Serie A
Inter – Sassuolo 4-2: LuLa crescente, Champions a un passo | Le pagelle nerazzurre
Inter-Sassuolo 4-2, poker nerazzurro con il brivido firmato dalla LuLa. Obiettivo Champions quasi in cassaforte. Le pagelle nerazzurre.
Handanovic 6: si conferma poco brillante esteticamente, ma sempre sul pezzo. Sui due gol del Sassuolo non può fare miracoli.
D’Ambrosio 5,5: si veste da assist man sul gol che sblocca la partita, ma la dietro vive attimi di sofferenza nei minuti in cui il Sassuolo cerca la clamorosa rimonta.
De Vrij 6: si conferma attento e ci mette esperienza, ma sui due gol del Sassuolo sbaglia a livello di lettura, come tutta la difesa (dal 73′ Bastoni 6,5: ottimo ingresso).
Acerbi 6: si sbraccia per coordinare la difesa nei momenti di maggiore pressione del Sassuolo. Tiene botta.
Bellanova 6,5: sfrutta bene la chance concessa da Inzaghi, legge sempre bene i tempi di inserimento (dal 79′ Darmian 6: salda la difesa e nel finale l’Inter soffre meno).
Gagliardini 5: quando ha il pallone tra i piedi ti dà l’idea non sapere cosa farci. Quando si propone di aiuto alla difesa sbaglia.
Brozovic 6: una partita vissuta tra spunti interessanti ed errori inspiegabili. Entra nel tabellino fornendo l’assist finale a Lukaku.
Mkhitaryan 6: non spicca per brillantezza, ma usa il fioretto dell’esperienza (dal 61′ Frattesi 5: surclassato, annullato dal centrocampo neroverde).
Dimarco 6: quando viene chiamato in causa lancia sempre iniziative pericolose. Cercato meno del solito, ma sempre lucido (dal 61′ Gosens 5,5: tocca molti palloni, ma e’ ancora convalescente).
Lukaku 8,5: si fa il regalo di compleanno con una doppietta che apre e chiude il match. Le marcature su di lui sono approssimative, ma lui e’irresistibile.
Correa 6: sbaglia un colpo di testa non impossibile, gli annullano un gol per fuorigioco e compie molti buoni inserimenti. Esce per problemi fisici (dal 46′ Lautaro 7: altra storia rispetto a Correa, gol e solito sacrificio).
Simone Inzaghi 6,5: la vittoria e’ ricca di gol, ma sul 3-0 un brivido gli corre lungo la schiena. La gestione del vantaggio e’ approssimativa, anche se finisce in gloria. La sfida al Milan e’ lanciata.
Serie A
Roma: Dybala out contro l’Atalanta
Per la trasferta di Bergamo la Roma dovrà fare ancora a meno del fantasista argentino, che non ha ancora recuperato dai problemi fisici della scorsa settimana.
Dopo la dolorosa eliminazione in Europa League di giovedì scorso contro il Leverkusen la Roma si rituffa nel campionato. Domani sera i giallorossi affronteranno l’Atalanta al Gewiss Stadium, in uno scontro diretto decisivo per la corsa ad un piazzamento alla prossima Champions League.
Daniele De Rossi conta di recuperare energie mentali e fisiche tra i suoi ragazzi per queste ultime tre gare di Serie A. Il margine di errore sarà minimo, complice anche la discussa gara in meno dei nerazzurri contro la Fiorentina che sarà recuperata il 2 giugno.
Oltre a Spinazzola, per il quale molto probabilmente è finita la stagione, l’allenatore giallorosso dovrà fare ancora a meno di Paulo Dybala. Dopo aver svolto tutto il lavoro in gruppo nell’allenamento di ieri, la Joya non ha partecipato alla rifinitura con la squadra. Oggi la squadra è partita per Bergamo senza il n.21, che ancora non ha recuperato pienamente dalle noie fisiche accusate nell’ultimo match casalingo contro la Juventus.
De Rossi spera almeno di poter contare sul fuoriclasse albiceleste per le ultime due gare contro Genoa ed Empoli.
Serie A
Lazio, (ri)scoppia il caso Luis Alberto: non convocato per l’Empoli
Il caso Luis Alberto continua a tenere banco in casa Lazio, con il centrocampista spagnolo che non è stato convocato per l’Empoli.
Luis Alberto-Lazio, la situazione
Luis Alberto conserva una straordinaria capacità di creare casi mediatici e comportamentali dal nulla, che esplodono come fulmini a ciel sereno nonostante l’assenza di prodromi. Infatti, il centrocampista spagnolo non si è presentato all’allenamento di rifinitura ed è stato escluso dalla lista dei convocati.
