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Piatek e Paquetà come Sheva e Kakà?
In questo articolo andrò a fare paragoni forti, forse scomodi, avventati e scaramanticamente da evitare, ma il sentimento è che qualcosa di bello stia per accadere. La fiammella nei tifosi rossoneri e di chi, come me, ha vissuto quei periodi si sta riaccendendo e nella memoria iniziano a prendere forma le gesta eroiche dei calciatori di quei tempi, giovani forti, motivati, ben messi in campo e con la testa sulle spalle.
La strada è ancora lunga, le salite e gli ostacoli dietro l’angolo e già sabato per il Milan sarà un esame che metterà a dura prova Gattuso & Co. in quanto a Bergamo ci sarà un’assatanata Atalanta da sfidare, probabilmente la squadra più in forma del campionato. Ma se si vuole andare in Champions sono queste le partite che si devono vincere perché sanno dare morale e consapevolezza nei propri mezzi. Anche il Milan gode di ottima salute e si coccola i suoi due nuovi acquisti Piatek e Paquetà. Ebbene sì, sono proprio loro due a rievocare il glorioso tandem del passato Kakà-Shevchenko. Sicuramente un paragone che può apparire eccessivo, ma dal passato bisogna prendere spunto per tentare un futuro migliore ed il futuro sono loro, una coppia che funziona. I due sono entrati con da subito nei meccanismi di Gattuso ed il polacco è una vera e propria macchina da gol con 4 centri in altrettante gare e prestazioni da vero leader con tanta fame di gol. Il brasiliano Paquetà invece ha trovato domenica sera la prima rete dopo 7 partite da titolare e tutte convincenti sfruttando un assist al bacio di Calabria con un inserimento da vero attaccante.
Ai tifosi è quindi permesso sognare, le premesse sono buone, starà alla squadra dare continuità e dovrà essere forte nel dimostrare di non soffrire di vertigini e cercare di scalare il terzo posto al momento detenuto dall’Inter, non proprio al top della condizione fisica e mentale. Starà alla leggerezza ed all’esuberanza dei giovani, uniti alla grinta del tecnico, portare avanti questo ambizioso progetto e solo tra qualche anno ne potremo vedere i frutti, belli o brutti che siano, ma la cosa certa è che solide fondamenta sono state posate.
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Fiorentina, Vanoli in bilico: Paratici pensa all’ex tecnico della Juventus
Fiorentina, le prossime gara saranno decisive per Vanoli: le valutazioni di Paratici.
Il tecnico varesino chiamato a dare una sterzata alle sorti della Fiorentina raccogliendo l’eredità di Pioli non c’è riuscito. In sette partite Vanoli ha raccolto 5 punti, frutto di una vittoria, due pareggi e quattro sconfitte. Appena meglio di Pioli che in 10 partite aveva raccolto la miseria di 4 pareggi.
Statistiche che stanno portando la Fiorentina dritta in Serie B.
All’orizzonte ci sono le ultime due sfide del girone di andata: Cremonese al Franchi e Lazio all’Olimpico saranno decisive per il futuro di Vanoli, che comunque non sembra convincere l’ex ds juventino.
La Fiorentina, dopo Pioli e Vanoli, non vorrebbe mettere un altro tecnico a libro paga. Paratici vorrebbe, se possibile, prendere un altro tecnico valido anche per il futuro, non un altro traghettatore.

IGOR TUDOR INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il nuovo dirigente, scrive la Nazione, proverà a trovare un accordo con Pioli e lo stesso Vanoli, per una soluzione che permetta a tutti di avere mani libere, con una transazione.
L’idea di Paratici sarebbe quella di portare sulla panchina viola Igor Tudor, che potrebbe svolgere il ruolo di traghettatore e tecnico del prossimo futuro viola.
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Djokovic al World Sports Summit di Dubai: “I miei idoli erano Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba. Da bambino amavo giocare a calcio”
Novak Djokovic, campione del Tennis e grande appassionato di calcio, rivela i suoi idoli di infanzia al World Sports Summit di Dubai, tra cui Pete Sampras, Kobe Bryant e Alberto Tomba.
Djokovic: Un Viaggio tra Tennis e Altri Sport
Durante il prestigioso World Sports Summit di Dubai, Novak Djokovic ha condiviso con il pubblico i nomi dei suoi idoli sportivi. Tra questi, spiccano leggende come Pete Sampras nel tennis, Kobe Bryant nel basket e Alberto Tomba nello sci. Djokovic ha sottolineato come queste figure abbiano influenzato la sua carriera e ispirato il suo percorso nel mondo del tennis. “Ero un grande fan di Sampras, Bryant e Tomba, i più grandi nei loro sport”, ha affermato il campione serbo.
Un Amore per il Calcio
Oltre a parlare dei suoi idoli, Djokovic ha rivelato un dettaglio inaspettato circa la sua infanzia: la passione per il calcio. “Se non fossi diventato un tennista, cosa avrei fatto? Da bambino, amavo anche giocare a calcio”, ha confessato. Questa dichiarazione ha suscitato interesse tra gli appassionati di sport, evidenziando la versatilità e i molteplici interessi di Djokovic al di là dei campi da tennis.
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Fonte: l’account X di Schira
Novak #Djokovic to #WorldSportsSummit in Dubai: “My idols were Pete #Sampras, Kobe #Bryant and Alberto #Tomba: they were the greatest in their sports and I supported them as a fan. If I hadn’t been a tennis player, what would I have done? When I was a child, I also loved to play football…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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Baggio e il Pallone d’Oro: il “Divin Codino” celebrato al World Sports Summit di Dubai
Roberto Baggio, leggenda del calcio, partecipa al World Sports Summit a Dubai, celebrando i 32 anni dalla vittoria del Pallone d’Oro.
Un’icona del calcio al World Sports Summit
Roberto Baggio, uno dei più grandi simboli del calcio mondiale, ha fatto il suo trionfale ingresso al World Sports Summit di Dubai. Questo evento prestigioso riunisce personalità di spicco dello sport globale per discutere delle sfide e delle opportunità future nel mondo sportivo. La presenza di Baggio non solo arricchisce ulteriormente il summit, ma rappresenta anche un omaggio alla sua straordinaria carriera. Esattamente 32 anni fa, nel dicembre del 1993, Baggio otteneva il massimo riconoscimento individuale per un calciatore, il Pallone d’Oro, consacrandosi tra i migliori di sempre.
Ricordi indelebili e un futuro nello sport
Durante il suo intervento, Baggio ha condiviso momenti salienti della sua carriera e ha discusso delle potenzialità del calcio moderno. L’evento ha offerto l’opportunità di riflettere su come il calcio abbia evoluto nel corso degli anni e sulle sfide che i futuri talenti dovranno affrontare. La partecipazione di Baggio al summit non è solo un tributo al passato glorioso, ma anche un invito a guardare avanti, esplorando nuovi orizzonti per lo sport e i suoi protagonisti.
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Fonte: l’account X di Schira
One of the greatest football legend Roberto #Baggio is just arrived at #WorldSportsSummit in Dubai. Exactly 32 years ago he won the Ballon d’Or. 💎
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 29, 2025
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