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UEFA: gli arbitri di Conference ed Europa League

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Uefa

Rese note le designazioni degli arbitri per le partite di ritorno delle semifinali UEFA, di Europa League e Conference League. In ballo Roma, Juventus e Fiorentina.

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Ecco le squadre arbitrali Uefa per le partite di giovedì:

La UEFA ha reso note le designazioni arbitrali per gli incontri di Europa League Conference League. Tutte le partite si giocheranno giovedì 18 alle ore 21:00.

Impegnate le italiane RomaJuventus Fiorentina rispettivamente contro Bayer LeverkusenSiviglia Basilea. Unico match senza italiane tra gli olandesi dell’AZ Alkmaar e gli inglesi del West Ham.

Europa League:

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Bayer Leverkusen-RomaArbitro: Slavko Vinčić (SVN). Assistenti: Tomaž Klančnik (SVN), Andraž Kovačič (SVN). Quarto ufficiale: Irfan Peljto (BIH). Var: Nejc Kajtazovic (SVN). Avar: Matej Jug (SVN).

Siviglia-Juventus, Arbitro: Danny Makkelie (NED). Assistenti: Hessel Steegstra (NED), Jan de Vries (NED). Quarto ufficiale: Srdjan Jovanović (SRB). Var: Pol van Boekel (NED). Avar: Rob Dieperink (NED).

Conference League:

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Basilea-Fiorentina, Arbitro: José María Sánchez (ESP). Assistenti: Raúl Cabañero (ESP), Iñigo Prieto (ESP). Quarto ufficiale: Cesar Soto Grado (ESP). Var: Ricardo de Burgos (ESP). Avar: José Luis Munuera (ESP).

AZ Alkmaar-West Ham, Arbitro: Ivan Kružliak (SVK). Assistenti: Branislav Hancko (SVK), Jan Pozor (SVK). Quarto ufficiale: Sven Jablonski (GER). Var: Marco Fritz (GER). Avar: Christian Dingert (GER).

Premier League

All Eyes On Me – il focus sul 35° turno di Premier League

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All Eyes On Me

Nuovo appuntamento con All Eyes On Me, la rubrica di Calcio Style dedicata alla Premier League. Di seguito il resoconto dettagliato della trentacinquesima giornata del campionato più seguito al mondo.

Il fascino unico emanato, unito alla perenne scia d’entusiasmo che pervade ogni stadio, confluisce in una commistione di spettacolo, ardore e qualità che conferisce a questo torneo l’aurea di lega paradisiaca in cui solamente i migliori interpreti del gioco possono essere o diventare i protagonisti.

Trentacinquesimo turno: altro passo falso del Liverpool, Sheffield aritmeticamente retrocesso. Duello serratissimo tra Arsenal e City.

All Eyes On Me

TOTTENHAM 2-3 ARSENAL (15′ (aut.) Hojbjerg, 27′ Saka, 38′ Havertz, 64′ Romero, 87′ (rig.) Son)

L’Arsenal fa suo il North London Derby al termine di una gara spettacolare sulla falsariga del 2-2 dell’andata. I Gunners espugnano con sofferenza, specie nel finale, il Tottenham Hotspur Stadium assicurandosi un’altra giornata in testa alla classifica.

La formazione di Arteta passa in vantaggio al quarto d’ora con Hojbjerg che trafigge il proprio portiere Vicario con una spizzata sul corner teso di Saka. Lo stesso numero 7 inglese, dopo il palo colpito di testa da Romero e la rete annullata per fuorigioco a Van de Ven, sigla il raddoppio al 26′ trasformando in oro una fulminea ripartenza, iniziata dal panoramico lancio di Havertz, portandosi a quota quindici in classifica marcatori. Prima del duplice fischio i rossi di Londra riescono a portarsi addirittura sullo 0-3 grazie ad un altro angolo questa volta calciato da Rice e convertito in gol da Havertz.

Nel momento in cui la sfida non sembrava aver più nulla da dire Raya commette un clamoroso errore in disimpegno consegnando palla a Romero che senza difficoltà realizza il suo quinto centro in campionato. Nel finale c’è spazio per l’ingenuo fallo in area di Rice su Davies che costringe il Var a richiamare il direttore di gara Oliver per assegnare il calcio di rigore poi trasformato da Son, che torna al gol dopo un mese.

Terza vittoria consecutiva per l’Arsenal, chiamato ora a dare il tutto per tutto per centrare il titolo che manca da vent’anni. Seconda sconfitta di fila, invece, per gli Spurs ora a -7 dall’Aston Villa seppur con due gare da recuperare.

NOTTINGHAM FOREST 0-2 MANCHESTER CITY (32′ Gvardiol, 71′ Haaland)

Quinto successo consecutivo per il Manchester City che dopo averne rifilati quattro al Brighton nel recupero liquida con un secco 0-2 anche il Nottingham tenendo il passo dell’Arsenal nonostante la gara in meno rispetto ai Gunners.

I Citizens, visibilmente provati da un’ennesima stagione vissuta sulla cresta dell’onda, inseriscono il pilota automatico e, pur concedendo diverse opportunità agli avversari, incamerano tre punti vitali per alimentare le speranze in ottica titolo.

In seguito ad una prima mezz’ora piuttosto equilibrata gli ospiti mettono la freccia con l’incornata dell’uomo del momento: Josko Gvardiol, al terzo centro stagionale siglato nel mese di aprile, che svetta sul primo palo mettendo in porta l’angolo di De Bruyne. Il Forest reagisce con il tentativo su punizione di GibbsWhite e la clamorosa occasione fallita da due passi da Danilo su un’incertezza di Ederson, costretto poi ad abbandonare il campo dopo l’intervallo a causa dell’ennesimo infortunio stagionale, ma in qualche modo gli Sky Blues riescono a salvarsi.

