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UFFICIALE: Udogie rinnova con il Tottenham
A pochi mesi dall’inizio della sua avventura con il Tottenham, Udogie ha già stregato tutti. Tanto da meritarsi subito un rinnovo di contratto.
Acquistato nell’estate del 2022, quando sulla panchina degli Spurs c’era ancora Antonio Conte, Udogie sembrava non avere futuro al Tottenham dopo l’arrivo di Ange Postecoglu.
L’ex-Udinese e Verona aveva sempre e solo giocato in una difesa a tre e sembrava apparentemente incompatibile con il modo di difendere portato dal tecnico greco.
Invece, a furia di ottime prestazioni, il talento italiano è diventato sin da subito un pilastro del nuovo ciclo degli Spurs. Tanto da meritarsi subito un nuovo contratto, a meno di sei mesi dal suo arrivo in Inghilterra.
Udogie rinnova fino al 2030
Tramite un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, il Tottenham ha dichiarato di aver rinnovato il contratto di Destiny Udogie.
La scadenza del precedente accordo, inizialmente prevista per il 30 Giugno del 2027, è stata estesa sino al 30 Giugno 2030. I dettagli del nuovo contratto non sono noti, ma ci teniamo a smentire quanto riportato da alcuni fonti italiane.
Innanzitutto, non è vero che l’ingaggio di Udogie è stato aumentato a due milioni di euro. Questo perché Destiny percepiva già due milioni netti l’anno al Tottenham. Non solo: in Italia si è parlato chiaramente di “euro“, quando in realtà il suo ingaggio è calcolato in sterline.
Secondo diverse fonti autorevoli, l’ingaggio di Udogie si attesta attorno ai 2,3 milioni di sterline. Al cambio sono poco più di 3 milioni di euro. Non ci è dato sapere se il suo stipendio sia stato adeguato, ma probabilmente sì.

Photo Source: Tottenham Twitter.
Che impatto sulla Premier!
“All Eyes on Me“, il focus sulla 16esima giornata di Premier League.
Fin qui Udogie ha giocato tutte le partite in Premier League del Tottenham in cui è stato a disposizione, ovvero 14 su 16. Ha saltato soltanto la trasferta in casa del Crystal Palace per infortunio e quella sul campo del Wolverhampton per squalifica.
In questo lasso di tempo ha servito due assist. E, nella partita dello scorso weekend contro il Newcastle, ha trovato anche il suo primo gol inglese.
La crescita di Udogie è un’ottima notizia anche per Spalletti, che per i prossimi Europei potrà contare su una coppia di terzini sinistri (lui e Di Marco) di livello internazionale.
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Djokovic al World Sports Summit di Dubai: “I miei idoli erano Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba. Da bambino amavo giocare a calcio”
Novak Djokovic, campione del Tennis e grande appassionato di calcio, rivela i suoi idoli di infanzia al World Sports Summit di Dubai, tra cui Pete Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba.
Djokovic: Un Viaggio tra Tennis e Altri Sport
Durante il prestigioso World Sports Summit di Dubai, Novak Djokovic ha condiviso con il pubblico i nomi dei suoi idoli sportivi. Tra questi, spiccano leggende come Pete Sampras nel tennis, Kobe Bryant nel basket e Alberto Tomba nello sci. Djokovic ha sottolineato come queste figure abbiano influenzato la sua carriera e ispirato il suo percorso nel mondo del tennis. “Ero un grande fan di Sampras, Bryant e Tomba, i più grandi nei loro sport”, ha affermato il campione serbo.
Un Amore per il Calcio
Oltre a parlare dei suoi idoli, Djokovic ha rivelato un dettaglio inaspettato circa la sua infanzia: la passione per il calcio. “Se non fossi diventato un tennista, cosa avrei fatto? Da bambino, amavo anche giocare a calcio”, ha confessato. Questa dichiarazione ha suscitato interesse tra gli appassionati di sport, evidenziando la versatilità e i molteplici interessi di Djokovic al di là dei campi da tennis.
