Serie A
Bologna – Roma 0-0: il turnover non basta, per la vittoria
Bologna – Roma è una sfida molto importante, in termini di obiettivi di campionato: soprattutto per la Roma, che piazza in campo molti giovanissimi.
Bologna – Roma, le premesse
Si potrebbe chiamare “la partita del turnover”, perlomeno dal punto di vista della Roma: tra infortunati e giocatori in fase di ripresa, sono molti quelli che riposano.
Mentre José Mourinho ha dato avvio a un ricambio, anche generazionale, sul campo: in porta gioca da titolare il giovane secondo portiere giallorosso, Mile Svilar, mentre a centrocampo ci sono Tahirovic e Missori, coadiuvati da colleghi di maggiore esperienza.
Come Wijnaldum, tornato in campo dopo la lesione al flessore della coscia sinistra che si era procurato durante la partita di Europa League contro il Feyenoord.
A centrocampo rivediamo anche Camara, uno dei giocatori giallorossi con il minutaggio inferiore, alla sua seconda partita della stagione da titolare (dopo quella del 6 maggio contro l’Inter, ndr).
Bologna – Roma, i precedenti
Questa è la sfida numero 159 tra Roma e Bologna, con un bilancio complessivo di 158 partite ufficiali tra le due squadre, di cui 151 in Serie A. La Roma ha vinto 57 volte, mentre il Bologna ha trionfato 53 volte e ci sono stati 48 pareggi.
Nell’ultimo incontro tra le due squadre, la Roma ha vinto 1-0 grazie a un rigore di Lorenzo Pellegrini nel primo tempo. Nils Liedholm ha guidato la Roma in 15 partite contro il Bologna, con 4 vittorie, 6 pareggi e 5 sconfitte.
Francesco Totti ha giocato 27 partite contro il Bologna e ha segnato 7 gol. Le squadre di Thiago Motta hanno perso tutte e tre le partite in Serie A contro quelle di José Mourinho, senza mai segnare un gol.
Se la Roma vince contro il Bologna, migliorerà il parziale in classifica rispetto alla stagione precedente. L’arbitro della partita è Daniele Orsato, con cui la Roma ha un bilancio equilibrato di 13 vittorie, 13 pareggi e 13 sconfitte in 39 partite.
La partita: il primo tempo
Malgrado la relativa freschezza di alcune delle forze in campo, la Roma è apparsa in difficoltà. Malgrado gli scatti di Solbakken in attacco e i tentativi di tiro di Belotti, la compagine giallorossa non è riuscita agilmente a violare la difesa dei rossoblù.
Il Bologna è parso spesso e volentieri in attacco, marcato poco stretto dai difensori giallorossi.
Nessuna azione da gol è stata portata a termine, da entrambe le squadre.
La partita: il secondo tempo
Anche dopo l’intervallo il ritmo non è cambiato in modo sostanziale. Nessuno dei due allenatori ha optato per un cambio all’inizio del secondo tempo.
Ma un problema muscolare per Celik ha innescato, al 52esimo, cambi multipli per la Roma: al posto del difensore turco, il numero 23 Gianluca Mancini; al posto di Wijnaldum, Bove; infine, al posto di Belotti, è subentrato Abraham.
La Roma ha cominciato a marcare di più, rinvigorita dall’energia dei tre cambi.
Tre cambi anche per il Bologna, al 68esimo: fuori Ferguson per Moro, fuori De Silvestris e dentro Lykogiannis, fuori Arnautovic e dentro Zirkzee.
Un ulteriore cambio anche per la Roma: fuori Solbakken e dentro il capitano giallorosso Pellegrini.
Al 75esimo ha lasciato il campo, invece, Tahirovic, forse il migliore in campo della Roma, sostituto dal veterano Matic.
All’80esimo è arrivato un cartellino giallo per il rossoblù per Orsolini su un’azione fallosa sul giallorosso Zalewski.
