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Milan, Cardinale ma non solo: closing con effetti speciali!
Milan, la notizia bomba rilanciata dal Financial Times, i tifosi rossoneri sognano. La famiglia Singer ha lavorato per lasciare il club in mani solide. All’orizzonte anche il rinnovo di Ivan Gazidis, del quale la RedBird ha una grande considerazione. Andiamo a vedere tutti i dettagli di una svolta che si preannuncia epocale per i colori rossoneri
Secondo l’indiscrezione di questa notte riportata da Financial Times, Joseph Cardinale è pronto a fare entrare tra gli investitori del Milan sia la gloriosa società di baseball dei New York Yankees che il fondo di investimento di Los Angeles, Main Street Advisors (di cui fanno parte anche LeBron James e Drake).
Secondo l’indiscrezione l’annuncio sarà fatto domani in concomitanza con il closing tra RedBird ed Elliott per il passaggio delle quote della società rossonera.
Indice
Milan, una svolta epocale
Si tratta di una svolta importante per il futuro della società rossonera che innegabilmente avrà dei risvolti futuri anche nel potenziamento della squadra. A partire dal rinnovo di Rafael Leao, fortemente desiderato da Joseph Cardinale in persona. Anche la politica inerente il tetto degli stipendi subirà delle variazioni, con l’aumento dei ricavi.
I dettagli di tutta l’operazione riguardante il cambio delle quote societarie saranno resi noti domani, a closing avvenuto. A livello societario non cambierà nulla: Paolo Scaroni rimarrà presidente con delega allo stadio, Paolo Maldini e Frederic Massara hanno il contratto per due anni, quello di Ivan Gazidis scade a novembre.
Ma sembra che Joseph Cardinale abbia apprezzato in particolar modo il lavoro del dirigente sudafricano e pensi di trattenerlo. In alternativa è pronto Giorgio Furlani (portfolio manager di Elliott e consigliere d’amministrazione del Milan).
La collaborazione con i New York Yankees
Gli Yankees “sono tra i più grandi brand di sport al mondo” e i suoi proprietari, dopo aver acquisto il Club nel 1973 per 8.8 milioni di dollari, lo gestiscono con un valore stimato da Forbes di 6 miliardi di dollari; fanno già parte del gruppo di investimento del Manchester City, essendo co-proprietari del New York City FC.
L’accordo, orchestrato da Joseph Cardinale, evidenzia il continuo appetito degli investitori statunitensi per lo sport preferito al mondo e, in particolare, per le squadre migliori della Serie A. Basti pensare al grande lavoro della famiglia Friedkin a Roma, per esempio.
Tale collaborazione include anche l’inserimento dell’AC Milan nel consorzio denominato “YES Network”, un media regionale frutto dell’associazione tra Yankees Club, Amazon, RedBird e Sinclair Broadcast Group.
Il ruolo di Main Street Advisors nel ruolo di investitori passivi
La Main Street Advisors, fondo di investimento di Los Angeles (di cui fa parte anche LeBron James, stella NBA, il producer Jimmy Iovine e il rapper Drake) stanno investendo al fianco di Red Bird nel Milan.
Sul Financial Times, spiegano chiaramente: ” Il business commerciale di Joseph Cardinale – si legge – di atleti e celebrità di alto profilo ha contribuito a facilitare l’accordo con Main Street; LeBron, Iovine e Drake sono investitori passivi nel Milan attraverso il fondo e non hanno preso partecipazioni dirette”.
Da sottolineare il ruolo di LeBron James, uno dei più grandi cestisti di ogni tempo e grande appassionato di calcio. Sta spendendo gli ultimi anni di carriera con la maglia dei Los Angeles Lakers e non è raro vederlo allo stadio per sostenere i Los Angeles FC (dove giocano Giorgio Chiellini e Gareth Bale, ndr).
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Allegri shock, la ricostruzione del Corriere della Sera: “Mi hanno trattato come un parafulmine. Non vedo l’ora che finisca tutto”
Il Corriere della Sera attribuisce ad Allegri alcuni frasi shock, risalenti alla scorsa stagione, che fanno luce sul suo nervosismo.
Perché Allegri è così nervoso: la ricostruzione
Quando Allegri, nell’estate di tre anni fa, rifiutò il Real Madrid per tornare alla Juventus, non era questo quello che si aspettava di trovare. La situazione attuale non rispecchia minimamente né le sue aspettative né tantomeno il ricordo della sua prima avventura in bianconero. Una sensazione di latente nervosismo, che è esplosa tutta assieme dopo la vittoria in Coppa Italia contro l’Atalanta ma che ha radici molto più profonde.
In particolare, l’edizione odierna de “Il Corriere della Sera” attribuisce al tecnico labronico alcune frasi che sarebbero state pronunciate la scorsa stagione. Sicuramente la più difficile degli otto anni che Max ha passato in bianconero, in cui è stato costretto a “fare da parafulmine” a una società assente ed esautorata.
❝Per fortuna tra poco questa situazione sarà conclusa. Quest’anno sono stato io il parafulmine, vediamo chi lo sarà nella prossima stagione. È stato un miracolo concludere la stagione con quella classifica.❞
Giuntoli il pomo della discordia
Nell’impossibilità di appurare se queste frasi siano state pronunciate o meno, e se queste siano state le esatte parole pronunciate dal livornese, questa ricostruzione esemplifica perfettamente lo stato d’animo di un uomo lasciato solo e abbandonato al proprio destino. Il primo punto d’attrito con la dirigenza è stata la scelta di affidare le chiavi del reparto tecnico a Giuntoli: scelta non gradita al tecnico labronico.
Allegri avrebbe preferito la promozione di Giovanni Manna, all’epoca responsabile della Next Gen e attuale direttore sportivo del Napoli, o al limite l’ingaggio dell’amico Giovanni Rossi del Sassuolo. La rottura fra i due è arrivata in maniera definitiva nel corso del mercato di Gennaio, quando Allegri chiese un centrocampista (possibilmente di esperienza) come Bonaventura o Pereyra mentre Giuntoli si presentò con Djalo e Alcaraz.
Poi la fine di tutto. Il 4 Febbraio, dopo la sconfitta a San Siro nello scontro diretto con l’Inter che ha di fatto messo fine alle ambizioni scudetto dei nerazzurri, il primo incontro a Milano fra Giuntoli e Thiago Motta. Lì Allegri, che ha appreso della volontà della dirigenza di cambiare allenatore dai giornali, ha iniziato a covare acredine nei confronti della società, a cui rimprovera “una mancanza di rispetto e chiarezza” e che accusa di “averlo delegittimato agli occhi dei giocatori, pregiudicando il finale di stagione in campionato“.
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Milan, il tesoretto della Supercoppa Italiana: quanto incasseranno i rossoneri
Milan, sono ormai ufficiali gli accoppiamenti della Supercoppa Italiana, trofeo che porterà ai rossoneri un piccolo ulteriore tesoretto da sommarsi a quello della qualificazione alla Champions League. Qui di seguito i dettagli.
Un ulteriore tesoretto perverrà nelle casse rossonere, questa volta dalla Supercoppa Italiana. Competizione che si giocherà in Arabia Saudita nel mese di gennaio 2025.
Il Milan andrà ad affrontare la Juventus, neo vincitrice della Coppa Italia, mentre l’Inter se la giocherà contro l’Atalanta.
Ogni semifinalista incasserà 1,6 milioni di euro, mentre alle finaliste andranno 3,4 milioni. Alla vincitrice del trofeo andrà la cifra di 6,4 milioni.
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