Serie A
Sassuolo-Roma, è 1-2 a perdifiato. Christensen star
Sassuolo-Roma, la partita al Mapei Stadium è stata dura. Nel primo tempo dominano i neroverdi, ma poi i giallorossi recuperano fino a conquistare la vittoria.
Sassuolo-Roma: la partita di Serie A tra neroverdi e giallorossi inizia all’insegna dell’aggressività di gioco.
A dominare è il Sassuolo, che al 25′ segna un gol grazie a Matheus Henrique su assist di Berardi.
La Roma appare in difficoltà e non riesce a finalizzare la manciata di buone occasioni che le si presentano.
La più grande occasione della Roma si presenta per Dybala al 40′, ma Consigli para un tiro bomba.
Sassuolo-Roma, secondo tempo decisivo
Nel secondo tempo, José Mourinho punta su Azmoun al posto di Bove, e su Kristensen al posto di Karsdorp.
La Roma inizia a farsi vedere meglio, ma fallisce due occasioni clamorose di gol: la prima al 53′, con l’avanzata in solitario di Lukaku che tira nello specchio della porta e viene parato con vigore.
La seconda con la ‘cilecca’ di Azmoun, che non subisce una parata ma manda il pallone oltre i pali.
Più aggressivi rispetto al primo tempo, ma ai giallorossi manca una precisione da cecchini.
Al 63′ si apre un nuovo scenario: il centrocampista neroverde Boloca viene espulso con cartellino rosso per un fallo pesante su Paredes. Ora il Sassuolo deve giocare in dieci.
Il Sassuolo reagisce con un cambio importante: fuori Laurienté, dentro Racic, che deve compensare l’assenza di Boloca.
La Roma prova a compensare il gol di scarto con un doppio cambio al 67′: fuori Mancini e Spinazzola, dentro Pellegrini ed El-Shaarawy.
Al 67′ il cartellino giallo a Berardi, già diffidato, lo obbligherà a saltare il prossimo turno di campionato.
La speranza, e i fumogeni della tifoseria giallorossa, si riaccendono con il rigore assegnato alla Roma per il fallo di Erlic su Christensen, calciato con mestiere da Dybala e mandato nell’angolino destro della porta.
Ora la Roma ha recuperato l’1-1 di un provvidenziale pareggio. Mourinho cerca di placare le urla e gli animi della sua tifoseria.
Il Sassuolo prova a recuperare il vantaggio con un doppio cambio: fuori Thorstvedt e Pinamonti, dentro Bajrami e Defrel.
All’82’ accade l’impensabile: su assist del solito Dybala, Christensen riesce ad andare in porta con un tiro forte che rimbalza sul piede di
All’86’ Mourinho decide di difendere il vantaggio acquisito facendo uscire Dybala e facendo entrare Celik per rinforzare il reparto difesa sulla sinistra.
Per tutta risposta, Dionisi fa uscire Berardi e Viña, e li rimpiazza con Castillejo e Pedersen.
Il Sassuolo insiste con gli attacchi, mentre la Roma torna a un passo dal gol con due tiri: il primo di El-Shaarawy, il secondo di Pellegrini un assist di Christensen.
Sassuolo-Roma, il MVP della partita
Per il Sassuolo, a distinguersi per prontezza e qualità è soprattutto il portiere Consigli, in grado di parare pressoché tutti i palloni pericolosi finiti dalle sue parti.
Per la Roma, proponiamo Christensen che, subentrato al secondo tempo, riesce a farsi fare il fallo in area di rigore che garantirà il primo gol alla squadra. E, non contento, segnerà anche il secondo gol.
Qualche curiosità sulla partita
In campo contro la Roma c’è anche l’ex giallorosso Mathias Vina, uscito al 90′.
Grazie al risultato di stasera, la Roma aggancia il Napoli a 24 punti e conquista un temporaneo quarto posto virtuale quasi ex-aequo.
La Roma ha dominato incontrastata in termini di possesso palla (67%), passaggi (617), tiri totali (15) e tiri in porta (7).