Nella ripresa i Guardiola boys si mettono a debita distanza grazie all’iniziativa di Haaland che con il piede debole supera Sels mettendo a referto il ventunesimo gol in campionato, sfruttando il secondo assist di giornata di De Bruyne.

I campioni in carica riescono, dunque, a tenersi ad una sola lunghezza di distanza dalla vetta, mentre il Nottingham incassa il terzo ko nelle ultime quattro restando l’unica potenziale candidata a prendere il posto di Burnley o Luton in termini di retrocessione.

WEST HAM 2-2 LIVERPOOL (43′ Bowen, 48′ Robertson, 65′ (aut.) Areola, 77′ Antonio)

Frena ancora il Liverpool dopo aver prestato il fianco alle sconfitte contro Crystal Palace ed Everton. Il 2-2 del London Stadium contro il West Ham scrive probabilmente la parola fine sulle velleità di titolo per i Reds.

La gara tra due squadre in evidente difficoltà sotto l’aspetto umorale e di risultati si rivela divertente e piuttosto equilibrata con gli ospiti che vedono negarsi un calcio di rigore per un tocco di mano di Ogbonna causato dal tiro di Luis Diaz partito da posizione irregolare e vanno in svantaggio in prossimità dell’intervallo con il colpo di testa di Bowen, al gol numero sedici in campionato, sul cross di Kudus.

La formazione di Klopp reagisce con veemenza nei primi minuti della ripresa prima livellando la sfida con il primo centro nel 2024 del veterano Robertson e, successivamente, ribaltando il risultato con il tiro ravvicinato di Gakpo provvidenzialmente deviato prima da Soucek e poi da Areola nella propria porta, a suggellare una fase di partita letteralmente dominata.

In seguito all’1-2, però, il Liverpool, poi destabilizzato dalla lite tra Salah ed il tecnico tedesco, tira precocemente i remi in barca concedendo troppo agli Hammers che scrivono il definitivo 2-2 sul tabellone luminoso al 77′ con un altro colpo di testa, questa volta di Antonio, alla terza marcatura consecutiva complessiva, pescato a centro area dal solito Bowen.

Sono, dunque, otto i punti conquistati dalla squadra di Moyes nelle ultime otto uscite, come sono cinque quelli ottenuti dai Reds nelle ultime cinque giornate: il pari finale non serve a nessuna delle due.

ASTON VILLA 2-2 CHELSEA (4′ (aut.) Cucurella, 42′ Rogers, 62′ Madueke, 81′ Gallagher)

Altro giro, altro 2-2 in questo 35° turno. Nella sfida del sabato sera Aston Villa e Chelsea danno vita ad una gara ricca di stravolgimenti, gol, giocate ed arricchita da un incessante ritmo.

Nella prima frazione i Villans, anche con un pizzico di fortuna considerato lo 0-1 annullato a Jackson per millimetrica posizione irregolare ed il montante colpito di testa sempre dal 15 ospite, danno una doppia spallata al match, una in apertura ed una in prossimità del duplice fischio: al 4′, infatti, l’autorete di Cucurella, provocata dal tiro di McGinn, sblocca il punteggio, mentre al 42′ è ancora Morgan Rogers, terzo centro nelle ultime quattro, a trafiggere Petrovic con una conclusione stretta da fuori area.

I Blues, reduci dal pesante 5-0 incassato dall’Arsenal nel recupero, rientrano decisamente ispirati dagli spogliatoi e al 62′ accorciano le distanze con il diagonale di Madueke, salvo poi arrivare al pareggio al minuto 81 grazie allo splendido mancino a giro dal limite dell’area di capitan Gallagher che batte l’incolpevole Olsen, subentrato all’infortunato Martinez.

Nel finale accade di tutto: prima Watkins spreca una colossale occasione, poi Palmer vede sbarrata la strada verso il 2-3 da un super intervento del portiere svedese ed infine Disasi vede cancellarsi la rete del vantaggio allo scadere dal Var per un precedente fallo di Badiashile su Diego Carlos.

Il pareggio finale risulta essere l’esito più giusto che, probabilmente, serve di più ad Emery, che in vista delle semifinali di Conference League con l’Olympiacos perde anche Tielemans, piuttosto che a Pochettino, ancora decisamente invischiato nell’affannosa rincorsa all’Europa, anche se le due gare ancora da recuperare potrebbero spostare gli equilibri della stagione Blues.

MANCHESTER UNITED 1-1 BURNLEY (79′ Antony, 87′ (rig.) Amdouni)

Arriva il quarto pareggio nelle ultime sei giornate per il Manchester United che nella gara interna con la penultima forza del campionato Burnley non riesce a dare continuità al 4-2 nel recupero inflitto allo Sheffield United .

I Red Devils forniscono l’ormai solita prestazione in cui creano molto, ma concedono altrettanto, alternando fasi di dominio a fasi di totale confusione. Nel primo tempo è Onana a mettersi in mostra con due interventi, di cui uno veramente monstre, sul doppio tentativo di Foster, così come Bruno Fernandes, fermato dal palo in apertura.

Nella ripresa ci provano Garnacho e Hojlund, ma a sbloccare il risultato è Antony che finalmente ritrova il gol che in campionato mancava da poco più di un anno, sfruttando l’orrore di Berge in prima costruzione che, di fatto, lo serve con un passaggio in orizzontale all’altezza della metà campo lasciandogli campo libero verso la porta di Muric.

