Serie A
Inter, si avvicina il momento di Pavard | Inizia il turnover in difesa?
Inter, sembra avvicinarsi sempre di più l’esordio con la maglia nerazzurra di Benjamin Pavard. Il difensore scalpita e presto potrebbe arrivare il suo momento.
Squadra che vince non si cambia, recita un popolare detto. In casa Inter tuttavia, questo processo avverrà in tempi non lunghi, nonostante i risultati che danno ragione alla squadra di Simone Inzaghi.
La roboante vittoria nel derby ha dimostrato l’efficacia degli schermi tattici dell’Inter.
I nerazzurri recitano ormai un copione ben consolidato, con ogni pedina che sa muoversi in campo.
L’unica variabile che rischia di modificare lo spartito ha un nome e un cognome: Benjamin Pavard.

L’acquisto più costoso dell’estate meneghina si e’ messo in coda, attendendo il suo momento.
Il tempo di bagnare il suo esordio in maglia nerazzurra, però, e’ ormai alle porte.
Un piacevole imbarazzo che avrà Inzaghi, il quale dovrà dosare i minuti del francese e di Matteo Darmian, impeccabile da almeno tre stagioni nella posizione di braccetto destro.
Serie A
Genoa-Inter, le ultimissime da Marassi: dubbio in difesa per De Rossi, Chivu sceglie Zielinski in mediana
Alle 18:00 di questo pomeriggio si disputerà, a Marassi, la partita tar Genoa e Inter. In palio ci sono punti validi per la corsa salvezza e per la corsa scudetto.
Il Genoa è pronto ad appoggiarsi al pubblico di casa per dare un dispiacere all’Inter. Il tecnico De Rossi ha le idee chiare per l’undici iniziale, con Frendrup che torna a tutti gli effetti.
Sugli esterni non si discute la coppia Martin–Norton Coffy, che ha dato molte garanzie e che, quindi, verrà confermata.
Dal lato nerazzurro, invece, Cristian Chivu deve fare i conti con le assenze di Acerbi e Calhanoglu, finiti ko nel match settimanale contro il Liverpool.
Al posto del difensore spazio a Bisseck, mentre in regia sarà Zielinski a fare le veci del turco.
Probabili formazioni
Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vazquez; Norton Coffy, Frendrup, Malinowskyi, Thorsby, Martin; Colombo, Vitinha. Allenatore: Daniele De Rossi
Inter (3-5-2): Sommer; Akanji, Bisseck, Bastoni; Carlos Augusto, Barella, Zielinski, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro. Allenatore: Cristian Chivu
La squadra arbitrale
Arbitro: Doveri
Assistenti: Rossi – Bercigli
Quarto ufficiale: Fourneau
Var: Camplone
AVar: Abisso
Serie A
Milan-Sassuolo 2-2, Bartesaghi non basta: Laurienté frena i rossoneri
Milan e Sassuolo si affrontano a San Siro nel lunch match della 15° giornata di Serie A. Termina in parità la partita, con il risultato di 2-2.
Tanti gol e colpi di scena nel lunch match di San Siro. Ma alla fine il Milan non va oltre il 2-2 contro il Sassuolo di Fabio Grosso. Rossoneri che vanno subito sotto per la rete di Ismael Konè. Secondo gol consecutivo per il centrocampista canadese dopo quello alla Fiorentina, che porta in vantaggio i neroverdi a San Siro.
Il Milan reagisce nel primo tempo trovando l’1-1 grazie a Davide Bartesaghi, al primo gol in Serie A. Ma non sarà l’unico del suo fantastico pomeriggio: il 19enne laterale cresciuto nelle giovanili rossonere firma anche la rete del 2-1 ad inizio ripresa. Ma non è finita qui, perché i rossoneri non chiudono il match, e i cambi di Grosso danno nuova linfa agli emiliani. In particolare cambia il match l’ingresso di Laurienté: il francese firma il gol del definitivo 2-2, sfiorando anche in più occasioni il possibile 3-2.
