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Chiellini: addio al calcio (giocato). Back in bianconero?
Chiellini: ritiro a scadenza contratto. Sembra scontato per lui l’inizio di una nuova carriera nella dirigenza della Juventus. Dettagli nel pomeriggio.
Giorgio Chiellini ha un curriculum lunghissimo e costellato di successi: 23 stagioni, di cui 17 in bianconero dove ha raggiunto quota 561 presenze, lo superano solo Del Piero e Buffon; 9 scudetti consecutivi, 5 Coppe Italia e 5 Supercoppe italiane; nel 2022 la vittoria nel campionato MLS. In Nazionale, di cui è stato anche capitano, ha all’attivo 117 presenze.
Un campione europeo
Tra le 117 presenze, una che ricorderà per sempre c’è quella di Wembley: la finale di Euro 2020 in cui l’Italia venne incoronata campione d’Europa.
Il difensore ha deciso di chiudere la propria carriera il 31 dicembre: in quella data scadrà il contratto con il Los Angeles FC.
Il futuro di Chiellini potrebbe essere accanto alla Vecchia Signora
La notizia era nell’aria, ma sembra quindi assumere sempre più carattere di ufficialità.
Ma dopo? C’è un posto vacante: la carica di vicepresidente della Juve. Un’opzione potrebbe infatti essere quella di succedere a Pavel Nedved, che si è dimesso il 28 novembre 2022. Sicuramente farebbe contenti società e tifoseria.
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Milan, incontro fissato: Conte parlerà con la dirigenza | I dettagli
Milan, lo avevamo anticipato in esclusiva una settimana fa e non possiamo che confermare grazie a importanti informazioni arrivate in redazione. Conte incontrerà la dirigenza rossonera, vediamo i dettagli qui di seguito.
Non possiamo che confermare la notizia che avevamo dato in esclusiva una settimana fa, ovvero che Antonio Conte, senza alcun agente, incontrerà di persona la dirigenza rossonera.
Il tutto si terrà nella sede di Via Aldo Rossi e probabilmente tramite Skype la comunicazione sarà anche estesa a Gerry Cardinale. Il patron rossonero ha infatti espresso volontà di parlare personalmente con Conte, tanto che l’incontro, secondo fonti interne, avrebbe dovuto tenersi direttamente a Londra.
L’incontro sarà tra domani o mercoledì, vi aggiorneremo sul seguito, ma riteniamo il grosso sia già stato fatto. Ricordiamo che i contatti tra le parti hanno ormai data remota, addirittura fine scorso anno.
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Casini: “Una partita di calcio? Ecco quanto inquina”
Alla vigilia della partita di Coppa Italia Lorenzo Casini ha parlato dell’impatto ambientale legato alle partite di calcio: ecco che cosa ha detto.
Il presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini ha parlato al termine di un evento che si è svolto ieri a Roma: l’European Innovation for Sustainability Summit.
Le parole di Lorenzo Casini
Queste le sue parole sull’impatto ambientale, in termini di inquinamento, di una partita di calcio.
“Una partita di calcio in un impianto non attrezzato sotto il profilo dell’ambiente e dell’efficientamento energetico, con 60mila spettatori, produce da sola lo stesso inquinamento di un automobile che fa 40 volte Rona-Hong Kong andata e ritorno. Per compensare le emissioni di CO2 prodotte da una singola partita c’è bisogno di ben 2.500 alberi in un anno”.
Come ridurre l’inquinamento?
“Il calcio, come tutti i settori industriali, produce inquinamento. Questo ha portato, a livello internazionale con il Uefa e poi anche a livello nazionale con la lega di seria A, a porsi il problema di intervenire in modo integrato e strategico. Come? Correggendo il più possibile con interventi di tutela dell’ambiente, sull’illuminazione, sul riscaldamento, sui trasporti.