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Fonte: l’account X di Schira
Novak #Djokovic to #WorldSportsSummit in Dubai: “My idols were Pete #Sampras, Kobe #Bryant and Alberto #Tomba: they were the greatest in their sports and I supported them as a fan. If I hadn’t been a tennis player, what would I have done? When I was a child, I also loved to play football…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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Baggio e il Pallone d’Oro: il “Divin Codino” celebrato al World Sports Summit di Dubai
Roberto Baggio, leggenda del calcio, partecipa al World Sports Summit a Dubai, celebrando i 32 anni dalla vittoria del Pallone d’Oro.
Un’icona del calcio al World Sports Summit
Roberto Baggio, uno dei più grandi simboli del calcio mondiale, ha fatto il suo trionfale ingresso al World Sports Summit di Dubai. Questo evento prestigioso riunisce personalità di spicco dello sport globale per discutere delle sfide e delle opportunità future nel mondo sportivo. La presenza di Baggio non solo arricchisce ulteriormente il summit, ma rappresenta anche un omaggio alla sua straordinaria carriera. Esattamente 32 anni fa, nel dicembre del 1993, Baggio otteneva il massimo riconoscimento individuale per un calciatore, il Pallone d’Oro, consacrandosi tra i migliori di sempre.
Ricordi indelebili e un futuro nello sport
Durante il suo intervento, Baggio ha condiviso momenti salienti della sua carriera e ha discusso delle potenzialità del calcio moderno. L’evento ha offerto l’opportunità di riflettere su come il calcio abbia evoluto nel corso degli anni e sulle sfide che i futuri talenti dovranno affrontare. La partecipazione di Baggio al summit non è solo un tributo al passato glorioso, ma anche un invito a guardare avanti, esplorando nuovi orizzonti per lo sport e i suoi protagonisti.
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Fonte: l’account X di Schira
One of the greatest football legend Roberto #Baggio is just arrived at #WorldSportsSummit in Dubai. Exactly 32 years ago he won the Ballon d’Or. 💎
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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FIFA, Infantino: “Non c’è mai troppo calcio, anzi ne servirebbe di più”
Gianni Infantino durante un intervento al World Sports Summit, ha delineato la visione della FIFA per un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile.
Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, in un discorso pronunciato al World Sports Summit di Dubai, ha espresso la visione dell’organo di governo mondiale del calcio: un calcio sempre più globale, inclusivo e sostenibile. Infantino ha affrontato uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni, il numero di partite e la presunta “saturazione” del calendario. Ha sottolineato la necessità di trovare un equilibrio tra calcio di club e calcio delle nazionali, tra partite significative e insignificanti.
Ha inoltre parlato degli investimenti della FIFA nello sviluppo del calcio in tutto il mondo e ha affermato: “Stiamo investendo miliardi di dollari nello sviluppo del calcio in tutto il mondo. Nei 211 Paesi tutti ricevono sovvenzioni per costruire campi e formare giocatori. Entro il prossimo anno avremo 100 accademie FIFA in 100 Paesi diversi”.
Infantino sul Mondiale per club e il Mondiale 2026
Infantino ha riservato spazio anche per parlare del Mondiale per club, uno dei progetti più ambiziosi della FIFA. Ha definito l’ultima edizione disputata negli Stati Uniti un successo commerciale e ha sottolineato l’importanza di dare spazio al calcio dei club.
Ha poi parlato delle impressionanti cifre previste per il Mondiale 2026, che si giocherà tra Stati Uniti, Canada e Messico: “48 squadre, 104 partite: 104 Super Bowl in un mese. Avremo sei o sette milioni di persone negli stadi e sei miliardi davanti alla televisione. In appena due settimane abbiamo ricevuto 150 milioni di richieste di biglietti. In 100 anni di storia della Coppa del Mondo la FIFA ne ha venduti 44 milioni in totale. È qualcosa di assolutamente incredibile”.
Il ruolo della FIFA nel calcio mondiale
Infantino ha infine ribadito il ruolo fondamentale della FIFA nel finanziamento del calcio mondiale: “Siamo l’unica organizzazione che finanzia il calcio in tutto il mondo. Senza la FIFA non ci sarebbe calcio in 150 Paesi”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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