Serie A
Torino, Juric: “Abbiamo fatto una brutta partita. Sull’errore di Buongiorno..”
Torino, Ivan Juric è apparso deluso e amareggiato dopo la sconfitta casalinga contro il Sassuolo. Queste le sue dichiarazioni, rilasciate a Sky Sport e riferite da Calcionews24.
Indice
Sulla partita
“E’ stata una brutta partita, tatticamente c’erano tutti i presupposti per fare bene. Abbiamo giocato male, sotto ritmo, mi è piaciuto poco anche se alla fine potevamo vincere. Non bene assolutamente. Abbiamo sbagliato una quantità allucinante di passaggi, tatticamente stasera molto male. Abbiamo sbagliato tanto, giocato con un ritmo basso una partita che sarebbe stata facile giocando nel modo giusto. C’erano gli spazi ma non gli abbiamo fatti”.
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Sull’errore di Buongiorno
“Sono due errori, sia sul cross che sul gol. Deve stare sicuramente in anticipo, poi lui può saltare più in alto ma davanti non le deve prendere mai. Quello che mi preoccupa è questa sensazione di una partita senza grandi difficoltà, scritta tatticamente, dove non siamo riusciti a esprimerci. Quando capitano questo tipo di partite, come contro il Lecce, la domini, e devi solo cercare di controllarla e accelerare. Oggi tatticamente siamo stati molto scadenti”.
Su Vlasic
“Noi siamo indietro anni rispetto alla Premier, anche a livello fisico, di ritmo, di intensità. Lui come giocatore aveva fatto fatica soprattutto su questo,qua può fare bene perché il livello è più basso. Secondo me c’è un po’ di gente in Italia che ha capito e per questo sta prendendo giocatori che non sembravano fenomeni e qui fanno la differenza”.
Serie A
Inter, trovato l’accordo per il rinnovo di Barella
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, l’Inter avrebbe trovato l’accordo per il rinnovo di Nicolò Barella a cifre elevate: di seguito i dettagli.
Inter-Barella, la situazione
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, Nicolò Barella è pronto a firmare con i nerazzurri. In queste ultime ore è stato trovato l’accordo con il club milanese per un rinnovo a maxi cifre.
Secondo quanto riportato da La Gazzetta Dello Sport, il calciatore ex Cagliari diventerà l’italiano più pagato della Serie A, con un contratto che toccherà quota 7 milioni a stagione più bonus, e si legherà al club nerazzurro addirittura fino al 2029 e percepirà uno stipendio di 6,5 milioni.
Serie A
Lazio, Tudor: “Concentrati su cosa bisogna fare in queste ultime partite. Da quando sono qui…”
Il tecnico della Lazio, Igor Tudor, ha parlato a due giorni dalla delicata sfida contro l’Empoli di Nicola. Appuntamento domenica alle 12:30 all’Olimpico.
Igor Tudor, allenatore della Lazio, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dalla gara contro l’Empoli di Davide Nicola, valida per la 36° giornata di Serie A. Appuntamento allo Stadio Olimpico domenica 12 maggio alle 12:30.
I biancocelesti arrivano dal pareggio per 2-2 contro il Monza.
Lazio, le parole di Tudor
Che segnali ha ricevuto dalla squadra questa settimana?
“Abbiamo lavorato bene, vogliamo finire la stagione con queste tre gare e farlo bene. Vogliamo chiudere questo percorso fatto in questi due mesi, la squadra ha lavorato bene, era seria e concentrata, consapevole dell’importanza della gara”.
Si celebrano i 50 anni dello scudetto del ’74, questa squadra può avere quello spirito?
“C’è sempre ispirazione del passato, specialmente con squadre vincenti. Ci sono due scudetti nel passato, bisogna comunque sempre valorizzare quando c’è un successo nel ’74 ed è giusto ricordare”.
Hai le idee chiare su cosa fare in estate sul mercato?
“Sono concentrato su cosa bisogna fare in queste ultime partite, poi ci sarà tempo per pensare al mercato. Non abbiamo fatto analisi su chi è adatto o chi non lo è, qua c’è solo focus sulle gare rimaste”.