Mentre al 90esimo arriva il primo cartellino giallo per la Roma, indirizzato a Camara, per un fallo su Lykogiannis, che si tocca insistentemente la caviglia destra. Il greco, comunque, è riuscito a rialzarsi zoppicante restando in campo.
Le occasioni da gol
Al 17esimo una ghiotta opportunità per Orsolini, parato senza difficoltà da Svilar.
Al 23esimo Solbakken ha fornito un bellissimo assist a Belotti, che ha calciato nello specchio della porta ma è stato parato da Skorupski.
Al 77esimo Pellegrini ha servito un pallone promettente ad Abraham, che però è arrivato in ritardo sul tiro, un po’ troppo lungo. Nel cercare il pallone, l’attaccante inglese ha allungato la gamba procurandosi, forse, un piccolo strappo muscolare. Le sue condizioni saranno da verificare a fine partita.
All’81esimo, in seguito a un calcio di punizione calciato dal solito Pellegrini, si è creata una vera e propria mischia di fronte alla porta del Bologna, dalla quale avrebbe potuto scaturire un gol: ma la palla è finita fuori e Mancini si è fatto male al volto.
All’86esimo un tiro di Abraham è stato parato dal portiere dei rossoblù.
Serie A
Juventus, Mckennie torna negli Stati Uniti? L’agente smentisce tutto: i dettagli
Nelle ultime ore si è parlato di una Juventus che sarebbe in una fase di stallo per quanto riguarda il rinnovo di Weston Mckennie e, perciò, le voci sull’MLS si sono fatte insistenti.
I bianconeri e il centrocampista statunitense vorrebbero continuare insieme, ma anche la distanza dovuta alle commissioni degli agenti del giocatore avrebbero portato la trattativa ad una fase di stallo.
Tuttavia, l’agente del calciatore ha avuto modo di smentire tramite i social media quanto è circolato nelle ultime ore.
Ecco le parole di Cory Gibbs: “Di solito non rispondo ai post sui social media, ma quando vengono diffuse informazioni false, soprattutto da account verificati, devo intervenire.
Sono Cory Gibbs, agente di Weston, e posso confermare che tutto ciò che è stato scritto è falso”.

KENAN YILDIZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, quale futuro per Mckennie?
Le voci di mercato continuano a circolare, com’è ormai abitudine da anni attorno a McKennie: ogni estate sembra destinato a lasciare Torino, salvo poi conquistare puntualmente la fiducia dell’allenatore di turno grazie alla sua duttilità, alla corsa e al suo spirito di sacrificio.
Non sorprende, quindi, che diversi tecnici lo accoglierebbero volentieri: Antonio Conte, impegnato a costruire un Napoli sempre più camaleontico; Gian Piero Gasperini alla Roma e Massimiliano Allegri, che lo conosce benissimo e lo vorrebbe nel suo Milan.
Il giocatore si trova bene a Torino e non ha intenzione di lasciare il club, ma molto dipende dalla dirigenza bianconera.
Serie A
Juventus, la versatilità di Koopmeiners e la cura Spalletti
La Juventus sta trovando finalmente continuità nei risultati e il merito, oltre che del tecnico Spalletti va attribuito anche soprattutto ad alcuni singoli.
Tra questi c’è sicuramente il centrocampista olandese ex Atalanta, tornato sotto le luci della ribalta dopo il cambio di ruolo impostogli dal tecnico toscano. La sorpresa però dell’ultima uscita dei bianconeri in quel di Pisa ha visto il ritorno di Koop nel ruolo di trequartista.
Juventus, l’importanza di Koopmeiners: per Spalletti è un colonna portante
L’investimento di oltre 70 milioni di euro operato nell’estate del 2024 pesa ancora, non tanto sulle casse del club, quanto più sulle aspettative iniziali in termini di bonus che tifosi e società.
Alla sua prima stagione in bianconero infatti, Koopmeiners nel ruolo di trequartista alle spalle della punta ha collezionato 5 gol e 3 assist in 44 presenze tra tutte le competizioni; un rendimento ben lontano da quello della stagione 2023/2024, quando siglò 15 gol e 7 assist con la maglia dell’Atalanta.
