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Inter – Frosinone 2-0, Dimarco disegna l’arcobaleno e Calhanoglu sigilla i tre punti | Le pagelle nerazzurre

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Inter-Frosinone 2-0, una gemma di Dimarco da distanza siderale e un rigore di Calhanoglu consentono il contro sorpasso sulla Juventus. Le pagelle nerazzurre.

L’Inter chiude la giornata mettendo in cassaforte i tre punti che consentono di tornare in vetta.

Il risultato viene sbloccato a due giri di lancetta dall’intervallo da Dimarco, con una parabola da metà che sorprende Turati.

Il 2-0 arriva nella ripresa grazie a Calhanoglu, con un calcio di rigore concesso per fallo su Thuram.

Le pagelle dell’Inter

Sommer 6,5: si spaventa su un tiro che va vicino a rovinargli l’ennesimo clean sheet. Respinge quello che gli arriva, chiude per l’ottava volta imbattuto.

Darmian 7: altro monologo di eccellenza. Sopperisce a Pavard nel modo in cui ci si attendeva: da manuale.

Acerbi 7: il Frosinone salta spesso la linea di centrocampo, l’ex Lazio mette il mirino al pallone del portatore e lo sradica praticamente sempre.

Bastoni 6: non eccelle, anzi, Barranechea gli crea più di un problema. Sufficiente, ma nulla di più.

Dumfries 6: non preme il piede sul turbo, di fronte ha un cliente scomodo come Oyono (dal 60′ De Vrij 6: prestazione ordinaria).

Barella 6: nulla di caloroso sul piano delle idee, ma la prova nel complesso e’ positiva.

Calhanoglu 7: non sbaglia un rigore nemmeno per caso. Precisione al grammo, tocchi mai banali (dall’ 81′ Sensi sv).

Mkhitaryan 7: solita enorme prestazione, con tanti palloni recuperati sulla mediana. Sempre costante nell’arco dei 90′ (dal 69′ Frattesi 6: non lascia segni particolari, ma non commette nemmeno errori).

Dimarco 8: il gol lo prova Rozzano, con una parabola che beffa un Turati che non si aspettava questo epilogo. Migliore in campo per acclamazione (dall’ 81′ Carlos Augusto sv).

Thuram 7: solite sponde, solito peso offensivo, conquista il rigore del 2-0. Da solo sa tenere in ansia quattro difensori (dal 69′ Arnautovic 6: pochi palloni toccati).

Lautaro 6,5: ha le polveri bagnate, a differenza di mercoledi. Ci prova, ma non entra.

 

Simone Inzaghi 7: conscio della pericolosità del Frosinone, imposta la gara sui principi della pazienza. Fin da subito i ciociari dimostrano di avere la pelle dura, ma l’Inter non si fa sorprendere. Vittoria costruita di sapienza. Dopo la sosta, duello rusticano d’alta classifica con la Juventus.

 

 

Serie A

Inter, fare cerchio per ripartire

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Inter

Inter – dopo il ko in Supercoppa confronto interno ad Appiano: testa, responsabilità e Atalanta come primo banco di prova.

Guardarsi negli occhi per ripartire. È questa la strada scelta dall’Inter dopo la sconfitta in Supercoppa, un ko che ha riacceso dubbi antichi e messo a nudo fragilità soprattutto mentali. Più che cercare alibi o soluzioni all’esterno, la squadra nerazzurra ha deciso di affrontare i propri problemi dall’interno, con l’obiettivo di reagire subito, a partire dalla sfida di Bergamo contro l’Atalanta.

Inter, confronto duro nel team

Domenica ad Appiano Gentile il gruppo si è chiuso nello spogliatoio, senza la presenza della dirigenza, per un confronto diretto e schietto tra staff e calciatori. Un dibattito aperto, durato oltre un’ora, in cui tutti hanno provato a dire la propria, con un unico obiettivo: capire perché l’Inter continua a inciampare nei momenti decisivi, soprattutto negli scontri diretti.

Inter

Ange-Yoan Bonny e Lautaro Martinez ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il messaggio emerso è stato chiaro e, per certi versi, duro: il problema non è il gioco. L’Inter crea, domina, spesso gioca meglio degli avversari anche nei big match. Ma troppo spesso, alla fine, perde. Non è solo sfortuna né casualità, è la testa che cede, è la difficoltà ad accettare l’idea della sconfitta e a reagire con ferocia nei momenti chiave. La squadra si è riconosciuta un limite preciso, ovvero che l’impegno non manca, ma non sempre è totale.

Il confronto ha toccato anche episodi recenti, come la gestione dei rigori contro il Bologna, che ha lasciato qualche malumore. Segnali, indizi di una personalità che nei momenti di massima pressione tende a sfaldarsi. Proprio per questo la reazione deve essere immediata: Atalanta a Bergamo e Napoli a San Siro non concedono appelli.

Intanto, Marotta che fa?

Sul fronte mercato, la sensazione è che a gennaio si farà poco. La dirigenza ha lasciato intendere che non sarà semplice migliorare la rosa, ma i problemi strutturali restano: manca un vice Bastoni e servirebbe più qualità e personalità palla al piede. Se l’Inter vuole davvero stringersi attorno al proprio allenatore, il sostegno dovrà essere totale, dentro e fuori dal campo.