Ma il festival degli orrori non termina qui: all’85’ Casemiro gioca inspiegabilmente all’indietro di testa un campanile alzato da WanBissaka costringendo Onana ad uscire dai pali in uscita alta, ma tra il pallone ed il portiere camerunense si infila Amdouni che viene travolto. Il direttore di gara Brooks con l’ausilio del Var assegna il penalty che viene trasformato dallo stesso Amdouni che assicura un punto d’oro ai suoi.

Il pareggio, infatti, consente alla formazione di Kompany di restare in vita in ottica salvezza, anche se i prossimi scontri con Newcastle e Tottenham non sono certamente dei più semplici da affrontare. Lo United, invece, resta al sesto posto ma vede nuovamente avvicinarsi a -1 proprio i Magpies.

NEWCASTLE 5-1 SHEFFIELD UNITED (5′ Ahmedhodzic, 26′, 61′ (rig.) Isak, 54′ B. Guimaraes, 65′ (aut.) Osborn, 72′ Wilson)

Quarta vittoria nelle ultime sei, tredici punti conquistati, quindici reti realizzate e sesto posto distante solamente un punto per il Newcastle che bissa lo 0-8 dell’andata con un’altra vittoria larga ai danni dello Sheffield United.

Il momentaneo vantaggio delle Blades con Ahmedhodzic non altera più di tanto l’andazzo della gara con i Magpies che pervengono al pareggio poco prima della mezz’ora con il diagonale destro di Isak che non lascia scampo a Foderingham, costretto a capitolare anche al 54′ sul colpo di testa di Bruno Guimaraes, quinta gioia personale in campionato, così come al 61′ sul calcio di rigore guadagnato da Gordon e trasformato ancora da Isak che sale a quota diciannove in classifica marcatori.

Nel finale i Magpies dilagano con l’autorete di Osborn e l’acuto di Wilson tornato dopo i due lunghi mesi di stop forzato. La formazione di Howe condanna, dunque, alla retrocessione aritmetica lo Sheffield United, i cui soli sedici punti raccolti nelle trentacinque giornate disputate risultano evidentemente un bottino piuttosto magro per ambire ad una salvezza. I ragazzi di Wilder ripartiranno, quindi, dalla Championship dopo un solo anno.

BOURNEMOUTH 3-0 BRIGHTON (13′ Senesi, 52′ Unal, 87′ Kluivert)

Tre gol, tredicesima vittoria in campionato e record di punti in un singolo torneo infranto per il Bournemouth che non vuole smettere di stupire. Nella sfida tra outsiders le Cherries dominano in lungo e in largo infliggendo una pesante sconfitta ad un irriconoscibile Brighton.

L’undici di Iraola passa in vantaggio al 13′ con il quarto centro stagionale di Senesi, bravo a svettare sul corner di Cook, e sfiora il raddoppio con Enes Unal su un clamoroso svarione di Igor. Lo stesso attaccante turco si fa perdonare, però, nella ripresa con un perentorio stacco aereo sul traversone di Ouattara che coglie totalmente impreparata la retroguardia dei Seagulls. Nei minuti finali Kluivert mette il sigillo ad una meravigliosa prestazione collettiva con una serpentina delle sue che lo conduce alla settima marcatura del suo campionato.

I rossoneri si portano, quindi, ad un solo punto dall’ottavo posto occupato dal West Ham, mentre il Brighton è sempre più in caduta libera: sono solamente sei i punti raccolti nelle ultime nove sfide.

WOLVERHAMPTON 2-1 LUTON (39′ Hwang Hee-Chan, 50′ Toti Gomes, 80′ Morris)

Torna a sorridere il Wolverhampton dopo sei gare senza successi con solamente due punti all’attivo, portandosi all’undicesimo posto scavalcando il Brighton.

I Wolves superano il Luton con un gol per tempo: al 39′ Hwang HeeChan ritrova il sorriso dopo quattro lunghi mesi con un’ottima iniziativa personale, imbeccato da Matheus Cunha, al 50′ è Toti Gomes a correggere in porta di testa il cross di Lemina, siglando il primo gol in questo campionato.

I lupi d’oltremanica falliscono il colpo del definitivo ko con Semedo e Traoré e rischiano di compromettere quanto fatto negli ultimi minuti quando il Luton si rimette in carreggiata con il decimo centro nel torneo di Morris.

Il sussulto del capitano, però, non porta punti agli Hatters che restano sempre lì, aggrappati a -1 dal quartultimo posto.

FULHAM 1-1 CRYSTAL PALACE (52′ R. Muniz, 87′ Schlupp)

Tutto in parità nel derby di Londra tra Fulham e Crystal Palace che si dividono la posta in palio mantenendo invariata la distanza di tre punti in classifica.

Accade tutto nella ripresa a Craven Cottage dove a sbloccarla è il solito Rodrigo Muniz, a secco nelle ultime quattro, che schiaccia di testa in porta il cross teso di Castagne mettendo a referto il nono centro in campionato, mentre a livellare il punteggio ci pensa Schlupp, prima gioia nel 2024, con un siluro all’incrocio dei pali.

Secondo pari casalingo stagionale per i Cottagers dopo lo 0-0 con l’Everton dello scorso 30 gennaio, il sesto esterno invece per le Eagles che tagliano il traguardo dei quaranta punti.

EVERTON 1-0 BRENTFORD (60′ Gueye)

Terza vittoria di fila, la quarta nelle ultime cinque con annesso clean sheet, per l’Everton che raggiunge l’obiettivo salvezza addirittura con tre giornate di anticipo nonostante gli otto punti di penalizzazione, al contrario della soffertissima permanenza nel massimo campionato ottenuta lo scorso anno all’ultima giornata nel testa a testa con il Leicester.

