Serie A
Spettacolo e rabbia al Franchi: le pagelle Viola
Partita a dir poco spettacolare al Franchi tra Fiorentina e Sampdoria, un 3-3, un pari che probabilmente prima della gara non avrebbe accontentato nessuno ma che a conti fatti rende giustizia per ciò che si è visto in campo. Spettacolo: nella viola è sbocciato un Muriel versione Ronaldo, il Fenomeno brasiliano, nella Samp l’eterno Quagliarella, ormai ad un passo da eguagliare Batistuta, oggi decima partita consecutiva in gol, e Ramirez autore di una punizione spettacolare. Un punto per la Fiorentina raccolto ad una manciata di secondi dalla fine con la rete di capitan Pezzella, un punto che delude la Samp che era riuscita a ribaltare una partita negli ultimi minuti ma che ha giocato la gran parte dell’incontro in superiorità numerica.
La partita
La Fiorentina comincia l’incontro riversandosi in attacco, diverse occasioni, Simeone ancora una volta non è cinico, ma al 30′ Muriel trova il vantaggio con un’azione bellissima con un tiro di punta che trafigge Audero. Pochi minuti e Di Bello espelle Edimilson, seconda ammonizione ingenua per lo svizzero, ma l’arbitro, pochi istanti primi aveva sorvolota su Ramirez. La rabbia della tifoseria è viola ancor di più perché l’uruguagio della Samp al 45 trova il pari con un punizione straordinaria dai 20 metri.
Il secondo tempo la Viola la gioca in inferiorità numerica ed una sofferenza tattica, perché la Samp attacca ma non crea occasioni. Al 72′ Muriel si reincarna nel Fenomeno, parte dalla trequarti viola e trova un gol straordinario in contropiede. Nell’ultimo quarto d’ora, la Viola che non aveva subito tiri, commette due ingenuità: un fallo di mano di Hugo e un errore difensivo tra Pezzella e Milenkovic, e Quagliarella fa doppietta. Nel recupero il cuore di capitan Pezzella sugli sviluppi da punizione indiretta trova il pari.
Le pagelle
LAFONT, voto 6. Gioca di precisione con i piedi, deve fare poco sui tiri della Samp che non ci sono. Sui gol non può fare assolutamente nulla.
MILENKOVIC, voto 5. Come a Torino si fa ammonire troppo presto, nel secondo tempo rischia. Ha sulla coscienza il fatto di non riuscire a fermare Quagliarella nel terzo gol Samp.
PEZZELLA, voto 6,5. L’ampia sufficienza è per il pari di cuore e il poter levare al cielo la fascia di Astori; avrebbe avuto sulla coscienza il liscio sul 3-2 doriano.
VITOR HUGO, voto 5. L’ingenuità con cui regala il rigore alla Samp è sanguinosa, qualche altra difficoltà qua e là durante la gara. Dal 40’st MIRALLAS – S.v.
BIRAGHI, voto 5,5. Si vede poco, in avanti non è preciso sui cross. Ammonito, salterà il Chievo.
GERSON, voto 5. Si vede poco, inizia propositivo, ma man mano si eclissa. Delude ancora, non incide.
EDIMILSON, voto 4. L’espulsione ingenua a dieci minuti dalla fine del primo tempo, condanna la Viola che stava giocando bene ad un’altra partita, da propositiva a difensiva. Meno male che arriva comunque un pari.
VERETOUT, voto 6,5. La mediana rimasta in minoranza ha avuto bisogno di ulteriore adrenalina francese. La palla che innesca il 3-3 è geniale.
CHIESA, voto 6,5. Il solito funambolo palla al piede, crea occasioni che Simeone non realizza e fa ammonire. Non arriva al tiro, ma dà sostanza.
SIMEONE, voto 5,5. Nel primo tempo Chiesa gli offre un paio d’assist che il Cholito non trova il modo di concretizzare, poi per la causa viola siede in panchina da inizio ripresa. Dal 1’st DABO, voto 6,5. Il francese, che pare in partenza, gioca bene e dà fisicità alla mediana.
MURIEL, voto 8. Per 75 minuti si è rivisto il Fenomeno Ronaldo, quello interista, scatti, dribbling, velocità, tocchi di classe. Poi stremato, esce, e la Viola viene ribaltata da Quagliarella, prima del pari finale. Dal 31’st LAURINI – S.v.
Serie A
La Roma incassa un brutto no dalla Lega: ecco cosa è successo
La Roma, attraverso i Friedkin, ci ha provato, ma nulla da fare: la Lega Serie A ha respinto la sua richiesta. Scopriamo che cosa è successo.
La Roma ha tentato di convincere la Lega a cambiare il calendario, inviando una lettera che sottolineava la necessità di giocare lunedì 13 contro l’Atalanta, dopo il recupero dello spezzone di partita contro l’Udinese.
Roma, il rifiuto incassato dalla Serie A
Tuttavia, nonostante gli sforzi fatti, Atalanta-Roma rimane fissata per domenica 12 alle 20.45. Questo perché la Dea avrebbe la finale di Coppa Italia il 15 maggio, rendendo difficile operare qualsiasi cambiamento.
La finale del torneo tra Juventus e Atalanta ha già impegnato numerosi tifosi, che hanno pianificato di essere presenti mercoledì anziché giovedì. Inoltre, se l’Atalanta dovesse qualificarsi per la finale di Europa League, non potrebbe godere dei benefici degli anticipi al sabato.