Al momento le motivazioni dell’assenza non sono note, ma è probabile che la scelta di Tudor abbia una radice punitiva. Vedremo se nelle prossime ore la società fornirà una motivazione ufficiale. Magari additando l’assenza dello spagnolo a un non meglio specificato problema fisico, come fu ai tempi per Guendouzi.
Al netto della comprovata esuberanza caratteriale dell’iberico, che nelle scorse settimane si era contraddistinto per delle dichiarazioni assolutamente fuori luogo nell’immediato post-partita di Lazio-Salernitana, la latente sensazione è che Tudor sia entrato nello spogliatoio della Lazio come un elefante in una cristalleria.
Nel giro di poche settimane due dei giocatori più importanti della rosa bianco celeste (vale a dire Luis Alberto e Guendouzi) hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti della scelta della società di affidare il nuovo corso al tecnico croato, e un terzo (Immobile) ha chiesto un confronto d’urgenza alla dirigenza.
Rientrato parzialmente il “caso” Romagnoli, non si può certo dire che l’era Tudor a Formello sia iniziata nel modo giusto. Sebbene una rivoluzione tecnica in estate fosse inevitabile, oltreché auspicata da buona parte della tifoseria, tirare per aria i cocci in questo modo potrebbe non essere una buona idea.
Serie A
Roma, De Rossi: “Con l’Atalanta gara decisiva? Dobbiamo…”
Il tecnico della Roma ha parlato alla vigilia della trasferta di Bergamo e dell’eliminazione di giovedì scorso in Europa League contro il Leverkusen.
Con ancora le scorie della gara contro il Bayer Leverkusen, questo pomeriggio la Roma è partita per Bergamo, dove domani affronterà l’Atalanta in uno scontro diretto per la Champions League che i giallorossi non possono fallire. Daniele De Rossi ha parlato ai canali ufficiali del club della condizione fisica e mentale della squadra alla vigilia della gara contro i nerazzurri di Gasperini, posticipo domenicale del trentaseiesimo turno di Serie A.
La gara di domani? “Sappiamo bene l’importanza di questa gara, per noi e per loro. L’Atalanta è una squadra in salute, anche se probabilmente sono gli unici ad aver giocato più partite di noi. Sarà una gara che dovremmo diluire nell’arco dei novanta minuti. L’abbiamo preparata oggi, per quello che ci era permesso fare dopo la sfida contro il Leverkusen che è stata intensa emotivamente e fisicamente, ma siamo fiduciosi.”
Che stato d’animo ha la Roma? “Avremmo preferito avere lo stesso stato d’animo dell’Atalanta. Sono una realtà importante e hanno meritato la finale di Europa League. Noi siamo stati molto bravi, ma il campo ha decretato che la squadra migliore è passata. Ci giochiamo tantissimo, e dobbiamo esseri bravi a smaltire le scorie.”
Come sta lo spogliatoio dopo Leverkusen? “Non sono felici. Sono affranti perché avevamo la gara in mano a pochi minuti dalla fine. Loro hanno giocato bene, ma l’infortunio di Spinazzola ha cambiato le cose nel momento in cui stavano andando bene. Abbiamo un senso di ingiustizia per alcuni dettagli che sono girati dalla parte sbagliata, come l’autogol di Mancini. Nonostante questo i ragazzi sono fiduciosi per il futuro. Abbiamo giocato alla pari contro una delle migliori squadra al mondo.”
Ci saranno cambi? “Ho due-tre dubbi di formazione. Ci sono giocatori che hanno giocato tante partite, ma poi dopo questa gara ci saranno 5-6 giorni di riposo, e non è un brutto pensiero avere una settimana per recuperare. Posso chiedere qualcosa di più.”
Quali sono le cose che ti piacciono dell’Atalanta? “Sono tante. Gasperini è uno degli allenatori più innovativi che ci sia. Verrà ricordato come uno che ha cambiato il calcio, ed ha giocatori che gli permettono di giocare così. L’ ho fermato quando ancora ero calciatore per chiedergli se potevo assistere ai suoi allenamenti, perché avevo in mente di fare l’allenatore. E’ fonte di ispirazione per tanti allenatori.”
La gara di domani sarà decisiva? “Lo sono tutti gli scontri diretti a fine campionato, ma questa lo sarà di più perché hanno una partita in meno ancora da giocare, e magari la Fiorentina avrà la testa da un altra parte. Avremo altre partite, ma questa sarà una gara cruciale.”
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