I Toffees eguagliano il numero di punti della stagione 2022-23 grazie ad un successo di misura ai danni del Brentford, scavalcando proprio le Bees in classifica. Il match winner è Gueye, secondo gol consecutivo in casa, bravo ad iniziare e terminare l’iniziativa offensiva al limite dell’area di rigore. Nota di merito anche per Pickford che blinda i tre punti con un autentico miracolo su Toney.

La striscia di imbattibilità dei ragazzi di Frank si interrompe a cinque, ma anche loro possono ritenersi ufficialmente fuori dalla lotta salvezza.

Classifica e prossimo turno

1

Arsenal

80 35 25 5 5 85:28 +57
2 Manchester City* 79 34 24 7 3 82:32 +50
3

Liverpool

75 35 22 9 4 77:36 +41
4

Aston Villa

67 35 20 7 8 73:52 +21
5

Tottenham**

60 33 18 6 9 67:52 +15
6

Manchester United*

54 34 16 6 12 52:51 +1
7

Newcastle*

53 34 16 5 13 74:55 +19
8

West Ham

49 35 13 10 12 56:65  -9
9 Chelsea** 48 33 13 9 11 63:59 +4
10 Bournemouth 48 35 13 9 13 52:60 -8
11 Wolverhampton 46 35 13 7 15 48:55 -7
12

Brighton*

44 34 11 11 12 52:57 -5
13

Fulham

43 35 12 7 16 51:55 -4
14

Crystal Palace

40 35 10 10 15 45:57 -12
15

Everton

36 35 12 8 15 37:48 -11
16

Brentford

35 35 9 8 18 52:60 -8
17

Nottingham Forest

26 35 7 9 19 42:62 -20
18

Luton Town

25 35 6 7 22 48:77 -29
19

Burnley

24 35 5 9 21 39:70 -32
20

Sheffield United

16 35 3 7 25 34:97 -63

– Everton 8 punti di penalizzazione

– Nottingham Forest 4 punti di penalizzazione

* Una partita in meno

** Due partite in meno

Prossimo turno:

Venerdì 3 maggio

Luton 21:00 Everton

Sabato 4 maggio

Arsenal 13:30 Bournemouth

Brentford 16:00 Fulham

Burnley 16:00 Newcastle

Sheffield United 16:00 Nottingham Forest

Manchester City 18:30 Wolverhampton

Domenica 5 maggio

Chelsea 15:00 West Ham

Brighton 15:00 Aston Villa

Liverpool 17:30 Tottenham

Lunedì 6 maggio

Crystal Palace 21:00 Manchester United

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MLS

Born in the MLS – Viaggio nel campionato d’oltreoceano #10

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Born in the MLS

Decimo appuntamento con Born in the MLS – viaggio nel campionato d’oltreoceano, la rubrica settimanale di Calciostyle sulla MLS. Ecco il punto sul 10° weekend. 

In un paese dove il calcio non la fa da padrone, c’è una competizione che unisce tutti gli stati da Est a Ovest. La Major League Soccer non è, come molti credono, la pensione del calcio europeo; bensì è una festa, un momento di aggregazione, il modo di vivere lo sport in maniera genuina gustandosi allo stesso tempo un grande spettacolo.

Il gioco importato dall’Europa sta spopolando e oggi più che mai sta toccando il suo picco di popolarità. Tante star e talenti emergenti sono pronti a scendere in campo. This is MLS.

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REAL SALT LAKE CONQUISTA LA VETTA. MESSI E SUAREZ IN VERSIONE BARCA 2015, CADONO I GALAXY E MURIEL ANCORA A SECCO.

Austin FC – Los Angeles Galaxy 2-0 (7′ Rubio, 19′ Obrian)

Austin Fc MLS

MLS

Il decimo turno di MLS comincia da Austin dove i Galaxy puntano a consolidare il primato in classifica. I padron di casa hanno ritrovato la strada e vogliono stupire ancora.

Il match inizia subito con un’emozione infatti al 7′ Driussi approfitta di una palla persa in mezzo al campo dagli ospiti e tocca per Ring che verticalizza subito per Rubio, il 14 scambia con Obrian e col destro incrocia per l’1-0 Austin.

Poco prima del 20′ altra svolta della partita con Ring che recupera palla sulla propria trequarti e lancia immediatamente per Obrian che sfugge alla difesa in campo aperto e batte ancora McCarthy in uscita disperata.

Austin gioca sul velluto e sfiora più volte il gol del 3-0 ma il portiere dei Galaxy si fa trovare pronto. Dall’altra parte, anche Stuver sale in cattedra grazie a un paio di interventi decisivi sulle conclusioni di Riqui Puig che risulta il più attivo dei suoi.

La ripresa si svolge senza altre emozioni e alla fine a festeggiare sono i padroni di casa che si portano a quota 15 punti e raccolgono la quarta vittoria in questa MLS. Seconda sconfitta invece per Los Angeles dopo quella nel derby.

Cincinnati – Colorado Rapids 2-1 (42′ Acosta, 64′ Baird, 72′ Bombito)

Cincinnati

La giornata prosegue in Ohio dove i padroni di casa del Cincinnati ospitano i Rapids del Colorado. Entrambe le squadre sono in buon momento, soprattutto gli ospiti dopo un inizio non esaltante.

Inizio di partita scoppiettante con Cincinnati pericoloso grazie alla qualità di Acosta e alle conclusioni di Kubo. Il gol che sblocca il match arriva a pochi minuti dall’intervallo quando Orellano sulla linea laterale sinistra tocca centralmente per Acosta, l’argentino scambia con Baird e apre il piattone destro disegnando una traiettoria imprendibile che batte Steffen.

Nella ripresa i Rapids provano a reagire ma gli attacchi non sono abbastanza efficaci, complici gli interventi di Kann a tenere a galla il risultato.