Per i giallorossi, si trattava di un tentativo che si preannunciava fallimentare. Però hanno scelto di provarci comunque, anche per poter esprimere una protesta nei confronti di quella che hanno percepito come mancanza di sostegno da parte della Lega Serie A.
La posizione del presidente della Serie A Lorenzo Casini
Proprio ieri, il presidente della Serie A Lorenzo Casini aveva ribadito che la data del 25 aprile per Udinese-Roma era l’unica opzione possibile, offrendo persino la possibilità alla Roma di giocare a Napoli il sabato. Per quanto riguarda Atalanta-Fiorentina, le date disponibili erano il 22 maggio o il 2 giugno, a seconda della qualificazione dell’Atalanta per la finale di Dublino.
La differenza tra le due date è significativa in termini di impatto sulla classifica: giocare contro la Fiorentina con ancora una giornata di campionato da disputare, magari mentre la Fiorentina è ancora in corsa per un posto in Europa, è molto diverso rispetto a recuperare la partita quando l’esito potrebbe interessare solo all’Atalanta.
Serie A
Genoa, una vittoria che vale… la Serie A
Dopo la vittoria 3-0 di ieri sera contro il Cagliari, il Genoa ha un motivo in più per festeggiare: conferma matematicamente la propria permanenza in Serie A.
Il posticipo della 34esima giornata di Serie A è stato fatale, in accezione positiva, per il Genoa: dopo aver sconfitto il Cagliari 3-0, infatti, si è garantito matematicamente la permanenza nella massima serie di campionato. Il risultato è stato possibile grazie ai gol di Thorsby (17’), Frendrup (27’) e Gudmundsson (63′).
Dopo una stagione altalenante, nella quale le vittorie (10) sono state inferiori sia rispetto alle sconfitte (12) che ai pareggi (12) e i gol subìti (40) più di quelli segnati (38), il Genoa può dirsi parzialmente soddisfatto dell’esito finale della sua stagione.
Restano comunque quei 42 punti che la avvicinano a Monza e Torino. E c’è quell’Albert Gudmundsson che in questa stagione, con la maglia rossoblu, ha portato a casa ben 14 gol. È il sesto giocatore straniero per numero di gol in Serie A con il Genoa.
Più di lui solo Esposito (15 nella stagione 1932/33), Aguilera (15 nel 1990/91), Skuhravy (15 nel 1990/91) Milito (24 nel 2008/09) e Palacio (19 nel 2011/12).
Certo, davanti a sé ha alcune sfide davvero ostiche – Milan e Roma in trasferta, Bologna in casa – ma perlomeno la salvezza, per questa stagione, è garantita.
Serie A
Frosinone, il sogno della Serie A è a un passo
Il Frosinone è vicino al traguardo: la stagione è quasi conclusa, e si trova a lottare con altre due squadre a tre punti dalla zona retrocessione.
Per rimanere in Serie A, il Frosinone dovrà fare un ulteriore piccolo sforzo: giunto a quota 31 punti, a pari merito con l’Hellas Verona e l’Empoli e a soli 3 punti dalla zona retrocessione, deve tenere botta.
In aiuto gli verrà il calendario delle contendenti. Quell0 dell’Empoli è particolarmente complicato: oltre al Frosinone, dovrà avere a che fare con la Lazio in casa e con la Roma in trasferta. Partita, quest’ultima, davvero ardua da vincere, complice il fattore Olimpico, gli oltre 60.000 tifosi giallorossi e la strenua lotta degli uomini di De Rossi per un posto in Champions.
Gli scaligeri, dal canto loro, dopo aver perso contro la Lazio il 27 aprile, hanno davanti sfide impegnative, tutte da giocare in casa: quelle contro Fiorentina, Torino e, dulcis in fundo, Inter.
I neo campioni d’Italia toccheranno come avversari in extremis anche allo stesso Frosinone, che oltre a loro avrà solo il Monza ad ostacolare in modo significativo il proprio cammino.
E poi, a solo un punto di vantaggio, non dimentichiamoci che c’è il Cagliari di Ranieri. Che sì, è stato in grado di pareggiare contro l’Inter 2-2 mostrando grande tempra e voglia di non mollare, ma deve ancora affrontare Milan e Fiorentina. Con l’incognita del vicino di classifica, il Lecce, che sarà certamente più agguerrito che mai.
-
Notizie6 giorni fa
Ibrahimovic a Casa Milan:” Voglio Conte”
-
Calciomercato5 giorni fa
Fiorentina, contatto in Bundesliga
-
Notizie4 giorni fa
Milan, perché Furlani non vuole Conte
-
Notizie4 giorni fa
Clamoroso Milan, per Repubblica Cardinale non è il proprietario
-
Notizie4 giorni fa
Svolta sulla panchina, una voce clamorosa:” Conte è già del Milan”
-
Calciomercato2 giorni fa
Ultim’ora Milan, la cassa sorride con Saelemaekers: il Bologna riscatta il belga
-
Notizie4 giorni fa
Milan, primi contrasti con Calabria: la dirigenza non ci sta
-
Calciomercato5 ore fa
Ultim’ora Milan, ai dettagli per Zirkzee: si vuole chiudere subito