Un pari che sa di delusione per il Milan. Ancora una volta la squadra di Allegri non riesce ad ottenere una vittoria casalinga contro una formazione neopromossa, come accaduto già con Cremonese e Pisa. In attesa dei risultati di Napoli e Inter, impegnate oggi contro Udinese e Genoa, i rossoneri fanno un passettino in avanti portandosi a quota 32. Ottimo punto invece lato Sassuolo: i neroverdi salgono a quota 21 punti, scavalcando la Cremonese e mettendosi a ridosso della zona europea.
Milan-Sassuolo, il 1° tempo

MILAN, ITALY – SEPTEMBER 23: Davide Bartesaghi of AC Milan in action during the Serie A TIM match between AC Milan and Hellas Verona FC at Stadio Giuseppe Meazza on September 23, 2023 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Parte forte il Milan la squadra di Allegri, molto aggressiva e costringe il Sassuolo ad abbassarsi molto. Ma su una rimessa laterale giocata male in difesa dai rossoneri, gli emiliani sbloccano il match. Sassuolo in vantaggio grazie alla 2º rete consecutiva di Konè, bravo a inserirsi in area di rigore sulla sponda di Pinamonti e a battere Maignan con il colpo sotto a scavalcare il portiere. Il Milan accusa il gol subito, non trovando modi per aggirare l’attenta difesa avversaria.
Ci pensa Rabiot a dare la scossa: il centrocampista francese pressa forte, e ruba palla a Fadera, va in dribbling in area e si presenta davanti a Muric: gran riposta del portiere neroverde. La giocata di Rabiot riaccende il Milan, che 3 minuti dopo trova il gol del meritato 1-1: tiro cross di Loftus Cheek sulla destra, il pallone arriva a Bartesaghi sul 2º palo, che arriva con il tempo giusto e spiazza il portiere del Sassuolo.
Il Milan continua a creare presupposti ma senza rendersi particolarmente pericolosa. Termina così la prima frazione sul punteggio di 1-1.
Il commento del 2° tempo
Il 2° tempo riparte senza modifiche da parte dei due allenatori nell’11 iniziale. Nemmeno il tempo di ripartire e il Milan riesce a ribaltare il risultato, portandosi sul 2-1. Il protagonista è ancora una volta Bartesaghi, il laterale mancino cresciuto nelle giovanili rossonere sigilla un pomeriggio indimenticabile con la doppietta personale. L’esterno mancino va in rete su imbucata di Nkunku, calciando forte sul primo palo sorprendendo Muric.
Al 57’ viene annullato il potenziale gol del 3-1 di Pulisic su sviluppo di corner. Giudicata attiva la posizione irregolare di Loftus Cheeck, che con una spinta infastidisce l’intervento di Candè. Primi cambi per Grosso dopo lo spavento del -2. Dentro Doig e Lauriente al posto di Cande e Fadera. Nel Milan fuori Gabbia, per un problema fisico, dentro De Winter.
I cambi danno nuova linfa al Sassuolo, che si rivede in zona offensiva. I Neroverdi chiamano all’intervento Maignan, bravo a respingere con i pugni il tentativo di Thorsvedt. Altra rete annullata ai padroni di casa, ancora per fuorigioco. Rete di Loftus Cheek non valida per posizione irregolare di Rabiot. Allegri opta per la 2º sostituzione al minuto 73: fuori Pulisic, dentro Ricci. Cambio che però abbassa il baricentro dei rossoneri, concedendo campo al Sassuolo, aprendo le porte al gol del pari.
Al 77′ arriva la rete dei neroverdi al termine di una grande azione di prima, costruita da Lauriente e Konè, al termine del quale il numero 45 trova il gol del pareggio battendo Maignan con un tiro a giro sul 2° palo. Sassuolo che sembra averne di più per provare a vincere la gara nel finale. Lauriente va vicinissimo al gol del sorpasso i due occasioni. Palla morbida al centro di Waluciewicz, Lauriente brucia Tomori ma non riesce a trovare la porta da pochi passi. Imprendibile l’esterno francese: lanciato in contropiede Lauriente colpisce in pieno il palo con una botta violenta da fuori area.