È tornato sul pareggio di Monza con la squadra?
“Abbiamo fatto un’analisi giusta come sempre, non è successo niente di più e niente di meno. Abbiamo lavorato su cosa non mi è piaciuto, nell’arco di queste gare che sono tante ci sta farne una più sottotono, d’altra parte avevamo tre punti e mancavano 2-3 minuti alla fine. Credo che siamo sulla strada giusta, c’è solo da finire bene a cominciare da domenica che è una partita importante”.
Si riparte da Immobile dopo il gol di Monza?
“Quello lo dico prima ai giocatori, domani c’è la rifinitura e vedremo chi scegliere”.
C’è stato un confronto con Luis Alberto e Zaccagni? Le piacciono reazioni del genere ai cambi?
“Non c’è niente, io guardo come voi tutti i giorni la televisione e ci sono sempre partite, il calcio lo vediamo tutti e c’è sempre qualcuno che reagisce male al cambio, bisogna stare dentro il limite del comportamento giusto, ma niente di esagerato”.
Cosa non le è piaciuto della sfida con il Monza?
“Monza è il passato, non voglio parlare di Monza perché adesso dobbiamo pensare all’Empoli. Abbiamo lavorato sul lavoro con il blocco basso, sulla costruzione del gioco, su come marcare nei cross dentro l’area e l’attacco dello spazio. Su questo abbiamo lavorato in vista di domenica”.
La Lazio sta perdendo terreno con le squadre che fanno bene in Europa come Atalanta, Roma e Fiorentina?
“Sono concentrato nella mia vita da allenatore e da uomo sempre sul presente, non faccio paragoni con le altre e fare programmazioni non mi appartiene, non penso che porti a niente. Devi crescere giorno per giorno, è una sfida con te stesso come calciatore e come uomo. Se si migliora allora si raggiunge l’obiettivo, se sei bravo nel tuo lavoro si va avanti, poi si vede dove ti porta quel lavoro. Meno guardi gli altri nella vita e meglio è, si vive meglio e puoi concentrarti più su te stesso”.
Sta riflettendo sui tanti punti persi da situazione di vantaggio?
“Da quando sono arrivato io la Lazio è prima in classifica con Inter e Atalanta. L’Inter ha vinto lo scudetto e l’Atalanta è in finale di Europa League. Firmerei per avere questo rendimento per i prossimi dieci anni”.
Come si gestiscono Mandas e Provedel?
“Vanno dette due cose, Mandas ha fatto molto bene ed è un giovane di prospettiva, è un ragazzo che ci ha dato in queste gare però Provedel è il nostro numero uno. Sta tornando da un infortunio importante, è in netta crescita. Per questa partita non è ancora pronto, però è a buon punto”.
Come stanno gli infortunati da Gila a Casale e Patric?
“Oggi si sono allenati, Gila vediamo se può tornare domenica o comunque ci sarà sicuramente contro l’Inter”.
In questo club vede l’ambizione di migliorarsi?
“Rispondo veloce, l’ambizione ci deve essere sempre, altrimenti come si fa in questo mestiere? Come ho detto prima, dobbiamo pensare a crescere singolarmente senza fissarsi degli obiettivi. Avere un obiettivo così senza crescere non serve a nulla”.
Serie A
Milan, Pioli: “La squadra sta bene ma è una stagione complicata. Siamo lontani da City e Real”
L’allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato i conferenza stampa in vista del match contro il Cagliari in programma sabato alle 20:45.
Milan, le parole di Pioli
Di seguito le parole rilasciate dall’allenatore del Milan Stefano Pioli in vista del match contro il Cagliari in programma sabato alle 20:45, valido per la 36^giornata:
Il Milan deve tornare a vincere?
“È quello che dobbiamo volere anche noi per una serie di motivi: classifica, orgoglio, rispetto dei nostri tifosi, perché siamo dei professionisti”.
Florenzi l’ha definita un parafulmini…
“Io l’unica cosa che mi darebbe fastidio – e non mi sta dando più fastidio niente – è se la squadra non avesse le giuste motivazioni per finire bene il campionato. Poi come sto io non interessa. A fine campionato, quando incontrerò il club, si deciderà il nostro futuro.
