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La corsa di Miguel: evento per gli sportivi desaparecidos
La Corsa di Miguel: in memoria dell’atleta, dei 30000 desapericidos e di tutte le vittime di soprusi. L’evento internazionale che dal 2000 si tiene a Roma.
Era l’8 gennaio 1978 quando il maratoneta e poeta Miguel Sánchez venne prelevato da casa a bordo della Ford Falcon con i vetri oscurati che il regime argentino utilizzava per arrestare e far sparire per sempre i dissidenti.

La famosa Ford Falcon su cui salì anche Miguel Sanchez
Un po’ di storia
La speranza del governo Videla è quella che tutte le vittime della sua repressione cadano facilmente nell’oblio. Invece sono rimasti impressi nella memoria, diventando tristemente famosi come i detenidos desaparecidos.
I presunti dissidenti venivano rapiti, torturati, anche gettati vivi dagli aerei o comunque uccisi. Il tutto appoggiato da Kissinger, politico e diplomatico statunitense premio Nobel per la pace nel 1973.
Oltre a Miguel e gli altri sportivi desaparecidos
Quella stessa estate proprio in Argentina si svolge il Mondiale di calcio. Evento fortemente voluto dal regime: è un’occasione di propaganda per rilanciare l’immagine della Nazione.
Miguel Sánchez, soprannominato Correcaminos faceva parte della Juventud Peronista, ma la sua attività politica era molto relativa: il suo mondo era l’atletica. Era stato anche calciatore nel club Gimnasia y Esgrima di La Plata, ma poi aveva scoperto l’atletica ed era stato subito grande amore.
Come Miguel numerosi sono stati gli altri sportivi che hanno subìto la stessa sorte: giocatori di scacchi, di hockey, calciatori, cestisti, canottieri, ginnasti e tennisti.
Tra loro l’attaccante Carlos Rivada dell’Huracán de Tres Arroyos e Antonio Piovoso, portiere di riserva del Gimnasia y Esgrima di La Plata.
Il Mondiale
L’occasione troppo ghiotta di riscatto – visti i precedenti campionati persi – e di facile propaganda, convinsero il dittatore a investire fondi importanti per il Campionato Mondiale di Calcio.
Nel 1976 fu creato ufficialmente l’EAM 78 (Ente Autárquico Mundial ’78) organismo autonomo e con pieni poteri dedicato esclusivamente all’organizzazione dell’evento.
La stampa internazionale evitò di approfondire le questioni politiche. Poche e sporadiche furono le iniziative di boicottaggio. Interessi economici o ritorsioni misero a tacere le poche voci che si alzarono.
Come per esempio il caso del brasiliano João Havelange, presidente FIFA, che confermò l’assegnazione del Mondiale all’Argentina. Ma solo perché ottenne la liberazione di politici brasiliani arrestati perché sospetti dissidenti del regime.

