Dopo un’annata molto difficile, che rischia di concludersi senza qualificazione alle coppe europee, il Napoli ha bisogno di resettare, rifondare e ripartire. 

Stavolta Aurelio De Laurentiis non vuole commettere errori. Il profilo è tracciato: basta con le scommesse, il nuovo allenatore del Napoli sarà una certezza, un sergente di ferro. 

Dopo un campionato particolarmente tribolato, l’anno prossimo la qualificazione in Champions sarà praticamente un obbligo per i partenopei. 

Il presidente del Napoli sa di non poter rischiare ulteriormente. Per questo motivo negli ultimi giorni è tornato prepotentemente alla ribalta il nome di Antonio Conte. 

Il tecnico leccese è un vincente, una garanzia, ossia tutto ciò che servirebbe in questo momento al Napoli. Ha voglia di rimettersi in gioco e la piazza partenopea lo stuzzica parecchio. 

De Laurentiis, tuttavia, non sembra ancora convinto al 100% di affondare il colpo. Questo perché il presidente azzurro vuole avviare un progetto duraturo col nuovo allenatore e la storia recente di Conte non è molto in linea con questa idea. 

Atalanta: Gian Piero Gasperini, coach della Dea.

Napoli, il vero sogno è Gasperini

Stando alle ultime indiscrezioni, il vero sogno del patron del Napoli e del nuovo direttore sportivo Manna è Gian Piero Gasperini. 

Un uomo dal carattere forte (secondo alcuni addetti ai lavori anche troppo) ma con una filosofia di gioco ben precisa, apprezzata ed elogiata in tutto il mondo.

Intensità, aggressività, velocità, verticalità. Tutti principi che quest’anno sono mancati al Napoli, ma che rappresentano le fondamenta del gioco dell’attuale allenatore dell’Atalanta. 

De Laurentiis, inoltre, ama la sfrontatezza con cui Gasperini lancia in campo i giovani del vivaio atalantino. Il patron è convinto che l’allenatore piemontese potrebbe rilanciare anche il settore giovanile partenopeo scovando e plasmando futuri campioncini per la prima squadra.

Convincere Percassi non sarà affatto semplice, ma questi potrebbe cedere se fosse l’allenatore a chiedergli di cambiare aria. 

I contatti proseguono e De Laurentiis insiste, ma aggiornamenti concreti arriveranno solo dopo la finale di Europa League in programma il 22 maggio. 

Como, per costruire una squadra che sia in tutto e per tutto “da Serie A”, gli Hartono puntano alcuni nomi di spicco: tra questi, quelli di un attaccante.

Il Como si gode il suo momento: con l’arrivo della nuova stagione avrà inizio la nuova avventura in Serie A. Nel frattempo, i lungimiranti proprietari del club, gli indonesiani Robert e Michael Hartono si preparano a mettere mano al portafogli per garantirsi i servigi di giocatori che possano dimostrarsi all’altezza del loro compito.

Como, rinforzi in arrivo

Stando a quanto riportato due giorni fa dal quotidiano La Provincia, il club vuole prepararsi al meglio al suo ritorno in massima serie dopo 21 anni dall’ultima volta. E punterà forte sul mercato.

La proprietà vuole mettere a disposizione di Cesc Fabregas giocatori di peso. I nomi che circolano sono importanti: il nerazzurro Joaquin Correa, presto di ritorno a Milano, Luka Modric del Real Madrid e il bomber del Galatasaray ex Milan Mauro Icardi.

Icardi, sogno possibile. Ma la concorrenza c’è

Se l’arrivo di Correa appare improbabile, a fronte dell’elevato ingaggio e della scadenza di contratto nel 2026, Icardi appare invece un sogno possibile.

Il Como, comunque, non è l’unico a sondare questa possibilità: circola la voce che in questi giorni la Roma effettuerà un sondaggio sull’attaccante. La capacità di spesa del club lombardo, tuttavia, potrebbe essere nettamente superiore.

La Juventus studia in ottica mercato per rinforzare la rosa

L’obiettivo numero uno rimane rinforzare la porta con Michele Di Gregorio in cima alla lista dei desideri. Il classe 1997 è pronto al salto di qualità ed il Monza apre ad una cessione che – seppur dolorosa – porterebbe nelle casse del club diversi milioni. I brianzoli non scendono sotto i 20 milioni per il cartellino del giocatore ma i bianconeri stanno studiando una soluzione che possa essere vantaggiosa per entrambe le squadre. La più logica sarebbe l’inserimento di Mattia Perin nella trattativa con un conguaglio economico. Da escludere il prestito con obbligo di riscatto.

L’estremo difensore ha garantito solidità alla squadra guidata da Raffaele Palladino subendo 37 gol in 34 partite e portando a casa ben 14 clean sheet. Numeri buoni se si considera il Monza come una outsider e non un top club. Nella scorsa stagione, invece, aveva subito 49 gol in campionato con soli 10 clean sheet. Il miglioramento è sotto gli occhi di tutti.