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Ultim’ora Milan, la Premier chiama Leao: Maldini con le spalle al muro?
Ultim’ora Milan, arrivano indiscrezioni piuttosto allarmanti in merito alla posizione di Rafael Leao. Andiamole a vedere insieme.
Arriva un’ultima ora che potrebbe rimettere, per l’ennesima volta, in discussione tutto. Ci riferiamo al rinnovo di Rafael Leao. Un problema che ormai si protrae da diversi mesi senza alcun margine di miglioramento, o almeno così sembra.
Ad acuire ulteriormente le già conosciute difficoltà arrivano alcune indiscrezioni, che per dovere ci riserviamo di verificare, in base alle quali due club della Premier League vorrebbero avanzare una proposta già in occasione del mercato invernale.
Il primo club è il Chelsea. Stando a quanto raccolto da noi di Calcio Style, gli inglesi avrebbero messo gli occhi su Nkunku del Lipsia. Già quello del trequartista francese rappresenterebbe un investimento elevato.
Ma andiamo dietro alla notizia, sembrerebbe infatti che i Blues potrebbero mettere sulla scrivania di Paolo Maldini in Via Aldo Rossi un’offerta superiore a quella pervenuta a fine estate, ossia 120 milioni di euro cash. Quindi senza contropartite tecniche che vadano quindi a contemplare Broja, Pulisic o Broja, tanto per intenderci.
La seconda squadra è il Manchester City. Non abbiamo ancora avuto modo di capire quale sarebbe la proposta inerente al costo del cartellino, ma gli inglesi avrebbero intenzione di allettare il portoghese con un ingaggio di 10 milioni di euro più bonus, oltre al pagamento totale della sanzione a favore dello Sporting Lisbona.
Ultim’ora Milan, i rischi sono altissimi
Ovviamente se così fosse, si rimetterebbe in discussione tutto il castello. Sappiamo che il classe 1999 ha in essere un contratto in scadenza al 30 giugno 2024 ed al momento nessun accordo di rinnovo.
Se l’entourage del ragazzo decidesse di non rinnovare alle cifre proposte dal Milan, si scatenerebbe giocoforza un problema che i rossoneri non vorrebbero affrontare.
Il rischio di perdere Leao a parametro zero non viene nemmeno preso in considerazione pertanto la cessione sarebbe inevitabile. Anzi consigliata, per monetizzare ancora una cifra importante che in estate potrebbe non essere più tale visto l’approssimarsi della scadenza del contratto.
La nostra posizione
La posizione della nostra redazione in questo momento rimane neutrale. Verificheremo con attenzione le fonti arrivate in queste ultime ore per capire se la notizia può avere del fondamento.
Detto questo, possiamo aggiungere un ulteriore tassello di difficoltà a questo intricatissimo rinnovo che sta assumendo dimensioni e sembianze molto vicine a quelle di Franck Kessie.
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Baggio, da 20 anni “orfani” del Divin Codino
Roberto Baggio è stato uno degli attaccanti che hanno fatto la storia, il più amato dai tifosi. Vent’anni fa il suo ritiro dal calcio giocato.
Il 16 maggio 2004 è un giorno che è rimasto impresso nella memoria di molti: è allora, infatti, che Roberto Baggio, noto a tutti come il Divin Codino, ha disputato la sua ultima partita.
All’epoca, al teatro del calcio si celebrava lo scudetto del Milan e, allo stesso tempo, si salutava l’ormai ex giocatore e il suo numero 10 al Brescia.
Dopo un calvario di infortuni fisici – due menischi in meno, i legamenti di un ginocchio ricostruiti, tre operazioni, due anni senza giocare – a San Siro si rendeva omaggio a un gigante. Che uscì dal campo al 39esimo minuto.