Ora la parola passa al campo. Il confronto è stato fatto, i nodi sono stati messi sul tavolo. Tocca all’Inter dimostrare di aver imparato la lezione, già dalla prossima, delicatissima, sfida.

 

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Serie A

Fiorentina-Udinese 5-1: clamoroso al Franchi, la Viola sa ancora vincere | Le pagelle gigliate

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La Fiorentina trova sotto l’albero di Natale la prima vittoria in campionato: un netto 5-1 all’Udinese che regala qualche speranza.

L’Udinese porta bene alla viola, l’ultima vittoria Kean e compagni l’avevano ottenuta a Udine nell’ultimo turno dello scorso campionato, un 3-2 che aveva portato la squadra di Palladino ancora una volta in Conference.

Tre punti fondamentali, anche se i 9 in classifica sono ancora troppo pochi. Però la squadra di Vanoli, messa in campo con la difesa a quattro, stasera ha fatto travedere segnali di forte risveglio.

Certo, l’espulsione dopo 7 minuti del portiere bianconero Okoye ha spianato la strada alla vittoria, ma non era scontato che la squadra viola vista sin qui, potesse segnare cinque gol e creare altrettante nitide occasioni.

Una vittoria per ripartire. A Parma sabato prossimo scontro direttissimo, servirà la stessa Fiorentina.

Fiorentina-Udinese: le pagelle viola

Fiorentina

Albert Guðmundsson ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

DE GEA 6–  Vanoli lo sceglie come nuovo capitano. Neanche stasera riesce a tenere la porta inviolata, ma il tiro di Solet è imparabile.

DODÒ 6.5 – Gran primo tempo, coperto da Parisi soffre anche meno in difesa. Sforna diversi palloni buoni in attacco.

COMUZZO 6,5 – Partita solida del difensore friulano: anticipi e corpo a corpo con Davis a cui non concede nulla.

Dal 36’st VITI – S.v.

PONGRACIC 6 – Stasera l’attacco dell’Udinese, complice anche l’inferiorità numerica, non crea troppe apprensioni. Ma lui stasera è concentrato.

RANIERI 6 – Spogliato dalla fascia di capitano, gioca una partita di alta concentrazione e meno polemica.

MANDRAGORA 6,5 – All’inizio è lui ad avere le migliori occasioni e trova ancora il gol: il quinto. Speriamo l’infortunio non sia grave

Dal 7’st FORTINI 6 – Con il suo ingresso Vanoli passa dal 4-3-3 al 4-4-2: dinamismo e grinta.

FAGIOLI 6,5 – Continua con la sua striscia personale positiva di prestazione. Ottime giocate e assist anche stasera.

Dal 36’st NICOLUSSI CAVIGLIA S.v.

NDOUR 6 – Non prende gli occhi, legnoso e non troppo tecnico. Dal suo ha la capacità d’inserimento, con il primo gol in A che chiude la partita nel finale della prima frazione.

PARISI 7,5 – Un’anima forte di questa Fiorentina. Si adatta alle richieste di Vanoli, inizia alto a destra, e ci mette corsa e cuore.

Dal 26’st KOUAMÈ 6 – Tiene la posizione e alimenta la vittoria finale.

GUDMUNDSSON 7,5 – Un primo tempo spettacolare: giocate e gol di livello superiore.

KEAN 7 – Oggi doppietta e qualche errore: serviranno diversi gol suoi per salvarsi.

Dal 26’st PICCOLI sv – Non trova la gloria personale

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Serie A

Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali

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L’ultima gara in programma nella domenica della 16° giornata di Serie A è quella tra Genoa e Atalanta. Di seguito le scelte ufficiali dei due allenatori per la sfida di Marassi.

La domenica della 16° giornata si chiude allo stadio Marassi di Genova con la sfida tra Genoa e Atalanta. I padroni di casa sono reduci dalla sconfitta interna contro l’Inter, che ha interrotto una serie di 4 gare consecutive senza sconfitte, dall’arrivo di Daniele De Rossi in panchina. Con 14 punti raccolti fin qui, il Grifone ha bisogno di ottenere punti per tenersi a distanza dalla zona retrocessione.

Dall’altra parte c’è l’Atalanta di Raffaele Palladino. i bergmaschi vengono dal successo interno contro il Cagliari, e sono alla ricerca di continuità di risultati. I nerazzurri devono risolvere il mal di trasferta: la Dea non vince fuori casa in Serie A dal 21 settembre scorso. Di seguito le scelte ufficiali dei due allenatori per la gara delle 20:45.

Genoa-Atalanta, le formazioni ufficiali

GENOA (3-5-2): Leali; Marcandalli, Otoa, Vasquez; Norton-Cuffy, Ellertsson, Frendrup, Malinovskyi, Martin; Vitinha, Ekuban. Allenatore: Daniele De Rossi.

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; De Roon, Hien, Kolasinac; Zappacosta, Musah, Ederson, Bernasconi; De Ketelaere, Maldini; Scamacca. Allenatore: Raffaele Palladino.

Genoa-Atalanta

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