Serie A
Roma: statistiche disastrose contro le top-10, i numeri
La Roma chiude il 2023 al 7° posto della Serie A. Classifica al disotto delle aspettative, resoconto scontri diretti in deficit. I numeri dei singoli.
Roma, 6 punti su 24 contro le prime 10 della classifica:
La Roma nei confronti con le squadre che occupano le prime 10 posizioni ha ottenuto solo 6 punti su 24. I giallorossi devono ancora giocare con l’Atalanta, sfida che chiuderà il girone d’andata.
La squadra di José Mourinho ha battuto soltanto il Napoli delle squadre in top-10. In casa la Roma ha vinto contro i partenopei, pareggiato con la Fiorentina e perso con il Milan.
In trasferta i capitolini, oltre alla fresca sconfitta con la Juventus, hanno perso anche a Bologna ed a Milano sponda neroazzurra. Finite in parità il derby in casa della Lazio e la sfida contro il Torino.
In 8 scontri diretti, manca come detto quello con l’Atalanta di domenica 7 gennaio, la Roma ha segnato solo 5 gol. Contro il Napoli unico incontro con 2 gol e unica vittoria.
Lukaku e compagni hanno segnato solo in 4 di queste 8 partite. I marcatori dei 5 gol negli scontri diretti sono stati: Lukaku con 3 realizzazioni ed un gol a testa per Spinazzola e Pellegrini.
Invece i gol subiti sono stati 8 , solo contro Napoli e Lazio Rui Patricio ha mantenuto inviolata la sua porta.
I numeri dei singoli:

BRYAN CRISTANTE ( FOTO DI FORNELLI SALVATORE, KEYPRESS )
Sempre in campo nelle 18 partite stagionali di Serie A 3 giocatori: Rui Patricio, Cristante e Mancini.
Hanno disputato tutti i minuti senza mai essere sostituiti solo i primi due, il difensore si è fermato a 1517 minuti contro i 1620 del centrocampista e del portiere. Non sono conteggiati i minuti di recupero.
Sono 12 i calciatori ad aver segnato almeno un gol. Capocannoniere della squadra Romelu Lukaku, per lui 8 gol ed 1 assist in 15 presenze.
Secondo per gol, ma primo per assist con 6, Paulo Dybala con 4 reti in 12 match disputati sempre da titolare.
terzo marcatore, a quota 3 gol Andrea Belotti, per lui anche 2 assist in 12 presenze.
A 2 realizzazioni ci sono poi: Aouar, Cristante, El Shaarawy, Mancini e Pellegrini.
Il portiere portoghese Rui Patricio è solo al quindicesimo posto in classifica per parate, con 34 contro le 72 di Di Gregorio primo in questa classifica.
Lukaku è il terzo giocatore del campionato per fuorigioco con 14, Solo Osimhen 17 e Caputo 15 volte sono stati pescati più volte dell’attaccante belga oltre l’ultimo difensore.
Cristante, al pari di Kvaratskhelia, è primo per numero di tiri fuori dallo specchio, con 20 tentativi. Il centrocampista è in testa anche alla classifica dei falli commessi, sono 40 in questo caso è alla pari con il difensore del Torino Buongiorno.
Leandro Paredes con 9 cartellini gialli, è il giocatore più ammonito in questa stagione in Serie A.