Serie A
Hellas Verona, tabù San Siro: 39° occasione contro il Milan
L’Hellas Verona si prepara a tornare in campo dopo due settimane di stop contro il Milan a San Siro. L’impianto milanese è ancora un tabù per i gialloblu.
La 17° giornata di Serie A mette di fronte la squadra di Zanetti e quella di Allegri, in uno scontro che vale moltissimo per entrambe. Per gli ospiti sarà ancora l’occasione di scrivere la storia.
Hellas Verona, San Siro una macchia nella storia
Per il club scaligero la trasferta di Milano, sia sponda Inter che Milan, rappresenta ogni anno un’occasione per infrangere una maledizione che finora ha impedito di portare a casa tre punti in una sola volta da San Siro. Nello specifico contro il club rossonero i confronti totali in terra lombarda in Serie A (da quando ha assunto questa denominazione) sono 38, divise in 22 vittorie per i padroni di casa e 16 pareggi.
Nessuno vittoria per l’Hellas Verona nella sua storia, che spesso però ci è andato vicino ma alla fine l’ha sempre spuntata la squadra di casa, con 1 punto o 3. A campo invertito invece i rossoneri hanno più volte sofferto, perdendo due scudetti (1973 e 1990), dando vita al fenomeno della Fatal Verona
Per questo la gara assume un significato particolare e aggiunge tensione tra le due squadre, entrambe a caccia di punti. Dopo la sconfitta col Napoli in Supercoppa Italiana, il Milan deve riprendere il cammino in Serie A che ha generato ad oggi uno scontro proprio col Napoli e anche con l’Inter per la testa della classifica.
Dal canto suo Zanetti arriva da due vittorie consecutive (le prime in stagione) e due settimane di riposo a causa dello slittamento della gara col Bologna, a causa proprio del trofeo disputato in Arabia Saudita che ha visto protagonista, oltre al Milan, anche il Bologna.
La storia dunque non gioca a favore del club scaligero, che dunque andrà a San Siro con una responsabilità in più oltre a quella di tornare a casa indenni. La classifica infine può tornare a sorridere in breve tempo ma servirà dedizione ed efficacia nelle prestazioni, come si è visto contro Atalanta e Fiorentina.

Rome, Italy 31 August, 2025: Giovane Santana Do Nascimento of Verona seen in action during the Serie A Enilive 2025-2026, day 2, football match between SS Lazio and Hellas Verona at Olympic Stadium.
Serie A
Udinese, Runjaic: “Non meritavamo la sconfitta. Ecco perché Padelli…”
Il tecnico dell’Udinese, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine del pareggio interno (1-1) contro la Lazio.
Una perla di Keinan Davis nel finale evita la beffa all’Udinese, che si era ritrovata casualmente sotto nel punteggio circa un quarto d’oro prima per la sfortunata autorete di Oumar Solet su tiro di Matias Vecino. Il tecnico dei friulani, Kosta Runjaic, ha parlato in conferenza stampa a margine della gara con la Lazio.
Udinese, le parole di Kosta Runjaic
Di seguito le sue parole.
Padelli
“Ho deciso di schierare praticamente la stessa formazione vista con Fiorentina e Napoli, dovevo scegliere il portiere e volevo dare un segnale sapendo che Padelli è un bravo portiere, d’esperienza, dà sempre una mano alla squadra. Volevo un portiere che desse sicurezza alla squadra e che potesse trasmettere energia, non è mai facile quando si perde 5-1 e oggi abbiamo visto qualche strascico di quella sconfitta. Devo dire che Padelli ha fatto una buona prestazione, ha mostrato nel finale di cosa è capace, sono contento per noi e per lui. L’ultima gara che ha giocato era a marzo, aveva giocato bene in quella occasione, ne abbiamo parlato a livello interno ma Padelli era pronto a giocare e vedremo la situazione come evolverà in futuro.”
