellona)
  • Kacper Urbanski (Polonia, Bologna)
  • Facundo Buonanotte (Argentina, Brighton)
  • Antonio Nusa (Norvegia, Club Brugge)
  • Wilson Odobert (Francia, Burnley)
  • Mario Stroeykens (Belgio, Anderlecht)
  • Jeanuel Belocian (Francia, Rennes)
  • Max Finkgrafe (Germania, Colonia)
  • Mathias Delorge (Belgio, Sint-Truidense VV)
  • Evan Ferguson (Irlanda, Brighton)
  • Ibrahim Osman (Ghana, Nordsjaelland)
  • Matte Smets (Belgio, Sint-Truidense VV)
  • Lucas Bergvall (Svezia, Djurgarden)
  • Karim Konaté (Costa d’Avorio, Salisburgo)
  • Habib Diarra (Senegal, Strasburgo)
  • Kristian Hlynsson (Islanda, Ajax)
  • Malick Fofana (Belgio, Lione)
  • Désiré Doué (Francia, Rennes)
  • Hugo Larsson (Svezia, Eintracht)
  • Guillaume Restes (Francia, Tolosa)
  • Rokas Pukstas (Stati Uniti, Hajduk Spalato)
  • Lewis Miley (Inghilterra, Newcastle)
  • Andreas Schjelderup (Norvegia, Nordsjaelland)
  • Youssoufa Moukoko (Germania, Borussia Dortmund)
  • Bilal El Khannouss (Marocco, Genk)
  • Yankuba Minteh (Gambia, Feyenoord)
  • Kenan Yildiz (Turchia, Juventus)
  • Ilias Akhomach (Marocco, Villarreal)
  • Michael Kayode (Italia, Fiorentina)
  • Gavi (Spagna, Barcellona)
  • Arthur Vermeeren (Belgio, Atletico Madrid)
  • Cristhian Mosquera (Spagna, Valencia)
  • Adam Wharton (Inghilterra, Crystal Palace)
  • Aleksandar Pavlovic (Germania, Bayern Monaco)
  • Jamie Bynoe-Gittens (Inghilterra, Borussia Dortmund)
  • Jorrel Hato (Olanda, Ajax)
  • Oscar Gloukh (Israele, Salisburgo)
  • Mathys Tel (Francia, Bayern Monaco)
  • Kobbie Mainoo (Inghilterra, Manchester United)
  • Rico Lewis (Inghilterra, Manchester City)
  • Savio (Brasile, Girona)
  • Pau Cubarsí (Spagna, Barcellona)
  • Leny Yoro (Francia, Lille)
  • Alejandro Garnacho (Argentina, Manchester United)
  • Joao Neves (Portogallo, Benfica)
  • Warren Zaire-Emery (Francia, PSG)
  • Lamine Yamal (Spagna, Barcellona)

L’albo d’oro

  • 2003 – Rafael van der Vaart, Ajax
  • 2004 – Wayne Rooney, Everton e Manchester United
  • 2005 – Lionel Messi, Barcellona
  • 2006 – Cesc Fabregas, Arsenal
  • 2007 – Sergio Aguero, Atletico Madrid
  • 2008 – Anderson, Manchester United
  • 2009 – Alexandre Pato, Milan
  • 2010 – Mario Balotelli, Inter e Manchester CIty
  • 2011 – Mario Gotze, Borussia Dortmund
  • 2012 – Isco, Malaga
  • 2013 – Paul Pogba, Juventus
  • 2014 – Raheem Sterling, Liverpool
  • 2015 – Anthony Martial, Monaco e Manchester United
  • 2016 – Renato Sanches, Benfica e Bayern Monaco
  • 2017 – Kylian Mbappé, Monaco e PSG
  • 2018 – Matthijs de Ligt, Ajax
  • 2019 – Joao Felix, Benfica e Atletico Madrid
  • 2020 – Erling Haaland, Borussia Dortmund
  • 2021 – Pedri, Barcellona
  • 2022 – Gavi, Barcellona
  • 2023 – Jude Bellingham, Borussia Dortmund e Real Madrid

Come votare il Golden Boy

Le votazioni per l’elezione del Golden Boy 2024 non sono ancora aperte: presumibilmente partiranno nel mese di giugno (come accaduto nel 2023) e chiunque potrà farlo online sul sito di Tuttosport.