Poi, per come intendo io la figura dell’allenatore, nel mio ruolo c’è anche fare il parafulmine, proteggere la squadra e proteggere il club: questo non è mai stato un problema per me”.
Come state?
“La squadra sta bene. Poi siamo a fine stagione, una stagione complicata, dura, quindi c’è chi ha meno energie. Sceglierò chi ha la condizione migliore possibile”.
Il Cagliari era dato per spacciato…
“È allenato da un grandissimo allenatore. Io ho avuto tre maestri: Trapattoni, Bagnoli e Ranieri. Claudio è un top in tutto. Dove è andato, ha ottenuto grandissimi risultati. Lui sa quanto lo stimi, ma sa anche quanto sia importante la partita per loro”.
Condividi la preoccupazione dei tifosi?
“Il club ha dimostrato in questi anni di saper lavorare e di saper essere ambizioso. Il club darà le risposte giuste al momento opportuno”.
Come commenta le parole di Maldini?
“Non penso che debba essere io a commentare le sue dichiarazione. In generale, i meriti e i demeriti vanno condivisi tra tutti”.
Cosa serve a Leao per tornare a sorridere?
“Credo voglia giocare bene, segnare, vincere con la squadra”.
I giocatori si stanno preservando per gli Europei?
“A inizio settimana ho detto ai miei che il mio ufficio è sempre lì, quindi chi si sente di aver dato tutto, chi si sente un po’ stanco, l’ufficio era aperto, ma nessuno si è presentato”.
Il Milan non è lontano dai vertici dell’Europa League…
“Ero stato anche preso in giro per aver detto che l’Atalanta fosse una delle favorite. Real–City? Solo un anno fa eravamo arrivati in semifinale di Champions, poi solo l’essere eliminati dall’Inter ha fatto ridurre l’importanza del traguardo.
Poi quest’anno abbiamo dimostrato di essere lontani da queste squadre. Ma non voglio andare sul futuro… Quest’anno siamo rimasti lontani da Real e City, poi non siamo lontani da Atalanta e Roma. I rimpianti di quest’anno sono le due partite con la Roma“.
De Ketelaere sarà riscattato…
“Charles l’anno scorso era alla prima stagione in un campionato diverso, ha sofferto questa novità. Quest’anno si è trovato con una esperienza superiore in un ruolo più adatto. Se ho mai pensato di cambiargli ruolo? No, perché avevamo altre idee”.
Come dare motivazioni?
“Secondo me la reazione c’è stata, poi tutti speravamo in qualcosa di più”.
C’è qualcuno che ha più motivazioni di altri?
“Non sto parlando di motivazioni, ma di condizione. È normale che chi ha giocato di più sia meno brillante, ma non parlo di motivazioni. Io domani metterò la squadra che penso possa garantirmi il risultato”.
Trapattoni e Bagnoli sono dei difensivisti… Lei?
“È l’allenatore che dà un’idea, dei principi, dei concetti, poi ci sono le caratteristiche dei giocatori che vanno in campo. Non siamo una squadra difensivista, ma non dobbiamo prendere tutti quei gol lì. Poi è vero che preferiamo segnare un gol in più degli altri piuttosto che prenderne uno in meno”.
Dortmund in finale: rimpianti?
“Essere al top nella partita singola o nel doppio confronto fa la differenza. Loro sono quinti a 25 punti dal Bayer: nell’annata hanno avuto momenti difficili, poi in Europa sono stati bravi a sfruttare i momenti positivi.
Poi potrei dire che se Giroud avesse segnato il rigore forse li avremmo avuti, ma l’occasione l’hanno avuta anche loro e l’hanno sfruttata”.
Come stanno Kalulu e Bennacer?
“Mi sembra stiano bene. Isma sta ritrovando più ritmo, Pierre non è al 100%, ma sono pronti entrambi per giocare”.
Fase difensiva l’avversario più difficile del Milan?
“Per i tiri e le occasioni concessi, abbiamo subito troppi gol, quindi vuol dire che abbiamo commesso qualche errore di troppo”.
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