JOSE MOURINHO CARICA PAULO DYBALA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI, KEYPRESS)
Dybala, al pari di Thuram, è primo nella classifica degli assist con 6.
Roma, le statistiche di squadra:
La Roma ha attualmente il terzo miglior attacco della Serie A, dopo le milanesi, con 30 gol segnati. Questo grazie ad una più che buona percentuale realizzativa, di 1 gol ogni 7,43 tiri.
Nella classifica dei tiri i giallorossi sono solo all’11° posto con 223, contro i 314 del Napoli primo in questa classifica.
Con 20 reti al passivo la Roma è ottava nella classifica delle migliori difese, al pari di Milan e Atalanta. Prima l’Inter con 8, poi Juventus 11, Bologna 15, Fiorentina, Monza e Torino 18, Lazio 19. Quindi tra le prime 11 solo il Napoli ha subito più gol, 21.
Serie A
Como, cosa non ha funzionato all’Olimpico?
Il Como colleziona la seconda sconfitta di fila, contro la Roma dopo quella con l’Inter, e resta nuovamente a secco di punti. La classifica però sorride ancora.
La squadra di Fabregas esce a testa alta dall’Olimpico ma senza punti. Alcuni episodi hanno condizionato la partita e in campo non si è visto il solito gioco frizzante dei lariani.
Como, Fabregas è tranquillo: “Miglioreremo ancora, sia io che la squadra”
Una gara giocata su ritmi elevati sin dai primi minuti, che hanno costretto gli ospiti a intensificare il pressing offensivo ma allo stesso tempo soffrire quello uomo su uomo voluto da Gasperini. La prima vera sliding door della partita arriva intorno al 30′ con il cambio forzato di Diao, causa infortunio.
La scelta di un tridente leggero dal 1′ ha influito anche sul baricentro della squadra, che nel secondo tempo con l’ingresso di Douvikas (entrato proprio al posto del senegalese) ha conquistato campo e creato maggiori pericoli dalle parti di Svilar.
Per ammissione dello stesso Fabregas tuttavia, è stata la classica partita fisica dove: “O hai tanta qualità e fisicità come loro e vai in porta uno contro uno contro il portiere, oppure se iniziano loro a vincere i duelli è una partita che si può aprire perché c’è movimento, c’è mobilità e chi recupera palla può fare transizioni“.
Dunque anche per via della continua ricerca dall’altra parte di contrasti, situazioni di uno contro uno e transizioni più rapide, la solita strategia offensiva del Como non ha avuto effetto. Il gol di Wesley poi ha destabilizzato ancor di più lo stato psicologico della squadra che, nonostante ci fosse ancora una mezz’ora buona per provare a riprenderla, non è riuscita a trovare la giocata giusta per andare in porta.
Dopo l’Inter il tecnico spagnolo ha spiegato che tra le due squadre c’è stato un gap incolmabile attualmente, citando la prestazione di Dimarco e Bastoni del loro giocare a memoria per sottolineare quanta strada debba ancora fare la sua squadra per arrivare a certi livelli. Tuttavia è da elogiare anche quanto fatto fino a questo punto, dalla Serie B alla stabilità fra le prime 10 (o anche 7) della Serie A.

CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Fiorentina, torna Christensen: Martinelli può partire in prestito?
La Fiorentina sta vivendo delle grandissime difficoltà in questa stagione, questo è noto a tutti. A gennaio tornerà Christensen dopo il prestito allo Sturm Graz e Martinelli potrebbe partire in prestito.
La Fiorentina si trova all’ultimo posto nella classifca della Serie A, con soli 6 punti conquistati in 15 partite di campionato.
0 vittorie, 6 pareggi, 9 sconfitte, 12 reti realizzate e 26 subite.
De Gea è inevitabilmente calato, dato il rendimento sorprendentemente negativo della viola in questa stagione.

DAVID DE GEA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, il ritorno di Christensen chiude Martinelli
In Conference League era stato lanciato in campo Tommaso Martinelli contro il Mainz, ma dopo quella gara non ha più toccato campo il portiere classe 2006.
Con il ritorno di un portiere più esperto come Christensen, lo spazio per trovare minutaggio diventa sempre meno. Il prestito potrebbe essere la logica soluzione.
Durante la scorsa sessione estiva di calciomercato sono arrivate offerte da vari club di Serie B per il giovane, ma la decisione del calciatore è stata quella di volersi giocatore le proprie carte a Firenze.
Una scelta che ad oggi non sta dando i propri frutti, tanto che un ripensamento sembra essere la strada più probabile per il percorso del portiere.
Crescere in una piazza più piccola, senza errori e con la possibilità di tornare più pronto fi prima, potrebbe aiutarlo a diventare il successore di De Gea.
Serie A
Inter, Dumfries: “Mese difficile, ma ora sto meglio”
Denzel Dumfries si racconta: “È stato un mese duro, ma il peggio è alle spalle” dopo l’operazione che ha tenuto in apprensione i tifosi dell’Inter.
Il ritorno in campo di Denzel Dumfries
Denzel Dumfries, il terzino olandese dell’Inter, ha recentemente parlato della sua esperienza post-operatoria. Dopo un mese di assenza dal campo, Dumfries ha condiviso le sue sensazioni, sottolineando come il momento più critico sia ormai superato. L’intervento al quale è stato sottoposto ha tenuto in apprensione non solo i suoi fan, ma anche l’intero staff nerazzurro, consapevole dell’importanza del giocatore per la squadra. Dumfries ha dichiarato: “È stato un mese duro, ma il peggio è alle spalle”, rassicurando così i sostenitori dell’Inter sulla sua prossima ripresa.
L’importanza per l’Inter
L’assenza di Dumfries ha rappresentato una sfida per l’Inter, che ha dovuto adattare la sua formazione in attesa del ritorno del terzino. La sua presenza in campo è fondamentale per la dinamica e l’equilibrio della squadra, grazie alla sua capacità di coprire ampie porzioni del campo e di contribuire sia in fase difensiva che offensiva. Con il recupero di Dumfries, l’Inter può ora guardare con maggiore fiducia ai prossimi impegni, sperando di mantenere una posizione di rilievo in campionato.

DENZEL DUMFRIES IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio
.@Inter, Denzel Dumfries dopo l’operazione: “È stato un mese duro, ma il peggio è alle spalle”https://t.co/sRXROBuz3t
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) December 16, 2025
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