Circa a metà secondo tempo arriva il raddoppio. Orellano riceve palla tra le linee sulla trequarti sinistra e imbuca per Baird che con lo scavetto supera ancora Steffen. Qualche minuto dopo Kubo si vede annullare un gol per offside e allora Colorado ne approfitta.

Dalla bandierina Mihajlovic disegna il cross che termina sulla testa di Bombito per il gol che accorcia le distanze. Gli ospiti però non hanno la forza necessaria per pareggiare i conti e anzi, rischiano di incassare il tris ma Steffen risponde presente.

Tre punti importanti per Cincinnati che aggancia così il secondo posto nella Western MLS alle spalle dell’Inter Miami.

Columbus Crew – CF Montreal 0-0

Columbus crew

Restando in Ohio, a Columbus i campioni in carica ospitano i canadesi di Montreal. L’obiettivo è interrompere la striscia di 4 pareggi consecutivi.

Nel primo tempo la partita la fanno i Crew ma occasioni clamorose non se ne registrano. Al contrario della ripresa che si apre con un’occasione gigantesca per Hinestroza che da dentro l’area piccola colpisce la traversa.

Gli ospiti si chiudono in attesa di ripartire ma un grande Schulte blocca tutti i tentativi verso la porta. La squadra più pericolosa resta Columbus che colpisce un’altra traversa ma non riesce a trovare il gol che sbloccherebbe il match.

Quinto pareggio consecutivo per i padroni di casa che mantengono il quinto posto della Eastern MLSMontreal attualmente fuori dai playoff.

DC United – Seattle Sounders 2-1 (14′ Léo Chú, 32′, 45′ Benteke)

Seattle sounders

Torna in campo a Washington il DC United contro un Seattle in estrema difficoltà e al penultimo posto della Western MLS. A sorpresa sono gli ospiti a passare in vantaggio al quarto d’ora.

Al termine di un contropiede si crea un batti e ribatti in area con la doppia conclusione di Rusnak Atencio entrambe respinte, il primo rientra in possesso di palla e apre per Morris che crossa e trova la testa di Chù per lo 0-1.

Lo United però reagisce e trova subito la svolta della partita. Lancio dalla difesa di McVev che trova splendidamente Stroud, l’8 prova ad aggirare Frei ma viene steso e l’arbitro decide per l’espulsione del portiere ospite.

Calcio di rigore affidato al solito Benteke, infallibile contro Thomas e riporta la gara in pareggio. In 10 vs 11 la squadra di casa prende coraggio e continua ad attaccare. Poco prima dell’intervallo una bella azione avvolgente libera Herrera al cross dalla fascia destra, il pallone finisce sulla testa di Benteke che fa 2-1 e ribalta il risultato.

Nella ripresa ancora DC che va vicino al tris sempre col n°9 belga ma i tentativi sono vani. Nel finale palo clamoroso colpito da Seattle che avrebbe potuto rimettere a posto le cose ma sulla ribattuta nessuno è abbastanza lesto da insaccare.

Torna dunque alla vittoria il DC dopo 3 partite e si porta a quota 13 punti in piena zona playoff, continua invece la stagione negativa dei Sounders che restano fermi a 6 punti.

New England Revolution – Inter Miami 1-4 (1′ Chancalay, 32′, 68′, Messi, 83′ Cremaschi, 89′ Suàrez)

Inter Miami

Messi e compagni fanno tappa in New England per consolidare il primo posto nella Western MLS e continuare a coltivare il sogno. I Revolution si presentano alla gara da ultimi a quota 4 punti.

Nonostante ciò dopo appena 49 secondi arriva il vantaggio dei padroni di casa con Gil che intercetta il passaggio di Freire e lancia immediatamente per Chancalay, l’attaccante nota l’uscita scellerata di Callender e di prima lo supera con un tocco morbido che si insacca nella porta sguarnita.

L’Inter Miami reagisce e soprattutto con Messi cerca la via del pareggio. Alla mezz’ora una verticalizzazione i Weigandt trova Taylor che tocca di prima verso Campana, l’8 restituisce di tacco e libera il 16 al passaggio per Messi che davanti a Ravas calcia forte sul primo palo per l’1-1.

Nella ripresa entra anche Suàrez per ribaltare il risultato. A metà tempo durante un’aziona avvolgente del Miami, Busquets in posizione centrale vede il movimento di Messi e lo serve con un filtrante precisissimo che nessuno riesce a intercettare, liberando così l’argentino ancora davanti al portiere di New England. 1-2.

Nel finale gli ospiti dilagano prima con Cremaschi che ribatte in rete la respinta corta di Ravas sul tiro ravvicinato di Messi dopo lo splendido lavoro di Rojas sulla fascia sinistra, poi con Suàrez che riceve ancora dall’ex compagno d’attacco al Barcellona e dall’altezza del dischetto stoppa e in girata manda il pallone sotto il sette.

Poker degli ospiti che consolidano la prima posizione nella Western e fanno sprofondare New England.

New York City – Charlotte 2-1 (3′ Vargas, 41′ Parks, 90’+3 Martínez)

Charlotte

New York il City ha decisamente invertito la rotta dopo l’avvio estremamente negativo tanto che viene da 1 sconfitta nelle ultime 5. Per Charlotte invece 1 sola vittoria nelle ultime 5.

Partono però fortissimo gli ospiti con Petkovic che riceve palla spalle alla porta, si gira e prende spazio sulla fascia arrivando sulla trequarti; cross al centro e la respinta corta della difesa favorisce Vargas che apre il piatto e scaraventa in porta il gol del vantaggio per Charlotte.