Nel recupero ultimi due cambi anche per Allegri: dentro Atekhame e Estupinan, fuori Bartesaghi e Saelemakers.
Extratime divertente, con azioni da una parte e dall’altra. Nei 6 minuti di recupero concessi dall’arbitro Crezzini ci provano Loftus Cheeck,Cheddira e soprattutto Nkunku a rompere la parità, senza riuscirci. Milan-Sassuolo termina con il risultato di 2-2.
Serie A
Roma, Gasperini: “Sarà una partita tesa. Ndicka ci sarà. Abbiamo fatti grandi passi in avanti”
Alla vigilia di Roma-Como, l’allenatore dei giallorossi, Gian Piero Gasperini, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Roma in vista della sfida contro il Como di Cesc Fabregas.

GIAN PIERO GASPERINI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Gasperini
Partita.
“Sarà una partita tesa. Il Como rappresenta una realtà, non una sorpresa. Non solo per investimenti, ma per qualità di giocatori e gioco. Si misura anche contro le migliori squadre ed è una delle migliori realtà: veder giocare il Como è sempre molto piacevole. Le due squadre cercheranno di ottenere il massimo senza sotterfugi. Non sarà determinante. Dirà quali sono i valori di una classifica molto corta. Fabregas ha dato un’impronta importante a questa squadra: ha talenti molto interessanti e bravi, ma l’identità del gruppo è precisa. Predilige il risultato attraverso la prestazione e lo spettacolo, con varianti, come quella degli esterni al centro del campo, che propongono giocatori offensivi. Molto improntate sulla tecnica e sul palleggio”.
Ndicka e El Aynaoui.
“Ndicka sarà presente. Per i difensori da schierare, vedremo… Per El Aynaoui attendiamo la sentenza della Fifa. Sarà una giornata di campionato in cui chi ha giocato sabato ha potuto utilizzare i calciatori che andranno in Coppa d’Africa. Per noi è diverso. Attenderemo la Fifa”.
Le piacerebbe chiudere la carriera qui?
“Sì, mi piacerebbe… Ma non subito, non in fretta! (ride, ndr) L’impatto è stato positivo. Volevo fare un bel lavoro e pensavo che l’ambiente fosse quello giusto per poterlo fare, al di là di ciò che si dice in giro. Del fatto che Roma sia difficile, o che il mio arrivo non fosse benvoluto. Ma abbiamo fatto grandi passi in avanti. Dobbiamo essere ambiziosi, mai presuntuosi, e dobbiamo migliorarci molto. Tutte le società vogliono giocare per le zone alte della classifica, principalmente per motivi economici. Sono obiettivi appetibili per tutti e tutti sono ‘avvelenati’ per poter essere in alto. Noi non vogliamo essere ‘avvelenati’, ma coesi, compatti, tra la squadra, i tifosi e la società”.
Che cosa manca alla Roma rispetto alle prime?

“Diciamo che ci sono tutti gli ingredienti. Dobbiamo impastarli solo bene: c’è il pubblico, c’è una società facoltosa, si può fare uno stadio, far crescere una squadra… Se ci sono stati problemi ultimamente, è perché bisogna fare di più. Bisogna fare valutazioni giuste, per poi lavorare, migliorarsi. Ma le condizioni ci sono tutte. Non manca nulla”.
Dybala.
“Vediamo. C’è ancora l’allenamento di oggi. Come tutti, anche i più importanti devono stare molto bene, perché il calcio di oggi non permette condizioni precarie, sia mentali, sia fisiche. Le cose si vedono, nelle prestazioni come negli allenamenti. Quando sta molto bene, non c’è alcun dubbio”.
Ferguson.
“Non deve essere un giocatore da Gasperini, ma un giocatore alla Roma. Quello è importante. Vale così anche per gli altri. Devono essere utili per giocare a certe competizioni, certi livelli… La Roma è sopra a tutto. Quando le prestazioni sono utili alla squadra, si gioca”.
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