Baggio tra vittorie, cadute e risalite
Vincitore del Pallone d’Oro nel 1993, il giocatore è stato amato soprattutto dai tifosi e dagli appassionati di calcio, indossando maglie di club contrapposti tra loro – Fiorentina, Juventus, Milan e Inter – e riuscendo ad unire l’Italia e i suoi tifosi, anche rivali.
È stato protagonista di alcuni momenti passati alla storia: i gol del Mondiale Italia 1990, il rigore sbagliato al Mondiale 1994, i molti infortuni, la conversione al buddhismo E poi l’addio e il ritiro in Argentina, dopo aver giocato 643 partite da professionista, segnato 291 gol e realizzato infiniti assist.
Come canta Cesare Cremonini nella canzone Marmellata #25, “dal momento in cui Baggio ha smesso di giocare, non è più domenica”.
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Roma, l’infermeria si svuota
La Roma sta svuotando l’infermeria in vista del match contro il Genoa
Daniele De Rossi sta valutando insieme al suo staff i giocatori da schierare o meno, i problemi fisici continuano nonostante l’infermeria sia – sostanzialmente – svuotata. Sul fronte Paulo Dybala la faccenda è particolare perchè lo staff medico non rileva nessun infortunio ma il ragazzo continua a sentire fastidio. Nel pre-match contro il Bayer Leverkusen si è voluto ascoltare il parere della Joya lasciandolo a riposo. L’unico giocatore, ad oggi, indisponibile è Leonardo Spinazzola che ha una lesione muscolare al flessore destro.
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Milan-Conte, i dieci giorni della verità: il nodo Pioli e il risiko delle panchine
Milan-Conte, parte ufficialmente il countdown, o dentro o fuori. Andremo a provare a fare chiarezza con questo articolo, consapevoli che potrebbe letteralmente ancora accadere di tutto.
Iniziamo a parlare della situazione Antonio Conte al Milan. Nonostante le secche smentite di grandissima parte degli organi di stampa, a noi di Calcio Style risulta che il primo nome per la panchina sia proprio il tecnico leccese. Tutto fatto? Probabilmente no, per il semplice fatto che il tanto atteso incontro tra Conte e Furlani, probabilmente in presenza anche di Gerry Cardinale via Skype, ad oggi, salvo errori, non c’è ancora stato.
Situazione, se fosse confermata, a tratti imbarazzante, ma giustificabile dal fatto che tra oggi e domani la dirigenza avrà un lungo colloquio proprio con Stefano Pioli durante il quale si cercheranno di capire molte cose, soprattutto dal punto di vista economico e professionale del tecnico parmense.
Conte pretende un incontro entro fine settimana prossima con la dirigenza e siamo certi che avverrà. O dentro o fuori. La situazione è sempre la stessa, Furlani e Moncada continuano a non vedere di buon occhio il tecnico leccese, tuttavia la strada sembra essere quella e l’accordo potrebbe essere trovato.
Troviamo quindi il Napoli che certamente ha avuto diversi contatti con Conte, ma per adesso, dopo i ripetuti rifiuti del tecnico, sarebbe orientato verso altri allenatori quali Gasperini, Italiano e lo stesso Pioli. La Juventus potrebbe ritenersi soddisfatta con l’arrivo di Thiago Motta, ma come il Milan, prima dovrà piazzare Massimiliano Allegri.
Inutile dire che se Pioli dovesse rimanere senza una squadra, ancorché sembra che Sarri sia orientato verso Bologna, diverrebbe difficile per lo stesso Milan sostenere l’ultimo stipendio del parmense e nello stesso tempo assoldare Conte.
Riteniamo che solo ed esclusivamente non si trovasse una quadra per la buonuscita di Pioli, e tra oggi e domani sapremo, Conte potrebbe essere a rischio. E solo ed esclusivamente allora sarebbe inevitabile virare su un piano B che la dirigenza, ad oggi, non ha ancora previsto. I nomi di Fonseca e Gallardo sono venuti fuori perché proposti dai loro agenti e non perché direttamente cercati dal Milan.
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