Il City cerca in tutti i modi il pareggio e colpisce anche una traversa con Rodriguez ma anche gli interventi di Kahlina risultano decisivi per conservare il punteggio. In chiusura di tempo però arriva il pareggio di New York grazie al calcio di punizione dalla trequarti di O’Toole che pesca la testa di Parks per l’1-1, niente da fare per Kahlina.

Nella ripresa sono ben 2 i gol annullati, uno per ciascuna squadra, per offside e carica sul portiere. Sono però i padroni di casa a dimostrare di avere più carattere e fame per vincere la partita.

Gli sforzi vengono premiati al 3° minuto di recupero quando Santiago Rodriguez si mette in proprio e guadagna il fondo, il cross arriva preciso sul destro di Martìnez che di interno destro impatta di prima intenzione per il 2-1.

Altra vittoria importantissima per New York City che aggancia il sesto posto della Eastern MLS a quota 14 punti. In caduta libera Charlotte che esce dalla zona playoff.

New York Red Bulls – Vancouver Whitecaps 1-1 (15′ White, 56′ Morgan)

Vancouver Whitecaps

Rimanendo nella Grande Mela, i New York Red Bulls cercano di consolidare la top 3 nonostante il calo nelle ultime settimane. L’obiettivo primo posto però c’è anche per gli Whitecaps che viaggiano a ritmo di titolo.

Dopo un inizio scoppiettante per Forsberg e compagni con Takaoka protagonista in un paio di occasioni, Vancouver sblocca la gara grazie allo splendido colpo di tacco di White che conclude la rete di passaggi dei compagni, culminata col cross basso di Raposo dalla destra.

Red Bulls reagiscono con il solito Morgan ma la difesa ospite è attenta e non lascia passare. Dall’altra parte anche Coronel si mette in mostra con un’uscita bassa nell’1 vs 1 con Gauld.

Il secondo tempo si apre altrettanto intensamente. Al 10′ Forsberg batte un corner sul primo, palo col pallone che schizza verso il secondo dove Morgan in tuffo lo infila sotto la traversa per l’1-1.

Il match prosegue senza particolari emozioni a eccezione dell’espulsione di Elie che lascia New York in 10 uomini. Un punto per parte che fa scivolare entrambe le squadra al terzo posto nei rispettivi gironi.

Orlando City – Toronto FC 1-2 (37′ McGuire, 87′ Spicer, 90′ Owusu)

Toronto FC

Orlando City la squadra di casa ospita Toronto, tornato alla vittoria lo scorso turno dopo svariate sconfitte. Il match rimane bloccato fino al tramonto del primo tempo quando al 37′ un lancio dalla difesa di Jansson innesca la corsa di Torres sulla fascia sinistra, il 10 mette al centro e trova la spaccata di McGuire per l’1-0.

La ripresa è caratterizzata da moltissime occasioni per ciascun lato con protagonisti i due portieri Johnson Gallese. Molto attivi Torres per Orlando Bernardeschi per Toronto. A metà tempo subentra anche Luis Muriel per cercare di chiudere i giochi.

Tuttavia, all’87 un cambio di gioco proprio di Bernardeschi libera al cross Franklin che dalla destra mette in mezzo e trova la testa di Spicer al centro dell’area piccola. È 1-1.

Non finisce qui perché 3 minuti più tardi un lancio dalle retrovie innesca Bernardeschi sulla fascia di destra, il 10 dribbla due difensori, guadagna il fondo e col destro crossa verso Owusu che schiaccia di testa e ribalta il risultato.

Grande vittoria per i canadesi che agganciano così il quarto posto, per Orlando invece è ancora terzultimo posto a quota 9.

Philadelphia Union – Real Salt Lake 1-2 (3′ Gómez, 50′ Gazdag, 89′ Katranis)

Real Salt Lake

In Pennsylvania arriva una delle squadre più in forma di tutta l’MLS ossia il Real Salt Lake. La sconfitta manca da 1 mese e mezzo e la vetta è sempre più vicina. Per gli Union leggero calo dopo un avvio esaltante.

Primi minuti di equilibrio tra le due squadre con occasioni che non creano pericoli per i rispettivi portieri. Ci pensano allora gli ospiti a rompere il ghiaccio con un contropiede che vede Arango ricevere nel cerchio di centrocampo e portare palla fino al limite dell’area, scarica a destra per Gòmez che calcia di prima trovando la parziale risposta di Blake col pallone che finisce comunque in rete.

Prima frazione che si chiude sullo 0-1. Nella ripresa c’è la reazione di Philadelphia che trova praticamente subito il gol del pari. Il giro palla ipnotico culmina con la conclusione da fuori di McGlynn che sbatte addosso a Gazdag appostato in area, il pallone schizza verso il fondo, Sullivan ci si avventa anticipando l’uscita del portiere e rimettendo in mezzo per il 10 che di tacco pareggia.

Salt Lake però non ci sta. Punizione dalla trequarti, la difesa mette fuori dove c’è Katranis che controlla e al volo col sinistro dai 20 metri sorprende Blake con una traiettoria parabolica che si infila sotta il sette.

La vince al cardiopalma il Real che complici i risultati della altre conquista il primo posto della Western MLS.

Chicago Fire – Atlanta United 0-0

Chicago Fire

Chicago si sfidano due squadre in difficoltà e che non sanno più vincere. Atlanta vuole recuperare punti per i playoff.

La prima frazione non tradisce le aspettative con entrambe le squadra che creano occasioni, da una parte con Cuypers e dall’altra con Giakoumakis.

