Il difensore del Siviglia Sergio Ramos ha parlato ai microfoni di Movistar+ al termine della partita persa contro il Cadiz. Di seguito le sue parole.

Le parole di Sergio Ramos

“Il calcio è una questione di piccoli dettagli. Abbiamo resistito nonostante le circostanze che richiede una partita come questa. A nessuno piace perdere. Erano tre punti per continuare a scalare posizioni, per noi era una partita importante, anche se il Cadice si giocava molto di più. Il calcio è questo, la fortuna non è dalla nostra parte, abbiamo resistito fino all’89’, anche se loro hanno fatto più di noi. Non vincere è sempre spiacevole, avremmo voluto dare una soddisfazione ai tifosi.”

Jesus Navas ha lasciato il campo in lacrime per la commozione.
“Sono momenti molto emozionanti, non solo a livello personale, il calcio è un’incognita e si vive nel presente. Le persone avranno sempre un riconoscimento, è normale che si entusiasmino. Non si sa mai quando potrebbe essere l’ultimo momento.”

Cosa farà la prossima stagione?
“Non ne sono sicuro, vivo alla giornata. Vivo nel presente, il futuro è sconosciuto. Nel mio caso al momento non è stato deciso nulla. San Diego? Non ci sono mai stato, non so cosa significhi vivere lì.”

Calciomercato Bologna, secondo quanto riportato dai principali giornali sportivi Joshua Zirkzee avrebbe nel suo contratto una clausola da 40 milioni.

Il contratto che lega l’attaccante olandese al Bologna ha qualcosa di davvero atipico. Era stato acquistato nell’estate di due anni fa dal Bayern Monaco, per circa 8,5 milioni di euro, con i tedeschi a cui spetta una percentuale del 45% sulla futura rivendita.

Qualora il giocatore non fosse stato riscattato dal Bayern entro un periodo preciso di tempo, Zirkzee ed il suo entourage avrebbero potuto decidere liberamente dove andare ed il prezzo del cartellino del giocatore sarebbe diventato di 40 milioni per qualunque squadra.

La particolarità di questa clausola è che rende Zirkzee totalmente padrone del proprio destino, potrà decidere di rinnovare la sua permanenza al Bologna, esplorare nuove destinazioni o persino tornare nel club che lo ha formato come professionista. La prerogativa è che un’eventuale proposta esaudisca il nuovo prezzo del cartellino, ossia 40 milioni.

Si tratta quindi di una clausola aperta che però ha valenza solo entro il mese di luglio per le società esterne all’accordo. Scaduto questo termine dovranno attendere il rinnovo annuale della clausola, dunque l’anno successivo. Il Bayern Monaco, essendo parte integrante della trattativa che ha portato alla creazione di questa formula contrattuale, qualora volesse acquistare a titolo definitivo il giocatore, potrà usufruirne in qualsiasi istante, senza alcun vincolo temporale.

Gli svantaggi del Bologna

Dopo la grande stagione di Joshua Zirkzee il Bologna sperava di poter valutare maxi offerte per il classe 2001. Invece, a causa di questo vincolo contrattuale, dovrà “accontentarsi” di 40 milioni.

Questo perché qualora il calciatore dovesse essere ceduto ad una cifra superiore a 40 milioni, la differenze la incasserebbe il procuratore del calciatore, Kia Joorabchian.

Situazione complicata per i rossoblu, che nonostante l’annata trionfale quasi volta al termine, dovranno fare i conti con questo nodo di mercato che riguarda uno dei propri protagonista della stagione.

Panchina Fiorentina, tra i candidati alla panchina viola potrebbe esserci anche un ritorno al passato.

La Fiorentina potrebbe guardare al futuro partendo da un passato recente. Se in cabina di regia accanto a Pradè potrebbe tornare Macia, in panchina nelle ultime ora torna a girare un nome importante per la Fiorentina.

Se come pare inevitabile dopo Atene ci sarà l’addio di Italiano, per la panchina viola il nome più caldo è quello di Raffaele Palladino, con Aquilani a ruota.

Nelle ultime ore violanews.com ha rilanciato nell’elenco dei possibili candidati Stefano Pioli, a cui il Napoli sta pensando molto intensamente.

Il tecnico del Milan lascerà la panchina rossonera dopo uno scudetto conquistato un paio di stagioni fa contro ogni pronostico e in questa stagione ha portato il Diavolo alla piazza d’onore dietro ai rivali stracittadini. Il percorso in Europa, dopo la semifinale di Champions della scorsa stagione, quest’anno è stato sicuramente deludente, portando a logorare il buon rapporto con club e piazza.

Pioli ha allenato la Fiorentina nel biennio 2017-2019, legato in maniera indissolubile alla tragedia di capitan Astori.

Sicuramente dopo gli anni d’alta classifica con il Milan, per la piazza viola Pioli può essere catalogato come tecnico top, anche per l’esperienza tecnica e di pressione mediatica maturata.

Da capire come la tifoseria potrebbe accoglierlo, dopo le dimissioni in seguito al comunicato di Diego Della Valle in cui si misero in dubbio le sue qualità professionali e umane… rischierebbe di essere una nuova minestra riscaldata o una nuova ripartenza?