L’arrivo di Tudor però ha cambiato le carte in tavola già nella scorsa stagione, con l’arretramento sulla linea dei difensori nella difesa a tre e il ritorno a un ruolo che il giocatore aveva già ricoperto ai tempi dell’Az Alkmaar. Col croato Koop ha ritrovato serenità ed efficacia nelle prestazioni, che gli sono valse la conferma in quel ruolo dirottando così le priorità del mercato in attacco.
In questo senso la società ha potuto agire di conseguenza, confermando prima Conceicao, e poi portando alla Continassa sia Openda che David, oltre a Zhegrova, per rinforzare tutto il reparto. Anche Spalletti ha deciso quindi di confermare l’olandese come braccetto di sinistra, tuttavia nell’ultima uscita contro il Pisa lo schema iniziale ha visto l’avanzamento di Teun sulla linea dei trequartisti al fianco di Yildiz.
Un segnale che l’allenatore conosce bene le potenzialità offensive del giocatore e non è escluso che in futuro possa tornare a occupare posizioni più avanzate per aumentare le alternative in quella zona di campo.
Nel frattempo tutta la Juventus sta beneficiando del suo momento di forma, come quello di molti altri compagni, dimostrando che la qualità e la motivazione all’interno del gruppo non mancano e l’obiettivo rimane sempre lo stesso.

Teun Koopmeiners punta il dito in alto ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Hellas Verona, San Siro archiviato: domenica arriva il Toro
L’Hellas Verona prosegue la preparazione per la sfida della 18° giornata in programma domenica 4 gennaio alle 18. Zanetti vuole tornare a fare punti.
Il KO di San Siro sembra aver lasciato ben pochi strascichi, considerando che la squadra ha retto per buona parte della partita e a un certo punto ha preferito risparmiare le energie visto il risultato.
Hellas Verona, sfida da ex per Baroni: in palio punti pesanti
Entrambe le compagini arrivano da una sconfitta, i gialloblu contro il Milan e i granata contro il Cagliari, e perciò la sfida si prospetta molto interessante soprattutto dal punto di vista dell’atteggiamento. Per Giovane e compagni sarà l’occasione di tornare a fare punti, in particolar modo in casa dove l’ultimo match ha visto cadere l’Atalanta di Palladino.
L’ultimo periodo è stato particolarmente positivo per i gialloblu che hanno raccolto sei punti nelle ultime 5, scavalcando il Pisa al terzultimo posto. Le due vittorie di fila contro, appunto Atalanta, e Fiorentina in trasferta hanno rivitalizzato l’Hellas che sembrava aver ingranato la marcia. Lo stop forzato di due settimane inoltre, causa Supercoppa Italiana, ha forse smorzato leggermente l’entusiasmo dando vita alla prestazione un po’ a metà contro i rossoneri.
Dunque la sfida contro il Torino rappresenta l’occasione giusta per recuperare l’umore e sfruttare anche il fattore campo, oltre che il momento di incertezza dei granata dopo l’inaspettata sconfitta contro il Cagliari. L’ex Baroni tornerà da avversario, dopo il precedente con la Lazio della scorsa stagione, per riportare Simeone e compagni sui binari giusti che portano alla salvezza. Le due vittorie consecutive contro Cremonese e Sassuolo avevano rilanciato in classifica il club del neo DS Petrachi, che sta già lavorando in vista del mercato di gennaio.
La sfida del Bentegodi dunque si prospetta interessante per entrambi gli allenatori, che hanno la responsabilità di rialzare la squadra dopo un momento negativo, successivo a una doppia vittoria. Una delle due in caso di sconfitta rischia di aprire una mini crisi, visto anche il calendario delle prossime partite. Per il Verona ci sarà il Napoli e poi la Lazio mentre per il Toro ci saranno l’Udinese e l’Atalanta.

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