Il nervosismo la fa da padrone col passare dei minuti, falli e cartellini fioccano con frequenza. Grandi parate di Brady tengono a galla Chicago soprattutto sulle conclusioni di Thiago Almada. Gli ospiti avrebbero l’occasione per vincerla ma Rìos da due passi non riesce a colpire bene di testa con Brady che compie un vero e proprio miracolo.

Il pareggio non giova a nessuno, ancora niente vittorie nelle ultime 4 partite per entrambe le squadre.

FC Dallas – Houston Dynamo 2-0 (55′ Musa, 80′ Ibeagha)

FC Dallas

Altro derby del Texas questa volta fra Dallas Houston. I padroni di casa contano ancora 1 sola vittoria in questa MLS mentre gli ospiti vogliono rialzarsi dopo la battuta d’arresto contro Austin.

La partita trova subito una svolta dopo 5 minuti con l’espulsione di Dorsey che lascia gli ospiti in 10. Il difensore stende Farfan da ultimo uomo e torna anzitempo negli spogliatoi.

Il primo tempo diventa dunque un monologo di Dallas che cerca in Musa l’occasione per sbloccare il risultato. Occasione che arriva a inizio ripresa con l’azione di dialogo fra Twumasi Kamungo sulla fascia destra, Twumasi si libera vede l’inserimento proprio di Musa e lo serve, il 9 da posizione defilata con lo scavetto batte Clark in uscita bassa.

Il raddoppio arriva a 10′ dal termine con Ibeagha che colpisce di testa in mischia su assist di Illaramendi su corner battuto corto.

Minnesota – Sporting Kansas City 2-1 (2′ Boxall, 25′ Tani Oluwaseyi, 38′ Pulido)

Minnesota

In Minnesota la tifoseria è tornata a sorridere dopo il tris calato a Charlotte, per lo Sporting invece la vittoria manca da quasi un mese e la classifica inizia a preoccupare.

Il match si stappa immediatamente dopo 2 minuti col corner battuto dalla sinistra e Lod che spizza sul secondo palo dove c’è Boxall che da due passi fa 1-0.

Passano 20 minuti e Minnesota raddoppia, protagonista ancora Lod che premia l’inserimento in area dalla sinistra di Rosales, l’esterno vede Oluwaseyi tutto solo sul secondo palo che a porta vuota fa 2-0.

Kansas City però reagisce e dopo la mezzora riesce ad accorciare le distanze con Pulido che raccoglie l’assist Sallòi lanciato in profondità da Radoja e segna un rigore in movimento.

Nella ripresa è lo Sporting ad avere le occasioni più clamorose per pareggiare ma Melia contribuisce a conservare il vantaggio. Qualche ripartenza per Minnesota ma anche St. Claire chiude la saracinesca e il match si conclude sul 2-1.

Padroni di casa che si portano a 17 punti agganciando Vancouver al terzo posto della Western MLSKansas City resta fermo a 11 punti appena fuori dalla zona playoff.

Nashville SC – San Jose Earthquakes 1-1 (19′ Mukhtar, 63′ Skahan)

San Josè

San Josè vuole tornare a fare punti dopo 4 sconfitte consecutive e affronta un Nashville in evidente difficoltà con soli 7 punti raccolti finora.

I padroni di casa sbloccano la partita poco dopo il quarto d’ora con Mukhtar che lascia partire un destro forte dai 30 metri che sorprende Yarbrough e si infila a fil di palo.

Nashville prova in tutti i modi a raddoppiare ma l’imprecisione degli attaccanti nega la gioia al pubblico di casa. Nella ripresa crescono anche gli Earthquakes con l’ingresso di Skahan e al 63′ trovano il pari proprio grazie al neo entrato che sfugge in campo aperto sul lancio di Rodrigues e a tu per tu con Wills non sbaglia.

Gli ospiti dominano tutta la seconda parte del secondo tempo e sfiorano più volte il gol del vantaggio prima con Judd poi con Pellegrino ma la grande prestazione di Wills sbarra la strada.

Torna quindi a fare punti San José anche se la classifica non si muove più di tanto.

Los Angeles FC – Portland Timbers 3-2 (44′ A.G. Miller, 45’+4 Tillman, 65′ Rodríguez, 73′ Moreno, 90’+4 Bouanga)

Los Angeles FC

Match delicato in California dove i padroni di casa dell’LAFC ospitano di Timbers di Portland. Per Lloris e compagni il momento non è dei migliori ma ci sono alcuni segnali positivi. Per gli ospiti invece la vittoria manca da quasi 2 mesi.

LA la sblocca in chiusura di primo tempo col filtrante di Atuesta che premia il taglio di Bouanga, il 99 mette in mezzo rasoterra e trova la deviazione sfortunata di Miller che infila nella sua porta l’1-0.

Sull’ultimo pallone del primo tempo arriva anche il raddoppio. Olivera parte in contropiede e arriva fino in area, affronta Bravo nell’1 vs 1 e tocca a rimorchio per Tillman che di prima calcia, incrociando verso il secondo palo, e batte nuovamente Crèpeau.

Vantaggio che sembra rassicurante per i padroni di casa che invece subiscono la rete di Rodriguez bravo a sfruttare la respinta corta della difesa su un cross dalla trequarti, mettere giù di petto e dal limite calciare con precisione alla destra di Lloris.

Poco dopo un altro cross, stavolta dalla trequarti sinistra, è respinto corto da Chanot con Moreno che controlla e nuovamente dal limite dell’area, complice una deviazione che pietrifica Lloris, sigla il pareggio per Portland.

Appena scoccato l’ultimo quarto d’ora arriva l’episodio chiave della partita con l’espulsione di Charà che lascia in 10 i Timbers. Da quel momento è assedio LA che proprio nel recupero trovano il gol del 3-2. Corner battuto dalla destra trova la testa di KamaraCrèpeau respinge ma il pallone resta vagante con Bouanga che di prima col piattone trova una traiettoria imprendibile baciando il palo interno e si insaccandosi in rete.