Argentina ’78
Poche nazioni si opposero, pochi giornalisti parlarono della protesta delle cosiddette Madri di Plaza de Mayo.
Neanche i calciatori presero posizioni o si opposero apertamente. L’assenza dell’olandese Johan Cruijff fu per motivi di sicurezza personale; il ritiro del capitano della nazionale argentina Jorge Carrascosa non fu per motivi politici.
Solo il calciatore tedesco Paul Breitner, terzino sinistro e centrocampista, manifestò apertamente il suo dissenso. Effettivamente durante la sua carriera non ha mai tenuto nascoste le sue ideologie politiche.
La maratona a Roma
La prima edizione nasce da un’idea del giornalista della Gazzetta dello Sport Valerio Piccioni e organizzata dal Club Atletico Centrale in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sportive del Comune di Roma.
L’evento si è ripetuto poi a Barcellona, in Brasile, a Buenos Aires e in altre città dell’Argentina.
Dichiara lo stesso Piccioni ai microfoni di Calciostyle “La corsa di Miguel è un modo per mischiare ricordo e futuro. Naturalmente si ricorda Miguel Sánchez un podista e poeta desaparecidos. I suoi chilometri, le sue corse, le sue poesie. Però lo si fa cercando di declinare proprio i suoi valori nel modo più inclusivo possibile”.
“Perché Miguel attraverso lo sport voleva trasmettere un messaggio molto chiaro” continua il giornalista “lo sport serve per conoscere e per conoscerci. E proprio questo approccio e sogno vive nella corsa di Miguel. Persone che corrono con velocità diverse, con origine ed età diverse corrono insieme. E tutto questo all’insegna della bellezza del conoscersi per sport”.
Conclude con una frase dello stesso atleta e poeta “L’importante non è vincere ma che tutti abbiano un paio di scarpe per poterci provare”.
“Di tutti, per tutti, con tutti” lo slogan della Corsa di Miguel
Si legge nel comunicato stampa “L’appuntamento, organizzato dal Club Atletico Centrale e dall’Uisp con la collaborazione di Aics, prevede due percorsi di 10 e 3 chilometri, la passeggiata per scuole e famiglie della Strantirazzismo, la corsa (o camminata) contro tutte le discriminazioni.
Partirà alle 9.30 la gara più lunga per poi dare spazio alle 10.45 a quella più corta. Per entrambe la suggestiva linea del traguardo sarà posta all’interno dello stadio Olimpico di Roma.
La Corsa di Miguel è nata nel 2000 con la partecipazione di 356 podisti e nell’edizione 2023 ha sfiorato le 10mila presenze.
Il percorso si snoda fra il Lungotevere, Ponte Milvio, la pista ciclabile nel tratto vicino al Foro Italico e il passaggio per gli impianti iconici del Centrale del Tennis e dello Stadio del Nuoto”.
Per informazioni e iscrizioni visitare il sito.
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Milan, Icardi resta in Turchia fino all’estate? I dubbi sulle sue dichiarazioni
Milan, è sicuramente un attaccante che in queste ultime settimane viene spesso accostato alla galassia rossonera. Tuttavia Icardi sembra aver voluto fare chiarezza con dichiarazioni a nostro modo di vedere piuttosto criptiche.
Icardi al Milan a gennaio? E’ sicuramente una voce insistente di mercato. Noi di Calcio Style ci siamo spinti oltre andando a raccogliere informazioni dettagliate e trovando importanti conferme in merito alla volontà del ragazzo di trasferirsi in Italia. Sì, ma quando?
Sembrava ci fossero tutti i presupposti per vederlo con la maglia rossonera già a gennaio visto che Massimiliano Allegri, non potendo avere Vlahovic, sta comunque cercando un attaccante dalle caratteristiche dell’argentino.
Icardi ha un contratto in scadenza a giugno e ovviamente ha mal digerito le critiche ricevuto in seguito alla partita di Champions League contro il Monaco. Ecco le sue dichiarazioni:” Godetevi Icardi per qualche mese ancora, poi vi mancherò“.
Parole rivolte ai giornalisti turchi che fanno quindi trasparire due cose, un sicuro malcontento nei confronti del Galatasaray e la conseguente volontà di andarsene, ma solo in estate.
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Roma: Claudio Ranieri al top a Trigoria col Passaporto Ematico
Claudio Ranieri protagonista incontrastato di prevenzione sportiva. In queste ore l’attivissima Fondazione Fioravante Polito di Santa Maria di Castellabate (guidata alla perfezione dal Presidente Davide Polito) è stata ospite a Trigoria. Qui ha consegnato a Claudio Ranieri l’importante nomina di Ambasciatore del Passaporto Ematico nel Mondo. Ebbene sì, si tratta di un vero e proprio assist di solidarietà, da autentici campioni dentro e fuori dal rettangolo di gioco. Una grande iniziativa!
LA FONDAZIONE POLITO E IL PASSAPORTO EMATICO
Intanto, nei giorni scorsi, si è tenuta al Neuromed Pozzilli (Isernia) la cerimonia del Premio Andrea Fortunato (ideato da Fondazione Polito) per celebrare l’indimenticato calciatore ex Juventus. Un tripudio di emozioni e di calore per un evento che ha fatto registrare ancora una volta un grande successo di partecipazione. Tra i premiati Giovanni Malagò e Mauro Balata.
Il valore del Passaporto ematico: uno strumento essenziale per la prevenzione nel pianeta sportivo
Il Passaporto ematico rappresenta senza ombra di dubbio uno strumento innovativo di tutela per gli atleti. La prevenzione nello sport è fondamentale, punto e basta! Attraverso controlli regolari e accurati, permette di individuare eventuali rischi e di garantire una maggiore sicurezza durante l’attività sportiva. Che dire, non ci sono dubbi. Non si tratta soltanto di un documento sanitario fondamentale, bensì di una vera e propria conquista per la prevenzione e la protezione della salute nello sport. Chapeau!

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Stadio Roma, ci siamo: c’è la data del progetto definitivo
La presentazione del progetto definitivo del nuovo stadio della Roma a Pietralata si avvicina e la svolta sembra davvero ad un passo. Attesi i Friedkin nella Capitale.
Dicembre sarà un mese cruciale per il futuro della Roma, e non solo in campo. Il club giallorosso continua infatti a lavorare senza sosta per presentare entro fine anno il progetto definitivo per il nuovo stadio nella zona di Pietralata. Della costruzione di un nuovo impianto di proprietà del club si parla da decenni, ma sembra che si sia arrivati finalmente ad una svolta. Secondo l’indiscrezione rilanciata da Radio Manà Sport, è stata fissata dal data di presentazione del progetto definitivo al Campidoglio, per il 16 dicembre.
Martedì prossimo è una data da cerchiare sul calendario per tutti i tifosi romanisti che da anni si aspettano di una nuova casa. Per presentare i documenti ci si aspetta che i proprietari del club, Dan e Ryan Friedkin, facciano tappa nella Capitale.

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