Basta considerare che il 40% dell’inquinamento di una partita è prodotto dal trasporto che parte da quello delle squadre fino ai tifosi”.
Casini ha poi annunciato quale sarà la prima partita a ridotto impatto energetico: “In Italia, il prossimo 15 maggio, nella finale di Coppa Italia a Roma, per la prima volta ci sarà una partita di calcio disegnata per ridurre le emissioni sotto tutti gli aspetti: dal trasporto alla filiera alimentare fino alla raccolta dei rifiuti.
Si tratta di un progetto che si chiama Road to zero. È il percorso per la realizzazione del sogno di arrivare a una partita di calcio a zero emissioni”.
Focus
Juventus-Salernitana 1-1, le pagelle
JUVENTUS – SALERNITANA 1-1
Nella partita che avrebbe potuto portare la qualificazione matematica in Champions League si è palesemente confermato che molti giocatori della Juventus non meritano di stare dove stanno!
Le pagelle di Juventus-Salernitana 1-1
SZCZESNY 6: Sul goal preso ha provato a compiere il miracolo ma non ci è riuscito. Per il resto della partita è stato attento.
GATTI 6: Usa le maniere forti agonistiche, quelle che nel calcio si vedono spesso. Nel secondo tempo si propone anche in avanti per provare a dare supporto.
BREMER 6: Unico giocatore che nel primo tempo ci ha messo impegno sfiorando anche il goal dalla distanza. Nel secondo tempo si vede in alcuni tratti come attaccante aggiunto.
RUGANI 5: Poco preciso! (dal 77′ YILDIZ 6: Dribbla, tira, crossa, con lui cambia sempre qualcosa).
CAMBIASO 6: Corre molto, colpisce un palo, cambia spesso posizione e cerca di darsi da fare.
MCKENNIE 5: Si vede che non ne ha più, stremato, si lascia saltare spesso dagli avversari. (dal 46′ MIRETTI 6: Corre ed ha voglia, colpisce una traversa, va ancora vicino al goal con un tiro da fuori).
LOCATELLI 5: Lui il regista di centrocampo non lo può fare alla Juventus, quel ruolo non fa per lui, lento! Mezzo punto in più solo per la deviazione di tacco che consente il pareggio!
RABIOT 6: Colpa sua sul goal della Salernitana lasciando libero Pierozzi di colpire di testa. Poca roba durante la partita ma merito suo per il pareggio mettendoci la zampata per l’1-1.
KOSTIC 4.5: Involuzione di quel giocatore che ci ha abituato a tanti cross correndo su e giù per la fascia. In questa partita ha solamente confermato la sua stagione, insufficiente! (dal 46′ ILING JUNIOR 5: Si impegna ma non basta e non incide, serve molto di più a questa Juventus).
KEAN 4: Assente, fantasma, non tocca mai una palla utile! (dal 46′ CHIESA 6.5: Con lui in campo cambia la solfa, dribbla, gioca per la squadra, si impegna. Il suo contributo sarà fondamentale per la finale di Coppa Italia contro l’Atalanta).
VLAHOVIC 5.5: Colpisce una traversa da subito e lotta tantissimo per la squadra, poi prende un cartellino giallo forse non giusto e si innervosisce portandolo a spegnersi in campo. (dal 77′ MILIK 6.5: Sfiora il goal di testa costringendo il portiere avversario a compiere un miracolo, dà peso in avanti e ci mette impegno).
ALLEGRI 6: Chiunque può dire la qualunque sulle scelte, su qualsiasi cosa, ma per battere questa Salernitana non serve avere chissà che cosa in campo. Colpa sua? Probabilmente si ma questa è la dimostrazione che in campo ci vanno i giocatori e di certo tanti di questi non meritano la maglia che indossano. Allegri sta finendo la sua storia con la Juventus ma ai giocatori non interessa qualificarsi in Champions League vincendo contro una squadra già retrocessa? La società dov’è? Mistero…
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