All’ultimo respiro ci pensa sempre il n°99 che trova il suo 6° gol in questa MLS. Vittoria che permette a LA di restare in scia alle prime 5.

Classifica e prossimo turno MLS

EASTERN CONFERNCE MLS

Squadra P V P P G+ G- Punti
1 Inter Miami 11 6 3 2 26 16 21
2 Cincinnati 10 5 3 2 12 9 18
3 New York RB 10 4 5 1 14 10 17
4 Toronto 10 5 1 4 11 13 16
5 Columbus Crew 10 3 6 1 12 9 15
6 New York City 10 4 2 4 11 10 14
7 Philadelphia Union 8 3 4 1 15 11 13
8 DC United 10 3 4 3 14 15 13
9 Atlanta United 9 3 3 3 13 9 12
10 Montreal Impact 9 3 3 3 12 16 12
11 Charlotte FC 10 3 2 5 10 13 11
12 Chicago Fire 10 2 4 4 11 18 10
13 Orlando City 9 2 3 4 11 17 9
14 Nashville 9 1 5 3 10 17 8
15 New England Revolution 9 1 1 7 6 18 4

WESTERN CONFERNCE MLS

Squadra P V P P G+ G- Punti
1 Real Salt Lake 10 5 3 2 17 9 18
2 Los Angeles Galaxy 10 5 3 2 21 17 18
3 Vancouver Whitecaps 9 5 2 2 18 10 17
4 Minnesota United 9 5 2 2 15 10 17
5 Los Angeles FC 10 4 3 3 18 16 15
6 Colorado Rapids 10 4 3 3 16 15 15
7 Austin FC 10 4 3 3 14 13 15
8 Houston Dynamo 9 4 1 4 9 10 13
9 St. Louis City 9 2 6 1 15 14 12
10 Sporting Kansas City 10 2 5 3 18 18 11
11 Portland Timbers 10 2 4 4 20 21 10
12 Dallas 9 2 2 5 9 12 8
13 Seattle Sounders 9 1 3 5 10 11 6
14 San Jose Earthquakes 10 1 1 8 14 25 4

PROSSIMO TURNO

Domenica, 5 Maggio 2024
Atlanta United 01:30 Minnesota United
Charlotte FC 01:30 Portland Timbers
DC United 01:30 Philadelphia Union
Inter Miami 01:30 New York RB
Orlando City 01:30 Cincinnati
San Jose Earthquakes 01:30 Los Angeles FC
Toronto 01:30 Dallas
Chicago Fire 02:30 New England Revolution
Houston Dynamo 02:30 St. Louis City
Nashville 02:30 Montreal Impact
Real Salt Lake 03:30 Sporting Kansas City
Vancouver Whitecaps 04:30 Austin FC
New York City 22:00 Colorado Rapids
Lunedi, 6 Maggio 2024
Seattle Sounders 00:45 Los Angeles Galaxy
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Premier League

Qualcosa si è rotto nel Liverpool di Klopp

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Il surreale alterco fra Salah e Klopp, che non se le sono mandate a dire in mondo visione, è solo la punta dell’iceberg dei problemi del Liverpool.

Klopp, che autogol comunicativo!

Quasi mai è una buona idea per un allenatore è una buona idea ammettere pubblicamente di aver sbagliato in qualcosa. Un comportamento sicuramente apprezzabile da fuori, ma che inevitabilmente porta a dei riverberi interni. José Mourinho, per esempio, è stato spesso critica per la sua dialettica assertiva, alla pervicace ricerca di un nemico esterno, ma ci sarà un motivo se i più scafati in comunicazione fan tutti così.

Ora non che Klopp sia un pessimo comunicatore. Anzi, tutt’altro. Ma probabilmente ha ragione Rooney quando dice afferma che il tecnico teutonico ha sbagliato clamorosamente i tempi per annunciare il suo addio.

Sapere che il tuo allenatore a fine anno andrà via è un’arma a doppio taglio, poiché da un lato “giustifica” i giocatori a guadarsi intorno e dall’altra crea pressioni ulteriori poiché uno come Klopp non può non lasciare in grande stile.

Liverpool

(Photo by Mark Cosgrove/News Images)

Il Liverpool ha sfiduciato Klopp?

Il pomo della discordia è stata la disastrosa gestione del doppio quarto di finale di Europa League contro l’Atalanta, che ha visto il Liverpool (da stra-favorito) subire un’umiliante lezione di calcio ad Anfield dalla mediocre squadra di Gasperini.

Da lì il mea culpa pubblico di Klopp, che ha avuto l’effetto collaterale di abbattere ulteriormente il morale di una squadra già colpito da un’altra eliminazione: quella nei quarti di F.A. Cup per mano degli acerrimi rivali del Manchester United.

Quindi un’altra uscita a vuoto, dopo la sconfitta interna con il Crystal Palace, dove il tedesco ha gettato la spugna e affermato che i Reds fossero fuori dalla corsa al titolo. Klopp ha condannato la sua squadra prima ancora che fosse la matematica a farlo ed evidentemente più di qualcuno nello spogliatoio non gliel’ha perdonato.

La sensazione diffusa nell’ambiente Reds è che Klopp sia effettivamente responsabile del mancato passaggio del turno in Europa, dato che nella gara d’andata ha tenuto fuori addirittura cinque titolari e tutti di alto livello. Una situazione che, mista alla consapevolezza che l’ex-Dortmund lascerà a fine stagione, ha portato lo spogliatoio del Liverpool a delegittimare colui che sino a poco prima era il loro condottiero.

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