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Napoli serve (almeno) l’ottavo posto

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È un cambiamento di prospettiva significativo per il Napoli, passare dallo scudetto alla lotta per evitare i turni preliminari di Coppa Italia. Si cerca almeno di conquistare l’ottavo posto.

Napoli-Salernitana

Napoli

La situazione attuale del Napoli rappresenta un brusco cambiamento rispetto alla stagione precedente, in cui la squadra ha difeso lo scudetto. Tuttavia, la performance del Napoli nella stagione 2023/24 potrebbe essere ricordata per il rischio di diventare una delle peggiori squadre ad aver difeso il titolo l’anno successivo.

Sebbene non sia la peggiore nella storia del calcio italiano, questa possibilità mette in luce le sfide che le squadre affrontano nel mantenere un alto livello di competitività nel tempo.

Nelle ultime giornate di campionato, l’obiettivo minimo per il Napoli potrebbe essere quello di difendere almeno l’ottavo posto in classifica. Questo piazzamento avrebbe importanti conseguenze, soprattutto per la partecipazione alla Coppa Italia nella stagione successiva.

Coppa Italia

Coppa Italia

Infatti, i primi otto posti in classifica garantiscono l’accesso diretto agli Ottavi di Finale della Coppa Italia, consentendo alle squadre di iniziare prima con le partite ufficiali rispetto alle squadre classificate dal nono al ventesimo posto.

Inoltre, l’ottavo posto in classifica garantirebbe ai partenopei l’ultimo posto disponibile per le Coppe Europee.

Tuttavia, la qualificazione dipenderebbe anche dai risultati delle squadre italiane nelle competizioni europee in corso.

Ad esempio, se una squadra italiana vincesse la Conference League, il numero di posti disponibili per altre squadre italiane in quella competizione diminuirebbe.

Allo stesso modo, i risultati delle squadre italiane in Champions League ed Europa League influenzerebbero la distribuzione dei posti nelle competizioni europee per la stagione successiva.

In sintesi, la posizione del Napoli in classifica nelle ultime giornate di campionato avrà un impatto significativo sulla sua partecipazione alle coppe nazionali ed europee nella stagione successiva, e l’obiettivo dell’ottavo posto potrebbe essere cruciale per il suo futuro in queste competizioni.

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Milan, cessioni riscatti e Champions League: oltre 200 milioni per il mercato!

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Milan

Milan, lo aveva chiaramente detto la dirigenza davanti alle telecamere diverso tempo fa, i soldi incassati dal Milan per le cessioni, gli introiti Champions e i riscatto verranno interamente investiti per il mercato estivo.

Lo abbiamo scritto ieri, il Milan è un club decisamente liquido con un patrimonio netto positivo da 180 milioni e una spesa per giocatori e allenatore che non va oltre il 30% dei ricavi. C’è margine per spingere il piede sull’acceleratore e ci sarebbe anche senza entrate ulteriori.

Un tesoretto importante quello che si troverà in mano Giorgio Furlani, insieme a Geoffrey Moncada Zlatan Ibrahimovic. Iniziamo a parlare dei 50 milioni di euro rivenienti dalla qualificazione alla Champions.

Oltre a questo, non possiamo non avvalorare i riscatti di De Ketelaere Saelemaekers, ormai certi e che porteranno nelle casse rossonere una cifra intorno ai 35 milioni di euro, con particolare attenzione anche alla posizione di Daniel Maldini al Monza il quale potrebbe essere ceduto a 5 milioni.

Oltre a questo, a partire potrebbero essere in due: Maignan Bennacer. Il primo perché ancora ad oggi non si è trovata l’intesa sul rinnovo del contratto e le avances di Bayern Monaco Chelsea stanno diventando pressanti.

Sul piatto offerte intorno ai 60-70 milioni di euro. Per quanto riguarda l’algerino, sappiamo che l’Arsenal avrebbe in pancia un’offerta da 40 milioni, sebbene la clausola rescissoria sia di 50.

Discorsi aperti per quanto riguarda Tomori Theo Hernandez. Il primo verrà ceduto esclusivamente se non farà parte del progetto del nuovo allenatore e soprattutto se vi saranno offerte superiori ai 40 milioni.

Per quanto riguarda Theo, i rossoneri sono decisamente in difficoltà a proporre un contratto economicamente più vantaggioso a causa del Bayern Monaco che da decisamente sul serio, promettendo al ragazzo uno stipendio a doppia cifra.

 

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