Partita
“La sconfitta con la Fiorentina in quei termini è stata inaspettata, si potevano prendere molte decisioni. Forse è la prima volta da quando sono qui che riusciamo a recuperare una gara nel finale, non meritavamo la sconfitta ma il calcio è così. Per fortuna questa sera siamo riusciti a trovare un gol all’ultimo, anche grazie all’energia dei nostri tifosi. Siamo contenti del pareggio, avremmo voluto vincere ma comunque abbiamo fatto un punto contro un avversario difficile. Ora riposiamo e cominceremo a pensare al Como”.
Alti e bassi
“Sapete che gol prendiamo, bisogna stare più attenti, tendiamo a commettere errori. Abbiamo dato coraggio al Genoa concedendo un rigore su un errore nostro, l’avevamo recuperata ma poi avevamo perso ma senza giocare così male. Siamo a buon punto nel percorso della nostra squadra, dipende sempre da cosa ci si aspetta.”
Firenze
“A Firenze siamo andati sotto di un uomo e non abbiamo reagito, oggi siamo riusciti a essere più attenti sul campo. Non mi concentro sugli aspetti negativi, con la Fiorentina è andata così. Può succedere ma non deve risuccedere, oggi volevamo vincere ma la gara è stata complicata. Il pareggio è un risultato che ci può stare”.
Episodio
“Sono contento che se ne parli, in quanto non sono state prese bene le mie affermazioni post Fiorentina, è bello quando ci sono più punti di vista. L’arbitro ha deciso così, temevo andasse perfettamente ma sono contento che il gol sia stato confermato, la squadra si meritava il pareggio. Abbiamo preso gol anche con una dose di sfortuna, sull’aspetto tattico sappiamo come gioca la Lazio. Loro hanno fatto alcune modifiche rispetto a come giocano di solito, ma siamo riusciti a prendere le contromisure: purtroppo prendendo ancora una volta un gol.”

Kosta Runjaić ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Serie A senza sosta: tre turni fino all’Epifania e big match sotto l’albero
La Serie A non si ferma a Natale: tre turni di campionato fino all’Epifania e una serie di big match decisivi per la classifica.
’era una volta la lunga pausa invernale della Serie A. Durante le feste il campionato si fermava, si tirava il fiato e si ripartiva con l’anno nuovo. Quel tempo, però, è finito da un po’.
Seguendo una linea ormai consolidata – e ispirata anche a quanto accade da sempre in altri campionati, su tutti la Premier League con il Boxing Day – la Serie A ha scelto di non fermarsi neppure sotto le feste. E questa volta lo fa sul serio.
Durante il periodo natalizio i tifosi avranno davanti una vera e propria scorpacciata di calcio: tre turni di campionato concentrati tra fine dicembre e l’Epifania, con diversi scontri diretti che promettono di incidere pesantemente sulla classifica.
Tre turni fino alla Befana

IL PALLONE INVERNALE SERIE A 2025-2026 ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il calendario prevede:
-
17ª giornata nel weekend subito dopo Natale
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un nuovo turno nel primo fine settimana del 2026
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e infine l’infrasettimanale dell’Epifania, il 7 gennaio
Un tour de force che coinvolgerà tutte le squadre, con una sola parziale eccezione: Juventus e Milan avranno impegni sulla carta più abbordabili, mentre per il resto del gruppo di testa il programma è tutt’altro che morbido.
I big match delle feste
Il menu è ricco e si apre subito con un incrocio pesantissimo:
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Domenica 28 dicembre, ore 20.45: Atalanta–Inter
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Sabato 3 gennaio, ore 20.45: Atalanta–Roma
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Domenica 4 gennaio, ore 12.30: Lazio–Napoli
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Domenica 4 gennaio, ore 20.45: Inter–Bologna
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Mercoledì 7 gennaio, ore 18.30: Bologna–Atalanta
Un ciclo che mette soprattutto l’Inter davanti a un banco di prova importante, con le sfide contro Atalanta e Bologna prima di arrivare al confronto diretto con il Napoli.
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